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Autore: Nancy91    31/03/2007    0 recensioni
Harry e company faranno una fermata di troppo prima di tornare ad Hogwarts... non è detto che la magia sia sufficiente per risolvere la situazione. Nessuno spoiler sul 6° libro. (Questa storia è stata spostata; l'ho scritta io, ma ora ho cambiato nome da Supernova a Nancy91)
Genere: Generale, Commedia, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sorpresa | Coppie: Draco/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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QUANDO LA MAGIA NON BASTA…




PROLOGO


Sua madre è morta. Anche se si è sempre comportato male con me e i miei amici, mi dispiace molto per lui. Da quando suo padre è chiuso ad Azkaban, mi è sembrato meno cattivo. Forse è solo un ragazzo che nasconde i propri sentimenti, che ha eretto un muro di ghiaccio intorno a sé. Non so perché, ma spero che troverà la sua strada. Draco Malfoy, lo sporco serpeverde, compreso da me, Ginny Weasley, babbanofila pel di carota. Il mondo sta proprio impazzendo.



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28 maggio

“Ciao Ginny, ti va di uscire sabato?” domandò Daniel , un ragazzo del suo stesso anno corvonero.
“Sì, va bene. Con molto piacere Daniel” Lui si allontanò, ma non prima di averle dato un timido bacio sulla guancia, ignaro del fatto che Ron e Hermione (chissà a fare cosa!?) fossero appostati dietro una colonna, e che la grifondoro riuscì per miracolo a trasportare il ragazzo nel dormitorio prima di Ginny.
La rossa tornò felicissima nella sala comune dei Grifondoro, dove però trovò un a dir poco irato Ron, pronto a darle su.
“Ginny, sabato non vai da NESSUNA parte!!! Ma come ha osato baciarti senza…”
“CHIEDERE IL PERMESSO A TE, VERO??? SECONDO TE, UN GIORNO DOVRO’ VENIRTI A CHIEDERE: SCUSA RONNIE, MA MI VORREI SPOSARE, POSSO??? MA NEANCHE MORTA!!! NON SONO UNA RAGAZZINA. HO 15 ANNI, E ESCO CON CHI VOGLIO! NON HO BISOGNO DEL CANE DA GUARDIA!!! SO SCEGLIERMI DA SOLA I RAGAZZI!! E ORA, O COL TUO PERMESSO O SENZA, VADO A PRENDERE UNA BOCCATA D’ARIA!!”
sbottò Ginny infuriata.
“Ma come osa intromettersi nei miei affari e scegliere con chi devo uscire? Tanto non gli piace nessuno. Mi vuole suora, ma vedrà.” Pensò la ragazza, scappando con le lacrime agli occhi. Corse molto, molto, fino a raggiungere la sponda del lago. Si abbandonò su una panchina e, rannicchiate le gambe al petto, iniziò a piangere ancora più forte.
Dopo un po’ Malfoy, che da tempo aveva preso a passeggiare in riva al lago, la scorse. Inizialmente non vide che piangeva e disse:
“Piccola fiammiferaia, sfrattata dalla torre dei grifoni?” facendo quel suo solito ghigno.
“Taci, rompiscatole.” Singhiozzò e, alzando la testa, lo fulminò con gli occhi bagnati.
Lui, d’altra parte, accortosi del fatto che la rossa stesse piangendo, si impietrì un attimo.
“Lo Sfregiato ti rifiuta ancora?? Oppure…” ma non poté finire la frase che Ginny urlò:
“Non mi piace Harry!!! Non è lui il problema!! È quell’idiota geloso iperprotettivo di mio fratello!!! Ma che ne vuoi sapere tu!?!” e riprese a singhiozzare più forte di prima. Lui, impietrito, pensò allora che evidentemente le aveva proibito di vedersi con un altro ragazzo. Povera fiammiferaia, si disse, se non fosse per tuo fratello, ora avresti decine di grifondoro, corvonero e tassorosso a farti la corte. E i serpeverde? No, loro non si abbassano a una pezzente principessa delle toppe. Però, effettivamente, continuò a pensare, sfiorandola con lo sguardo, fisicamente non è male. Bel seno, glutei sodi, gambe affusolate. Cosa?? Sto facendo apprezzamenti su una Weasley?? Sulla fan n° 1 di Potter?
Ginny, accortasi dello sguardo di Draco, arrossì e blaterò:
“Perché mi guardi così?? Mi metti paura D… Malfoy”
“Ginny, non piangere. Pensa a me. Meglio avere troppo amore, che troppo poco. Tuo fratello lo fa perché ti vuole bene. Io, invece, ho un padre chiuso ad Azkaban perché sottomesso da un folle, e una madre che si è uccisa, non pensando a me, che ho bisogno di lei. Meglio avere sei fratelli gelosi e due genitori affettuosi, che stare nella mia situazione.” Ribatté con voce roca, avvicinandosi pericolosamente a Ginny, che si mise ad osservare gli occhi ghiaccio di lui, per la prima volta velati e lucidi. Allora, senza neanche rendersene conto, lo abbracciò, e gli sussurrò in un orecchio:
“Se hai bisogno d’aiuto, io sono qui. Ti sono riconoscente Draco. Grazie mille, sappi che c’è qualcuno che ti capisce. Mi spiace per tua madre, ma cerca di tirare avanti.”
Draco, colpito da quelle parole, si staccò dalla ragazza e allungò una mano, carezzandole una guancia umida per il pianto. Ma aggiunse, ricordandosi all’improvviso di essere un MALFOY e lei una WEASLEY, “Non credo pel di carota, che mi abbasserò a tanto. Ti saluto” e se ne andò, lasciando la piccola Weasley a riflettere. Non si era accorta, però, che aveva smesso di piangere nello stesso in stente in cui Draco le aveva sfiorato una guancia.


