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Autore: Little_Lotte    14/09/2012    2 recensioni
" Kurt e Blaine non avrebbero mai immaginato che dover affrontare una luna di miele potesse essere tanto faticoso. "
La luna di miele può essere il momento più bello nella vita di due giovani sposi...sempre che qualcuno non decida di metter loro i bastoni fra le ruote.
[ Seguito della mia fanfiction " Five Times Cooper has cockblocked Kurt and Blaine". Delirio, allo stato puro.]
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Blaine Anderson, Cooper Anderson, Kurt Hummel, Nuovo personaggio | Coppie: Blaine/Kurt
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'When Cooper meets Kurt and Blaine ( a Coockblocker story )'
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Questa storia non sarebbe mai nata, se non fosse stato per i preziosi consigli e le
fantastiche idee  di Elena e Consuelo, aka  Artemis91 e Consu46.
Non so se questa storia è all'altezza della precedente, ma spero comunque 
di aver soddisfatto le vostre aspettative. Vi voglio bene.










Kurt e Blaine non avrebbero mai immaginato che dover affrontare una luna di miele potesse essere tanto faticoso; avevano sempre pensato a quell'occasione come ad un semplice, banalissimo viaggio in una qualche località esotica, una piacevole distrazione dallo stress quotidiano, la vacanza perfetta per celebrare nel migliore dei modi la loro unione in matrimonio.


Ovviamente avevano tenuto in considerazione l'ipotesi che potessero esserci degli inconvenienti, ma niente che non potesse essere tenuto sotto controllo dall'incredibile capacità che aveva Kurt di mantenere il suo solito sangue freddo, persino nei momenti di maggiore difficoltà.


Credevano, molto semplicemente, che sarebbe stata la migliore vacanza di tutta la loro vita. 


Ma non avevano la benché minima idea di ciò che avrebbero dovuto aspettarsi da una simile avventura.

 


*

 


<< Blaine, fermo...aspetta...non credi che forse dovremmo prima... >> 


Kurt non fece in tempo a finire la frase, perché Blaine si avventò voracemente sulle sue labbra e lo spinse con decisione verso il letto matrimoniale, facendolo atterrare di schiena sul materasso e adagiandosi su di lui, facendo scivolare sfacciatamente una mano sotto la sua camicia e massaggiando con delicatezza i suoi addominali. Si lasciò sfuggire un gemito acuto, ma non osò in alcun modo protestare, avvinghiandosi con forza alle spalle del marito e rispondendo al bacio con quella stessa intensità, mentre il suo bacino iniziava a muoversi quasi in automatico, spingendosi verso quello di Blaine e facendo così incontrare le loro erezioni, che a mano a mano incominciavano a farsi sempre più evidenti.


<< Sai, è stata davvero un'ottima idea quella di scegliere le Hawaii come meta per la nostra Luna di Miele. >> bisbigliò Blaine, con la voce lievemente sporcata dall'eccitazione << Adoro vederti con indosso solamente il costume da bagno e la camicia, senza contare il fatto che - in questo modo - è anche molto più semplice spogliarti! >>


Kurt ridacchiò, chiaramente compiaciuto da quella situazione; inutile dire che aspettava quel momento - il momento in cui, finalmente, sarebbero rimasti da soli per la prima volta, nella quiete della loro camera da letto, per festeggiare come si deve il fatto di essere ufficialmente una coppia sposata - sin dall'inizio della vacanza, dall’istante esatto in cui avevano messo piede sull'aereo che li avrebbe portati a destinazione, appena un paio di ore dopo la fine della cerimonia.


Si sentiva ansioso ed eccitato come un giovane adolescente alle sue prime esperienze, quasi come se quella fosse per lui e Blaine una seconda prima volta: la prima volta della loro speciale, entusiasmante, nuova vita insieme.


<< Dio, questi vestiti sono così fastidiosi! >> mugolò Blaine fra le labbra di Kurt, il suo costume da bagno che sembrava aver di colpo perso una taglia, tanto si stringeva attorno al suo bacino, prigione di quella fastidiosissima erezione che, prepotentemente, andava a scontrarsi ripetutamente con quella altrettanto bisognosa di suo marito << Mi sento soffocare! >>


Kurt emise una flebile risatina maliziosa, stuzzicando le labbra di Blaine con i denti e la lingua, con fare volutamente provocatorio; adorava farlo impazzire, e in quel momento l'immagine di suo marito che si contorceva fra le sue braccia, impaziente e voglioso di lui, era senza dubbio la visione più sexy ed erotica che il controtenore avesse mai potuto anche solo lontanamente immaginare.


Il moro disfò rapidamente suo marito della camicia e la gettò a terra senza troppa cura, precipitandosi nuovamente su quelle labbra morbide e invitanti, baciandole e succhiandole avidamente, quasi a volersene cibare; Kurt, nel frattempo, aveva iniziato a tracciare con impazienza una serie di disegni immaginari sul petto nudo di Blaine, il quale - grazie al cielo, non aveva potuto fare a meno di pensare Kurt - aveva lasciato aperti tutti i bottoni della sua casacca, lasciando così intravedere i suoi pettorali perfetti e gli addominali scolpiti a regola d'arte.


Kurt si lasciò sfuggire un sospiro pesante, quasi esasperato: quell'attesa, per quanto necessaria, lo stava letteralmente mandando fuori di testa.


