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Autore: Niky McGregor    14/09/2012    2 recensioni
Veronica è una donna con una vita perfettamente normale fino a quando la sua migliore amica non scompare all'improvviso e non scoprirà una realtà sconvolgente.. non so che altro aggiungere per orvonarvi la sorpresa ma non è molto allegra...
IMPORTANTE. Dal capitolo 15 in poi la storia verrà scritta da me (Niky Lovegood) e dalla mia amica non che collega su efp (Mimi_Love_Winchester) un capitolo ciascuno, verrete avvisati ad inizio o fine capitolo!
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Quinta stagione
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Capitolo 9

Impotente

 

Le urla di Veronica si sentivano eccome.. E io cercavo un modo per aprire quella porta e cercare di calmarla.

Decisi di parlare col diretto colpevole di quella faccenda, ovvero Sam.

Lo trovai seduto in cucina, il viso spiaccicato davanti al suo portatile.

-C'è un motivo se hai proposto di rinchiudere Veronica la dentro e non penso che sia solo per la sua sicurezza.- dissi.

Lui alzò la testa di scatto poi mi riconobbe e fece un piccolo sospiro.

-Martina so che ci stai male, ma era una scelta giusta da prendere.- esclamò poi con quel suo solito tono da secchione.

-Oh.. non venire a raccontarmi questa stronzata perché questa era una scelta giusta solo per te e io vorrei capirne il motivo se permetti!- mi inalberai io sedendomi di fronte a lui e chiudendo il suo portatile con un gesto della mano.

-Hey!- si lamentò lui guardandomi male.

-Non so se hai ben chiaro che Veronica e Vanessa al momento sono la mia unica famiglia e che sono come sorelle per me. Tu lo conosci bene quel sentimento vero?- insistei io ignorando il fatto di averli toccato la cosa che più amava oltre a suo fratello e a Vanessa.

Alle mie parole abbassò lo sguardo e io cantai vittoria mentalmente.

-Ok ok.. d'accordo...- disse.

-Ti ascolto.-

Sam sospirò di nuovo poi mi guardò serio.

-Per quanto crudele possa sembrarti non possiamo rischiare che lei scappi di nuovo o che i prossimi a trovarla siano i demoni... lei ci serve e di conseguenza dobbiamo fare tutto ciò che è in nostro potere per fermarla.- spiegò poi.

Io chiusi gli occhi per un momento, aggrottando la fronte.

-Quindi mi stai dicendo che consideri mia sorella una specie di oggetto da collezione?- domandai.

Lui guardò altrove e io mi alzai in piedi come se le mie gambe si muovessero da sole.

Ora capivo che cosa significava essere impotenti. Mentre queste persone consideravano la mia amica, mia sorella, una specie di carne al macello io mi ricordavo i momenti speciali che avevo passato con lei e quanto fosse stata fondamentale nella mia vita. Come quella volta che eravamo andate a fare shopping e ridevamo per ogni cavolata, senza pensieri e senza alcuna preoccupazione. No.. non potevo permetterlo!

-C'è qualcuno la fuori? Se lo avete fatto per il mio bene perché mi avete lasciato senza acqua ne cibo! Vi prego ho fatto un sogno bruttissimo... mi serve qualcuno con cui parlare!-

udii Veronica urlare questa frase e senza pensarci due volte presi una brocca d'acqua con un bicchiere più un po' di pane e mi diressi a passo di carica verso la Panic Room.

-Che stai cercando di fare?- mi bloccò Gabriele.

-Sto portando a mia sorella da mangiare e da bere se permetti... non vorrai avere una vita sulla coscienza spero?- risposi io con tono strafottente.

Ne avevo abbastanza di dover eseguire sempre gli ordini senza possibilità di replica... cavolo sono anche io una cacciatrice e anche io ho diritto di parola!

-Sai...- iniziò a dire l'arcangelo osservandomi con intensità, poi parve ripensarci perché la porta si aprì di un poco.

-Calma non puoi uscire... sono solo venuta a parlarti!- dissi prima di entrare del tutto.

Gabriele richiuse la porta alle mie spalle e io osservai Veronica risedersi sul baldacchino. Aveva un aria talmente distrutta che non potei fare altro che stringerla in un abbraccio forte.

-Ho sognato di uccidermi Marty... io mi sono uccisa!- balbettò lei fra le lacrime.

-Sh... era solo un sogno!- la consolai io.

-È la stessa cosa che mi dicesti quando sognavo il tuo abbandono ricordi? È alla fine guarda che è successo!- esclamò lei alzandosi di scatto e guardandomi con la rabbia negli occhi. Essere guardati così dalla propria sorella non è proprio quella che si dice una cosa piacevole.

-Lo so... scusa io volevo dirtelo ma...- cercai di scusarmi.

-Ma cosa? Era più importante fare quello che ti diceva un angelo invece dei sentimenti di tua sorella?- urlò lei.

Sapevo che aveva ragione, così la lasciai sfogare certa che più tardi avremmo avuto l tempo di chiarirci su tutto...

 

 

££££££££££ Angolo Autrice ££££££££££

 

Bene... Martina ha cercato la verità e a quanto pare l'ha ottenuta.

Vi sembra troppo duro il comportamento di Veronica? Io non credo perchè anche nelle amicizie migliori (ovvero quella con le mie sorelline) arriva il momento del confronto...

Grazie a tutti voi leggete le mie pazzie e spero di sentire il vostro parere anche in questo capitolo, non perché voglio vantarmi, semplicemente perché mi fa piacere sapere cosa ne pensate..

 

Vi lascio ai vostri pensieri...

Baci, la vostra TheWinchesterGirl

 

 
   
 
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