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Autore: KeLe Mc    01/04/2007    2 recensioni
Un giorno di piena estate.. in una cittadina vicino a Tokyo...
Genere: Avventura, Fantasy, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jyou Kido/Joe, Sora Takenouchi, Taichi Yagami/Tai Kamiya
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Si risveglia.. Un piccolo sbadiglio..

Eccola, è quasi mezzogiorno e solo ora riesce ad alzarsi..

E' lei.. Mimi.. Una degli 8 digiprescelti.. Quanti ricordi...

Alza le persiane in camera e una luce soffocante di piena estate invade la camera.

Mimi ha caldo, anche se non è vestita granché.... Quel giorno ha solo una canottiera di un

colore rosa vivace e delle mutandine dello stesso colore. Il pigiama è raggomitolato in

fondo al letto, ancora sotto alle coperte.

Mimi ha avuto molto caldo quella notte..

Ormai da qualche giorno faticava a prendere sonno.

Non aspettava altro che arrivasse il mattino per ricominciare la giornata.

Si porta la mano alla bocca.. Un altro sbadiglio.. Poi una breve stiracchiata..

Si dirige in cucina. Papà è seduto in tavola, una tazza di caffè caldo davanti e un

giornale.

La mamma è indaffarata in cucina. "Già di prima mattina.." pensa Mimi osservandola.

"Ciao Mimi" sorride papà.

"Ciao!" risponde Mimi con un sorriso.

Poi torna con lo sguardo sul giornale.

Mimi si dirige in cucina "Mamma?.." La trova dietro a file di piatti.

"Si.. Ci sono.." risponde quasi lontana "Ben svegliata!.."

Mimi non riesce a vederla, è letteralmente sommersa sotto i piatti da lavare.

Mimi scuote la testa, poi esce dalla cucina.

Per un attimo pensa a Palmon, rimasta a Digiworld.... Povera.. Sentiva una certa mancanza

di lei.. Scaccia i ricordi.. Va in bagno.... Si pettina, si guarda allo specchio..

Si trova carina, sorride.....

Poi si veste: un paio di jeans, una maglietta.. Si scosta i capelli, li sparge sulla

schiena.

Torna in camera, prende il cellulare dal comodino.. E' molto semplice, ha una fotocamera,

è piuttosto moderno ed è bianco.

A Mimi piace molto..  Se lo mette in tasca, passa velocemente per il soggiorno dove ora

si è posizionato papà davanti alla TV

"Esco" dice.

"Ok" risponde assorto ascoltando la voce del giornalista alla TV.

Esce tirando un sospiro di sollievo.. Odia stare accanto ai suoi genitori..

Tante, troppe domande e sono solo capaci a rompere..

Sorride, ora si trova all'aperto.. Ed è libera di fare ciò che vuole......

Almeno nei limiti, si intende.

Un breve colpo di tosse, poi parte.. E' diretta a casa della sua amica Sora.. Anche lei

una dei digiprescelti.. Ormai gli 8 sono diventati un gruppo, si vedono parecchio

spesso......

Il quartiere è tranquillo, non si vede quasi nessuno.. Fatta eccezione per qualche

ragazzino in bicicletta e qualche giovane coppia che passeggia portando il cane al

guinzaglio.

Ci vogliono una decina di minuti per raggiungere la casa di Sora.

Appena arriva si toglie le scarpe e le lascia fuori dalla porta.

"Ciao" si salutano, poi Mimi entra.

Si accomodano sul divano. I genitori di Sora dovevano essere usciti..

"Allora.." inizia Mimi "Riguardo a quello che mi hai detto per telefono.." lascia la

frase in sospeso.

"Si.. Scusa.." Sora si fa rossa, si volta per un attimo "Io e Tai abbiamo litigato.....

Ancora.." dice guardando da un'altra parte.

Poi si volta "Io non ce la faccio più.." Sembra volersi alzare ma resta incollata sul

divano.

"Mi fa stare male.. Non è per le cazzate di una volta.. Sono cose veramente serie

adesso.." osserva Mimi di sottecchi.

Mimi alza le mani mettendosi in ordine un ciuffo "Puoi essere più specifica?.."

Un istante di pausa "Si.. Io.. Lui.. Io...... Credo che lui abbia un'altra" Sora si

imbarazza, quasi si mette a piangere.

