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Autore: robstenwhore    15/09/2012    16 recensioni
[...] Lui non è seduto sul divano che gioca con Bear come l'ho lasciato. Giro per casa ma non c'è, di lui nessuna traccia e neanche il nostro cagnolino salta fuori. Forse sono andati a fare un giro insieme, per sbollire la rabbia della nostra litigata di questa mattina. Entro nella nostra camera e mi siedo sul letto, sospirando. Qualcosa non torna, questa stanza è diversa, non era così quando sono uscita. Ora sembra quasi... vuota. Sì, è vuota, mancano delle cose. Apro l'armadio ed è il solito caos ma stavolta è differente. Ci sono solo i miei vestiti, i suoi sono scomparsi. No, non può essere. Sento il panico salire e corro in cucina, poi in salotto. Deve esserci una traccia di lui, deve. Poi lo vedo. E' un foglietto bianco, ripiegato in due, lasciato sul tavolino di fronte alla televisione. La mano mi trema mentre lo afferro e lo apro.
Mi disgusti. Non me lo sarei mai aspettato da te. Addio.
Le parole si marchiano a fuoco nel mio cervello e chiudo gli occhi, mentre le lacrime scendono e mi rigano le guance. Ho perso tutto, ho perso lui. E in un secondo tutto diventa buio.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kristen Stewart, Robert Pattinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Breathe Me - Capitolo 9

Breathe Me

Capitolo 9.

First date


Non so nemmeno dove trovo la forza di tornare a letto dopo quello che ho scoperto, se possibile sono ancora più terrorizzata da tutta questa situazione. Sono riuscita a disattivare la cimice o almeno credo, la lucina rossa è sparita e suppongo sia un buon segno. Mettere una microspia in casa di Tom, non credevo che quell'uomo potesse cadere più in basso di quanto già non fosse. Come ha fatto a piazzarle poi? Difficilmente la casa rimane completamente vuota e ci saremmo dovuti accorgere della sua presenza. Non sono neanche convinta che Rupert sia a Londra tra l'altro, ma ormai non sono più sicura di niente, non so più cosa devo pensare.
Dopo diverse ore finalmente riesco a prendere sonno ma quando mi sveglio mi sento come se non avessi dormito affatto, se possibile sono ancora più stanca di quando mi sono addormentata. Robert dorme ancora tranquillo vicino a me, ignaro di tutto. E' bello come il sole che gli illumina piano il viso, sembra quasi contento e mi cinge piano la vita con un braccio, stringendomi a sé. Mi è mancato svegliarmi con lui, mi è mancata ogni cosa di noi e ho paura che presto dovrò di nuovo spezzargli il cuore per impedire che Rupert gli faccia del male. Non voglio lasciarlo di nuovo, non so neanche se torneremo insieme in realtà, ma in fondo ci spero tanto. La notte che abbiamo passato insieme è stata semplicemente bellissima ma forse è stato solo uno sfogo per lui, andare a letto con la ragazza che nonostante tutto non riesce a dimenticare. Sospiro e sento la sua mano spostarsi più sul mio ventre, mentre ancora dorme sereno. Lì dentro c'è nostro figlio ma lui non lo sa, non sospetta minimamente una cosa del genere. Vorrei solo che quel piccolo miracolo fosse successo in un altro momento, in un momento in cui avremmo potuto affrontare tutto insieme, in un momento in cui saremmo stati felici di avere un figlio, in cui avrei potuto raccontargli tutto. Niente è andato come avevamo previsto.
"Kristen, sei sveglia?", domanda Sienna dietro la porta chiusa, destandomi dai miei pensi.
"Uhm sì, sì sono sveglia", rispondo a bassa voce, sperando di non svegliare Robert.
"Posso entrare?", mi chiede e sto per bloccarla ma ormai è troppo tardi, sta già aprendo la porta e io non sono neanche riuscita a risponderle. Mi guarda sorridendo e poi il suo sguardo si sposta su Rob che dorme stretto a me e la sua espressione cambia, diventa confusa e quasi scioccata. "Oh cazzo!", esclama con gli occhi sbarrati.
