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Autore: kokoro93    14/09/2012    1 recensioni
"Se n’era andata silenziosa così come era arrivata. Aveva lasciato che le sfuggisse dalle mani come la sabbia che si tenta inutilmente di stringere."
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo Personaggio, Sabaku no Gaara
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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Se n’era andata silenziosa così come era arrivata. Aveva lasciato che le sfuggisse dalle mani come la sabbia che si tenta inutilmente di stringere. Quella notte tutto era successo troppo velocemente. La luna era stata l’unica testimone di quell’inaspettato addio, li aveva spiati dal suo nascondiglio nel cielo senza intervenire, aveva visto lo sguardo triste che era apparso sul volto della giovane Noriko, aveva visto l’incertezza del giovane Kazekage che non era stato in grado di agire.
“Non lasciarmi andare Gaara…”, aveva quasi sussurrato la giovane kunoichi. “Fermami ora, stringimi adesso…”.
Silenzio.
Nessuna risposta dal ragazzo che le stava di fronte. Gaara la fissava attonito, quasi atterrito. Il suo corpo non dava alcuna risposta e la sua mente era completamente assente.
Non sapeva cosa fare.
Non sapeva cosa dirle.
E non disse niente.
E non fece niente.

Il volto di Noriko fu bagnato da una lacrima, una sola. La luna silenziosa e involontaria spettatrice la illuminò per un attimo prima che ogni emozione della ragazza sparisse dietro la maschera da gatto. Si voltò e sparì dietro le mura di Suna.
Non una parola.
Non un saluto.

C’era solo il silenzio. Silenzio che non era mai stato così assordante, silenzio che mai come in quel momento aveva ferito il Kazekage.



Anche quella sera Gaara era lì, solo, sulla terrazza della sua stanza. Il suo sguardo si perdeva verso l’immensità del deserto. Un vento freddo alzava la sabbia nelle strade del villaggio ormai addormentato.
E c’era silenzio; come l’ultima volta che l’aveva vista, come la prima volta che non era stato in grado di agire.
Era troppo tardi. Quel silenzio sarebbe durato per sempre, lei non sarebbe tornata.
Il Kazekage guardò il cielo, la luna non brillava, era coperta da grosse nubi nere. Anche lei sembrava non voler vedere quel dolore che stava spezzando e distruggendo il forte Kazeage. Si era nascosta per non essere testimone, si era nascosta proprio come aveva fatto lui. Era scappato, si era nascosto dietro delle grosse nubi per proteggersi dal dolore e dalla sofferenza ma solo ora capiva di aver invece perso tutto ciò di cui aveva bisogno.
No, non sarebbe rimasto ad aspettare che le nuvole si diradassero rischiando di non trovare più la sua Noriko oltre quelle tenebre.
Noriko non riusciva a credere a quello che vedeva. Doveva essere un dolorosissimo sogno, un incubo forse.
No, lui era lì.
Era lì per lei!

Non riuscì a trattenersi dal raggiungerlo sul tetto. Un vento leggero e gentile la fece rabbrividire ma un attimo dopo sentì le sue braccia forti che la stringevano.
“Stringiti a me Noriko” le sussurrò dolcemente all’orecchio.
Lepoche nuvole che coprivano il cielo di Konoha si diradarono e la chiara luna tornò ad affacciarsi sul mondo, tornò ad occupare il suo posto di testimone silenziosa e discreta.
I due si trovarono immersi nella luce perlacea dell’astro notturno.
“Non ti lascerò mai andare Noriko!”.


 
  
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