Get Away.

Devo trovare un posto per me,questo mondo è troppo stretto per farmi spazio tra la gente.
Ho sognato i riflettori che mi venivano addosso,ho sognato una ragazza che mi amasse tutta la vita.
Ho sognato tutto questo per tutti i miei giorni,e adesso che è tutto questo è mio perché ho questo bisogno di scappare? Di nascondermi in angolo,di chiudere le finestre e rimanere al buio a conteplare gli occhi di una ragazza vista per caso.Quei occhi scuri,da farti rabbrividire.Dei semplici occhi marroni,che però ti fanno capire,che qualunque cosa tu faccia non ti cambia.Ti modifica.
Ma io sento di essere cambiato,non so se in meglio.
Non sono innamorato di Eleonor,mi piace il mio lavoro,ma non ho bisogno di giornalisti nella mia vita,non ho voglia di essere inseguito da loro.
Ma continuo a ripensare ai suoi occhi,così speciali.Quella donna così bella,con poco più di diciotto anni.
Che mi aveva stregato,aveva raggiunto i miei pensieri,ogni notte ogni giorno..
Fa la cameriera da poco al bar dove vado spesso,tiene sempre i capelli legati,quei capelli neri lisci.
Parla quasi sempre lentamente e scandisce le parole dandogli un accento poco sentito,originale.
Segna sempre tutto ciò che io chiedo con un penna e con la voce ancora assonata mi risponde che da lì a poco sarebbe arrivato tutto e così è realmente.
Vado ogni giorno per scrutarla da lontano,ma non le scambio una parola,non voglio che si affezzioni a me non deve farlo.Io non sono un tipo stabile.Io scappo da i problemi.
Adoro osservare come riesce a sorridere delle battute squallide che i clienti le fanno,eppure lei sorride,facendo sobbalzare anche tra le mie uno di quei grandi sorrisi.
Sono riuscito anche a capire quale fosse il suo nome,Mia,era un bellissimo nome per un viso così dannatamente perfetto.Mi trovo qui anche adesso,la vedo girovagare tra un tavolo e l’altro con un piccolo quaderno in mano,oggi hai capelli sciolti,mantiene sempre lo stesso sorriso.
-Cosa desidera?-mi dice fissando i miei occhi in cerca di una risposta che io sto cercando,ma non mi sembra adeguato dire che voglio lei.Solo lei.
-Il solito..Mia.-avevo detto il suo nome,chissà cosa penserà di me adesso.
-Beh tu sai il mio nome,ma io non ricordo cosa prendi di solito.-mantiene quel sorriso acceso,mentre risponde.
-Allora..Due cioccolate e due cornetti al cioccolato.- i cornetti al cioccolato,erano i suoi preferiti,li osservava sempre da dietro il bancone,ma non li mangiava forse era dieta..
-Arrivo subito.-mi spiazza come sempre.
Non mancò a quella promessa,sto fissando i suoi occhi così scuri ma non riesco a tratternermi.
-Ecco qui.-mi disse educatamene,mentre metteva i cornetti di fronte a me.
-Hai venti minuti liberi,mangia con me.-avevo voglia di scoprire un po’ di più di lei,ho intenzione di conoscerla,ho preso due cioccolate e due cornetti apposta per riuscire a decifrare il suo odore.
-Per caso sei uno stalker?-era confusa,ma quella era una battuta.No,non sono un stalker,ma sono innamorato di lei.
-No,per niente.Adesso siediti.-le indico la sedia da l’altra parte del tavolo,così posso osservare meglio le sue linature,la cornice di quel meravigliso sorriso che si era impossessato della mia mente. Non sa cosa rispondere,dà uno sguardo all’orologio,di ricambio mi guarda indecisa e si siede.Toglie lentamente il grembiule,e lo poggia sul tavolo.Io prendo la cioccolata,assaporando il dolce profumo di lei, che mi inebria,Sumsara,ecco qual’era.Era una fraganza che usava mia madre quando io ero ancora piccolo,profumava di pesca.Affero la cioccolata,e inizio a sorseggiare.Lei è ancora più cofusa,ma non sa quanto lo sono io.
-Emh..mi dici come ti chiami?- ah sì,giusto le dovevo dire come mi chiamavo.
-Louis Tomilson,piacere.-le porgo la mano e lei mi porge la sua.
-Piacere mio.-mi disse con’aria compiaciuta mente con piccoli sorsi beveva la sua cioccolata,forse ancora troppo calda.Forse ancora troppo presto per dirgli che mi ero innamorato di lei.Quell’aria fresca sul suo volto la rendeva felice,forse il tempo cupo le piaceva.O Gennaio era il suo mese preferito e adorava il vento pungente attraversare i muri di quel bar.
-Beh,quanti anni hai?-non mi basta più intiuire cose di lei,ho intenzione di saperne di più.
-18 appena compiuti!-avevo ragione,diciotto anni.Eppure una così tanta bellezza,con così pochi anni?.
-Io 20.-dico osservando la cioccolata,non riesco a mentenere un contatto con i nostri occhi,è solo imbarazzo.
-Perché vieni ogni giorno? Perché passi il tempo ad osservare ogni mio passo? Perché Louis?-ha capito tutto,sto tremando,le sue parole lente mi stanno chiedendo il perché io la volessi.Ma io la voglio proprio perché so che non può funzionare? O perché so che tra noi potrebbe funzionare davvero? O sto solo cercando un modo per scappare da tutti e da tutti? PAURA.Una fottuta paura,paura di deluderla,come faccio con tutti.Tutti quelli che amo se ne vanno.Se ne andrà anche lei un giorno,se adesso le dico tutto quello che ormai da settimane le voglio dire,pur non conoscendola affatto? Oppure sarò io ad andarmene da lei,a scappare anche da lei? Scappo da tutti ormai,ma vivo la vita appunto perché è una sola,le dico tutto adesso non ho niente da perdere.
-Perché mi sono innamorato del tuo sguardo.Perchè adoro i tuoi capelli,così neri.Non sai quante volte abbia potuto immaginare di toccarteli.Perchè adoro il tuo profumo,il Sumsara,adoro il tuo sorriso.Sai io scappo da tutti da più di un anno ormai,eppure da quando ti hanno assunto la mia meta era questo bar,qui tutti fanno finta di non sapere chi sono.La cosa mi rende felice.E dopo adoro il tuo portamento,riesci a rendere tutto più bello più dolce.Ti piace vivere e si vede da come sorridi ogni volta che qualche cliente ti fa una battuta squallida sulla tua immensa bellezza,che a quanto pare non ha travolto solo me.E dopo non hai bisogno di fare nessuna dieta,mangia tutti i cornetti che vuoi.-ho detto tutto questo in soli 30 secondi,niente pause.Spero soltanto che ha capito tutto.Ma il sguardo mi dice di sì,ha capito.
-Non sono tutte squallidi le battute dei clienti.-accena uno dei suoi sorrisi,sfiora delicatamene la mia mano,io accarezzo soavemente la sua.Sembra uno di quei tanti romanzi rosa.Ma i protagonisti siamo io lei.