<< Oddio, Blaine... ti prego, non ce la faccio più! >> gemette, facendo così sorridere Blaine dalla soddisfazione.


<< Siamo impazienti, signor Hummel-Anderson? >> lo canzonò Blaine, in tono seduttivo.


Al suono di quel nome, Kurt sembrò eccitarsi ancora di più.


<< Dio, sì! >> mugolò << Ti prego, Blaine...ti voglio adesso! >>


A quel punto Blaine, ben deciso a portare avanti quel suo piacevole tormento, spostò la sua attenzione sul collo del marito ed incominciò a tracciarvi una lunga, estenuante scia di baci umidicci, che non fecero altro che accentuare ulteriormente il già piuttosto evidente stato di eccitazione del povero Kurt.


<< Blaine, ti supplico.... Ti prego... Dio, ti prego! >> 


<< Blaine, insomma... ma che diavolo stai facendo?! Non senti come si lamenta il povero Kurt, che accidenti combini?! >>


Kurt e Blaine sussultarono, e per un attimo non caddero giù dal letto, sorpresi dall'arrivo improvviso di un ospite misterioso, la cui presenza non faceva - naturalmente - parte del programma; non ci volle molto prima che i due neo sposi si accorgessero che quell'ospite inatteso non era poi così misterioso come pensavano, anche se - ovviamente - nessuno dei due si poteva certo dire felice di trovarselo di fronte, soprattutto in una situazione tanto imbarazzante e compromettente come quella.


<< C-Cooper?! >> strillò Blaine, inorridendo di fronte all'espressione sorniona e sorridente del fratello maggiore, spuntato chissà come nella sua stanza d'albergo.


L'ultima volta che aveva controllato, Cooper era del tutto sprovvisto di poteri magici, ma era passato diverso tempo dal loro ultimo incontro, e forse le cose erano cambiate; magari suo fratello era stato punto da un ragno radioattivo, era stato ammesso alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts, o roba del genere!


<< Cooper, ma che diavolo ci fai tu qui?! >> sbraitò Kurt a sua volta, nascondendosi istintivamente sotto le lenzuola, per quanto non ci fosse poi molto da nascondere agli occhi del cognato.


Cooper sorrise con soddisfazione, gongolando.


<< Volevo farvi una sorpresa! >> esclamò gioiosamente << Immaginavo che sentiste nostalgia di New York, così ho pensato di portarvi la cosa che, più di tutte, vi potesse aiutare a sentirvi nuovamente a casa: Me! >>


Kurt si batté una mano contro la fronte, sconsolato, mentre Blaine guardava suo fratello con espressione truce, a dir poco furibondo.


<< Cooper... >> ringhiò il moro << Vuoi spiegarmi come diavolo hai fatto ad entrare in camera nostra?! >>


Cooper storse il naso, passandosi una mano fra i capelli con fare vanesio.


<< Ho sedotto chi sta alla reception! >> replicò con orgoglio << Ovviamente! >>  


Kurt sollevò un sopracciglio, rivolgendo a Cooper uno sguardo attonito dalla sua postazione fra le coperte.


<< Cooper, è un uomo! >> fece lui notare, in tono stizzito.


Cooper scrollò le spalle, sogghignando.


<< Credi che questo sia un problema, per Cooper Anderson?! >> ribatté, mettendosi poi a sedere sul bordo del letto, tirando a Blaine una poderosa gomitata affinché facesse lui un po' di spazio << Allora, ragazzi, che cosa facciamo adesso?! >>


<< Tu te ne vai! >> lo freddò immediatamente Blaine, incrociando le gambe e posandosi le mani in grembo, per nascondere la sua erezione ancora fin troppo  evidente << Cooper, sei stato molto carino a farci questa sorpresa, ma io e Kurt saremmo in luna di miele... capisci che cosa intendo?! >>


Cooper rivolse a suo fratello un sorrisetto intontito, facendo segno di no con la testa; Kurt sbuffò.


<< Cooper, non è per essere scortesi... >> aggiunse quest'ultimo, sforzandosi di essere il più gentile possibile << ...ma io e Blaine siamo venuti qui in vacanza per rilassarci, divertirci e festeggiare il nostro matrimonio in santa pace! >>


Cooper continuò a sorridere, facendo allegramente segno di sì con la testa; non sembrava avere realmente compreso ciò che stava accadendo intorno a lui.


<< Da soli. >> disse ancora Kurt, enfatizzando le sue parole << Questo almeno lo capisci?! >>


<< Hey, non sono mica stupido! >> replicò l'attore, facendo una smorfia << Voglio dire, capisco che avete bisogno della vostra intimità! >>


<< Oh, ma davvero?! >> bubbolò Blaine, per niente convinto << Strano, dal tuo atteggiamento non si direbbe affatto! >>


<< Fratellino caro, tu mi sottovaluti! >> protestò Cooper, visibilmente risentito dal tono di voce del fratello << E dire che io ero venuto qui per farvi compagnia e deliziarvi della mia presenza! Certe volte sai essere davvero antipatico, sai?! >>


Si alzò di scatto dal materasso e si diresse verso la porta, indispettito.