Mimi lascia andare il ciuffo "Oh.." la osserva comprensiva "Mi dispiace.. Davvero

tanto.." la abbraccia, come farebbero due vere amiche.

Sente il respiro di Sora, sente il suo dolore e la sua vergogna.

"Grazie.." sussurra Sora.

"Stai tranquilla.." risponde Mimi continuando ad abbracciarla.

Restano così per qualche istante, poi l'abbraccio si scioglie.

Sora si asciuga le lacrime, la faccia tutta rossa, il vestito bianco un pò bagnato dalle

lacrime.

"Mi dispiace di averti coinvolto.." dice Sora "ma non sapevo con chi parlarne.. Credimi.."

Mimi le sorride.

"Dov'è ora Tai?" chiede Mimi dopo un po'.

"Uhm.. Non lo so.... E non mi interessa.."

"Non dire così.. Per te Tai è importante.."

Sora la osserva con uno sguardo incerto "Si.. E' vero.." annuisce "E' per Tai che io non

sono importante!" dice triste.

Mimi sospira, sapeva già che avrebbe dovuto andare a parlarci.

Sora cerca di chiedere qualcosa a Mimi.. Ma le parole sembrano morirgli in bocca.

Mimi si alza "Devo andare a parlarci?...." chiede spazientita.

Sora annuisce "Ti prego.. E' l'unico modo.. Potrebbe essere una mia impressione ciò che

ti ho detto.. Ma l'unico modo è accertarsene.." dice pensierosa.

"Si.." annuisce Mimi "D'accordo.. Ma cosa ti fa credere che lo dirà a me?.."

Sora risponde dopo qualche attimo "E' sempre più probabile che lo dica a te che a me.."

poi osserva Mimi.

Mimi annuisce "D'accordo, d'accordo... Lo farò.."

Sora le sorride "Grazie, grazie ancora!...." le si getta addosso.

"Ehi ehi!" grida scherzando Mimi "Wow! Che gratitudine!.." Ridono insieme, in seguito si

salutano e Mimi esce.

E' di nuovo in strada.

"Sora è un'amica.. Devo aiutarla.." pensa fra sé, il sole le batte in testa.

Il primo passo era quello di andare a casa sua.. "Beh.. Non dista molto da qui.."

Mimi si dirige a due isolati dalla casa di Sora.

Non c'è molta gente in giro, dopotutto è molto caldo.

Arriva piuttosto presto, forse ha velocizzato il passo a causa del sole battente e

cercava in fretta un pò d'ombra.

Sale le scale.

Non ricorda il numero di casa.. Perciò le tocca passare ogni appartamento per guardare

ciò che è scritto sul campanello.

La trova in fretta ma..

Trova la porta aperta.. Ed.. E' buio.. Mimi pensa subito a un furto.. E' spaventatissima..

Il respiro è molto veloce.. Non sa cosa fare.. Istintivamente resta ferma, incollata su

quel preciso punto.. Non riesce a muoversi.. Le sembra di essere attirata all'interno

della stanza.. E così quasi ipnotizzata si dirige all'interno.........

 

A chilometri di distanza una penna scrive rozzamente su un foglio..

Un ragazzo sui 17 anni alza la testa dal foglio..

E' piuttosto segnato dalla stanchezza in quella giornata d'estate.

Sta facendo i compiti.. "A Settembre sarà un'apocalisse.." si continua a ripetere da

Giugno.

Guarda fuori dalla finestra, il sole batte forte e non c'è nessuno fuori.

Scuote la testa e torna con lo sguardo sul foglio ricco di formule matematiche, di cui

sembra che solo lui riesca a capirne qualcosa.

All'improvviso sembra sentire qualcosa..

"Mamma?.." tenta. "Ma no.. La mamma è uscita.. Che sciocco" si dice.

Lascia cadere la penna e si alza dirigendosi verso il soggiorno.

Tutto sembra in ordine.

Resta fermo per qualche istante.

Eccolo.

Ancora quel suono.

Sembra venire da lontano. Poi una voce.

E' una voce.. Lui la conosce, ne è sicuro.....

Non riesce a crederci, ha riconosciuto la voce, è Gomamon!...

"Gomamon!" grida Joe incredulo.

"Joe!" risponde la voce.

Joe inizia a sudare "Dove sei???" gli viene da piangere.

