First
cut.
Gli
assistenti tecnici provavano le ultime luci, sistemavano
l’audio dei microfoni,
controllavano che tutto fosse al posto sotto l’occhio vigile
e attento di Jon
Sanders, il direttore dell’emittente telesivisa che non
sembrava poi aver
dormito molto viste le copiose occhiaie. La verità era che
in effetti Sanders
non aveva dormito affatto, non che non ci avesse provato ma ogni volta
che si
rigirava nel letto e chiudeva gli occhi gli apparivano sempre le stesse
immagini:
lo share basso, la sua Diva che non si presentava per colpa dei volti
che aveva
scelto come pretendenti, Lauren che ne combinava una delle sue solo per
farlo
andare su tutte le furie; e quelli erano comunque gli scenari
più frequenti.
Ad ogni modo
ormai era tutto pronto per la grande serata, dalla location ai costumi
di
scena, ai concorrenti che sarebbero entrati di lì ad un paio
d’ore nella casa
che la sua punta di diamante avrebbe condiviso fintanto che non avesse
avuto
impegni cinematografici.
Aveva giusto
gli ultimi appunti da fare, gli ultimi consigli da dare e poi sarebbe
riuscito
a schiacciare un pisolino nel suo ufficio prima della gran
soirèe. Peccato che,
come in ogni prima che si rispetti, anche nella sua cerimonia
d’apertura gli
imprevisti non mancarono.
“DIOS
BUENO,
SI NO ES LISTO DENTRO DE DOS MENUDOS CREO QUE TE DEJA AQUI!”*
Santana
stava gridando in spagnolo – come suo solito quando era in
preda ad una crisi
di nervi – contro il marito che era ancora in tenuta da
lavoro e non si era
preso la briga di andare a fare la doccia come lei gli aveva ordinato
mezz’ora
prima così da mettere lo smoking che sempre
lei gli aveva preparato sul loro letto.
Sebastian
sgranò gli occhi vedendo la moglie arrabbiata per davvero,
non riuscendo a prendere
alla leggera tutta quella storia con la sua migliore amica, che poi
– pensava
lui – grande e famosa com’era, se la sarebbe
ugualmente cavata da sola, no?
La moglie
non sembrava però dello stesso avviso e mentre lo spingeva
in doccia e finiva
di truccarsi cercava di capire dove avesse lasciato il telefono che
adesso
squillava ininterrottamente.
“ARTIE!
RISPONDI TU!!”
Rachel era
sommersa da quattro mani che lavoravano su di lei, concentrandosi sul
viso e i
capelli, per renderla scintillante. Aveva il miglior team di
preparatori che
potesse sognare e non li avrebbe fermati proprio ora che era in
ritardo.
Chiunque fosse avrebbe potuto aspettare.
Dal piano di
sotto comunque Artie riuscì a rispondere.
“Pronto?”
Una voce
femminile all’altro capo del telefono farfugliò
qualcosa, forse sorpresa di non
sentire la voce di Rachel, ma quella di colui avrebbe voluto evitare
fino all’ultimo.
“E’
tutto
pronto?”
Sanders si
sistemava la cravatta dietro le quinte mentre Jesse sistemava con cura
l’immagine
di Mercedes Tinsley poco prima di mandarla sul palco e fare la sua
entrata
scoppiettante come sempre.
“sembra
così, anche se non troviamo Brittany e non
c’è ombra di Rachel.”
La voce di
St. James così calma e tranquilla non fece capire fin da
subito la gravità
della situazione a Jon che riuscì a diventare reattivo solo
qualche minuto
dopo.
La voce del
direttore si espanse per tutto lo studio mentre il pubblico che sarebbe
stato
presente in sala prendeva posto.
“Che
diavolo
succede?”
Rachel era
appena entrata in limousine, in perfetto orario sulla tabella di marcia
che si
era imposta e l’autista era anche parecchio veloce nella
guida finché la
ragazza, guardando dal finestrino, non si accorse che quella non era la
strada
giusta.
“Artie! Che
diavolo succede?”
Ripeté la domanda all’amico e manager che solo in
quel momento si accorse era
rimasto silenzioso, lo sguardo dritto di fronte a sé e le
mani chiuse in pugno.
La mora ebbe persino paura a stare a così poco distanza da
lui che continuava
nel suo silenzio finché l’auto non si
fermò.
“Scendi.”
“Sbrigati,
dai! Non mi hai fatto fare tutta questa fatica per nulla, no?”
Adesso era Sebastian
che cercava di far velocizzare la moglie che dopo che aveva chiuso
concitata la
conversazione che aveva avuto quando lui era ancora in bagno, sembrava
più
docile quasi.
“Si può
sapere chi era al telefono?”
La latina si
voltò spaventata verso di lui.
“Cos’hai
sentito?!”
“Nulla. Ma..
San, che diavolo succede?”
“Sali
Rach!
Verrai con noi.”