<< Tranquilli, vi lascio soli a godervi la vostra intimità. >> disse, voltandosi un ultima volta verso i due sposi << In ogni caso, se avrete bisogno di me o vi viene semplicemente voglia di scambiare quattro chiacchiere, io sarò proprio qui, nella suite accanto alla vostra! >> 


<< Credevo che quella suite fosse occupata da una giovane coppia del New England. >> ribatté Kurt, sempre più attonito.


Cooper strizzò gli occhi, un ennesimo sorrisetto sghembo che andò ad illuminare il suo volto.


<< Cooper Anderson è un uomo dalle mille risorse. >> disse << Non dimenticatelo mai, ragazzi! >>


Kurt e Blaine si scambiarono uno sguardo preoccupato, mentre un brivido intenso percorreva entrambe le loro schiene; suonava quasi come una minaccia, in effetti.


<< Beh, ci vediamo presto ragazzi! >> disse ancora Cooper, prima di abbandonare definitivamente la stanza e lasciare finalmente un po' di privacy ai due coniugi << Mi raccomando, non peritatevi a chiamarmi in caso di bisogno! >>


" Ma non ci sarà alcun bisogno, Coop! " rispose mentalmente Blaine, mordendosi con forza il labbro inferiore per impedirsi di esternare i suoi pensieri ad alta voce " Non ho alcuna intenzione di chiamarti, neanche se io e Kurt dovessimo essere in punto di morte! "


Si voltò verso suo marito e sospirò profondamente, in cerca di conforto.


<< Oh, a proposito! >> esclamò all'improvviso Cooper, spalancando nuovamente la porta e ficcando la testa dentro alla stanza, con sfacciataggine << Kurt, devi assolutamente dirmi che tipo di shampoo usi: ucciderei per avere i capelli morbidi e fluenti come i tuoi! >>

 



*

 

 


<< Blaine, fammi una foto... dai, fammi una foto mentre bevo il latte di cocco! >>


Blaine ridacchiò allegramente, estraendo la macchina fotografica dalla custodia ed immortalando suo marito in una serie di rapidi scatti, mentre questi si metteva in posa sotto l'ombrellone; si ritrovò a sorridere beatamente, di fronte all'immagine perfetta di un Kurt baciato dai raggi del sole, con il vento che gli scompigliava dolcemente i capelli e le guance leggermente rosse a causa del caldo.


Decisamente la visione più bella che i suoi occhi avessero mai avuto il privilegio di vedere.


<< Oh, Kurt...sei così bello! >> esclamò in tono sognante, per poi mettere da parte la macchina fotografica ed avvicinarsi lentamente a Kurt, carponi, con fare visibilmente provocatorio << Su, vieni qui. >>


Kurt rise di gusto e rabbrividì di piacere, nel momento esatto in cui le braccia di Blaine avvolsero interamente il suo corpo e le labbra di suo marito andarono a posarsi sfacciatamente sull'incavo della sua spalla.


<< B-Blaine! >> sussultò il controtenore, fingendo di voler prendere tempo << Proprio qui? E se ci vedessero? >>


<< Beh, ma questo è esattamente ciò che voglio! >>  replicò l'altro, continuando a tracciare baci lungo il collo di Kurt << Voglio che tutti in questa spiaggia sappiano che quest'uomo così meraviglioso è mio, e che non ho alcuna intenzione di condividerlo con il resto del mondo! >>


Kurt sospirò beatamente e provò a rilassarsi, sorridendo con compiacimento; in fin dei conti non c'era niente di male in ciò che stavano facendo, e se mai uno dei due fosse stato colto da un improvviso eccesso di libido...beh, la loro cabina non era poi così lontana! Il controtenore tirò un secondo sospiro ed allargò il proprio sorriso, ma proprio quando era quasi sul punto di lasciarsi andare del tutto, la sua attenzione venne catturata da qualcosa all'orizzonte, che lo fece di colpo irrigidire e smorzò rapidamente qualsiasi genere di pulsione nei confronti di Blaine.
 

<< Blaine, tesoro... >> mormorò Kurt, con voce tremolante << ... non per allarmarti, ma quell'idiota laggiù è tuo fratello?! >> 


Blaine si staccò dal suo abbraccio e dirottò immediatamente lo sguardo nella direzione indicata da Kurt: a diversi metri di distanza da loro, sulla cresta dell'onda, c'era Cooper, intento ad eseguire una serie di rocambolesche acrobazie, trainato da un piccolo motoscafo e con ai piedi un paio d’ingombranti sci.


Il moro strabuzzò gli occhi, incredulo.


<< No, non può essere. >> bisbigliò << Ti prego, dimmi che è solamente un brutto sogno! >>


<< Yahooooooooooooo! >>


Kurt si batté una mano contro la fronte, sconsolato, mentre suo marito si guardava intorno furtivamente, in cerca di una via di fuga.


<< Ok, Kurt... Siamo ancora in tempo per scappare via! >> disse ad un tratto quest'ultimo, in tono speranzoso << Mio fratello è troppo preso dai suoi ammiratori, figuriamoci se si è accorto di noi! >>


<< Hey, ma quello è mio fratello Blaine! Blaine, guardami...guardami! Guarda che cosa ho imparato, questa è la prima volta in vita mia che faccio sci d'acqua! >> 


Kurt inarcò il sopracciglio destro e guardò Blaine di traverso, uno sguardo truce e tutt'altro che rassicurante.