"Shh, non voglio che si svegli", dico portandomi un dito davanti alla bocca per farle capire che non deve parlare e mi alzo lentamente, infilando le prime cose che mi capitano a tiro per uscire dalla stanza, trascinando Sienna con me.
"Che ci fa Robert a letto con te?", mi domanda, con evidente curiosità.
"Secondo te?", rispondo con ovvia retorica, non credo ci sia possibilità di fraintendere ciò che c'è stato tra due persone che si trovano nello stesso letto e nudi, tra l'altro.
"Davvero? Oh lo sapevo che finiva così", dice molto entusiasta, abbracciandomi di slancio e quasi rischio il soffocamento.
"Sienna, non è come sembra", rispondo cercando di liberarmi dalla sua presa e lei si stacca, guardandomi con un sopracciglio inarcato, come se stessi cercando di prenderla in giro.
"Ah davvero? E com'è allora?", chiede.
"Non lo so nemmeno io com'è, non abbiamo parlato granché", ammetto stringendomi nelle spalle. "E' piombato qui, invitandomi a cena a casa sua perchè voleva controllare che io mangiassi e insomma alla fine siamo finiti a letto".
"Perciò è esattamente come sembra! Voi vi amate ancora Kristen, queste cose non possono essere coincidenze", dice sicura, vorrei esserlo anche io come lo è lei ma non ci riesco.
"Non so se torneremo insieme, non per il momento almeno, è ancora tutto molto confuso...", mormoro sospirando.
"Le cose si sistemeranno vedrai, non devi essere così pessimista".
Come faccio ad essere ottimista con tutto ciò che sta succedendo nella mia vita? Con il terribile caos che mi travolge ogni giorno? Come faccio se ogni volta che qualcosa sembra cominciare a girare per il verso giusto poi altre due vanno totalmente a puttane? Lei non può capire, lei non sa.
"Venite a fare colazione con noi? Tom farà i salti di gioia quando lo scoprirà", dice felice, vorrei essere felice anch'io quanto lei.
"Non so, aspetto che si svegli Robert magari", rispondo e lei annuisce lanciandomi un'ultima occhiata gongolante prima di scendere le scale e lasciarmi tornare in camera.
Quando apro la porta Robert è già sveglio, mi guarda con un lieve sorriso sulle labbra e si tira a sedere sul letto, stiracchiandosi ancora assonnato.
"Buongiorno, dormito bene?", domando sedendomi affianco a lui, mi sembra di essere tornata per qualche secondo alle nostre giornate tranquille nella casetta di Los Angeles, quando ogni cosa era ancora perfetta. Ma è solo un'illusione, niente è più come prima.
"Buongiorno", mormora lui prima di stampare un bacio sulle mie labbra, il suo sorriso è decisamente più spontaneo ora. "Ho dormito bene, e tu?", chiede poi, osservandomi forse con troppa curiosità nello sguardo. Ho qualcosa che non va?
"Bene, grazie", rispondo accennando un sorriso, anche se dovrei dire che non ho dormito quasi nulla ma preferisco evitare l'argomento.
"Ascolta, per quanto riguarda la scorsa notte...", comincia il suo discorso guardandomi e il suo tono non promette nulla di buono. Sento una fitta contrarmi lo stomaco e sospiro piano, cercando di calmarmi. "E' stato bellissimo per me, credimi. Non voglio più essere costretto a starti lontano in questo modo, mi sei mancata troppo", dice accarezzandomi una guancia lentamente, con la punta delle dita.
"Mi sei mancato anche tu", mormoro senza saper bene cosa dire, non mi aspettavo queste parole, credevo che si fosse pentito.
"Vorrei solo che ci andassimo con calma, ho bisogno di un po' di tempo per assimilare tutto quello che è successo". So a cosa si riferisce, parla del mio tradimento. Se solo lui sapesse che non c'è mai stato niente di vero in quelle cose...
"Lo capisco, non devi preoccuparti", rispondo annuendo e sento nuovamente le sue labbra posarsi sulle mie in un bacio dolce e lento, delicato, pieno di quell'amore che mi è mancato sentire da lui.