All'improvviso Gomamon compare dal nulla e sorride a Joe.

Joe sorride con gli occhi pieni di lacrime e gli si getta letteralmente addosso.

"Aaaah!" grida Gomamon cadendo sotto il suo peso. "Sei impazzito?" grida

"Io sono così contento.." grida Joe "mi sei mancato tantissimo!" si abbracciano.

Joe si sente un pò stupido anche.

Restano per una decina di minuti raccontandosi le ultime novità,

scambiandosi qualche parola, coccolandosi vicini..

"Gomamon.. Perché sei qui?.." dice Joe non riuscendo a trovare una spiegazione.

Gomamon si rabbuia di colpo "io non dovrei essere qui.. Tu lo sai.. Il mio posto è a

Digiworld.." Joe annuisce "il fatto è che sono stato mandato qui.. Cioè.. Mi sono

ritrovato qui.. Fino a qualche istante fa ero a Digiworld con gli altri.. E poi.." Gomamon

scuote la testa "Non ho ben capito cos'è successo"

Joe lo osserva "Come farai a tornare indietro?"

Joe era l'ultima cosa che desiderava in quel momento, voleva avere Gomamon sempre accanto

a sé.

Gomamon lo guarda "Sarò sincero.. Non lo so proprio.." alza le spalle.

Joe dentro a sé sente una gioia pazzesca.

"Sono così felice.."

"Che io non possa tornare a Digiworld?.."

Joe si sente assaltato "No.. No.. Perché ti ho rivisto.. E sei qui con me.." Joe mostra

un sorriso.

Gomamon dice sorridendo "Anch'io Joe!" e si abbracciano ancora.

 

La giornata passa splendidamente per Joe, tralascia persino i compiti e sta tutto il

tempo con Gomamon.

All'arrivo dei suoi genitori si rintana in camera da letto insieme a Gomamon con la scusa

di un mal di testa.

La mattina dopo si svegliano entrambi a tarda mattina, i genitori di Joe sono già usciti.

Joe si veste, si mette un pò a posto i capelli.

Poi prepara la colazione.

"Ehm.. Gomamon.. Cosa ti dò da mangiare?.." chiede sarcastico.

Gomamon ride "ma qualche pesce naturalmente.."

Joe fruga nel frigorifero, alla fine ne trae un paio di pesci che mette a cucinare sul

fornello.

Joe sorride "Mi sembra tutto così bello.. Mi sono sentito così solo quando non c'eri..

Adesso mi sento...." si ferma cercando la parola giusta "..Rinato.." si volta verso

Gomamon sorridendo.

Restituisce il sorriso.

La causa per il quale Gomamon è sulla Terra è però ancora sconosciuta..

Joe porta a Gomamon il pesce, mentre lui fa colazione con una tazza di latte e qualche

biscotto.

Terminata la colazione si vanno a sdraiare sul divano.

Joe sembra infinitamente stanco, ha passato maggior parte dell'estate sui libri.

"Senti Joe?"

Joe si alza "Dimmi.."

Gomamon scuote la testa "No! Senti.."

Joe non sente assolutamente nulla.

Il traffico fuori è assente, sente solo qualche bambino che gioca con gli amici.

Gomamon sembra molto concentrato.

Joe lo guarda, non sa cosa pensare.

Poi sente anche lui qualcosa.. E' come un lamento..

"Cos'è?" chiede incerto Joe.

Gomamon sembra impietrito sul posto.

Riesce a scuotere leggermente la testa "Lo so cos'è....." deglutisce

"è un Digimon"

 

Mimi entra nella stanza e tutto il buio all'improvviso diventa bianco.

Mimi è sorpresa, è come.. Magia.. Non c'è più l'appartamento di Tai.

C'è solo una stanza con i muri grigi e freddi e piastrelle graffiate.

La porta ha una piccola finestrella che permette di vedere all'esterno.

Mimi si sporge.

Vede un corridoio lungo.. Delle torce appese al muro, sente anche dei passi in lontananza.

Chiama disperata, ma non risponde nessuno.

Mimi impreca.

Nota un piccolo sgabello in un angolo della stanza, e dopo continui richiami a vuoto,

decide di sedersi.

Tanti pensieri gli vorticano per la mente.

E' stato una specie di teletrasporto? Cosa diavolo è successo?

Non riesce a darsi risposta, tanto è confusa.