<< Dicevi, scusa?! >> ringhiò a denti stretti.


Blaine abbozzò un sorrisetto impacciato ed alzò distrattamente le spalle, mentre Kurt si voltava furtivamente per controllare i movimenti di Cooper, il quale - nel frattempo - si era avvicinato nuovamente alla riva, dove ad attenderlo vi era una serie di fan impazziti ed acclamanti, pazzi isterici e fuori di testa - almeno, così pensava Kurt - che credevano realmente che Cooper fosse un vero e proprio artista, assolutamente degno della propria fama.


<< Oh, non siamo necessariamente nei guai! >> disse ancora Blaine, farfugliando << Insomma, finchè non viene a darci fastidio... >>


<< Kurt, Blaine...su, venite qui! Facciamoci una bella foto tutti assieme, coraggio! >>  


Kurt serrò i pugni e rivolse a suo marito l'ennesima occhiata omicida, intanto che Cooper continuava a sbracciare insistentemente nella loro direzione.


<< Blaine, ti prego. >> lo ammonì Kurt, al culmine dell'esasperazione << La prossima volta che ti viene voglia di dire qualcosa, tienila per te! >>


Blaine sospirò tristemente e si diresse assieme a Kurt verso la riva, dove Cooper stava ancora firmando autografi e posando per quello che sembrava - agli occhi dei due coniugi - un vero e proprio servizio fotografico improvvisato.


<< Oh, eccovi qui! >> esclamò allegramente l'attore, con lo stesso entusiasmo che potrebbe avere un bambino di cinque anni la mattina di Natale << Su, che cosa state aspettando?! Mettetevi in posa assieme a me! >>


<< Sì, Blaine...mettiti in posa! >> fece eco Kurt, facendo una smorfia << Io intanto vado a farmi una passeggiata! >>


<< C-cosa?! >> rilanciò l'altro, letteralmente disarmato << N-non resti qui con me?! >>


Kurt storse il naso, con fare sprezzante.


<< No, grazie. >> lo freddò << Ho voglia di stare un po' da solo, ma tu divertiti pure a fare da baby sitter a tuo fratello! Ci vediamo stasera in albergo, non aspettarmi in spiaggia! >> 


Blaine provò a trattenerlo, ma il controtenore si allontanò da lui prima ancora che questi avesse il tempo di aprire bocca, lasciandolo completamente solo ed inerme in balia del suo esuberantissimo fratello maggiore.


<< Poco male, fratellino! >> esclamò briosamente Cooper, cingendo le spalle di Blaine con un braccio e mettendosi in posa, sfoggiando uno dei suoi migliori sorrisi e puntando il dito contro di lui << Vorrà dire che più tardi ci iscriveremo alla gara di castelli di sabbia indetta dallo stabilimento! Avevo una gran voglia di partecipare, ma non avevo nessuno con cui mettere su la squadra! >>


Blaine roteò gli occhi, sospirando profondamente.


<< Un giorno, Cooper... >> disse, con fare esasperato << Dovrai spiegarmi come accidenti ho fatto a sopravvivere per quasi ventiquattro anni senza mai lasciarmi prendere dall' impulso di farti fuori! >> 


Cooper sorrise ampiamente, guardando suo fratello con espressione soddisfatta.


<< Te l'ho già detto, fratellino: perchè non esiste nessuna persona al mondo in grado di liberarsi di Cooper Anderson! >> 


Blaine deglutì, guardando il giovane attore con aria letteralmente terrorizzata; era sicuro di aver già sentito una frase del genere, non pochi giorni prima, e che a pronunciarla fossero state le stesse labbra che - pochi istanti fa - avevano sentenziato quella disarmante, inesorabile verità.


E questa volta, purtroppo, suonava esattamente come una minaccia.


 

 

*

 

 

<< Oh, Blaine...non riesco a credere che tu mi abbia portato al karaoke, proprio come ai vecchi tempi! >>


Blaine sorrise ampiamente, afferrando la mano di Kurt ed intrecciando ad una ad una le dita con le sue, mentre i due si facevano strada verso il locale che, quella sera, era stato scelto come loro luogo di intrattenimento quotidiano.


<< Beh, era il minimo che potessi fare. >> rispose il moro, guardando l'altro con espressione adorante << Farei qualsiasi cosa per il mio meraviglioso, adoratissimo maritino! >> 


Kurt sorrise ampiamente, stringendosi al braccio di Blaine e posando un rapido bacio sulla sua guancia.


<< Ti amo così tanto! >> dichiarò, con voce melliflua << E non vedo l'ora di cantare con te, questa sera! >>


Blaine sospirò beatamente e sorrise a sua volta, felice ed innamorato; poi, una volta raggiunto il locale, aprì la porta e fece gentilmente segno a Kurt di entrare, per poi fare altrettanto, lasciandosi guidare dall'eco della musica, una voce dal timbro pulito e stranamente familiare, che eseguiva alla perfezione una vecchissima canzone dei Right Said Fred. Naturalmente furono necessari appena pochi secondi - giusto il tempo di raggiungere la sala principale - per scoprire che quella voce tanto calda e piacevole all'ascolto, era decisamente molto più che familiare.

 

 



 I'm too sexy for my shirt, too sexy for my shirt... so sexy it hurts!

