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Autore: V@le    01/04/2007    1 recensioni
Può la purezza esistere su questa terra? Sotto l'occhio di un severo giudice, una ragazza dovrà sottoporsi ad un esame...un esame in cui c'è di mezzo un certo Kei...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kei Hiwatari, Nuovo personaggio, Takao Kinomiya
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
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questo ci vuole per peccare
RISCHIO
 
 
-Ecco. Possono bastare?
-Sì, certo. Buon viaggio- il locandiere prese i soldi da Lucia, che raggiunse gli altri fuori dalla locanda -possiamo partire.
Stava per montare sui cavalli, quando Kei la fermò.
-Prima io e Liv dobbiamo dirvi una cosa.
-Che cosa?- chiese Takao dubbioso se preoccuparsi o meno.
-Noi ieri sera ne abbiamo parlato e abbiamo deciso di tornare dal Consiglio a riprenderci la voce di Liv.
-Che cosa???- esclamarono i due compari a quelle parole.
-E' pericoloso! E' già tanto che siamo riusciti a scappare. Non avremo questa fortuna una seconda volta- Lucia non credeva alle proprie orecchie.
-Non vi stiamo chiedendo di venire con noi. Voi siete liberi di andarvene dove volete. Ma io lo devo fare. Glielo devo- Kei si girò verso la mora alle sue spalle -dopo averla abbandonata.
Gli altri due non sapevano cosa pensare. Era senza dubbio una pazzia. Il Cardinale era molto più vendicativo di quanto si sapesse. E già si diceva capace di cose oltremodo indicibili.
Senza contare la guardie, certamente triplicate o più dopo quella fuga. E queste cose loro lo sapevano, se ne rendevano conto. Eppure sembrava che non avessero paura.
-E' rischioso...lo sapete, vero?
Annuirono.
-Bene, allora vi conviene ascoltarmi. Perché l'unica femmina del Gruppo a servizio del Papa- Lucia pronunciò le ultime parole con particolare enfasi, come a farsi sentire da qualcuno lì presente -ne sa tante di cose sul Consiglio e sul Cardinale. Soprattutto quello che può servire per quello che volete fare voi.
La ragazza cominciò a spiegre come eludere tutte le varie guardie e trabocchetti di ogni genere. Il cavallo avrebbe dovuto riposare per un giorno, pronto per la grande fuga. Appena ripresa la voce di Liv dovevano saltare in groppa all'equino e precipitarsi alla Città del Papa senza soste. Loro intanto avrebbero radunato i Compari e gli sarebbero andati incontro, pronti a combattere contro la setta e a fare tutti prigionieri.
-...e ora attenti, questa è la cosa più importante. Il Cardinale non usa mai la mano destra: non tocca niente e nessuno con quella. Da quando è piccolo è stato educato a fine della creazione dell'Essere Perfetto e gli hanno fatto rimanere una mano "pura" per consacrare la creatura appena nata. Se dovesse toccare qualsiasi cosa rimarrebbe traumatizzato. Anzi, se vi commettesse un peccato, potrebbe anche essere spinto al suicidio. E anche se non capisco perché, credo sia il metodo migliore per riuscire nel vostro intento. Avete capito tutto?
-Sì.
-Bene. Mi raccomando, state attenti- Lucia abbracciò Liv, che le posò sulla spalla una mano, come a confortarla, per poi baciarla in fronte.
Kei salì sul cavallo e aiutò la ragazza a metterglisi davanti.
-Grazie di tutto.
-A presto.
Spronato il cavallo, i due partirono.
La rossa sospirò pesantemente.
-Ehi...ehi- Takao la fece voltare verso di lui -andrà tutto bene. Non succederà niente a nessuno. Ok?
Dopo qualche secondo, lei annuì.
-Bene. Su andiamo, dobbiamo arrivare il più in fretta possibile alla Città.
 
Avevano cavalcato per tre giorni, prima di ritornare al castello del Consiglio.
Si erano nascosti nel boschetto lì vicino, in una capanna abbandonata che avevano trovato.
Kei non faceva che chiedere alla compagna se stava bene, se aveva la nausea, se aveva delle fitte... e Liv rideva di fronte a queste sue preoccupazioni.
Ma in realtà era lei quella preoccupata. Quando il ragazzo le aveva parlato di ciò che aveva in mente subito davanti agli occhi le era comparsa la parola 'rischio'. Ma non per la sua vita, o per quella di suo figlio. Lei era ritenuta dal Cardinale 'l'Essere Senza Peccato' e appena fosse riuscita a farsi toccare con la mano destra dell'uomo sarebbe stata più o meno al sicuro. Ma Kei... si fidava di lui, ma aveva tanta paura che gli capitasse qualcosa. Già una volta aveva rischiato tanto per salvarla e chissà se se la sarebbe cavata una seconda volta...
Non gliela aveva espressa questa sua paura. Anche perché non sapeva come esprimerla.
Era la notte prima del 'grande giorno'. Erano nella capanna, seduti sopra una distesa di paglia coperta da un lenzuolo e davanti a loro una candela si consumava lentamente.
Liv fissava la fiamma come ipnotizzata.
-Ehi, tutto bene?
Riscossasi, annuì poco convinta.
-Non devi angosciarti, andrà tutto bene.
Lo sguardo della ragazza gli fece capire che lei aveva paura che accadesse il contrario.
-Capisco che sei spaventata, ma so quel che faccio: riavremo la tua voce. Costi quel che costi.
 
 
 
Scusa scusa scusa scusa scusa scusa.... potrei continuare all'infinito.
Scusa se vi ho fatto aspettare tanto! ma fra uscite e poca ispirazione... mi disp x il chappy piccolino, ma volevo aggiornare subito e l'aggancio l'ho trovato solo adesso x continuare...
medea90: grazie! cercherò di scrivere il seguito al più presto
Keila91: eccoti le intenzioni! Al prox chappy.
Ok corro a scrivere. Baci!!
 
  
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