"Maledizione" è tutto ciò che riesce a dire.

Non fa altro che aspettare..

Inizia a pensare che sia un sogno o che sia in cielo e sia morta.

Gli occhi bassi, pensa, pensa, ma non riesce a capire..

Ed ecco che poco dopo entra qualcuno o qualcosa.. Non ne è sicura.. L'ha riconosciuto..

E' Demidevimon, l'ha conosciuto ancora quando era a Digiworld....

Istintivamente si alza e si appoggia al muro spaventata..

"O-Oh.. Chi abbiamo qui.." dice Demidevimon entrando.

E' un Digimon molto piccolo a dire il vero, ma sa che è perfido..

Non ha alcun scrupolo di nessuno.

"Il tuo amico Tai ti saluta.." ride Demidevimon, detto ciò esce e lascia Mimi ancora più

confusa.

 

"Un digimon??" Joe si alza e rischia di riversare la tazza di latte sul pavimento "..non

è possibile.."

"Si.. E' un digimon ne sono certo.." dice sicuro Gomamon.

"Pensi che sia arrivato qui alla tua stessa maniera?"

Gomamon muove la testa in segno di no "Piuttosto penso che sia lui che mi ha mandato

qui.."

Joe alza un sopracciglio "Ah.. Un digimon malvagio?"

Gomamon termina veloce il suo pasto poi si alza "Joe, devi portarmi ad un computer.. Devo

trovare un collegamento tra la Terra e Digiworld.... Devo scoprire se ne esiste uno e

dove porta"

Joe annuisce "Prendo lo zaino".

Joe torna poco dopo "Ecco.. Entra.." apre lo zaino.

Gomamon entra, è sopportabile.

Joe parte verso l'Internet Point all'angolo.

Ciò che dice Gomamon è vero.

Ha sentito anche lui una brutta sensazione a quel lamento.. E poi quel lamento non era

umano..

Arrivano all'Internet Point in qualche minuto, Joe si è portato dietro qualche spicciolo.

Spera che basti. Si apposta su un computer un pò isolato.

C'è qualche persona, ma sembrano piuttosto indaffarati.

La maggior parte è occupata in ricerca negli studi da quel che riesce a notare Joe.

Si toglie lo zaino dalle spalle e lo appoggia a terra.

Sussurra allo zaino "Scusami.. L'unico computer che avevo a casa ora ce l'ha mio fratello.."

Sembra sentire un mugolio di assenso dallo zaino, per questo poi sorride.

Trae dalla tasca posteriore il portafoglio contenente le monete.

Ne inserisce qualcuna sulla macchina.

"Siamo collegati" dice.

Detto ciò apre lo zaino e fa uscire Gomamon.

"Ci vediamo presto, Joe." sussurra.

E com'è arrivato se ne va', in una nuvola di fumo.

 

Si alza.. Ha sentito qualcosa.. Come un grido..

Va accanto alla finestrella sulla porta.

Il caldo è soffocante. Guarda fuori.. Ma è esattamente come prima.

Sbuffa, poi si volta, e la vede.

E' Sora.

E' piuttosto sconvolta.

"Sora..?" chiede incerta Mimi.

"Mimi.." riesce a dire Sora.

Si alza e le si avvicina "Dove siamo??" chiede.

"Io..Non lo so.." alza le spalle.

"E' da ieri pomeriggio che non ci sentiamo più."

Mimi è confusa "E' passato così tanto tempo?"

Sora alza le spalle a sua volta "E' un mistero anche questo.."

Mimi alza un dito "Ah.. C'è qualcuno qui comunque.. C'è Demidevimon.."

Sora la guarda "Quel Demidevimon?.." Mimi annuisce.

Sora si siede sullo sgabello sul quale Mimi si era seduta il giorno prima.

"Ha detto qualcosa?" chiede Sora.

"Si.. Ora che ricordo.. Ha parlato di Tai.."

Sora si illumina "Cosa??" chiede spaventata "non avrà rapito anche lui??"

Mimi dice "Non lo so.."

Le due guardano in basso e non osano alzare lo sguardo.

Preferiscono non sapere ciò che succede.

 

Migliaia di file, centinaia di collegamenti e pagine html, Gomamon si guarda attorno..

Si sente a suo agio ora che è tornato nel mondo digitale.

Tutto sembra uguale in mezzo a quella massa di dati.