Caro Diario,
oggi è successo un evento più unico che raro. Oggi Daniel mi ha chiesto di uscire sabato con lui, l’ultima visita a Hogsmeade dell’anno scolastico. Io ho accettato, ma mio fratello è venuto a sapere del discorso, e del bacio sulla guancia (che ci sarà poi di strano, bho!!) che ci siamo scambiati. In pratica, abbiamo litigato e io sono andata a piangere in riva al lago. E chi incontro??? E chi riesce a tirarmi su il morale?? Draco Malfoy, il futuro mangiamorte, il nemico della mia famiglia, il… un ragazzo abbandonato dalla sua famiglia, che sembra essere fatto di ghiaccio. Mi aveva sorpresa, ma pare che si sia ricordato che siamo troppo diversi. Se solo avesse un cognome diverso! Ma a me non importa. Se dovrò farci amicizia, non sarà per il cognome, se dovrò odiarlo, neanche. D’ora in poi lo chiamerò solo per nome.

Ginny




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1 giugno, ritorno a casa

“Su Ginny, sbrigati, altrimenti troveremo tutte le carrozze occupate!!” urlò Hermione alla sua amica, ancora intenta a salutare le altre grifondoro e Luna.
“Eccomi, arrivo!!! Ciao Luna, al prossimo anno!! Fai la brava!!”
“Anche te, mi raccomando. Comunque, forse dopo sul treno ti vengo a trovare, così stiamo un po’ assieme, e ci salutiamo per bene” rispose la bionda facendole un occhiolino e con un braccio alzato.
Saliti sul treno, Ginny e il magico trio si trovarono una carrozza libera. Dopo un po’, si affacciò al vagone Daniel, che chiamò fuori la rossa. Questa, prima di uscire, ringhiò a Ron, con un’aria per la serie “Prova-anche-solo-ad-aprire-la-bocca-che-sei-morto”.
“Ciao Daniel. Scusami per sabato, ma mio fratello mi ha letteralmente murata in camera. Non sono potuta scendere. È un tale idiota! Non vedo l’ora che lui finisca Hogwarts, così mi godrò un anno.” Blaterò la rossa tutta d’un fiato, prima di abbracciare il corvonero, alquanto allibito.
“Tranquilla Ginny, non sono arrabbiato. Ero venuto solo a salutarti, perché prima non ci sono riuscito. Amici?”
“Sì, amici.” Si scambiarono dei baci sulle guance, ignari del fatto che Ron li stesse guardando, o meglio: ignari di ciò fino a che tirò a sé Ginny e la schiaffeggiò con una forza a dir poco fuori posto. Lei allora scoppiò a piangere e scappò lontano, fino ad entrare in uno scomparto vuoto. Si sedette e continuò a singhiozzare. Nel frattempo, Draco Malfoy entrò nella carrozza e le si avvicinò. Lei allora lo aggredì e lo cacciò, o meglio, provò a cacciarlo in malo modo.
“Vattene!!! Non vedi che sto piangendo?! E non ho bisogno della compassione di nessuno, tanto meno della tua!! Tanto, per te sono solo una pel di carota sorella di Lenticchia e amica di miss Perfettini e lo Sfregiato!!!! Fuori di qui, lasciami in pace!!! Non ho bisogno dei tuoi insulti!! Già sto male!!”
“Oh santo cielo che caratterino!!! Sicura di essere una grifondoro?? Fammi entrare, o lo farò con la forza.”
“Mai!”
“Va bene, l’hai voluto te!” Draco, detto questo, le strinse forte i polsi e la fece accomodare vicino a lui.
