Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
Segui la storia  |       
Autore: xwishingbieber    15/09/2012    0 recensioni
"Piacere, Justin". Mi ricordo le sue mani, lisce, che sfiorano la mia guancia. "Ti ricordi il nostro primo incontro? In un sogno, un bellissimo sogno, qualche tempo fa". Mi butto tra le sue braccia, mi sento viva. Sta iniziando la nostra storia, quella storia su di noi.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Il freddo del mattino mi sveglia di colpo e mi ritrovo distesa sulla panchina abbracciata a Justin. Quanto può essere bella una persona mentre dorme? Io sembro un misto tra un procione e un panda, lui è bellissimo. Ha quei capelli che mi fanno venire un po’ di malinconia, mi fanno ricordare tutti i momenti ormai svaniti nel nulla: i capelli a caschetto, il video di One Time, il suo odioso hair flick, la sua risata da bambino. Ora è grande, basta quel taglio, basta voce da bambino. Ha quegli occhi che riescono a emozionarmi anche se chiusi, sono perfetti. Sul sopracciglio ha una cicatrice. Come può essere perfetto anche con un difetto? E quelle labbra, dio, le più belle che io abbia mai visto.
Distolgo il mio sguardo dal suo, mi alzo e prendo la borsa. Cerco i trucchi per sistemarmi un po’, sembro davvero un misto tra un procione e un panda. Mi rimetto l’eyeliner, un po’ di matita e di fard, ora sto leggermente meglio. Mi siedo a terra, lo fisso aspettando che si svegli. O forse potrei fare come nei cartoni animati, vado lì, lo bacio e ci sposiamo. Sarebbe bello, già. Rido tra me e me come una scema, si sveglia.
-Giorno- gli dico sorridente.
-Sì anche a te, mmh- mugugna. Molto simpatico al mattino, eh.
-BUONGIORNO!- gli urlo vicino all’orecchio, modo molto utile per finire al cimitero.
Si alza di colpo confuso.
-Ah, scusa, buongiorno anche a te- inizio a ridere, menomale che pensavo fosse perfetto appena sveglio. Ha i capelli ovunque, gli occhi ancora assonnati, è buffo.
-Fa freddo- gli dico soffiandomi il naso.
-Prendi la mia felpa, dev’essere qui da qualche parte- ha freddo anche lui, trema peggio di una foglia.
-No tranquillo, forse è meglio che ora torni a casa, mi aspetta una bella sgridata da mia mamma.- cerco di non sembrare tanto preoccupata, ma in realtà lo sono eccome.
-Okay, aspetta che ti accompagno- si alza in piedi e si avvicina a me, mi guarda dritta negli occhi e sorride.
-E’ molto gentile da parte tua, ma forse è meglio che vado da sola, sai se mia madre mi vedesse con un ragazzo la prenderebbe peggio del previsto-
-Hai ragione. Beh, allora poi ci sentiamo, il mio numero ce l’hai, no?- posa la sua mano sulla mia spalla, è gelida.
-Sì, dovrei avercelo qui- tiro fuori un foglietto dalla tasca dei jeans.
-Benissimo, allora..- non gli faccio finire la frase e lo abbraccio forte a me. Subito non capisce, ma poi ricambia. Non è più la felpa a riscaldarmi, ora è lui. Riesco a sentire i battiti del suo cuore in contemporanea con il mio e no, non c’è sensazione più bella di questa.
-Allora ci rivedremo- finisco io.
-Esatto-
-Io vado allora. Ciao- sorrido, lui ricambia, dopodiché si allontana.

Sto per piangere, mi manca già. È stata una notte indimenticabile, mi sono sentita me stessa per una volta. Faccio un passo, poi un altro ancora, mi fermo, mi giro, sospiro e poi continuo per la mia strada. Questo per altre cinque o sei volte. Sì, ho il suo numero di telefono, però lo vorrei qui con me ancora. Non per un secondo, non per cinque minuti, non per due o tre anni: per sempre.

Vorrei svegliarmi tra 40 o 50 anni e trovarlo ancora vicino a me, vorrei raccontare ai miei nipoti che l’uomo che ho tanto amato nel passato è lì vicino a me, vorrei fare l’uncinetto davanti al fuoco mentre lui è seduto sulla poltrona a leggere il giornale. Ma so che non capiterà mai, lui è un cantante e io una ragazzina, devo farmene una ragione.

Arrivo davanti a casa spegnendo tutti i miei pensieri, busso alla porta aspettando che qualcuno mi venga ad aprire.
-Chi è?- sento urlare dall’altra parte della casa.
-Io, Zoey!-
Si apre la porta.
-Amore!-
-Zia?!-
Ah sì, ora ricordo. Oggi è il compleanno di mio fratello, chissà quanti altri parenti arriveranno!
-Come mai sembri così sorpresa di vedermi? Dai vieni di là che ci sono tutti gli altri- mi mette il braccio intorno alla schiena e mi accompagna in cucina, come se non sapessi dove fosse.
-La mamma è tanto arrabbiata con me?- chiedo tanto preoccupata.
-No, tranquilla, le è passato tutto. Infondo ti capisce, anche lei ha fatto queste scemate da ragazza, quindi non c’è motivo di preoccuparsi!-
L’ha detto davvero? Siamo sicuri che non sia la mia vera madre ma un semplice alieno?
La vedo, è seduta in una sedia vicino alla finestra, guarda fuori mentre si tocca il braccialetto che le avevo regalato qualche anno fa. Non l’ho mai vista così, davvero.
-Vai a salutarla, dai!- mi incita mia zia. Annuisco e vado verso di lei; si gira, la guardo, mi guarda e scoppiamo in una risata. L’abbraccio, non dovevo comportarmi così con lei.
-Non farlo mai più, okay?-
-Promesso mamma-
Sento la felpa bagnata, sta piangendo. Un attimo, la felpa?! Oddio, mi sono dimenticata di restituirla a Justin!
-Ma questa non è tua- aggiunge mia madre con sguardo furtivo.
-Ah, ehm, storia lunga mamma, poi ti racconterò-
-Okay, dai. Ti voglio bene piccola.-
-Anche io, mamma, tantissimo-

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber / Vai alla pagina dell'autore: xwishingbieber