Fanfic su artisti musicali > One Direction
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Autore: IBelieveInABullshit_c    14/09/2012    0 recensioni
subito, troppo in fretta. è troppo. indiscutibilmente troppo.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tutto uguale. Tutte le case scure, quadrate, con due finestre in alto, la porta nascosta da un albero del piccolo giardino. Tutte le luci sono spente,

ogni tanto passa una macchina e qui fa effettivamente troppo freddo. Ma non per gli insetti, che si ammassano alla minima luce dei lampioni quasi spenti. E sono sola. Provo pena per me stessa, una ragazza sola e brutta a giro per Londra, accompagnata solo dalla tristezza, i sensi di colpa ed un misero cappotto marroncino, della sua vita precedente.

E intanto sono qui, a camminare senza motivo.

Si sta per fermare una macchina, è sicuramente un ubriaco.

A quest'ora, d'altronde, non ci può essere altro. .

Cerco di velocizzarmi, e spio il veicolo da dietro i miei capelli lunghi e scuri, ricci ma non troppo.

Si, sta rallentando.

Provo a autoconvincermi che non è uno stupratore, ma solo un ragazzo che torna a casa dopo una serata in discoteca, perfettamente sobrio. Si, convincente.La mia converse sinistra è bagnata. Fantastico. Una pozzanghera di acqua sporca londinese. Il mio “sogno”.

Sento il motore farsi vicino. Una vicinanza che non fa che farmi sentire solo la parola "pericolo" nella mente scioccata. Sento il finestrino abbassarsi con cautela. Voglio correre. E invece, mi giro.

 

 

 

-ELISA CHE CAZZO FAI? è UN MANIACO STUPRATORE UBRIACO DROGATO STRANIERO. è BUIO. SCAPPA. CORRI. CHIAMA LA POLIZIA, I CARABINIERI, I VIGILI, UN TAXI.

LEVATI.DAL.CAZZO. hai capito?

no, effettivamente non ho capito

 

 

 

 

 

-Ciao. -

-Buonasera.- La voce mi esce strozzata e gelida. Per niente amichevole

-Uhhh. Posso aiutarti?-

-Mh. direi che appartieni alla classifica degli "sconosciuti"

-é un no?-

-...-

-allora? -

le sue guance non sono rosse, nè il naso. FORSE, non è così ubriaco.

-sei ubriaco?- non ti risponderebbe “si”, cretina.

-naaaaah! hai paura di me per questo?-

-non ho...paura di te.- non ero mai stata brava a mentire. Arrossivo, mi agitavo, ticchettavo con le unghie sul petto.

-si? allora sali, vediamo.-

-e dove mi porteresti?-

-a casa tua.-

-e se non fossi di Londra?-

-e se tu mi dicessi il tuo albergo così la facciamo finita?-

-e se non...- giusto.

- ehm...dove posso dormire?- dal mio tono di voce sembro disperata.SONO disperata.

-quindi ti devo anche trovare un albergo-

-se proprio ti da fastidio aiutarmi lasciami qui, io non ti ho chiesto nulla.-

-giusto. allora sali, ti porto in un albergo.-

 

-ok.- e rimango lì, inchiodata sulla strada, a guardarlo triste, disperata, immobile. A pensare.

-allora. non vieni?-il ragazzo interrompe i miei discorsi mentali.

 

le luci quasi spente dei lampioni si spengono del tutto, e dopo qualche centinaia di metri, la macchina si ferma in prossimità di una grande casa.

-questo sarebbe il...l'albergo?-

-oh, diciamo di si.-

-posso sapere almeno il tuo nome?-

-il mio numero è **********. Piacere, Harry Styles.-

ecco perchè mi era familiare. era l'idolo della mia adolescenza. come ho fatto a dimenticarmene?

-questo non è un albergo- riconoscevo la sua casa, affioravano tutti i ricordi.

   
 
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