Dopo pochi secondi sento un cellulare squillare e mi stacco da lui sospirando, riconosco la sua suoneria perciò mi alzo e recupero il suo telefono dai jeans, passandoglielo. Inaspettatamente lui non risponde, anzi chiude la chiamata.
"A casa avranno cominciato a pensare che mi sono perso, si preoccupano sempre troppo", dice scuotendo la testa. In fondo la sua è una bella famiglia, non so se i miei avrebbero fatto lo stesso, non vedendomi tornare. Mia madre ha sempre pensato che io abbia troppo la testa sulle spalle per fare stupidaggini, si è sempre fidata di me lasciandomi fare ciò che decidevo. "Dicevamo?", domanda poi ridacchiando, avvicinandomi nuovamente alle mie labbra ma anche stavolta è il cellulare a interromperci, il destino è contro di noi.
Rob alza gli occhi al cielo e chiude nuovamente la chiamata, sospirando tra sé.
"Forse dovresti andare prima che ti diano per disperso e chiamino la polizia", gli dico ridacchiando, porgendogli i suoi vestiti ancora sparsi sul pavimento.
"Sì, è il caso, perchè ne sarebbero capaci", risponde ironico scuotendo la testa e si veste velocemente, in silenzio.
Quando scendiamo al piano di sotto troviamo Tom che gioca con Marlowe, felice come non mai. Si vede quanto adora quella bambina. Per un momento mi chiedo se anche per mio figlio sarà così, se avrà anche lui un padre che gioca con lui, che lo accudisce e lo ama, o se invece avrà solo me, ma poi scaccio quel pensiero, scuotendo la testa.
"Oh guarda chi c'è, zia Kristen e zio Robert", dice alla bambina in un tono zuccheroso, è veramente assurdo.
"Smettila di chiamarmi così, mi sento vecchia", il mio tono è fintamente esasperato.
"Zia Kristen, è un capello bianco quello?", domanda e io afferro un cuscino dal divano per tirarglielo dritto in faccia, ridendo di gusto.
Accompagno Rob alla porta e appena mette piede fuori si gira per guardarmi, appoggiandosi allo stipite.
"Non voglio andarmene", mormora guardandomi, tirando un forte sospiro. So che una parte di lui vuole prendere le distanze per pensare a ciò che è successo, ma capisco anche che lui non se ne voglia andare perchè è lo stesso che provo io.
"E io non voglio che tu vada", rispondo, chiudendo gli occhi appena le sua dita sfiorano e accarezzano la mia guancia.
"Ti chiamo più tardi", dice avvicinandosi per lasciarmi un lieve bacio a fior di labbra e poi si dirige verso la sua macchina, parcheggiata poco lontano e lo vedo partire, scomparendo dalla mia visuale.
Chiudo la porta alle mie spalle e sospiro impercettibilmente, è tutto così confuso, vorrei davvero sapere cosa fare in questo momento ma non lo so, una parte di me pensa che sia pericoloso tornare insieme, ma l'altra parte vuole terribilmente stare con lui e sento che finirò per assecondare quella parte, per quanto stupida, egoista e insensata possa essere. Finirò per fare del male ad entrambi, me lo sento.
Alzo lo sguardo e trovo Tom intento a fissarmi, come se stesse cercando di capire qualcosa.
"Non dire una parola", dico alzando le mani, dirigendomi in cucina.
"Tu e Robert eh?", domanda, sembra una vecchia pettegola quando fa così e non lo sopporto, nonostante comunque mi faccia ridere.
"Non parlo", rispondo passando due dita sulle mie labbra come per fargli capire che la mia bocca è cucita e prendo dei biscotti dalla dispensa, cominciando a mangiucchiarne alcuni. Oggi ho davvero fame, non ho neanche la nausea grazie a Dio.
"Prima o poi ti farò confessare", mormora tra sé annuendo e scuoto la testa, guardandolo poi tornare a giocare con Marlowe.