 

 


Kurt e Blaine rimasero a bocca aperta, di fronte al terrificante spettacolo di Cooper su di un minuscolo palcoscenico, con la schiena rivolta verso il pubblico e lo sguardo fisso su di esso, che muoveva sinuosamente i fianchi e puntava il dito contro l'audience, cantando con estrema convinzione le parole di quella canzone tremendamente imbarazzante.


<< Oddio, no! >> gemette Kurt, arretrando istintivamente << Blaine, ti prego...dimmi che non è vero! Dimmi che la mia è solo un'allucinazione, che tra poco riaprirò gli occhi e lui non sarà lì di fronte a noi! >>


Blaine scosse lievemente il capo e deglutì, bocca ed occhi spalancati, quasi avesse appena visto un fantasma; Cooper, intanto, continuava a ballare e cantare indisturbato, del tutto inconsapevole del fatto che suo fratello e suo cognato avessero appena messo piede in quello stesso locale.


<< Oh, vorrei tanto poterlo fare! >> esclamò il moro, visibilmente turbato da quell'immagine << Accidenti, non riesco neanche a guardarlo! Mi bruciano gli occhi! >>


<< Siamo ancora in tempo ad andare via! >> disse a quel punto Kurt, afferrandolo per un braccio e strattonandolo << Cooper non si è ancora accorto di noi, possiamo sempre andarcene prima che finisca di cantare e sarà come se non fosse mai successo niente! >>


Blaine alzò gli occhi al cielo.


<< Sai Kurt, l'ultima volta che uno di noi due ha detto questa frase, le cose non sono andate propriamente nel migliore dei modi! >> osservò.


<< Hey, non essere così pessimista! >> replicò l'altro, in tono stizzito << Se tu sarai abbastanza bravo da non farti scoprire come l'altra volta, sono certo che riusciremo a scappare senza farci notare da Cooper! >>


<< Ah, quindi l'altra volta è stata colpa mia?! >> sbraitò Blaine, incominciando ad irritarsi << Scusami tanto se non sono perfettamente in grado di mimetizzarmi fra gli ombrelloni, come vorresti tu! >>


<< Beh, sei alto quanto Topolino, non dovrebbe esserti troppo difficile! >>


<< Adesso ti metti pure a sfottere?! Dannazione, Kurt, io stavo solamente cercando di... >>


<< Ommioddio...Kurt! Blaine! Oh, che assurda e meravigliosa coincidenza! >> 


Kurt e Blaine impallidirono, completamente pietrificati; si erano completamente lasciati trasportare dal loro litigio, da non essersi minimamente accorti del fatto che Cooper aveva concluso la sua canzone e si era immediatamente diretto verso di loro, come un segugio sulle tracce delle propria preda, nell'esatto momento in cui i suoi occhi si erano posati su di loro.


<< Bene. >> bisbigliò Blaine, in tono arrendevole << Siamo fottuti. >>


Cooper si avvicinò minacciosamente ai due coniugi, con un enorme sorriso smagliante sul volto, pericolosamente simile a quello di un'inquietante, violenta bambola assassina.


<< Ragazzi, siete arrivati giusto in tempo! >> esclamò allegramente, mettendosi quasi a saltellare sul posto << Sono proprio nel bel mezzo della mia esibizione, i fan mi stanno letteralmente adorando! >>


<< Sì, lo abbiamo notato. >> bubbolò Kurt, storcendo il naso << Si tratterà sicuramente di indigeni locali, vero?! Insomma, gente che non conosce niente di meglio e si aggrappa al primo forestiero di bell'aspetto che si trova di fronte! >>


Blaine soffocò una risata, sforzandosi di non sembrare troppo offensivo nei confronti di suo fratello, il quale - tuttavia - sembrava non essersi neanche accordo di quella - neanche troppo - sottile presa in giro da parte del cognato.


<< Dai, Blaine... salta su! >> lo implorò Cooper, mettendosi persino in ginocchio di fronte a lui << Esibiamoci in uno dei nostri duetti alla Anderson, coraggio! >>


<< Cos... no, Coop...ti prego! >>


Blaine si voltò verso Kurt, con sguardo implorante, nella speranza che il controtenore si decidesse a salvarlo e a sottrarlo dalle prepotenti grinfie di suo fratello; ma Kurt, ancora troppo offeso per il modo in cui Blaine aveva alzato la voce con lui qualche minuto prima, aveva decisamente intenzione di prendersi la sua personale rivincita.


<< Sai una cosa, Blaine? >> disse, con sorrisetto sghembo sulle labbra << Penso che tuo fratello abbia ragione; un bel duetto alla Anderson potrebbe essere l'ideale, in una serata come questa! >>


<< E...e tu, allora?! >> insistette Blaine, tutt'altro che intenzionato ad arrendersi << Voglio dire, vuoi veramente lasciarmi da solo con... >>


<< Anderson, Blaine! >> puntualizzò Kurt, facendo spallucce << Io sarò anche tuo marito, ma c'è ancora quella piccola componente di Hummel in me, che mi impedisce di partecipare alla vostra esibizione privata! >>


Blaine incenerì il coniuge con lo sguardo e si lasciò trascinare sul palco da Cooper, mentre Kurt si allontanava con nonchalance verso il bar, ben deciso a non lasciarsi minimamente coinvolgere da quell'assurda sceneggiata alla quale avrebbe assistito di lì a breve.


