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Autore: MssAgrippina    15/09/2012    3 recensioni
-Sirius Black a un paio d’ore dal nuovo anno, aveva già mandato all’aria i buoni propositi ed era del tutto sicuro, che non avrebbe mai più avuto un anno magnifico e spassoso come il precedente.
-Emmeline Vance stava odiando Charles Potter che aveva distrutto una delle poche certezze del suo amato, e che a breve avrebbe spezzato il cuore del suo unico figlio.
-Lily Evans mai aveva visto James gridare così tanto, Sirius ridotto a straccio come quella sera e mai si sarebbe immaginata che sarebbe stata proprio lei a dover tirar su due dei malandrini. Per Paracelo in gonnella e tacchi a spillo in che situazione strampalata si era andata a cacciare?
-Alice Prewet abbracciata al suo amore spera di non essere lei a dirlo a Jimm.
-Franck Longbatton si stava amaramente pentendo di non essere rimasto a Hoqwarts.
-James Potter quella mattina quando si era alzato era il ragazzo di diciassette anni più felice di Inghilterra.
-Peter Minus voleva bene a James e tutto ciò lo dispiaceva molto.
-Remus Lupin era certo che quell’anno sarebbe stato disastroso e che lui già un paio d’ore prima che iniziasse doveva eleggersi eterno responsabile.
•no drabble!
Genere: Comico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Paciock, Frank Paciock, I Malandrini, James Potter, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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- Questa storia fa parte della serie 'È qui che si trova il cuore ...'
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UN'ORA 


 