Ma Gomamon ha uno sguardo acuto, e non gli serve molto tempo per trovare il collegamento

giusto.

Lo vede, sembra anche piuttosto grande.

Dopo qualche occhiata in giro entra in quello che gli sembra un vortice.

Entra nel collegamento.

Entra a Digiworld.

All'inizio è solo una leggera sensazione di disagio..

Poi sente che il suo corpo abbandona pian piano la sua anima.

In pochissimo tempo ritocca terra.

Apre gli occhi, la testa gli fa un male cane.

Deve aver sbattuto sul pavimento.

Dopo qualche secondo riesce a mettere a fuoco ciò che lo circonda, si trova in un grande

salone, è seduto su un tappeto rosso che porta a delle scale in fondo alla stanza.

C'è una porta alla sua destra, mentre le scale portano al piano superiore, dove intravede

un'altra porta.

Gomamon si alza, non è saggio chiamare aiuto, perciò decide di seguire la porta alla sua

destra.

Era sicuro di aver già visto quel posto..

Raggiunge quello che sembra un corridoio dove nota molte altre porte.

Gomamon cerca di sentire qualche rumore.

No, assoluto silenzio.

Prosegue per il corridoio e arriva fino in fondo.

Le stanze gli sembrano vuote, non ha sentito neppure una vibrazione, e le sue orecchie

sono molto acute.

Alla fine si sente sicuro.

Lì non c'è nessuno.

Torna nel salone.

Comincia a sentire qualche rumore.

Non riesce a capirne bene la fonte.

A dire il vero, prova un pò di paura, ma cerca di concentrarsi a fondo.

Ha individuato la direzione del suono.

Si guarda un attimo intorno, poi va verso il suono.

Lo porta verso il muro di fronte alla porta nel salone.

Gomamon guarda attentamente.

Sul muro non c'è apertura, ma il rumore sembra provenire proprio da lì.

"Mmm.." guarda il tappeto rosso su cui sta camminando.

Proprio all'angolo del salone, il tappeto rosso sembra come tagliato via.

Gomamon incuriosito si avvicina.

In effetti il tappeto è stato tagliato, e per fare spazio a una botola!..

Sorride, poi la apre in modo silenzioso e inizia a calarsi al suo interno.

Il contrasto tra il freddo della botola e il caldo dei corridoi gli provoca un brivido

alla schiena.

Sembra quasi un sotterraneo.

Anche quello non gli sembra nuovo.

Prosegue nel corridoio..

Sembrano celle quelle che vede ogni tanto portando lo sguardo a sinistra.

Il rumore ora si fa più forte.

Voci.

Gomamon non agisce istintivamente e prosegue con passo felpato, ogni tanto uno sguardo

alle celle per sperare di vedere qualcuno.

Poi, lo prende quasi di sorpresa.

Demidevimon gli svolazza sopra la testa.

Gomamon grida.

"C-Che cosa fai tu qui? Un loro Digimon qui?" impreca Demidevimon.

Gomamon non aspetta.

Lo graffia d'istinto.

Demidevimon cade, l'ala graffiata tenta di tenerlo in aria.

"Aargh!" grida.

E' veloce a ripartire in volo ma Gomamon salta e lo blocca.

Ora Gomamon è sopra e Demidevimon è sotto.

"Mi stai schiacciando.." frigna.

Gomamon apre la mandibola e gli mostra i denti.

"Non fare cazzate.." lo avverte.

Demidevimon suda freddo.

"Dove siamo??" sussurra Gomamon cattivo.

"Noi.. Il castello.."

"Di chi?" lo sbatte forte a terra.

"Ahia!" grida guardandolo male.

"Siamo nel castello, a Digiworld!"

"Quel castello?" sussurra Gomamon.

"Si.. Il vecchio castello di Myotismon.." annuisce Demidevimon, anche se gli riesce solo

in parte, data la posizione.

Gomamon lo immaginava.

Alza le orecchie.

Ancora quelle voci.

"Chi sono?" chiede.

"Ah.. Loro.. Sono i prigionieri...."

"Quali? Chi?" lo stringe più forte.

"D'accordo! D'accordo! Sono i digiprescelti! C'è anche il tuo amico!" ridacchia.

"Joe!" grida.

Una voce confusa sembra arrivare a risposta.