<< Hey, ragazzo! >> disse, mettendosi a sedere di fronte al bancone e schioccando le dita in direzione del barista << Potrei avere un Rum e Coca, per favore? >>


Poi si voltò rapidamente verso il palco, sopra il quale Cooper stava accuratamente scegliendo la canzone più adatta per il suo duetto, mentre il povero Blaine si guardava nervosamente intorno e tremava, chiaramente imbarazzato e tutt'altro che felice all'idea di dover fare ciò che, non per sua volontà, aveva acconsentito a fare.


Improvvisamente, Kurt venne preso da un improvviso slancio di compassione nei confronti del suo amato.


<< Anzi, ho cambiato idea. >> disse, rivolgendosi nuovamente al barista << Facciamo due birre, grazie; le più forti che avete. >>


In fin dei conti, pensò, Blaine avrebbe avuto bisogno di qualcosa di particolarmente sostanzioso per riprendersi dalla fatica di quello spiacevole inconveniente serale.


<< Cooper, adesso basta! Ti avverto, se mi punti ancora una volta il dito contro e mi urli nelle orecchie come un pazzo, io giuro su quanto ho di più caro che commetterò un fraticidio davanti a tutti quanti! >>


Kurt assunse un'espressione palesemente contrita e sospirò tristemente, meditando se non fosse stato meglio ordinare una vodka; in effetti, in simili condizioni, una semplice Guinnes poteva non essere abbastanza per riprendersi da una simile e tragica esperienza.

 

 


*

 

 


<< Blaine, sei davvero sicuro che tuo fratello non ci troverà anche qui?! >>


In una luminosa saletta di un lussuosissimo ristorante hawaiano, Kurt si guardò nervosamente intorno, con ansia, mentre Blaine ridacchiava sommessamente, carezzando con dolcezza le nocche delle mani di suo marito, saldamente strette fra le proprie.


<< Kurt, non devi assolutamente preoccuparti. >> lo tranquillizzò il moro, avvicinando una mano alle labbra e posandovi sopra un tenero bacio
rassicurante << Ho scelto il ristorante più esclusivo del posto e mi sono raccomandato con il capo cameriere che nessuno venisse a disturbarci! Non temere, non permetterò a quello stupido di mio fratello di rovinarci anche questa serata! >>


Kurt si morse un labbro, non ancora del tutto persuaso; Blaine, a quel punto, allungò una mano verso il suo volto e lo accarezzò gentilmente, con il dorso della mano.


<< Amore mio, stai tranquillo! >> disse ancora, con voce morbida << Te l'ho già detto, andrà tutto bene! Ho dato una bella mancia al capocameriere affinchè rispettasse i patti, sono sicuro che saprà far bene il suo lavoro. >>


Kurt si lasciò finalmente sfuggire un sospiro di sollievo, visibilmente rincuorato; Blaine sorrise ampiamente.


<< Fidati di me, Kurt. >> disse << Non c'è alcuna possibilità che Cooper riesca a trovarci qui, te lo garantisco! >>


<< Buonasera fratellino! Allora, siete pronti ad ordinare?! >>


Kurt e Blaine per poco non vennero colti da un infarto, non appena si trovarono di fronte all'inquietante e del tutto inaspettata immagine di Cooper, il quale stringeva fra le mani una penna ed piccolo blocknotes, un completo da cameriere indosso ed uno dei suoi sorrisi più raggianti ben stampato in volto.


Il controtenore rabbrividì, strofinandosi gli occhi almeno una decida di volte per accertarsi che quello non fosse semplicemente il frutto di una terribile allucinazione, dovuta al caldo, alla mancanza di zuccheri nel sangue o alla pura e semplice esasperazione alla quale lo portava abitualmente la continua e maledettamente frustrante presenza di suo cognato.


<< Cooper Anderson, tu sei una fottutissima maledizione! >> ringhiò Blaine, portandosi entrambe le mani alle tempie e lottando con tutte le sue forze per non esplodere in un violento urlo proprio del bel mezzo del ristorante << Si può sapere che cosa diavolo ci fai tu qui?! Come è possibile che tu riesca sempre a trovarci, sei diventato una specie di stalker, per caso?! >>


Cooper fece una smorfia, sistemandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio sinistro.


<< Contrariamente a ciò che pensi, fratellino, la mia vita non ruota attorno a te! >> disse, in tono quasi sprezzante << Stasera sono venuto qui per lavorare. >>


<< MA SE TU NEANCHE FAI IL CAMERIERE! >> esplose a quel punto Blaine, gli occhi iniettati di sangue e la voce cavernosa << Tu sei un attore, santo cielo: un maledettissimo, fastidioso, terribilmente inopportuno attore! >>


<< Appunto, sono un attore! >> replicò Cooper, imperturbabile << E sto facendo pratica per quando dovrò interpretare un ruolo da cameriere. >>


<< Oh, devi interpretare il ruolo di un cameriere nel tuo prossimo film? >> domandò Kurt, mostrandosi interessato e cercando di dare a Blaine il modo e il tempo di sbollire la rabbia.


Cooper sorrise ampiamente.