Non è che io non voglia parlarne con lui, ma davvero non ci sarebbe molto da dire, se non che ci amiamo ancora. Questo però mi sembra abbastanza scontato, lui lo sa. Il resto invece è tutto confuso, non so neanche dove ci porterà. So che vuole riprovarci, vuole provare a passare oltre il tradimento ma ho paura che peggioreremo solo le cose, perchè quando Rupert lo scoprirà non ne sarà di certo contento. Ho paura delle conseguenze, ho paura di mandare semplicemente tutto all'aria di nuovo, di ferirlo di nuovo. Non potrei sopportare la visione di quegli occhi spenti e sapere che è ancora colpa mia, che gli sto facendo di nuovo del male, non potrei farlo. Più ci penso e più mi sembra che non ci sia via d'uscita, che mi sia andata ad infilare in una storia che non si risolverà mai del tutto perchè ogni volta che qualcosa va bene altre due cominciando ad andare a puttane e così via, è un ciclo infinito.
Dopo aver mangiato parecchi biscotti richiudo la busta e prendo un bicchiere di succo d'arancia, mi sento davvero piena adesso. Accarezzo la mia pancia e sento che sta cambiando, la differenza è quasi impercettibile ma c'è. E' leggermente più tonda, forse di qualche millimetro ma lo è, il mio corpo sta cominciando a cambiare per accogliere la vita che cresce dentro di me e mi sembra qualcosa di così incredibile e bellissimo che quasi mi viene da piangere, è una sensazione che non ho mai provato prima e non posso quasi credere che stia succedendo, è meraviglioso. Un sorriso spontaneo nasce sulle mie labbra e mi sento davvero contenta, per la prima volta dopo tanto tempo. Forse ha ragione Sienna, dovrei essere più ottimista, forse le cose potrebbero cominciare a girare un po' meglio per noi.
"Kristen, possiamo parlare un po'?", domanda Tom dal soggiorno e lo raggiungo. Il suo tono mi preoccupa, è davvero serio mente lo dice.
"Certo Tom, di cosa vuoi parlare?", chiedo io confusa, sedendomi sul divano, guardando Marlowe giocare felice tra le braccia di suo padre.
"Di Rupert". A quel nome mi sento gelare il sangue nelle vene, non è decisamente il mio argomento preferito. "Vi sentite ancora?".
"No", mento di getto, sperando che mi creda.
"Non avete più rapporti di nessun genere?", incalza lui.
"No Tom, no. Non lo sento, non lo vedo, niente di niente. Perchè me lo chiedi?". Sono confusa, non capisco perchè mi faccia queste domande dal nulla.
"Per Robert", risponde facendo spallucce come se non fosse niente di che, ma il suo sguardo è troppo serio per potergli credere. "Se dovete tornare insieme... Insomma Kris lui è sempre il mio migliore amico, se dovesse succedere tutto di nuovo...", mormora guardandomi, senza terminare la frase.
"Non succederà. Io amo Robert".
"Lo so, Kristen lo so".
"Non posso perderlo di nuovo", dico sincera, rendendomi conto di quanto siano vere quelle parole. Non posso permettermi di perderlo ancora, in qualche modo devo riuscire a stare con lui.
"Ti credo, sta tranquilla. Vedrai che andrà tutto bene".
Sospiro con forza e annuisco. "Lo spero davvero".

Sto giocando con Marlowe quando sento il mio cellulare al piano di sopra squillare. So che non è un buon segno, ormai su quel telefono ricevo solo chiamate di Rupert. Sono tentata di non rispondere e cerco di ignorarlo ma quello non smette di squillare, credo che non abbia intenzione di rinunciare fino a quando non avrò risposto. Lascio la bambina a Tom e mi scuso, salendo le scale per raggiungere la camera degli ospiti. Quando trovo il telefono, il display mi avvisa di una chiamata da un numero privato.
"Pronto?", apro la chiamata, con un po' d'esitazione nella voce.
"Credo che tu non abbia ancora capito con chi hai a che fare", mormora lui, il solito tono spavaldo e stronzo nella voce.
"No, effettivamente non ho idea di chi siate e cosa vogliate da me", rispondo sarcastica.
"Non è una cosa che ti riguarda. Piuttosto, sei tornata con Mr. Pattinson, eh?". La sua voce è piena di derisione per me.
"Non sono affari tuoi",
"Oh lo sono eccome, invece. Ti devo ricordare del vostro video forse?".
"Non gli ho detto niente di questa storia, non ho infranto le tue regole".
