Anime & Manga > Inuyasha
Segui la storia  |       
Autore: visbs88    14/09/2012    3 recensioni
Era davvero carina con le sue guance rosse, lo sguardo colmo di gaiezza e il suo sorriso entusiasta. Pareva emanare una luce calda e brillante come quella del sole, pensava Sesshomaru camminando al suo fianco o più spesso dietro di lei –perché quando Rin vedeva qualcosa di kawaii, fosse anche solo un peluche, correva avanti con esclamazioni gioiose che prima di allora lui aveva sentito solo sulle labbra delle bambine.[…]
Raccolta di quattro capitoli, ognuno formato da sei piccole fanfiction. Quattro stagioni, ventiquattro frammenti di amore e di tenerezza per raccontare una storia semplice e –si spera– dolce con protagonisti Sesshomaru e Rin.
[Scritta per la Fluff Fest Challenge indetta da Oy___ sul forum Contest & Challenge Mania]
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Rin, Sesshoumaru | Coppie: Rin/Sesshoumaru
Note: AU, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 4 – Inverno

 
 
“Buon Natale, idiota”.
Si aggiustò la giacca, si passò una mano tra i lunghi capelli, si augurò di non essersi messo troppo profumo, si guardò un’ultima volta allo specchio, e finalmente si avviò verso la porta per uscire.
Walkman sulle orecchie, patatine in mano da sgranocchiare, suo fratello caracollò in corridoio in quel momento.
- Ehi, buon Natale, idiota coglione - disse.
Sesshomaru tornò indietro, gli assestò un calcio allo stinco che gli fece lanciare un grido di dolore, quindi finalmente se ne andò.
 
Rin gli corse incontro, con un’espressione talmente radiosa sul volto che il cuore di lui mancò un battito. A pochi passi tuttavia la ragazza si fermò, assumendo un’aria più maliziosa.
- Credo di essermi scordata che giorno è oggi - disse come saluto.
- Ciò è molto grave - ribatté lui, fingendosi serissimo.
- E dai, fammi pensare un po’…
Scoppiò a ridere e gli si gettò tra le braccia.
- Buon Natale, idiota! - esclamò stringendolo forte.
Sesshomaru le cinse i fianchi e quasi la sollevò da terra mentre la baciava.
 
Neve.
Andarono alla collinetta, o meglio, i loro piedi li condussero lì senza attendere il consenso dei proprietari. Scoprirono che quel giorno era più affollata di coppiette innamorate, oltre che incantevole nel suo bianco abito invernale.
Neve, neve dappertutto. Sugli alberi, sulle panchine, per terra e sul muretto del burrone, non c’era angolo che si fosse salvato da quei candidi fiocchi caduti dal cielo.
- E’ bellissimo!
Con questo grido Rin corse tra gli alberi. Sesshomaru la guardò saltellare in mezzo alla neve, raccoglierne un po’ in mano, scoccargli un’occhiata furba e provare a lanciargliela. Lo mancò di almeno un metro, ma la cosa la fece solo ridere per almeno un minuto mentre lui si limitava a guardarla. Era bella, bellissima, incantevole, e si rese conto che avrebbe potuto ammirare per ore e ore senza mai stancarsi lo spettacolo di lei che faceva finta di nascondersi dietro agli alberi intimandogli di cercarla.
- Dimmi una cosa - mormorò dopo averla per l’ennesima volta afferrata per i polsi, senza avere però più l’intenzione di lasciarla andare - Sto uscendo con la mia ragazza o giocando con una bambina?
Un’altra risata argentina deliziò le sue orecchie.
- Tutte e due!
 
Capelli spettinati.
- Guarda come ti sei ridotta - la rimproverò. Era caduta più di una volta in mezzo alla neve, bagnandosi i vestiti e la borsa. I suoi bei capelli scuri, inoltre, erano punteggiati dappertutto di bianco, nonché terribilmente arruffati in certi punti. Tentò di pettinarglieli con le dita, ma rinunciò subito a quella guerra contro i nodi che avrebbe di sicuro perso; Rin, invece, decise di ambire ad un obiettivo ben diverso.
Lesta, una sua mano si posò sulla testa di Sesshomaru e iniziò a scompigliargli i capelli, sconvolgendogli la riga. In tutta risposta il ragazzo la afferrò per le spalle e la spinse contro l’albero più vicino. La guardò intensamente, e doveva avere proprio l’aria minacciosa che mirava di mostrare: Rin sgranò gli occhi e sembrò addirittura spaventata.
Era così dolce, così buffa, che Sesshomaru non resistette più di tre secondi prima di sorriderle.
- Mi piace come mi spettini. Fallo ancora.
 