<< No. >> disse << Ma prima o poi potrebbe succedere, è sempre bene essere preparato ad ogni evenienza! >>


Blaine si battè la mano contro la fronte, ormai al culmine dell'esasperazione.


<< Cooper, ti prego! >> sentenziò a denti stretti << Vattene via, prima che io decida di diventare violento! Non mi importa della tua carriera, dei tuoi stupidi esercizi di immedesimazione o di qualsiasi altra stronzata delle tue! Io voglio semplicemente che tu vada a servire un altro tavolo e che ci lasci in pace! >>   
 

Kurt allungò una mano verso quella di Blaine e la strinse forte, in segno di solidarietà.


<< Cooper, per favore. >> disse il controtenore, rivolgendosi al cognato con maggior pazienza di quanta ne aveva dimostrata fino ad ora suo marito <<  Io e Blaine apprezziamo moltissimo la tua tenacia e la tua voglia di lavorare, apprezziamo il fatto che tu abbia voluto farci questa sorpresa e - di tanto in tanto - apprezziamo anche la tua compagnia! Ma adesso, non credi che sarebbe meglio se tu ci lasciassi un po' di tempo per rimanere un po'... da soli?! >>


Cooper mise su una specie di broncio e si morse il labbro con forza, abbassando lo sguardo con fare mortificato.


<< Scusami, Kurt. >> mormorò << Volevo solo farvi un po' di compagnia, non avevo capito che questa vacanza fosse tanto importante per voi due. >>


" E' la nostra luna di miele! " pensò a quel punto Blaine, guardandosi bene dal ripetersi ad alta voce, per evitare di peggiorare la situazione.


<< Ok, credo di comprendere il vostro punto di vista. >> fece poi Cooper, sospirando profondamente << Vorrà dire che domanderò al capo cameriere di farmi cambiare di tavolo! Non penso che farà troppe storie, ho la netta sensazione che sia gay e che abbia una cotta per me; come circa la metà della popolazione di questo pianeta, del resto! >>


Rivolse ai due un piccolo inchino e poi si allontanò rapidamente, non prima di aver rivoltò però un ultima occhiata sprezzante a suo fratello.


<< A proposito, Blainey. >> lo ammonì << Non sorprenderti se entro la fine della serata qualcuno sputerà nel tuo bicchiere! Del resto, lo sai molto bene: a tuo fratello Cooper non piace essere trattato male di fronte ai suoi ammiratori! >>

 

 


*

 

 


<< Oh, finalmente si parte! Non vedevo l'ora di fare nuovamente ritorno a New York! >>


Blaine sistemò accuratamente il bagaglio a mano nell'apposito scomparto e prese posto di fianco a Kurt, posando gentilmente la testa sulla sua palle e chiudendo gli occhi, sospirando beatamente.


<< Credevo che le Hawaii ti fossero piaciute un sacco, Kurtie. >> disse il moro con voce morbida, distendendo i muscoli del viso in un ampio sorriso << Non hai fatto altro che comprare cartoline e scattare fotografie! >>


<< Oh, le Hawaii sono stupende! >> replicò Kurt, sorridendo a sua volta << E abbiamo trascorso dei momenti molto piacevoli assieme, quando non c'era tuo fratello a rompere le scatole come suo solito! >>


<< Già, ma adesso non dovremo più preoccuparci di lui! >> ribattè allegramente Blaine, stringendosi maggiormente di fianco al controtenore << Coop è partito questa mattina con il volo delle dieci e trenta, e una volta ritornarti a New York saremo tutti così indaffarati con il lavoro, che il nostro adorabile guastafeste non riuscirà a trovare neanche un attimo di tempo per venire a disturbarci! Credimi, amore mio: le insopportabili interruzioni di Cooper sono finalmente finite! >>


<< Non posso crederci, questa sì che è una fantastica sorpresa! >> esclamò una voce alle loro spalle, voce che - purtroppo - nè Kurt nè Blaine sarebbero mai stati in grado di confondere, neanche in quell'immenso aereo pieno zeppo di persone chiassose.


<< Non ci posso credere. >> mugugnò Blaine, ridestandosi del tutto << Questa deve essere una maledizione, non c'è alcun dubbio! >>


<< Buttarlo giù da un aeroplano ad alta quota equivarrebbe ad un omicidio, vero?! >> domandò nervosamente Kurt, una vena che pulsava minacciosa sul suo collo, quasi fosse pronta ad esplodere da un momento all'altro << Immagino che non possano darmi delle attenuanti per legittima difesa, o roba simile! >>


Blaine sospirò profondamente, mentre Cooper si avvicinava allegramente ai loro sedili, trascinandosi dietro il suo ingombrante bagaglio a mano.


<< Ragazzi, non sapete quanto sia felice di vedervi qui! >> esclamò briosamente << Almeno non sarò costretto a farmi questo lunghissimo viaggio da solo! >>


<< Tecnicamente tu dovevi essere già in viaggio! >> fece lui notare Blaine, storcendo il naso << Ricordi, il volo delle dieci e trenta che avresti dovuto prendere questa mattina?! >>


<< Infatti avevo intenzione di prenderlo! >> rispose Cooper << Ma sono stato bloccato da un gruppo di fan scalmanati che mi hanno fatto perdere l'imbarco! Vi rendete conto?! Non c'è veramente più religione a questo mondo! Ma per fortuna sono riuscito a sedurre chi di dovere e mi sono fatto cambiare la prenotazione, senza neanche spendere un solo centesimo di differenza! >>


<< E proprio su questo aereo dovevi salire?! >> gemette Blaine, con esasperazione << Era veramente l'unica soluzione possibile?! >> 


Cooper fece spallucce, tirando un leggero sospiro irritato.