"E pensi che basti? Dovete stare lontani, o posso prometterti che accadranno cose molto spiacevoli", minaccia lui, sembra sempre così certo delle sue parole.
"Tu non puoi decidere un cazzo della mia vita okay? Non starò lontana da lui perchè hai deciso così", dico decisa, sono esasperata, vorrei sapere cosa fare per farlo smettere.
"Stai giocando con il fuoco, ragazzina", dice prima di chiudere la conversazione e io mi siedo sul letto, prendendomi la testa tra le mani.
Non so più cosa fare. Comincio ad avere seriamente paura di lui, ho paura di cosa possa fare a Robert o a qualcuna delle persone che amo, non credo che si fermerà facilmente, devo fare ciò che vuole lui ma non ci riesco, non posso lasciare nuovamente Robert.
"Kris, c'è Robert per te", dice Tom entrando nella mia stanza con il suo cellulare in mano e io lo afferro, ringraziandolo.
"Pronto?", chiedo dopo aver preso un forte respiro, cercando di avere un tono calmo e sereno.
"Che fai, già cominci ad evitarmi?", domanda, ma riesco a percepire il suo sorriso anche se non lo vedo.
"Uhm forse, chi lo sa", decido di stare al gioco, sorridendo anche io tra me.
"Ti ho chiamato almeno quattro volte da quando sono andata via e non mi hai risposto".
"Il mio telefono è morto, non riesco a ricevere più telefonate. Anche Ruth ha avuto lo stesso problema".
"Hai avuto problemi con il lavoro?".
"Non proprio... Mi cercavano, dovevano tornare sul set ma ho deciso di prendere una pausa".
"Oh Kris", mormora lui e riconosco il tono di voce, mordendomi le labbra.
"No, non cominciare anche tu. Ho già avuto una ramanzina di Ruth e dal tuo migliore amico, se ti ci metti anche tu non rispondo delle mie azioni. Ho solo bisogno di rilassarmi per un po', tutto qui", dico sincera, sperando che il discorso sia chiudo.
"Va bene, va bene! Che ne dici di cominciare a rilassarti un po' con me, concedendomi un primo appuntamento?", mi domanda.
"Uhm credo che non sarebbe proprio il primo, per niente", rispondo ridendo di gusto, però è davvero un'idea carina.
"Se dobbiamo ricominciare dobbiamo farlo per bene, no?".
"Giusto... Beh fammi controllare la mia agenda e ti farò sapere", gli dico ridendo e lo sento ridere insieme a me, sembra passato un secolo dall'ultima volta che ci siamo parlati così.
"Passo da te alle otto?", chiede più serio.
"Sì, ci vediamo dopo".
"Non vedo l'ora. A dopo Kris, un bacio".
"A dopo Rob", mormoro tra me, chiudendo la chiamata.
Sorrido tra me felice e scuoto la testa, mi basta una sua telefonata a farmi sentire meglio, è sempre stato così. Apro la porta per restituire il cellulare a Tom e quasi faccio un salto indietro quando mi accorgo che Tom e Sienna sono dietro la porta, mi stavano spiando?
"Che c'è, ora origliate anche le mie conversazioni?", domando scoppiando a ridere per la comicità di quella situazione.
"Noi passavamo di qui per caso", risponde Tom e io gli lancio il telefono, che lui riesce a prendere per un pelo.
"Oh ma falla finita! Se reciti come racconti bugie sei fottuto, lasciatelo dire", rido di gusto, spostandolo per poi scendere le scale e torno a giocare con Marlowe, che ride tutta tranquilla. "Ti prego, non diventare come tuo padre", mormoro alla piccola, vedendo poi Tom farmi la linguaccia.
"Quindi oggi esci con Robert", Sienna sembra elettrizzata, forse anche più di me.
"Vi comportate come se fossi una ragazzina di quindici anni che deve uscire per la prima volta con un ragazzo, siete assurdi", dico ridendo, afferrando una manina di Marlowe che continua a tendere verso di me, come se cercasse di prendere qualcosa.
"Siamo solo felici per voi".
"Cosa farete allora quando sarà Marlowe a trovarsi un ragazzo?".