“Come osi, lurido mangiamorte!? Non mi toccare!!” Ginny provò a liberarsi, ma senza successo.
“Che vuoi da me?? Dimmelo. Cosa posso fare per lei, mister-arroganza-nata ??”
“Sei proprio sicura di volerlo sapere?” chiese malizioso.
“Porco! Voi maschi, o troppo freddi o maiali.”
“Non osare paragonarmi alla gente che frequenti. Comunque, sii riconoscente. Non stai più piangendo. Ora sei irata con me, e non con tuo fratello. E non ringraziarmi, già ho abbastanza insudiciato il mio vestito e il mi onore aiutandoti”
“Oh, poverino! Certe volte sembri diverso, ma fai di tutto per farmi ricredere. Tu sei….”
“Non dire cose di cui poi ti potresti pentire. Non sono come sembro, non mi conosci. E ora ti saluto, principessa delle toppe. E saluta anche quei falliti dei tuoi amici” la serpe fece per alzarsi, ma le parole della ragazza accanto a lui bloccarono la sua azione sul nascere:
“Io, scusami Draco… non immaginavo. Ma cosa bisogna fare per conoscerti?”
“Non ti sprecare per me Ginevra, non ne vale la pena. Ritorna nel tuo mondo pieno d’amore, che io ritorno nel mio pieno di oro ma povero di altro.”
“Grazie Draco.” Detto questo, Ginny uscì, non prima di aver guardato dritto negli occhi quella serpe e di averle sorriso. Un sorriso per me pensò il biondo. Nessuno ha mai sorriso così per me. Niente malizia, solo un sorriso, che si scambiano due amici, che…… non c’è modo per descriverlo.
Un sorriso è una cosa normale, ma non per me. E lei me ne ha regalato uno.
Piena di sorprese questa fiammiferaia, non c’è che dire. Forse il prossimo anno mi ci divertirò. Non ci sono mai stato con delle grifondoro, e lei è l’unica che se la cava.

Ginny decise di tornare nel suo vagone, dove si era alzato un clima a dir poco teso.
“Ginny, scusami per prima ma io lo faccio per…” ma Ron venne subito interrotto:
“Per me, lo so. Ma era solo un bacio su una guancia. E poi, sono abbastanza grande. E ora chiudi quella bocca.” Rispose Ginny offesa.

Arrivati a Londra, tra saluti vari, ognuno se ne tornò alla propria casa. Eccetto Malfoy. Lui non tornò a Malfoy Manor, ma in una casa vicino il binario 9 e ¾ .
Troppi ricordi l’aspettavano a casa. Troppo sensi di colpa.
Si coricò, ma prima d’addormentarsi pensò che buon profumo ho addosso. E prima di crollare, collegò che era di Ginny.




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30 Agosto

Eccola. Il suo pensiero mi ha assillato per tutta l’estate e ora eccola lì. Con quei vestiti da pezzente, con quelle amicizie da pezzente, con quel sorriso da angelo, che però ora ha lasciato spazio a una bocca inespressiva. Deve essere triste. Certo che ragazza strana. E che stupido Potter. Solo adesso si è accorto di quanto tiene alla piccola fiammiferaia. E guarda caso, ora lei non se lo fila neanche un po’. O meglio, lo considera come un semplice amico. Che sfigato. Una certa ideuzza mi sta venendo in mente. Non è così male. Per adesso, mi limiterò a giocare con lei. Voglio vedere se cederà a me. Chissà com’è a letto la roscia. Chissà come bacia. Chissà cosa pensa di me.