Labbra fredde.
La prospettiva di tenere Rin imprigionata contro l’albero per l’eternità era irresistibilmente allettante. Se solo fosse stato davvero possibile, Sesshomaru l’avrebbe fatto e di sicuro non se ne sarebbe mai pentito.
Le loro labbra erano fredde, o almeno lo furono fino a quando non iniziarono a posarsi le une sulle altre. A poco a poco da gelide com’erano diventarono bollenti, un po’ umide, ed era piacevole per Sesshomaru quando Rin si spostava a baciarlo sulla cicatrice. Provava piccoli brividi dopo ciascuno di quei tocchi gentili e ancora un po’ timidi, e allora baciava la ragazza sulla fronte, sul collo, sulla guancia, sperando di trasmetterle le stesse sensazioni che provava lui –sperando di renderla altrettanto felice.
Quando, per la prima volta dopo parecchi minuti, tornarono a guardarsi negli occhi, Sesshomaru pensò che il cambiamento nella temperatura delle loro labbra e tutto ciò che ne era conseguito erano semplicemente una metafora: un’azzeccata similitudine per descrivere i mutamenti della sua vita e del suo cuore dopo aver incontrato Rin.
 
Regalo.
Gli piacevano le belle cinture, le belle camicie, i bei pantaloni e le belle magliette, ma raramente aveva provato interesse verso gli orologi. Allora perché quello regalatogli da Rin se l’era messo al polso all’istante, trovandolo l’accessorio più splendido che avesse mai posseduto? Decise di non cercare di rispondere a quella domanda, almeno non in quel momento: era troppo impegnato a guardare Rin seppellire il volto nella sciarpa che le aveva regalato.
- E’ così morbida e calda… mi ricorda il tuo abbraccio, è perfetta…
“A me ricordava i tuoi capelli, e la tua pelle, e le tue carezze.”
Quando mai sarebbe riuscito a pronunciare una frase del genere? Ma soprattutto, perché continuava a porsi questioni irrilevanti, quando ciò che gli importava era solo godersi il bacio pieno d’amore che Rin gli stava donando e spingerla a distendersi sul divano?
 
Maglione di lana.
Una casa come quella della ragazza era sempre stata il sogno di Sesshomaru: piccola, silenziosa, accogliente e preclusa a chiunque altro che non fossero loro due, ossia il luogo perfetto dove coronare un Natale meraviglioso facendo l’amore.
Gli pareva di non aver mai atteso nient’altro: Rin che gli passava attorno al collo la sciarpa nuova usandola per attirarlo a lei, la sua risata e il suo sorriso, il rossore sulle quelle guance delicate mentre Sesshomaru infilava lentamente le mani sotto il maglione di lana che la copriva.
Fuori nevicava, ma anche quando tutti i vestiti tranne la sciarpa finirono sul pavimento, nessun brivido di freddo li disturbò: i loro corpi si scaldavano a vicenda, complici la passione e l’amore che bruciavano nei loro cuori.
 
 
 

Ringraziamenti:
Grazie a Saruccia, Queenala e Rin_36 per aver inserito la storia nelle seguite.
E grazie a MangaMania per i commenti.
 
Spazio autrice:
Il finale dovrebbe essere il pezzo forte di una storia, invece questo qua fa schifo. È sicuramente da me, mi sento IC con me stessa… non ho il coraggio di dire altro, spero che a voi piaccia più che alla sottoscritta.
Grazie a chiunque leggerà questa storia in futuro e magari la apprezzerà; io mi sono divertita a scriverla anche se i risultati sono più o meno discutibili –ditemi voi se più o meno o per niente o del tutto.
Ciao ciao da me, Sesshomaru e Rin, che finalmente si sono liberati di quest’Autrice che li tormenta sbirciando nella loro vita quotidiana. Un bacio ^^
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inuyasha / Vai alla pagina dell'autore: visbs88