"Mia figlia non avrà un ragazzo fino a quando io sarò ancora in vita, poco ma sicuro", interviene Tom, facendomi scoppiare a ridere insieme a Sienna.

Passo il resto della giornata a chiacchierare tranquillamente con loro, cercando di evitare i loro consigli sulla mia uscita con Rob, per quanto sia possibile. Non che mi diano fastidio ovviamente, la maggior parte delle volte sono talmente divertenti che l'unica cosa che riesco a fare è ridere, ma è bello vedere che si interessano a noi e ci sostengono, sono sempre stati degli amici più che eccezionali. La vera sorpresa è Sienna, non smette di stupirmi quella ragazza, ogni giorno capisco quanto davvero mi voglia bene e sono contenta, ho trovato in lei un'amica fantastica che spero di non perdere. A pranzo sono io a cucinare per tutti, ed è un evento eccezionale. E' da tanto che non cucino ormai e forse sono un po' arrugginita ma fortunatamente tutto sembra andare per il meglio e loro sembrano apprezzare la mia cucina. Dopo diversi giorni sono tornata a mangiare un pasto normale senza vomitare niente, è una bella sensazione. E' un bene stare con loro, il tempo passa così in fretta che arrivano le otto meno dieci e io non sono ancora pronta. Mi faccio una doccia in fretta e furia e poi pesco dalla valigia le prime cose che mi capitano a tiro, insieme al mio inseparabile giubbotto di pelle, scendendo di corsa le scale appena sento il campanello suonare. Quando apro la porta i suoi occhi si incatenano subito ai miei e mi rivolge uno dei suoi migliori sorrisi.
"Sei splendida", mormora lui, chinandosi per lasciarmi un bacio sulla bocca.
"Anche tu non sei male", rispondo sorridendo. E' vestito in modo semplice, un jeans scuro e una t-shirt insieme ad una delle sue immancabili camicie a quadri, è il Robert che conosco, il Robert che amo.
Saluto Tom e Sienna che ci auguro buona serata ed entriamo in macchina, partendo in pochi secondi. Il posto in cui vuole portarmi non è molto lontano così ci mettiamo poco ad arrivare. Da fuori sembra un ristorante molto carino, ha avuto una bella idea, degna di un primo appuntamento. Lui scende dalla macchina e poi vene ad aprire il mio sportello, porgendomi la mano.
"Oh, ma che gentile", dico ridacchiando e afferro la sua mano, stringendo le sue dita tra le mie. E' un calore familiare quello che mi invade, mi piace da morire provare quelle sensazioni, le sento solo con lui.
Appena entriamo il cameriere ci porta in una stanzetta appartata, capisco perchè abbia prenotato una saletta privata, di sicuro se rimanessimo nel ristorante tra tutte le persone comincerebbero ad arrivare paparazzi da ogni direzione e nessuno dei due vuole passare una serata tra i flash delle macchine fotografiche. Mi sposta la sedia e mi fa accomodare, sedendosi poi di fronte a me.
"Allora, ti piace il posto?", domanda sorridendomi mentre il cameriere ci porta i menù e poi sparisce nella sala principale.
"E' davvero un bellissimo ristorante, grazie per questa serata", dico sincera.
"Non c'è di che", mi dice rivolgendomi un ultimo sorriso prima di cominciare a scorrere con lo sguardo il menù e io faccio lo stesso. Ci sono talmente tanti piatti deliziosi che non saprei cosa scegliere, sono sempre stata parecchio indecisa su queste cose.
Robert chiama il cameriere ed ordina una bistecca con patate al forno così decido di prenderla anche io, insieme a dell'acqua. Non posso bere alcolici, altrimenti di sicuro avrei chiesto del vino, o almeno una birra. Stranamente, neanche Rob la ordina.
"Robert Pattinson che non beve birra a cena? Sicuro di sentirti bene?", domando ridendo, curiosa.
"Non mi andava, lo faccio per solidarietà", risponde facendo spallucce e lo guardo confusa. "Tu non l'hai ordinata e non l'ho fatto neanche io", spiega poi.
"Oh, molto carino da parte tua", dico ridendo, scuotendo la testa.
