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Autore: LyStyles    15/09/2012    1 recensioni
Non riuscivo a capire cosa era successo in quell’estate che aveva fatto cambiare completamente la mia opinione su di lui.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I fell in love with my best enemy.


Non riuscivo a capire cosa era successo in quell’estate che aveva fatto cambiare completamente la mia opinione su di lui.
Certo, tutto era nato grazie alla stupida professoressa di lettere, uno stupido giorno in cui decise, sfortunatamente di cambiare la disposizione dei banchi.
Tutto nacque grazie ad uno stupido: “Wilson, accanto a Styles.” Sussurrato con la solita vocetta roca che aveva quella addormentata professoressa.

Uno sbuffo seguito da qualche imprecazione, sia da parte mia che da parte sua e ci sedemmo sui due banchi l’uno accanto all’altra, ben distanti, senza sfiorarci e ognuno che guardava dall’altra parte dell’altro.
Era risaputo ormai, in tutta la classe che io e lui ci odiavamo, tutto nacque dal nostro orgoglio, troppo grande per essere oscurato da qualcun altro.
Iniziò uno dei primi giorni di scuola e durò per tutto l’anno, almeno fin quando non ci misero accanto di banco.
Iniziammo a diventare amici scambiando due parole dopo la prima ora del primo giorno accanto, “Io mi faccio i cazzi miei tu, ti fai i cazzi tuoi, convivenza pacifica.”

Col tempo iniziammo a parlare, a scambiarci opinioni, su scuola, cantanti, e ragazze o ragazzi, finchè forse diventammo quasi amici.
Harry, aveva i capelli corti che teneva in una cresta un po’ scombussolata, il viso dolce, gli occhi verdi come degli smeraldi, e quel sorriso bellissimo.

L’estate arrivò troppo presto forse, fra due risate e due scherzi, fra mattine in cui passai a consolarlo per le sue pene d’amore e mattine passate con le lacrime agli occhi a sfogarmi di quello che era successo.
Passammo così, dall’odio all’amicizia in due mesi, cominciando a chattare anche il pomeriggio e ad toccarci e sfiorarsi involontariamente, o almeno così doveva essere.
Poi iniziarono le battutine stupide, dei miei compagni stupidi sull’amicizia che si era creata fra noi, che non era assolutamente più di una amicizia, almeno in quel periodo.




Harry mi sfiorò il braccio con le dita del braccio con cui mi cingeva al collo e mi strinsi un po’ di più al suo petto, appoggiandoci sopra la testa.

-A cosa stavi pensando.- Sussurrò contro i miei capelli baciandomi dolcemente la testa,
-A come è nato tutto questo.- Risposi, e sorrisi fissandolo negli occhi baciandogli le labbra un po’ rosee e carnose.
-Ti ricordi quella volta in cui ti dissi che ti amavo così per scherzo perché mi avevi detto che avresti fatto copiare inglese?- Chiese e io annuì, come dimenticarlo.




Il secondo anno era appena iniziato, e qualcosa era cambiato in lui, sarà stata l’estate, la pelle abbronzata, i capelli ricci lasciati crescere che gli arrivavano a coprire gli orecchi, saranno stati gli occhi verdi che mi avevano fulminato, oppure le parole convincenti di una amica, fatto sta che provai qualcosa quel giorno, qualcosa che non avevo mai provato con lui.
-Eddai, mi fotocopi inglese?- mi stava supplicando, correndomi quasi dietro.
-No, dovevi farlo a casa.- sorrisi un po’  e mi morsi un labbro arrossendo quando incrociai quegli occhi verdi.
-Ti prego.-
-Uff, sei un rompipalle.- Commentai scuotendo un po’ la testa.
 -Grazie, grazie, ti amo.-
Le guance si tinsero di rosso, e non ci fu tempo di replicare perché le mie amiche arrivarono e mi portarono via.


-E ti ricordi quando ti dissi che avevo detto “ti amo” per davvero solo una volta?- Annuii ancora sorridendo.



Giornata di cazzate, con due ore senza professori, e io e lui a parlare del più e del meno, di ragazzi e ragazze, di ex, di amore e amicizie.
-Quante ragazze hai avuto?- Chiesi appoggiandomi con la testa sul banco fissandolo.
-Pfff, troppe, non lo so nemmeno io.- Ridacchiò sfiorandomi il braccio col suo.
-E quante volte hai detto “Ti amo”?- continuai curiosa e forse, perché no un po’ gelosa.
-Tante volte.- Scoppiò a ridere lui.
-Quante volte lo pensavi sul serio?-
-Una volta sola.- e non ci furono più parole, abbassò la testa e la campanella dell’uscita suonò e ci congedammo con un sorriso.



-Tu eri l’unica ragazza che pensavo di amare.-
-Eravamo pazzi, eravamo piccoli.- sorrisi contro le sue labbra.
In effetti era nato tutto come odio, prima diventato amicizia, poi amore, e forse il detto, “chi disprezza compra” non era poi così sbagliato.
Il nostro amore, era destinato a finire come quei soliti amori del liceo, quei ragazzi che ami e dimentichi, quei ragazzi che rivedi alle rimpatriate di classe venti anni dopo la fine dell’ultimo giorno di scuola per scambiarvi le vostre storie sulle vostre famiglie e piangere qualche lacrima ripensando alle cazzate fatte, a quell’età in cui sembrava tutto così leggero e bello.
Invece dopo tutti quegli anni, eravamo ancora lì.
-Sei l’unica che abbia mai amato.- Continuò passando una mano dolcemente sul mio pancione.
C’erano stati altri ragazzi per me e altre ragazze per lui, c’era stato un addio e c’era stato un ritorno.
-Ti amo.- Sussurrai prima di baciarlo dolcemente.



-Scommettiamo che se ti bacio non ti tiri indietro.- Rise un po’ facendosi sempre più vicino.
-Non bacio ragazzi che non mi piacciono.- Ribattei.
-Allora scommettiamo.- si avvicinò così tanto, con gli occhi verdi fissi nei miei, sempre più lentamente, finche le labbra si toccarono, cominciarono ad aprirsi un po’ e le nostre lingue giocarono un po’.
-Hai perso la scommessa.- Soffiò al mio orecchio.
-Zitto e baciami.- Sussurrai.
Ridacchiò un po’ e “Mi piaci” Disse ormai contro le mie labbra.



-La prof ci ucciderà- commentai col fiatone prima di entrare in classe con più di cinque minuti di ritardo.
Rise e mi baciò ancora una volta prima di aprire la porta di classe per entrare.
-Mi scusi professoressa.- Dissi con le labbra che sapevano ancora di lui e lei annuì un po’ prima di segnarsi sul registro i nostri nomi, con la classe che già bisbigliava teorie su cosa avessimo potuto fare noi due insieme, e chissà, forse questa volta non le avremmo smentite.







Oddio, mi sto vergognando tantissimo.
Non sono abituata a postare cose etero, lo sapete. XD
Ma questa è una cosa troppo personale.
Lasciatemi una piccola recensione.
-Ly.
   
 
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