<< Cos'è, stai pensando di farmi buttare giù dall'aereo? >> chiese, estraendo dalla tasca della camicia il proprio biglietto e controllando rapidamente il posto che gli era stato assegnato << Non sarebbe molto carino da parte tua, senza contare che sei mio fratello! Hey, ma tu guarda che coincidenza assurda! >>


Kurt e Blaine si voltarono l'uno verso l'altro e si scambiarono un lungo, intenso sguardo colmo di preoccupazione, più o meno il milionesimo dall'inizio della loro luna di miele.


<< Ti prego... >> bisbigliò Kurt, terrorizzato << ... dimmi che non hai anche tu la terribile sensazione che... >>


<< Mi è stato assegnato il posto di fianco ai vostri! >> tuonò a gran voce Cooper, mettendosi quasi a ballare sul posto e beccandosi in cambio un ennesimo sguardo truce da parte di Kurt e Blaine << Non è grandioso, ragazzi? Resteremo assieme per tutta la durata del viaggio! >> 


<< Ti prego, Kurt...legami le mani! >> implorò Blaine, voltandosi verso suo marito e guardandolo con aria di supplica << Oppure sedami, fai quello che vuoi...ma ti prego, impediscimi di uccidere mio fratello prima che sia troppo tardi! >> 


Kurt alzò gli occhi al cielo e poggiò la testa contro lo schienale della poltrona, arrendendosi a quella che sarebbe stata - per sua somma sfortuna - la degna conclusione di quella tanto assurda quanto sconclusionata luna di miele.


<< Oh,  a proposito! >> disse ancora Cooper, dopo aver sistemato alla bell'e meglio il bagaglio a mano sotto al proprio sedile << Vi dispiacerebbe se mi sedessi in mezzo a voi due?! Soffro il mal d'aereo, e il solo modo che conosco per alleviare il fastidio è quello di stare seduto fra altre due persone! >>


Blaine si nascose il viso fra le mani e si lasciò sfuggire un gemito acuto, mentre Kurt si batteva una mano contro la fronte, scuotendo la testa con somma disperazione.


<< Blaine, so che è un tantino prematura come richiesta. >> sibilò quest'ultimo, quasi senza forze << Ma credo proprio di volere il divorzio! >>

 



 

*

 

 


<< Allora, come è andata la vostra luna di miele?! >>


Circa un paio di giorno dopo il loro ritorno a New York, Kurt e Blaine furono invitati a casa di Finn e Rachel per una cena di bentornato, così da avere la possibilità di raccontare loro per filo e per segno tutte le fantastiche avventure che avevano vissuto durante la loro breve, ma intensa vacanza; cena alla quale, ovviamente, non potè che partecipare anche Cooper, in tutta la sua grazia ed il suo fastidiosissimo splendore.


<< Beh, diciamo che è stata un'esperienza un tantino...esasperante! >> replicò Kurt, guardando Cooper di sottecchi e rivolgendo lui una non troppo velata espressione risentita << E' stata più una prova di sopravvivenza, che una luna di miele. >>


<< Almeno vi siete divertiti! >> esclamò Finn, non potendo proprio fare a meno di ridacchiare << Insomma, in compagnia di Cooper non c'è mai il rischio di annoiarsi...dico bene?! >>


 << Benissimo, direi! >> replicò Blaine, facendo una smorfia << Cooper la noia non sa neanche dove stia di casa! E neanche la privacy, a giudicare di ciò che abbiamo avuto modo di sperimentare personalmente io e Kurt! >>


Cooper roteò gli occhi e sospirò profondamente, mettendo su una specie di piccolo broncio.


<< Uffa, quanto la fate lunga! >> bubbolò << Ok, ho capito la lezione: la prossima volta che andrete in vacanza insieme, non verrò a disturbarvi come ho fatto questa volta! Va bene?! >>


<< Oh, fantastico Coop! >> esclamò Kurt, con una punta di sarcasmo << Ti ringraziamo davvero per la gentile concessione! >>


Finn e Rachel scoppiarono a ridere, mentre Blaine sospirava profondamente, ritrovandosi inevitabilmente a sorridere a sua volta, di fronte a quello straordinario quadretto familiare.


<< Beh, è stata decisamente un'esperienza fuori dal comune! >> commentò quest'ultimo, con voce morbida << Ma il lato positivo è che adesso so come ci si sente ad avere a che fare con un bambino! Di sicuro saprò cavarmela alla perfezione, quando diventerò padre! >>


Cooper per un pelo non si strozzò con l'acqua che stava bevendo, lasciando cadere a terra la forchetta dallo stupore e rivolgendosi a suo fratello con espressione allarmata.


<< No, ok...Fermi tutti: Kurt è incito?! >> 



 



Vorrei dedicare questa storia a tutte le fantastiche persone che fanno parte del mio Street Team  Glee Toscana.
Giusto per ricordarvi, con questa follia, che vi amo.... beh, follemente! :) 

  
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