"Rob! Grazie al cielo, ti stavo cercando". Sento una voce fastidiosamente familiare e mi giro, trovandomi di fronte la zoppicante Caroline che si avvicina a noi.
"Non ci posso credere", mormoro tra me, guardando Rob come per fargli capire che non è desiderata. Lui mi restituisce lo sguardo, comprensivo.
"Come hai fatto a trovarci?", domanda lui, confuso quanto me. Ci sta perseguitando o cosa? Compare sempre nei momenti meno opportuni.
"Me lo ha detto Vicky. Mi dispiace interrompere la vostra cena ma devo parlarti di una cosa davvero importante, non potevo rimandare", dice con tanta enfasi nella voce da sembrare che stia recitando, e neanche nel migliore dei modi.
"Puoi aspettare fino a domani, per favore? Sono impegnato adesso", risponde Robert freddo, sembra che non gli importa affatto e ne sono felice.
"No, è davvero importante Rob, non sarei qui altrimenti".
"Bene, puoi dirlo davanti a Kristen allora".
"E' una cosa... personale", mormora lei, abbassando lo sguardo.
"Glielo direi comunque, tanto vale che lo dica tu".
"Beh, in questo caso... Ieri al pronto soccorso mi hanno fatto degli esami, sai cose di routine, mentre aspettavo che mi fasciassero la caviglia. Ecco, è risultato che sono incinta", dice quasi con esitazione, perchè mi sembra una parte recitata a memoria?
"Auguri, ma io cosa c'entro?", domanda confuso e credo di aver capito dove voglia arrivare. Al solo pensiero mi gira la testa.
"Il bambino è tuo", risponde calma, scandendo le parole.
"Caroline ma che stai dicendo? Noi due non siamo mai stati più che semplici amici, lo sai". Non sembra credere minimamente alle sue parole, è sotto shock.
"Siamo andati a letto insieme Rob, tu eri ubriaco e io anche... Puoi chiedere a Lizzy o Victoria, mi hanno vista uscire dalla tua camera la mattina dopo. Forse non ricordi perchè eri troppo ubriaco non lo so ma io sono incinta e dovevi saperlo", non versa una lacrima, non si scompone più di tanto, è troppo calma, troppo. Io invece mi sento morire.
"Non è possibile... I-io non me lo ricordo, non lo ricordo proprio", mormora Rob, quasi senza voce.
"Credo di aver sentito abbastanza", dico io alzandomi, credo che finirò per vomitare anche l'anima se non me ne vado subito.
"Kris no, ti prego", mi blocca per un polso ma io mi libero dalla presa, scuotendo la testa.
"Questo è decisamente troppo. Volevi pareggiare i conti? Tradirmi come credi che io abbia fatto con te? Ferirmi come io ho fatto con te? Bravo, ci sei riuscito", dico scuotendo la testa, quasi disgustata. Non posso credere di essere stata così stupida da lasciarmi prendere in giro.
"Io non ho fatto niente", dice quasi supplichevole, ma io non voglio rimanere, non posso restare oltre.
"Eppure lei è incinta, strano eh? Sarete davvero una bella famigliola, auguri".
Mi volto ed esco, quasi corro fuori, scappo da lui e da tutto il dolore che sto provando. Non posso credere che l'abbia fatto, non posso credere che mi abbia tradita così e poi sia venuto di nuovo a letto con me, che abbia voluto ricominciare una storia con me dopo avermi tradita. Certo, lui credeva che io lo avessi tradito ma che giustificazione è questa? Come posso ancora giustificarlo se lui ha fatto una cosa così orribile? Non me lo sarei aspettato da lui. Adesso lui avrà un figlio da un'altra donna, e io cosa dovrei fare? Del mio bambino, chi se ne prenderà cura? Io, ci sarò solo io ad amare quella creatura, perchè suo padre avrà un figlio con un'altra, non potrà certo pensare anche a noi due. E non voglio che ci pensi, non voglio che lui lo sappia, preferisco che creda sia di Rupert piuttosto che dover dividere il padre del mio bambino con un'altra donna, una che ha sempre cercato di portarmelo via. Ci è riuscita.