Gomamon afferra Demidevimon per la faccia e lo getta dentro ad una cella.

"Muori" gli dice.

Poi corre verso la fine del corridoio.

Nelle celle riesce a vedere Mimi, Sora e Joe.

"Joe!" grida ancora.

Joe è felicissimo.

"Gomamon!" grida di rimando.

Gomamon prende un tavolo e riesce a sfondare la porta della cella.

I tre escono dalla cella e Joe abbraccia Gomamon.

"Goma.." sussurra dolcemente.

"Ehi.. Però non prenderti troppa confidenza per mettermi questi soprannomi!" scherza.

Ridono.

Poi saluta anche Sora e Mimi.

"Grazie Gomamon per averci salvate" sorridono.

"Dove siamo?" chiedono.

"Siamo a Digiworld.. Nel castello di Myotismon..".

Le facce dei tre assumono un'aria preoccupata.

"Myotismon.. L'abbiamo già ucciso.." dice Joe poco convinto.

"Si.. Infatti non credo che ora appartenga a lui.." dice Gomamon "Come siete finiti qui?"

"Noi due siamo arrivate dalla porta dell'appartamento di Tai." dice Sora indicando Mimi.

"I-Io sono stato risucchiato.. Dal computer.." dice Joe imbarazzato.

Gomamon, Mimi e Sora lo guardano sorridendo.

"Da un computer?" ride Mimi.

"Beh.. E' così.." racconta Joe "Io e Goma.."

"Gomamon!" lo ammonisce.

Joe sorride a Gomamon "..Gomamon siamo andati al computer e lui è stato risucchiato per

venire qui.. Ha detto che sentiva un Digimon.. Malvagio.. E poi mi sono ritrovato qui

anch'io.." alza le spalle.

"Qualcosa mi dice che Tai è qui.." dice Sora.

"Dev'essere stato rapito.."

"Non dire stupidaggini.." dice Mimi.

Sora alza le spalle.

Gomamon con un gesto di stizza dice "Andiamo.. Dobbiamo trovare quel Digimon.. Ne sento

potente il suono.. La sua aura.."

Gomamon lo sa, doveva tornare al salone e salire le scale, e poi andare al secondo piano.

Passa davanti alla nuova cella di Demidevimon che grida aiuto.

Mimi indica agli altri e si mettono a ridergli in faccia.

Passano poi veloci il corridoio e arrivano poi al primo piano.

Prendono la scala e arrivano al secondo.

E' apparentemente uguale al primo, ma in fondo al corridoio c'è un portone enorme, che

deve portare a una stanza più grande.

Gomamon comanda il gruppo.

Si dirige direttamente verso il portone.

L'aura si fa sempre più forte.

"Joe.." lo chiama per sentire conforto.

"Joe!" si volta. Non c'è più.

Gomamon si guarda attorno smarrito.

"Ma..Ma.." sussurra Mimi.

Gomamon sente il grido di Joe.

Proviene da dietro il portone.

Gomamon inizia a correre.

Sente Sora e Mimi che affrettano il passo.

 

--Gomamon-- digievolvee............................ --Ikkakumon!--

 

Da un piccolo e tenero Digimon qual'era si trasforma in un enorme animale, con zanne

taglienti, e un corno appuntito ora gli spunta dalla testa, il tutto ricoperto da un

soffice manto bianco.

Ikkakumon emana un grido, sfonda il portone.

Lo spettacolo che gli si para davanti è del tutto particolare.

 

Il gruppo formato da Ikkakumon, Sora e Mimi entra in quello che è un grande salone, con

delicati e lunghi pilastri. Un Digimon.

Lo riconoscono subito.

Devimon.

Non ci possono credere.

Ricordano benissimo come Angemon l'avesse sconfitto anni fa e non possono credere che sia tornato.

Gomamon lancia una brutta occhiata a Demidevimon che è accovacciato nella spalla del suo padrone.

Era riuscito a liberarsi....

Ora in una mano stringe Tai.

Nell'altra stringe Joe.

 

--Ikkakumon-- superdigievolvee....................... --Zudomon!!--

 

Gomamon compie un'altra digievoluzione, ora porta fra le mani un martello d'acciaio e da bianco

cambia colore in un grigio metallico misto a un arancione.

Ora è molto più feroce e anche più forte.

Devimon lo guarda, poi sorride. Un sorriso maligno.

