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Autore: Agatacourage09    15/09/2012    0 recensioni
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era passato un mese e mezzo dal mio primo incontro con Dream e da quel giorno non ci eravamo più separati. Stavo imparando a conoscerlo giorno per giorno come lui faceva con me anche se in fondo mi aveva capito dal primo sguardo che c’era stato tra noi. Adesso mi trovavo a pancia in giù sul suo letto aspettando che uscisse dal bagno dove si trovava da almeno mezz’ora. Sbuffai guardando l’orologio. Se non si fosse sbrigato saremmo arrivati in ritardo a quella stupida festa alla quale mi aveva costretto ad andare. Io avevo sempre odiato qualsiasi tipo di festa o cose simili ma era impossibile dire di no a Dream: mi aveva torturato per giorni dicendomi, ogni 5 minuti , quanto sarebbe stata bello mascherarsi per Halloween come facevano i bambini e che se non ci fossi stata anche io a quella stupida festa lui sarebbe rimasto a casa. Avevo detto di no sin dalla prima volta in cui me ne aveva parlato ma col tempo era riuscito a farmi sentire in colpa perché lo avrei fatto restare a casa ad annoiarsi così in colpa da costringermi ad andare alla festa e perdere due pomeriggi al centro commerciale con lui per trovare uno stupido vestito da diavolo. Quel vestito da diavolo era davvero bello ma non si addiceva per nulla al mio corpo ma visto che lui doveva per forza vestirsi da angelo io dovevo restare al gioco e fare il suo opposto. Sbuffai un'altra volta alzandomi e aprendo la porta quando mi ritrovai Dream davanti. Rimasi per almeno un minuto buono con la bocca aperta senza fiatare. Ripensandoci quel vestito gli stava a pennello, in fondo lui era proprio il mio angelo. Mi aveva salvato la vita da quando lui era arrivato nella mia città e vedevo di nuovo tutto a colori. ‘’Sono così brutto??’’ piagnucolò guardandosi e mettendo il broncio. ‘’Sei bellissimo Dream’’dissi ritrovando l’uso della parola ‘’Lo so’’ mi rispose alzando il sopracciglio e dandomi un bacio rumoroso sulla guancia’’Bene ora tocca a te diavoletta!’’ disse porgendomi il mio vestito. Il vestito non era male ma per i miei gusti era troppo appariscente per non parlare del cerchietto con le corna rosse che avrei dovuto indossare. Afferrai il vestito e mi trascinai lentamente verso il bagno. Appena chiusi la porta mi guardai allo specchio e sorrisi. Non ero così felice da una vita o forse non lo ero mai stata. Mi misi in fretta il mio bel vestito rosso e nero e il cerchietto ma qualcosa non mi convinceva così afferrai la mia piccola pochette con dentro i trucchi e iniziai a creare un trucco piuttosto pesante sul nero nei miei occhi castani, misi un po’ di rossetto rosso sulle labbra carnose e infine arricciai i capelli visto che sembravano i capelli di una appena svegliata. Quando ebbi completato la mia “opera d’arte” mi guardai soddisfatta allo specchio ‘’Demiiiii sei pronta?’’ urlò Dream da dietro la porta facendomi saltare in aria. Aprii la porta e lo fulminai con lo sguardo mentre lui mi faceva gli occhi da cucciolo ‘’C’è bisogno di urlare tanto?’’ gli chiesi andando verso la sua stanza per prendere la borsa e il mio Iphone. ‘’Siamo in ritardo!’’disse secco guardandomi.’’E lo sai di chi è la colpa?’’ alzai un sopracciglio. ‘’Ovvio tua’’ disse come se fosse ovvio mentre io scoppiavo a ridere e camminavo verso la sua porta di casa. ‘’Tesoro mio ci hai messo più di mezz’ora per prepararti.’’ Mi guardo e aprii la porta di casa ‘’Ci ho messo così tanto?’’ fece una smorfia e uscii insieme a me dalla casa. ‘’Ehm credo proprio di si! ’’ ridacchiai ‘’Uffa’’ sbuffò mettendo il suo fedele broncio che mi faceva sciogliere ogni volta. ‘’Ah andiamo con la macchina di mamma! ‘’ esclamò battendo le mani e aprendo la portiera. ‘’perché? Da quando in qua sei in grado di guidare?’’ lo fissai per qualche secondo e scoppia a ridere mentre pensavo ad una cosa accaduta qualche giorno prima. Eravamo a fare una passeggiata con le bici vicino a casa mia e mentre lui era intento a guardarsi addosso, era finito spalmato su un albero. ‘’Si’’ disse offeso facendo una smorfia. ‘’Spero di non morire’’ mi feci il segno della croce sul petto ridendo e salii sulla macchina. Il ragazzo accanto a me infilò le chiavi e mise in moto guidando in silenzio fino al locale dove si sarebbe tenuta la festa. Quando vidi la folla che c’era fuori e dentro al locale sbiancai. ‘’Se vuoi torniamo a casa’’ disse Dream accarezzandomi il palmo della mano dolcemente.’’Ce la posso fare’’ dissi deglutendo e stringendo la sua mano. ‘’Davvero torniamo a casa..’’ disse mettendo in moto ma lo bloccai appena in tempo. ‘’No andiamo! ’’ dissi convinta sorridendo e scendendo finalmente dalla macchina. La musica spettrale si sentiva anche da fuori e c’erano streghe, vampiri e cose simili ovunque. Dream corse verso di me e mi strinse la mano. ‘’Dai è solo una festa..divertiamoci!’’ mi disse mentre entravamo nel locale. Eravamo alla festa da almeno un’ ora e mezza ed eravamo già ubriachi fradici ma era anche l’unico modo per far divertire una tipa come me. Ballavamo come due pazzi al centro della pista tenendoci per mano e saltellando come esauriti. ‘’Ma lo sai che ti amo tanto?’’ disse mettendo le braccia attorno al mio collo. ‘’ Ma certooooo!’’ urlai e scoppiai a ridere trascinandolo verso il bancone ormai senza forze per continuare a ballare. ‘’Sfigati!’’ urlò qualcuno alle nostre spalle mentre io sorseggiavo un altro bicchiere di vodka come se nel mio corpo non ci fosse già abbastanza alcol. Mi girai avvicinandomi barcollando un po’ a chi aveva parlato seguita da Dream che beveva e rideva da solo. ‘’Ciao a te sfigato’’ dissi come se fosse normale per me parlare così. L’ alcol faceva uscire la persona che in realtà volevo essere: la ragazza che non aveva paura di nulla e sapeva divertirsi godendosi al pieno la vita. Il ragazzo si avvicinò a me e mi diede una spinta che mi fece arrivare fino al bancone mentre tutti si giravano. ‘’Ti avevo detto di non toccarla’’ urlò Dream poggiando il bicchiere sul bancone e avventandosi verso il ragazzo. Non ci pensò nemmeno un secondo che gli diede un pugno in piena faccia per difendere me. Lo stava facendo per me? Nonostante l’alcol mi confondesse parecchio le idee mi sentivo in colpa e quando vidi che il ragazzo colpi più volte Dream in pieno viso mi avvicinai a lui e con forza lo trascinai fuori. Dream si dimenava. ‘’Fammi tornare dentro ! Lo uccido!’’ urlò cercando di liberarsi ma io lo bloccai in un abbraccio. ‘’Calmati..’’ sussurrai al suo orecchio cercando di non ridere. Sentì il suo respiro calmarsi , i suoi muscoli rilassarsi e le sue braccia mi avvolsero in un abbraccio. Restammo abbracciati per qualche minuto nel più totale silenzio ma appena ci staccammo scoppiammo a ridere ancora sotto l’effetto della vodka. ‘’Torniamo a casa’’ risi accarezzando la sua guancia che era diventa rossa per il pugno che quella specie di bulletto gli aveva dato. Mi guardò e rise salendo nella macchina che era vicino a noi. Forse farlo guidare da ubriaco non era proprio un’idea intelligente ma la mia mente non era abbastanza lucida per rendersene conto. Guidava ridendo da qualche minuto senza rendersi conto che stava andando a senso vietato tanto che un motorino ci stava venendo incontro. Addio mondo crudele pensai quando vidi Dream fare di tutto per non finire contro il motorino e finire dritti contro un albero. Non fu un addio perché proprio nell’istante in cui la macchina finì contro l’albero gli airbag si aprirono impedendoci di finire in brutte condizioni, quelle che però non erano state risparmiate all’auto. Scesi barcollando e ridendo dall’auto mentre guardavo il cruscotto e il cofano distrutti e mentre vedevo un po’ di fumo uscire dalla macchina . ‘’Ops’’ disse Dream alle mie spalle ridendo come se non fosse appena successo un casino. ‘’Vamos! ‘’urlò prendendomi per mano e iniziando a camminare verso casa mia o casa sua, non capivo quasi nulla in quell’ istante, non mi ero resa conto del danno che avevamo combinato. Non avevo mai bevuto in vita mia e dopo quello che accadde non lo avrei mai più fatto. Dopo avermi accompagnato a casa io e Dream non ci vedemmo più, era come se fosse scomparso nel nulla, non veniva più a scuola, aveva cambiato casa in meno di un giorno, non rispondeva ai messaggi, non c’era nessuna traccia di lui. Quando mi resi conto che Dream non sarebbe più stato parte della mia vita il mio cuore si spezzò ,non c’era mai stato nessuno come lui, nessuno che mi avesse capito così in fretta e nonostante il mio modo di essere avesse deciso che valeva la pena essere mio amico.. ma che dico?! Lui non era un amico lui era il mio migliore amico. Non vivevo senza di lui, era diventato la cosa più importante che avessi ma a quanto pare non lo avrei più rivisto. Mi sarebbe bastato sapere che stesse bene, che fosse felice ma questo mi era negato. Erano ormai passate tre settimane, tre settimane di pianti perché il mio cuore non si rassegnava. Passavo tutti i pomeriggi fuori sperando di incontrarlo per caso da un momento all’altro ma nulla di lui non c’era più nemmeno l’ombra. Era sabato ed era molto tardi forse le 2 di notte o erano le 3? Ero al pc da un tempo indescrivibile senza fare nulla, scorrevo nel suo profilo Facebook sperando che rispondesse ad uno dei miei infiniti messaggi quando notai un suo stato. Non mi importava cosa avesse scritto perché il mio sguardo fu catturato dal luogo dove aveva scritto. Non era più a Los Angeles…era tornato a New York. Perché non mi aveva detto nulla? Perché nonostante si fosse collegato non mi aveva risposto? Tante domande giravano per la mia testa. La Demi di un tempo avrebbe incominciato a piangere senza sosta, avrebbe provato almeno a fermare le lacrime, ma la Demi che Dream mi aveva fatto diventare era forte e non si sarebbe rassegnata. Così senza dire nulla a nessuno iniziai a prendere dei vestiti a caso e li infilai nello zaino di scuola insieme a tutto quello che mi sarebbe servito. Non mi cambiai nemmeno, afferrai il telefono e i tutti i miei risparmi e senza dire nulla ai miei genitori - che non mi avrebbero mai permesso una follia del genere - mi diressi verso la stazione. Destinazione? New York!
  
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