“Ginny, noi abbiamo fatto. Torniamo a casa. Rimani o torni??” chiese Molly.
“Sto qui un altro po’ mamma. Tornerò a casa con la Metropolvere. Ciao” la salutò con un bacino sulla guancia.
Ho sempre adorato girare per Diagon Alley da sola. È così bello. Mi fa sentire libera. Niente scocciature, niente prese in giro, niente…
“Draco Malfoy!!!!!” esclamò la ragazza prima di sentire una gelida mano tapparle la bocca.
“Silenzio piccola. Non c’è bisogno di urlare. Vieni con me, dobbiamo parlare” e con un passaporta si ritrovarono a casa del serpente.
“Si può sapere cosa vuoi da me?? Mi hai rapita, te ne rendi conto!?!” urlò Ginny.
Che ragazza focosa. Sì, è il mio tipo. La voglio, ma non come le altre. Voglio che sia lei a desiderarmi. Voglio che sia lei a cercare la mia bocca. Voglio baciarla col suo consenso, e divertirmi un po’.
“Non lo so neanche io Ginevra. So solo che da quando ci siamo parlati sul treno di Hogwarts, non ho fatto che pensare a te. Mai nessuno mi ha tenuto per così tanto tempo la mente impegnata.”
“Lo prendo come un complimento. Anche io ti ho pensato”
“A sì?? E cosa?? Parla, e dopo lo farò io” disse, avvicinandosi alla ragazza, che indietreggiò fino a cascare su di un divano.
“Oh, lo prendo come un invito. Tranquilla, non mordo. Faccio altre cose con la bocca. Non aver paura. Rende tutto più difficile” disse con fare malizioso, mentre si sedeva sul divano avvicinando un braccio alla spalla di Ginny, che fremette al suo contatto. Mi conviene parlare. Tanto, che ci rimetto. Mi ha sempre offeso, se la cosa finisce male di certo non potrà mai trattarmi peggio di adesso. Si disse e con un bel respiro iniziò a parlare con voce tremula:
“Dal nostro ultimo incontro, molte volte ti ho pensato. Prima, ti vedevo sempre come un blocco di ghiaccio, con degli splendidi occhi, che non provava sentimenti, un lurido mangiamorte che godeva delle sofferenze altrui. Ma poi, dopo il nostro incontro, ho pensato che hai costruito una maschera per proteggerti da qualcosa che non conosci: i sentimenti. Io ora so che non vuoi diventare mangiamorte, e, in fondo, che ti comporti male solo perché non vuoi apparire debole e perché non vuoi sentirti rifiutato. Hai paura di innamorarti, perché hai paura di soffrire. Ma so anche che hai un grande cuore, nascosto, ma che c’è. Mi hai aiutato due volte. Se non mi avessi detto niente, io non mi sarei mai risollevata così. E durante queste vacanze, ho sempre desiderato rivederti e scoprire chi sei veramente.” Draco la guardò allibito: ma che fa, legge la mente? È una maga (ma nooooo), o meglio, è una psicologa. Ha saputo dirmi cose che neanche io ho mai ammesso.
Lei, accorgendosi dello sguardo perplesso del ragazzo, disse:
“Sono una stupida. Scusami io…” ma non poté finire, poiché si ritrovò a fissare due blocchi di ghiaccio che si stavano sciogliendo.
“Hai detto bene. Quello che ho pensato io ora non conta. Vuoi davvero scoprire come sono?? Non hai paura?? È incredibile. Di tutte le cose che mi sarei mai immaginato di fare con una Weasley, questa è proprio fantascientifica. Allora, piccola, rispondi”
“Io, sì. Non ho paura. Perché so che non sei cattivo. Non so cosa mi dà questa certezza, ma mi fido del mio istinto. Confidati, ti prego.”
Draco rifletté un attimo, e poi disse, bloccandole le braccia e avvicinandosi alla sua bocca:
“Ne sei sicura? Io sono ciò che la tua famiglia ha sempre odiato. E che io ho sempre disprezzato. Ma con te non ci riesco. Non riesco ad odiarti.”
“Draco?? Che devo fare per avere la tua fiducia?”
“Lo vuoi sapere?” disse maliziosamente “ Ti racconterò una cosa. Io sono molto popolare tra le ragazze, ma queste si avvicinano a me solo per soldi. Lo sento quando mi baciano. Non provano amore. Mi baciano con foga, con passione, ma non con dolcezza. Baciami, ma non con malizia, con secondi fini. Baciami facendomi capire cosa pensi di…..”
“Porco!! Ma stai fuori!! Non ho mai baciato neanche Harry, e pretendi che baci te!! Ma stai fuori. Fra confidenti, poi, non ci si bacia, al massimo ci si sostiene spiritualmente, non fisicamente. Quello lo fai con Pansy.”
“Ma che sei gelosa? Comunque mi accontenterò, per stavolta, di un bacio sulla guancia, casto, come hai sempre fatto finora, Miss-verginità”
“Ma come ti permetti! Poi, saranno fatti miei, no? Sei odioso, non so perché sto ancora qui a parlare con te, con un Malfoy. Io faccio di tutto per pensare a te come Draco, ma quando fai l’odioso…”
“Io sono così mia cara Ginevra. Comunque, hai azzeccato prima il perché del mio comportamento. Perché credi che io stia cambiando adesso? Se non sbaglio, sono meno cattivo”
“Ma non con le parole. La lingua ti è rimasta biforcuta come poche. Sempre a sfottere i mezzosangue, i babbani, i babbanofili, ma chi ti credi d’essere, superiore? Comunque, si è fatto tardi. Io devo andare”
“Ma…. Il mio bacio?” domandò perplesso Draco.
“È inutile ora. Già ho saputo molte cose. A presto Draco” disse, uscendo dalla casa ancheggiando e ridendo, anche se il sorriso le si cancellò dal viso quando lo sentì fischiare a mo’ (o almeno si spera) di complimento.
“A presto Ginevra. Mi ha fatto piacere vederti, anche ancheggiare” aggiunse maliziosamente.
“Draco!! Ti odio quando fai così”
“Me lo dicono tutti”.