"Joe!" grida Zudomon brandendo il martello in aria.

Devimon ride "Zudomon.. Guarda i tuoi amici.."

Zudomon li osserva, sembrano strani.. i loro sguardi sono assenti.

Zudomon guarda ferocemente Devimon "Cosa gli hai fatto?!??" grida.

Devimon emette un'altra risata "Ho risucchiato le loro anime.." I suoi occhi sono neri come la notte.

Zudomon gli si lancia addosso.

 

---Martello Saettante!!---

 

Alza il martello dritto verso Devimon, ma agilmente riesce a schivare il colpo.

Nelle mani sempre Joe e Tai, gli sguardi comunque vacui.

Devimon gli ride in faccia.

"Zudomon!" grida Mimi mettendosi le mani sulla testa.

Sora la trascina verso un angolo, lasciando Zudomon e Devimon faccia a faccia.

"Mi fai ridere.." dice perfido Devimon.

Zudomon ghigna, gli occhi colmi di rabbia.

Non lo ricordava così agile.

Guarda Joe intensamente, il digivice lo ha stretto fra le mani, si illumina.. Scosta lo sguardo

tornando su Devimon.

"Perchè li hai ridotti così??" grida, gli occhi quasi lacrimanti.

"Gomamon.." sussurra Joe piano.

Zudomon lo guarda.

"Gomamon...."

Devimon colpisce Joe con una mano "Stai zitto!"

Dopo stringe gli occhi, Joe guarda Devimon e tra loro si materializza nell'aria una specie di vortice

blu scuro.

Zudomon lo vede, Joe stava perdendo le poche forze che gli erano rimaste.

Devimon gliele stava succhiando via.

Zudomon lascia cadere una lacrima.

"Tu!" gli punta il martello contro.

 

---Martello Saettante!!--

 

Devimon rompe il vortice con Joe e si volta verso Zudomon, parando il colpo.

Sora e Mimi osservano tutto da un angolo, strette tra loro, non sapendo cosa fare, come reagire.

La lotta vera inizia, graffi, pugni, rotolamenti.

Un pilastro nella stanza cede e cade a terra frantumato.

Il pavimento della finestra superiore sembra voler cedere a sua volta.

"Mimi! Scappiamo" grida Sora raggiungendo il corridoio da dove sono arrivate.

Sentono grida dei 2 Digimon in lotta. Stanno malissimo. E' uno dei peggiori momenti della loro vita.

Mimi accorre accanto a Sora.

"Dobbiamo aiutarli.." piange Mimi.

"Non possiamo fare nulla...!" dice Sora, ma la voce viene coperta dal tonfo di Zudomon che cade sul

freddo pavimento.

Sora scoppia a piangere, vorrebbe quasi andare in mezzo alla lotta.. solo per poter dare un'ultimo

bacio a Tai.

Un'ultimo veloce bacio sulle labbra, quasi per lasciarsi indietro tutto il passato.. e vivere solo

quell'ultimo, intenso momento di vittoria.

Sora sente di essere una stupida, si è preoccupata di Tai, era arrabbiata con lui e ora pende dalla

mano di Devimon, e lei si sente un nulla, senza di lui come non si è mai sentita prima.

"Lascialo stare!" grida quasi involontariamente.

I due Digimon sembrano non sentirla, i tonfi delle botte e gli stridori del ferro a coprire le grida.

Riesce a vederlo, però.. è lì.. privo di tutto ciò che era.. gli occhi spenti.. la pelle bianca..

Sora non può vederlo in quello stato.

Zudomon riesce a colpire Devimon con il martello in pieno petto.

Un tonfo enorme, un rumore di ferro contro metallo, fuoco incandescente.

Devimon si guarda strabuzzando gli occhi la ferita aperta, le mani strette al petto.

"Maledetto!!" grida all'indirizzo di Zudomon.

Del sangue verde comincia a sgorgare dalla ferita.

Devimon si sente perdere le forze.

"No.." sussurra.

Zudomon affonda le unghie nella ferita, sente il sangue colargli tra il pelo bianco.

Lo faceva per Joe.. per lui era stato tutto.. ed era sicuro che al posto suo lui avrebbe fatto lo

stesso.

Quasi all'improvviso Devimon alza una mano.. sembra una sfera ciò che racchiude la mano.