09/07/2022.
-Dai cazzo Louis!-o no mi sta battendo di nuovo!
-No Mia non ci posso credere,mi hai battuto di nuovo?! Ho deciso questa play la fracasso,e tu non ci giochi più.-butto goffamente il joystic sul divano e la lascio lì a giocare da sola,non ho voglia di farmi prendere di nuovo in giro.
Lei non perde tempo,mi raggiunge in cucina,afferra il mio viso e mi schiocca un bacio.Il sapore delle sue labbra non era mai cambiato,stiamo insieme da dieci anni.Siamo come due bambini,non siamo cambiati affatto,nemmeno dopo il matrimonio,nemmeno dopo due bellissimi bambini,Asia e Leo.
Abbiamo solo un po’ più di responsabiltà e da queste io non sono mai scappato,da lei non sono mai scappato, ci amiamo e il resto passa in secondo piano,tutti i problemi passano in secondo piano.
Siamo noi il mio romanzo rosa preferito.
Io lei,e miei bambini,la cosa più bella al mondo.

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YOLO!
Che minchia c'entra?! Bah..non lo so..forse l'orario ahahahaha.
Scusate fanciulle.
Quì a Palermo c'è un tempo alla cazzo di cane..Mi sta venendo il raffreddore..yep!
Che paaalle! Per la noia ho scritto questa OS,spero vi piaccia bellezze.
*cercadiscansareipomodoriohno!propriounodrittoinfaccia!*
E dopo di ciò...CIAO♥♥