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“Ginny, ma come mai sei venuta così tardi?! Iniziavamo a preoccuparci. Vieni, che è venuto Harry. Hermione invece verrà direttamente alla stazione.” Disse Molly, ancora tremante per il ritardo della figlia.
“Ciao Ginevra. Che piacere rivederti” salutò Harry, che le diede un bacio sulla guancia.
“Oh, ciao Harry. Passate bene le vacanza? Uhm, credo di no. Vado su. Non mangio mamma, non ho fame” e senza dire altro si rintanò nella propria stanza, ripensando al suo discorso con Draco. È incredibile come sia cambiato. I suoi genitori avevano veramente una forte influenza su di lui. Non sia mai però che io e lui saremo amici. No, è troppo impossibile. Poi, ogni volta che ci vediamo, litighiamo. Ma ci tiriamo anche su di morale. Uffi.


Anche Draco andò subito a dormire senza aver mangiato, e l’ultimo nome che gli attraversò la mente fu Ginny.




Sapete, vero, che nei libri di fantasy e fantascienza bisogna scendere a patti con lo scrittore??
Bene, spero di sì. Perché fra qualche capitolo ciò che succederà è altamente impossibile, anche in un libro fantasy.
Ma ‘Impossible is nothing’, quindi, divertitevi. Questa è la mia prima fanfiction in assoluto, quindi scusate se non è troppo lunga, o se è scritta in maniera infantile. Non potrò mai paragonarmi agli scrittori di questo sito però gradirei un giudizio, anche negativo. Dai propri errori si impara, quindi, aiutatemi, please!!!
Ah, dimenticavo. Un grazie particolare a Gea_Kristh, che mi ha fatto conoscere le fanfiction.
E un grazie a quel malato di mio fratello, che mi ha dato l’idea base di questa di questa storia.
È inutile che ricordi che tutto ciò citato non mi appartiene.
Supernova

  
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