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Autore: Psychedelic Mushroom    15/09/2012    2 recensioni
E se Bionda si ritrovasse a vivere in una casa che non è la sua?
E se lei e Tom si odiassero?
E se Bill volesse avvicinarsi di più a lei?
E se loro... no vi sto dicendo troppo xD
Se vi ho incuriosito almeno un pò, leggete!
Genere: Fluff, Slice of life, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Tom Kaulitz, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Miei amatissimi lettori, eccomi qui con il quarantasettesimo capitolo (wow è tanto lungo da scrivere xD)
In questo capitolo vedrete il senso della frase di Jorg, quella sul primo 'ti amo' detto da Tom.
Spero tantissimo che vi piaccia e che recensiate: mi sento tanto sola :'(
Attenzione! sto leggendo una FF di appena 2 capitolo, mi farebbe molto piacere se la leggeste e deste un vostro parere: I don't care di P_Sunshine!
Grazie a tutti e buana lettura <3
                                BIONDA BECKER.
- Te lo giuro... lui continuava  aparlare e senza dare a Jorg il tempo di dire nemmeno una parola e alla fine è arrivato il bello... tieniti forte... gli ha tirato un pugno in faccia e gli ha detto: ti perdono, ma non farti vedere mai più... è andato via così... ci saresti dovuta essere è stato grandioso... sembrava una scena da film... sì, fighissimo - continuo a guardare Bill mentre si agita sul divano spiegandomi cosa è successo a casa di Jorg.
Non so come faccia ad essere così felice. Forse è perchè si è liberato di un peso parlando con suo padre. Tom da quando è tornato si è chiuso in camera sua, mi ha solo dato un bacio e mi ha detto che andava a dormire perchè era stanco e voleva stare solo.
Dopo andrò a vedere se dorme. Avrei voluto stare con lui perchè più che stanco mi sembrava triste, ma Bill mi ha trattenuto qiù e non mi ha mollata un secodno.
- Ok, figo.... Bill io vado a dormire... buonanotte - mi alzo e gli do un bacio sulla guancia.
- Ok, notte - comincio a saire lentamente le scale.
Spero che non stia dormendo perchè voglio parlare un pò con lui e se dorme non mi va di svegliarlo.
Mi avvicino alla camera e entro senza pesarci troppo.
Quello che sto guardando non è quello che mi aspettavo di vedere.
- Tom che cazzo fai? - si volta verso di me col fiatone.
- Niente... che faccio? - mi sorride e riprende a fare quello che faceva prima che io entrassi.
- Come 'che faccio?'... Tom tu... smettila - gli afferro un bracco e lui mi guarda scocciato.
- Bionda non sto facendo niente di male perchè te la prendi? -
- Tom avevi detto che avresti smesso - ride.
- Bionda io... io ho bisogno solo di sfogarmi un pò... non sto ammazzando nessuno -
- Lo so ma avevi detto basta con la boxe e adesso che fai? Ricominci... io l'avevo detto che lo dovevi buttare - dico furiosamente indicando il sacco da boxe.
Ma come può rifarlo? Mi aveva promesso che non avrebbe continuato, che avrebbe cambiato le sue abitudini e non lo sta facendo.
Mi sento profondamente ferita da questo suo comportamento e sono davveroarrabbiata con lui. Quando mi ha fatto promettere che non avrei pianto in sua assenza io ho fatto di tutto per non essere triste e piangere e lui adesso che fa? Si mette a fare quello che faceva prima. Ma non si rende conto che si è rovinato la vita per queste cose? Forse me la sto prendendo troppo, ma io lo faccio per lui. Era stato lui a dire che sarebbe cambiato tutto e invece adesso sta svanendo tutto.
Lo vedo sospirare e abbassare lo sguardo.
- Scusa - sospiro anche io.
Ecco, adesso mi sento in colpa per averlo trattato male.
Ma perchè mi sento cos'? Io voglio solo fargli capire che non è giusto. Almeno penso che non lo sia.
- Tom io... scusami tu forse sto esagerando - rimane in silenzio.
Non dice niente. Ho paura di averlo ferito.
Mi prende una mano e ci stendiamo sul letto.
- Tom davvero scusami... ho esagerato e poi... - mi blocca subito.
- No, non ti devi scusare è... è solo che io... mi serviva - gli serviva.
Mi sento piombare il mondo addosso. In fondo non è che stesse facendo chissà che cosa di male. Ho reagito così solo perchè lui aveva detto che non l'avrebbe più fatto.
- Ok... ma se tu vuoi parlare puoi... non lo so puoi dirlo a me ok? Io non voglio che tu ricominci a picchiarti con quella gente - mi sorride.
- Bionda... era solo un modo per sfogarmi non voglio tornare lì stai tranquilla... e poi se prorpio non ci torno posso picchiare Bill - mi sfugge un sorrisino divertito.
Come fa a farmi ridere quando mi arrabbio? Di solito non ci resce nessuno.
Mi faccio piccolina e mi accuccio vicina a lui che mi stringe subito.
- Ti amo - sussurro.
Cala un silenzio a dir poco imbarazzante.
Cavolo non dovevo dirlo, ma mi è uscito senza che io potessi farci niente. Non l'ho fatto apposta.
- Tom per favore dici qualcosa - dico velocemnte con voce spezzata.
Alzo lo sguardo e incontro il suo. E' diverso dalle altre volte. Lo vedo incerto, insicuro. Ho rovinato di nuovo tutto. Perchè non sto mai zitta? mi ero ripromessa di non ridirglielo.
- Io... Bionda io... - sospira pesantemente. - ... devo farti vedere una cosa -
- Cosa? - chiedo curiosissima.