Santana sorrideva all’amica appena scesa dalla limousine, la
stessa mora che
non capiva cosa stesse succedendo, ma era abituata al suo mantra:
‘lo
spettacolo deve continuare’ e così senza porsi
ulteriori domande, chiuse lo
sportello della limo che sfrecciò via mentre lei andava in
macchina con la
latina e il marito che le sorrideva tirato.
Quella
situazione era irreale, Sebastian era sempre stato cordiale con lei
– da quando
si era messo con Santana e aveva tolto le grinfie da Blaine,
s’intende – e adesso
sembrava invece il vecchio Smythe. Che succedeva che lei non poteva
sapere?
Altri guai? Forse non avrebbe mai dovuto accettare di fare quello show.
“Se
scopro
chi è stato lo uccido.”
Il fatto che
aveva messo in moto tutti era molto semplice: qualcuno aveva preso
possesso del
pc di Brittany Pierce, coreografa dello show, dove vi erano vecchie
foto di
feste dei primi anni di college con Rachel, Santana e altre ragazze in
pose
compromettenti e adesso queste foto erano state mandate in rete poco
prima che
iniziasse il reality.
La bionda
aveva chiesto aiuto all’unico che sapeva non
gliel’avrebbe negato: Artie Abrams
che a sua volta aveva chiamato Santana chiedendo aiuto a lei e
Sebastian,
facendo in modo che Rachel arrivasse in studio in tempo e non venendo a
sapere
nulla.
Fortuna
vuole che quando sei ricco e famoso basta poco per far rimuovere certe
cose.
Fortuna vuole anche che quando hai una rossa non troppo alta in giro,
probabilmente il colpevole verrà fuori presto.
“Potrebbero
espellerti anche ora!”
Lo ridacchiò
mentre Cory toglieva dalla rete ogni traccia delle foto sopra citate
che aveva
mandato sul web. Non si aspettava di essere colto in flagrante
però, da quella
ragazza poi che sembrava una strega in miniatura.
“Magari sto
solo dando una mano e non sono stato io, non credi?”
“Oh certo e
io sono Anna Wintour!”
“Signora
Wintour la faceva più vecchia!”
“Come osi?!”
La voce
della ragazza era divertita anche se cercava di imitare quella della
più famosa
caporedattrice di Vogue.
“Hai dieci
minuti prima che Jon venga qui, pensi di farcela, Gardner?”
“Me ne
servono solo sette e sarò fuori di qui.”
“Faccio
partire il cronometro allora!”
La rossa
rise richiudendosi la porta alle spalle e lasciando l’altro
con un ghigno
soddisfatto sul volto, forse c’era qualcuno di più
interessante della Berry che
sarebbe valsa la pena di conquistare.
✰✰✰✰✰
Le
luci si
accesero sul palco, le telecamere iniziarono a registrare e la voce
calda e
accogliente di Mercedes entrò nelle case dei telespettatori
dando loro il
benvenuto al nuovo fantasmagorico show,
Guess who’s gonna be Mr. Rachel Berry?
A quel punto
entrò proprio lei, la Stella d’America, in tutto
il suo splendore e
accompagnata dagli applausi del pubblico. Un lungo abbraccio con
l’amica di
vecchia data e su, ad iniziare subito l’intervista su cosa
cercava e i suoi
piani per il futuro e su come avrebbe voluto terminare il reality.
Subito dopo,
dallo schermo in studio, presentandoli uno ad uno, i concorrenti
entravano in
casa. Ogni espressione e reazione di Rachel veniva filmata, analizzata
dalla
signora Tinsley che era bravissima nel lavoro che faceva, cosa che in
quel momento
l’attrice odiava visto che veniva messa in
difficoltà, visto che l’altra diva
sapeva benissimo dove colpire.
Tra una
pubblicità e l’altra le due si punzecchiavano, si
sorridevano tirate e capirono
che il tutto era entrato nel vivo, solo una voce riuscì a
restaurare la pace
che avevano trovato in quegli anni, una voce acuta che non avevano
avuto più a
portata di udito da un po’.
“Kurt!”
Le ragazze
saltarono addosso all’amico e subito lo tartassarono di
domande.
“Beh, sono
qui per rappresentare la famiglia di Finn!”
“..Insomma
vuole corromperti, Berry!”
Un’altra
voce si era intromessa e le ragazze riconobbero subito David che adesso
le
aggiornava un attimo sulla sua relazione con Hummel, giusto il tempo di
riempire l’ennesima pubblicità prima di spedire
Rachel dentro la casa con gli
altri.
Una
settimana con i suoi aspiranti pretendenti la attendeva adesso.
✰✰✰✰✰
GirlOnFire’s
Notes.
*”Buon Dio, se non sei pronto entro due minuti credo che ti lascerò qui!”
Ho
scritto anche questo capitolo solo per la mia moglia Marta che ci tiene
e mi
incita sempre, so, here it hon!
Non
so comunque se continuare o meno di sto passo.. Nel caso voleste che
continuassi fatemi sapere!