Prima che Zudomon potesse accorgersi di qualcosa gli viene sprigionata tutta l'energia della sfera.

Zudomon si sente tolto del corpo.

Non si sente quasi più nulla.

Molto rumore.. Un senso di giramento di testa, un dolore lancinante al petto.. lo stesso che doveva

provare Devimon in quel momento.

Poi apre gli occhi, vede Devimon alto, imponente, sopra di lui.

Aveva capito... era tornato Gomamon...

Aveva risucchiato tutta la sua potenza.. con quella sfera.

Poi guarda Joe.

Devimon lo sta prendendo brandendogli davanti la sfera che aveva usato anche con lui.

Gomamon non è più in sè, sa che sarà un suicidio andare contro Devimon ora.

Ma per lui non importa.

Tuttora gli basta non vedere Joe morire davanti ai suoi occhi.

Preferisce morire lui prima.

Si lancia contro Devimon.

Poi si sente invaso da una luce bianca fortissima.

Non capisce.

Sembra aver abbandonato il suo corpo.. all'improvviso.

Sembra in paradiso.. è tutto bianco.. con lunghi paesaggi, alberi, animali..

Gli si para davanti Joe.

"Gomamon.." gli sorride.

"Joe!" dice Gomamon.

Joe cambia espressione "Mi vedi?.." chiede serio "Tu non vuoi tutto questo.." scuote la testa, un

movimento quasi meccanico.

Continua a ripetere "Tu non vuoi tutto questo..".

"Joe!" prova a chiamarlo Gomamon.

Joe sembra essere diventato una macchina, un'automa.

E' spaventoso.

Non riesce a riconoscersi.

Gomamon si sente di nuovo nel suo corpo.

E' di nuovo Gomamon... davanti a Devimon.

Porta d'istinto lo sguardo su Joe, stringe il Digivice, che ha iniziato a illuminarsi di una luce

bianca.

Gomamon alza un sopracciglio.. colore bianco??

Prima che potesse accorgersi di altro.... succede la benedizione.

 

--Gomamon-- megadigievolveeeee................................. --MarineAngemon!!--

 

E' una creatura bellissima..

Piccola e molto graziosa.

Un paio di ali spuntano artistiche da un corpo rosa, molto snello e veloce.

Non si direbbe un Digimon a livello Mega.

Devimon guarda MarineAngemon con odio.

"Non è possibile.." riesce a sussurrare.

 

--Oceano D'Amore!--

 

Un ondata di fumo viola invade Devimon.

Devimon tenta di gridare ma il rumore dell'onda che si frantuma su di lui supera tutti gli altri

rumori.

Dopo un pò l'onda si dissolve.

Devimon è scomparso.

Tai e Joe sono sdraiati in mezzo alla stanza, sembra che si stiano riprendendo piano.

Sora corre verso Tai.

"Tai!!" grida.

Tai apre gli occhi "Sora..." sussurra.

Anche Joe apre gli occhi.

Riesce ad alzarsi seduto.

Vede MarineAngemon, graziosamente appoggiato sulle sue ginocchia.

Joe non ci crede.

Strizza gli occhi.

Gomamon gli sorride.

"Gomamon..." gli sorride, quasi sollevato.

Gomamon lo osserva "Joe.. ti voglio bene.." lo abbraccia.

"Anch'io..." si abbandona all'abbraccio.

Sora si getta contro Tai e lo bacia.

Un bacio veloce ma intenso, ciò che voleva.

Tai la guarda intensamente.

Nessuno sembra accorgersi oltre a loro due di ciò che è successo.

Quello che segue è un lungo racconto a Tai e Joe di ciò che è successo.

Restano impassibili per tutto il racconto.

Ma scappa anche qualche risata, dopotutto il peggio è finito.

Appena finito il racconto, quasi come se una sveglia fosse suonata, una luce invade il gruppo.

Ogni Digiprescelto viene rimandato nel suo mondo.

I Digimon vengono rimandati con gli altri Digimon Prescelti.

 

Joe ha il cuore che batte a cento.

Il computer sembra osservarlo quasi ironico.

Joe si alza e abbandona l'Internet Point, gli altri clienti ancora con le teste chine sui libri e

sullo schermo dei computer. Nessuno si era accorto di nulla...

Sorride uscendo.

Una nuova avventura.

"Gomamon..." dice poi triste.

 

  
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