La luce del camino scoppiettava riflettendo le sue fiamme sulle pagine consumate di un libro scolastico e, su una chioma rossa che continuava imperterrita a sottolineare quegli scritti. L'ora era ormai tarda – e lo sapeva bene – ma dei rumori provenivano dal piano superiore, alzò la testa di scatto, poi si destò e attese. Qualcuno, anzi più di uno forse, stava scendendo come una mandria d’ippogrifi inferociti, molto probabilmente per combinare qualche altra malefatta. E sì perché non c'era neanche bisogno di fermarsi a pensare chi potesse essere, solo loro, solo loro potevano scatenarle quell'emozione di rabbia a quell'ora del mattino. Questa volta li avrebbe messi in punizione, tutti nessun escluso.
Aspettava, questioni di secondi ormai e sarebbero arrivati in sala comune, eccoli, anzi mi correggo “eccolo” non era sceso nessun altro, una sola chioma bruna dai numerosi ciuffi sparati per aria in ogni direzione, occhiale rotondi e posizionati in maniera leggermente storta sul naso a coprire quegli occhi marroni fugaci e vispi da perfetto malandrino, un attimo e gli altri dove erano finiti??
“Evans tutto bene? Sei li imbambolata da parecchi secondi” e mentre queste parole uscivano dalla sua bocca, il suo sguardo non era ammiccante e provocatorio come suo solito bensì solo stanco e forse leggermente arrabbiato, si deve essere un po' di rabbia quella che vedo nei suoi occhi.
“Potter che cosa era tutto quel baccano? Cinque punti in meno a Grifondoro per aver svegliato buona parte del dormitorio maschile!”. Si senti leggermente osservata -come al solito, da lui- “Siamo a sessanta punti dall'inizio della settimana, lo sai che vuol dire caposcuola Evans?”
“Sentiamo Potter!”, “Che dovrò far allenare la squadra almeno il doppio più del dovuto. E, quando sapranno il motivo avrai dodici occhi puntati addosso leggermente infuriati” il leggermente l'aveva a dir poco sottolineato. Stava scherzando lui adorava il quidditch e di questo tutta Hogwarts e dintorni ne era a conoscenza, si preoccupava così tanto per la squadra? La stava fissando di nuovo, doveva rispondere e per le rime. “Beh la colpa è solo del loro capitano, caposcuola Potter!”.
Che cosa sta facendo ora? Perché si siede sul divano? Che poi in teoria starei occupando io, ma in pratica preferisco studiare sdraiata per terra. Farò finta di nulla, torno a studiare … studiare è un eufemismo sta li a fissarmi. Che cosa potrà mai trovare di così interessante?!?
“Studi trasfigurazione di notte?” cosa ci sarebbe di male a studiare trasfigurazione di notte? L'unica materia dove in verità non è che riesca molto bene, al contrario del qui presente boccinofilo Potter. La materia in cui meglio riesce. “Non ho avuto tempo prima” si così va bene, non mi sono sbilanciata. “Oh forse è la materia che ti da più problemi?, quindi hai bisogno di tempo e molto silenzio che troveresti in biblioteca, luogo in cui però non potresti fare pratica.” riassuntivo il ragazzo, lo guardo, attentamente, occhi negli occhi, verde nel marrone, giada nel cioccolato – potrei scottarmi se volessi - “ Mai pensato a ripetizioni Evans?” eccolo rispuntare quello sguardo da malandrino e da cascamorto che ormai conosco così bene da poterlo distinguere tra mille per tutte le volte che mi era stato rivolto durante quegli anni. “E dovresti darmele tu queste ripetizioni Potter?”
“Beh sono o non sono il più bravo del corso? Di certo non puoi chiedere a Peter giusto Evans?” .
Non aveva tutti i torti, e quello sguardo? Così forte da trapassarmi il cervello?!
“Dovresti preoccuparti del tuo migliore amico, dato il fatto che è ancora più scarso di me” o no!!!!!!!
“Sir basta e avanza per Peter, mettiamola così il loro è uno scambio equo-solidale!”.
Mi ha fatto l'occhialino!!  no, no, no … “E cosa dovrei darti io in cambio?un uscita ad  hogsmade? Sai già la risposta Potter!” e, mentre lo guardo fiera e soddisfatta il suo sorriso si spegne e il suo espressione perde qualche colpo. Quando cambia così radicalmente mette tristezza, per quanto io possa detestarlo so benissimo che è il pilastro della nostra casa, con la sua felicita, il suo umorismo e buon umore, ci rende migliori, tutti. Questioni di attimi, poi solleva nuovamente gli occhi su di me ed ecco arriva la sua richiesta: “Faremo una lezione, se sarai soddisfatta di me come insegnante ne faremo una seconda, se sarai compiaciuta di me anche dopo la seconda lezione, dovrai dedicami una tua ora, una passeggiata sulla riva del lago, ma possiamo stare anche qui sul divano, allora?”.
Aveva detto tutto di corsa senza fermarsi un attimo, aveva richiesto una passeggiata o il divano, e un’ora!?!?! tutto qui? Ben certo che riesco a sopportarlo per due ore, perché non dovrei riuscirci per tre?  Aspetta due ore? Due ore sola con Potter? È un’eternità, beh ho esagerato eternità zfa … siamo  qui da venti minuti e a parte i cinque punti che mi ha fatto togliere alla mia casa, non mi ha dato altri modi per rimproveralo. “Va bene!” questa volta è come fulminato, sotto shock, se mi sviene qui?? Oddio forse l'ho ucciso? Ho fatto fuori il mio nemico numero uno a cui per altro ho appena concesso tre ore del mio tempo! Sarei dovuta rimanere in dormitorio … perché non risponde?
“Potter, POTTERRRR!!!” eccolo, il ritorno dal al di là! “ Bene Evans, ci vedremo domani dopo le lezioni, l'aula sei nella parte Ovest del castello andrà bene, è in disuso da anni.” .
Non ho altro da aggiungere né ai pensieri ne ha parole. Raccolgo i miei libri e giro la schiena per andarmene, poi ricordo! “Potter” mi sta fissando, non ha fatto altro per tutta la sera “Perché sei in piedi a quest'ora?” fu come se gli avessi ripescato un ricordo lontano, se ne era completamente dimenticato. “Sirius mi ha sbattuto fuori dalla stanza” “Sbattuto fuori'?” AHAHAHA … perfino il suo migliore amico delle volte deve trovarlo insopportabile. “Beh si sarà sicuramente addormentato, torna in dormitorio o sarò costretta a toglierti altri punti” “Impossibile, ha bloccato la porta, starò qui, o vuoi che salga a fare baccano? Oh … saresti così dolce da ospitarmi!?!” lo sapevo, non poteva riuscire a fare il serio per più di mezz'ora, eccolo di nuovo con le sue battutine provocatorie. “Buonanotte Potter” “Buonanotte Evans”. Stavo per mettere il primo piede sulla scala che conduce al dormitorio femminile quando lo sento vicino a me.
“Potter che stai facendo?” mi guarda come da suo solito ormai, e mi consegna la mia piuma che a quanto pare avevo scordato sul tappeto. “L'avevi dimenticata sogni d'oro” mi stampa un bacio sulla guancia e mi da le spalle. Salgo i primi scalini, poi mi fermo questo e il posto migliore per osservare la sala comune senza essere notata, uso questo trucco tutte le mattine per assicurarmi che lui non sia già lì ad assillarmi da appena sveglia, lui ora e lì e guarda nella mia direzione, mi avrà visto?? Meglio andare a dormire.
 
 

*

 
 
 