Forse sta evitando il discorso, ma lo ascolto anzi lo guardo. Si alza e prende la chitarra galla custodia, la poggia sulla scrivania. Lo vedo frugare nella custodia ed estrarne qualcosa. Ritorna verso il letto e si siede accanto a me. Mi mostra cioò che ha preso: una foto.
C'è lui con una ragazza.
La prendo e la guardo.
Lei è davvero bella: capelli biondo scuro, linghi fino alle spalle, magrolina e con un bellissimo sorriso.
- Chi è? - abbassa lo sguardo prendendo un grosso respiro.
- Lei... era Fiona - abbassa lo sguardo.
Non so che dire. Ha detto "era", perchè?
- Perchè era? -
- E' morta - sussurra.
Rimango spiazzata ancora una volta.
Lo vedo stringersi leggermente, come a volersi proteggere da qualcosa. Mi avvicino lentamente e gli alzo il viso con una mano. Tutto quello che riesco a vedere adesso sono i sui occhi: arrossati e pieni di lacrime.
Sento come se milioni di spade infuocate mi stessero trapazzando e lacerando ogni singolo lembo di pelle.
Lui cerca di evitare comunque il mio sguardo rteando gli occhi da una parte all'altra della stanza, ma io sento che sta male.
Non so spiegare bene che sensazione sto provando, ma è come se leggessi la tristezza in tutti i movimenti che compie in questo momento.
- Tom stai... stai piangendo? - abbassa lo sguardo, ma io gli rialzo il volto.
- Chi era Tom? - gli chiedo facendomi prendere da un attacco di disperazione e tristezza.
- Lei era... - sospira a fatica. - ... era la mia... la mia ragazza... - deglutisce.
La sua ragazza? Non sapevo che avesse avuto una ragazza serai. Eppure, pensandoci, quella frse di Jorg forse adesso ha un senso.
Era lei la ragazza a cui Tom ha detto 'ti amo'.
- Tom posso chiederti... come... cosa le.. è successo - chiedo con un filo di voce.
Ho paura di parlargli anche se vorrei stringerlo fra le mie braccia e coccolarlo. Mi sta davvero piangendo il cuore vedendolo in questo stato.
- L'ho... l'ho conosciuta quando sono andato a vivere da Jorg... lei abitava con suo padre... la sua casa era prorpio di fronte alla mia... ogni volta che mi affacciavo dalla finestra la vedevo seduta sul muretto fuori casa sua, con gli auricolari nelle orecchie... stava sempre lì... a votle restavo lì a guardarla perchè mi infondeva serenità... la guardavo e mi rendevo conto che lei era perfetta... una sera ci incontrammo in un posto non molto lontano da casae ci sedemmo insieme su una panchina... ci mettemmo a parlare e io mi perdevo in ogni sua parola... non so dirti cosa mi sia successo con lei ma io quella sera le dissi che... che l'amavo... era così felice e lo ero anche io solo che... cazzo io mi...mi sono sentito in colpa per tutto questo tempo - riabbassa lo sguardo ancora pieno di lacrime.
Respira rimorosamente e le sue mani, lasciate cedere libere sulle gambe, tremano.
Sto cominciando a percepire un certo bruciore al naso e gli occhi mi si stanno bagnando di lacrime.
Vederlo così mi fa sentire ale. Non avevo mai visto questo lato di lui, non lo avevo mai visto piangere. Lui era quello forte, era lui quello che mi infondeva tutta la sicurezza di cui avevo bisogno.
Vederlo in questo stato mi sta dimostrano quella parte di Tom che non cnoscevo. Questo, forse, è il Tom di cui parlava Bill tanto tempo fa. Questo davanti a me è il vero Tom.
- Tom... - sussurro appena poggiando una mano sulla sua. - ... non so cosa sia successo a questa ragazza ma tu non devi sentirti in colpa - cerco di essere il più convincente possibile anche se le parole mi escono spezzate e si ercepisce tutta la tristezza che sento adesso.
- No... io dovevo tornare a casa con lei e invece.. invece l'ho fatta andare via sola... Bionda io ho sentito un rumore assordante... non lo dimenticherò mai... mi sono voltato a qualche metro più avanti c'era lei... cazzo Bionda era... era in una pozza di sangue e... - lo vedo, nella penombra, mordersi le labbra. Le stringe forte e dopo qualche secodno sento qualcosa di bagnato colpire il dorso della mia mano.
Una lacrima.
Fredda e piena di sentimento.
- ... mi è morta davanti agli occhi Bionda... sono passati due anni e da quel giorno ho gli incubi tutte le notti... la sogno stesa lì a terra con tutto quel sangue.. è orribile - alza lo sguardo e i miei occhi si imbattono nei suoi.
Sono completamente arrossati e pieni di lacrime pronte sfuggire. Infatti dopo pochi secondi scivolano dagli occhi per andare a bagnare le sue guance.
Mi sporgo in avanti e lo tiro fra le mie braccia. Lui si lascia abrracciare e dopo qualche secodno lo sento singhiozzare.
Ho un dolore allo stomaco e al cuore che mi risucchia.
Vorrei sapere di più, ma per il momento lo lascio libero di piangere. In fondo io sono qui per consolarlo in ogni momento.
Lentamente ci sdraiamo sul letto. Rimaniamo così, abbracciati.
Cerco di dimostrargli tutto l'amore che ho per lui in questo abbraccio anche se è difficile. Continua a piangere e io mi sento sempre peggio.
Stavolta sono io a dovergli dare coraggio, stavolta tocca a me il lavoro più duro.
  
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