Ci metto poco ad arrivare a casa di Tom e quando lui mi apre la porta sono sconvolta e ho il viso bagnato di lacrime.
"Kristen, Dio mio cos'è successo?", domanda facendomi entrare.
Non parlo, mi limito a singhiozzare e sedermi sul divano. Lui si siede accanto a me e passa una braccio sulle mie spalle, stringendomi piano, quasi avesse paura che io possa rompermi da un momento all'altro. E mi sento così, sto per rompermi, per frantumarmi in mille pezzi, per sbriciolarmi.
"Robert è stato a letto con Caroline, lei è incinta", riesco a dire tra i singhiozzi, coprendomi il viso con le mani.
"Oddio, Kris", mormora lui, è sconcertato quanto me, forse anche di più.
"Sono incinta anch'io".
"Ed è di...", cerca capire, so cosa sta pensando.
"E' di Robert, non sono mai stata a letto con Rupert. Mai! Come avete potuto credermi tutti? Come? Io lo amo. Rivoglio indietro la mia vita, rivoglio la mia casa, l'uomo che amo e il mio cane, rivoglio la mia serenità, quella piccola e perfetta vita che ci eravamo creati insieme. Cosa ho fatto per meritarmi questo?", domando, scoppiando in singhiozzi ancora più forti.
Mi stringe a sé e io nascondo il viso nel suo petto, piango come una disperata ma ne ho bisogno, devo sfogarmi in qualche modo e so che è l'unico momento in cui posso farlo. Non ne avrò più occasione. Poggia una guancia sulla mia testa e lascia che io mi sfoghi, accarezzando piano la mia schiena.
"Andrà tutto bene Kris, te lo prometto", mormora lui, deciso. "Risolverò tutto io. Rivolverò tutto io".











Note dell'autrice:

Salve a tutti, è sempre Mary che vi parla! Da dove posso cominciare a scusarmi? Il capitolo è troppo corto, troppo confuso, troppo indecente, davvero troppo tutto. Se ci aggiungiamo che probabilmente sarò linciata per ciò che è successo con Caroline, credo di dovermi andare a nascondere alle Hawaii, sul serio. Premetto che il capitolo è stato scritto quasi tutto oggi (a quanto pare riesco a lavorare solo sotto pressione, fico), quindi è tutto troppo veloce, ma le parole non riuscivano davvero a mettersi in fila e io non sapevo come diamine farle uscire, perciò accontentatevi almeno per questa volta, per la prossima volta cercherò di fare di meglio, ma non assicuro nulla!
Passiamo al capitolo. Rupert è ricomparso, ha rotto le palle come al solito e poi è scomparso. Cosa volesse dire come al solito è un mistero. Rob è tanto dolce, almeno all'inizio, cerca davvero di recuperare il loro rapporto ma poi... Beh poi arriva Caroline e distrugge il loro amore come un castello di sabbia calpestato da un bambino rompipalle (bel paragone eh?). Secondo voi è davvero incinta? Il figlio è di Rob? Sono davvero andati a letto insieme? Misteri! Vi svelerò tutto, non subito ovviamente, ogni cosa a suo tempo. E poi Tom, alla fine è tanto tanto dolce Tom, vuole davvero aiutarla. Voi cosa ne pensate? Sono curiosa di sapere le vostre idee, come la vedete e soprattutto se sto cominciando davvero a far schifo come credo, perchè davvero peggioro a  vista d'occhio!
Ma comunque, grazie mille davvero a tutti per il sostegno! Grazie a chi ha aggiunto la storia tra le preferite, tra le seguite e le ricordate e ovviamente a chi ha recensito lo scorso capitolo o i precedenti. Grazie a chi legge in silenzio e si limita a seguirmi con costanza, davvero il vostro sostegno mi aiuta ad andare avanti, già essere arrivata a nove capitoli per me è un traguardo. Continuate a recensire, perchè ogni cosa che scrivete per me è un incoraggiamento a continuare e ne ho bisogno.
Detto questo vi rimando a sabato prossimo, sperando di poter fare di meglio. E fidatevi di me, alla fine tutto andrà per il meglio. A presto e grazie di cuore ancora a tutti, un bacio! Mary.
  
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