Aveva dato un bacio alla Evans!! Certo era solo un bacio sulla guancia, ma era pur sempre un bacio alla Evans … la EVANSSS. E lei? Non aveva detto nulla, non le aveva gridato contro, non gli aveva tolto dei punti e non l'aveva cruciato. Era sano e salvo dopo averle stampato un tenero e casto bacio sulla guancia, che per dire è la guancia più morbida delicata tenere e profumata che avesse mai baciato. E non era finita qui la serata, lei gli aveva concesso un’ora, lei l'aveva fatto, anzi no, tre ore, tre ore in sua compagnia. Questa volta doveva ringraziare Pad, gli avrebbe comprato un regalo immenso per sdebitarsi del grandissimo favore che inconsciamente gli aveva fatto. Doveva avvisarlo subito, gridarlo a tutto il castello!!! Raggiunse la porta del suo dormitorio in due minuti,saltando gli scalini tre a tre. E ora? Non poteva svegliare l'intero dormitorio, si sarebbe arrabbiata e molto probabilmente avrebbe detto addio a quelle tre ore. E pensandoci bene non poteva di certo mettere gli striscioni, conoscendola non avrebbe gradito. Forse non doveva dirlo a nessuno! Ma Pad, l'artefice di questo miracolo doveva pur venirne a conoscenza. Si era deciso.
Tornò in sala comune molto più lentamente di com’era risalito verso la sua stanza. Il fuoco stava per spegnersi, doveva essere veramente tardi. Cerco il suo magnifico specchio nelle tasche, lo avvicino al viso e “Prongs chiama Pad, Pad risponde?” trenta secondi, cinquanta secondi, un minuto, nulla, nessuna risposta. “Sir, Sir ti ho svegliato?” un altro minuto e il suo fedele migliore amico ancora non si era deciso ad alzarsi dal letto. “SIRIUS BLACK SVEGLIATI IMMEDIATAMENTE E SCENDI IN SALE COMUNE” “uhcuch ti avevo sentito, stupido trooll, ma forse il tuo cervello non più grande di un boccino non ha afferrato che volessi continuare a dormire” era arrabbiato! Ma avrebbe capito. “Sir, certo che avevo capito che volevi dormire, ma è di estrema urgenza quello che ti devo dire! SCENDI”. Non l'ho vedeva più, Sir non era più nello specchio. Quell'idiota del suo ex-migliore amico si era rimesso a dormire. Molto bene non l'avrebbe messo al corrente di nulla. Ma doveva dirlo a qualcuno!! Sdraiato sul divano, fissava le fiamme che ondeggiavano nel camino, una danza rossa che lo catturava e come un incantesimo gli teneva gli occhi puntatati in quella direzione. Sarebbe potuto restare così per tutta la notte, di certo non sarebbe riuscito ad addormentarsi, idea folle, se nessuno l'avesse disturbato. Ciò avvenne, rumori di passi si sentivano scendere verso la sala ormai poco illuminata. Non riusciva a capire se arrivassero dal dormitorio maschile o da quello femminile. Se era Pad? Non l'avrebbe considerato, l'aveva fatto sentire abbandonato. Non sarebbe riuscito a tenergli il muso per più di qualche ora comunque, loro non avevano mai litigato e di certo non l'avrebbero fatto ora, per una svista di Pad, una poteva anche concedergliela no?? Ecco gli stava già perdonando il torto, se così poi si poteva chiamare.
“Chi c'è?”, i passi erano arrivati fin al camino, una voce femminile, non la sua. Ma quella di una delle sue più care amiche. “Il grande e bellissimo capitano” appositamente avevo deciso di non scomodarmi, rimasi sdraiato sul divano, fu lei ad avvicinarsi. Si sedette sulla poltrona avvicinandola al camino. “Lily l'aveva detto che probabilmente avresti dormito qui”, Lily l'aveva detto? Forse ne aveva parlato con loro, come lui avrebbe voluto farne con Pad. “Mary non dovresti essere a dormire? Ti voglio riposata per domani!” un sorriso malandrino gli si stampo sulla faccia, sorrise e “Capitano sono in ottima forma, dovresti preoccuparti per te stesso più tosto! Dormire sul divano!”
Mary, sempre simpatica lei. Un’ottima cacciatrice comunque. “Che altro vi ha detto la Evans?” a quel punto mi misi a sedere e mi passai un mano sui capelli, non che si fossero ammosciati ma mai dire mai. “Lily? O nulla” non voleva dirgli nulla. Segreti tra amiche. “uzf” Mary si alzò e si accomodò vicino a me “Perché c'è qualcosa che doveva dirci?”, la curiosità era una brutta debolezza. “No niente di rilevante, sai credo che andrò a fare una passeggiata, buona notte McDonald!” “Notte capitano”. Sbaglio o mi ha fatto l'occhialino? No non sbaglio. Neanche il tempo di varcare il ritratto che Mary mi aveva raggiunto “James l'aula sei è una stanza molto appartata, sai come dicono i babbani?” cosa potranno mai dire i babbani di così utile per lo studio della trasfigurazione? “No, mi allumini?” “Tieni le mani in tasca, capito James?” ah ecco a cosa si riferiva, alle mie cavalleresche intenzioni “Dormi sogni tranquilli Mary, non farò nulla che lei stessa non approvi!” e questa volta fui io a farle l'occhialino. Poi usci dalla sala comune, un buon pezzo di torta, si è di questo che aveva bisogno, forse anche del mantello dell'invisibilità per raggiungere le cucine , dannato Pad, se l'avessero scoperto avrebbe avuto la sua punizione sulla coscienza.   Per Godric in persona che sarebbe andata così!

   
 
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