Fanfic su artisti musicali > Lady Gaga
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Autore: Raydor    16/09/2012    1 recensioni
La guardava seduta sulla sabbia morbida, la testa leggermente piegata di lato e i morbidi capelli biondi trasportati dalla leggera forza del vento.
Fissava il mare. Quell'infinita striscia blu che sembrava interessarla come la lettura di un ottimo romanzo.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 9 : Take a deep breath.

Continuava a fissare il suo Taylor coperto solo da quel candido lenzuolo che contrastava perfettamente con il grigio delle pareti di quell'inferno. Le lacrime lottavano con tutte le loro forze per uscire dai suoi occhi ma lei non voleva dargliela vinta. Doveva essere forte davanti agli occhi del suo uomo. 
Si avvicino' lentamente, Tara capi' che doveva lasciarla sola e decise di aspett
are fuori.
Il suoi occhi verdi non avevano ancora incontrato quelli immensamente azzurri di Taylor; lui aveva avvertito la presenza di qualcuno ma non riusciva a muovere il collo per piegarsi a vedere chi fosse.
-ehi...- gli sussurro' quando i loro sguardi si incontrarono. Cercava ancora una volta di non piangere, di trattenere quelle dannate lacrime.
-piccola...- la sua voce usciva come un lamento, faticava a parlare, era come se avesse un macigno enorme sullo sterno.
-no no sssh...- sorrise chinandosi per raggiungere le sue labbra. Gliele sfioro' con un dito, stando attenta a non dargli dolore. Quei piccoli tagli su quelle labbra incredibilmente invitanti e carnose la tormentavano, era come se li sentisse lei stessa nel suo cuore. Vi poso' un bacio delicato, come se fossero fatte di un cristallo talmente fragile che avrebbe potuto rompersi tra un contatto e l'altro. Tra loro si creo' un profondo abbraccio di sguardi, come succedeva in passato.
-sei bellissima...- riuscì a sussurrarle. Una lacrima sfuggi' al suo controllo, le scivolo' lungo la guancia senza permetterle di fermarla in tempo.
-ti amo amore mio.- il suo profumo gli inebrio' la mente per qualche secondo. Il suo fantastico profumo che gli era mancato piu' di ogni altra cosa. -devo andare...- cerco' di sorridergli -L'infermiera mi lincia se rimango qui un minuto di piu' e inoltre...- abbasso' lo sguardo -c'è Brittany qua fuori...- il nome di quella donna non gli fece un buon effetto. Il suo cuore inizio' a battere ad una velocita' supersonica, inizio' a ricordare tutto, il motivo del suo malumore prima dell'incidente, cio' che forse era la causa dell'incidente. Quei macchinari al quale era attaccato iniziarono a lampeggiare e a suonare ad intermittenza.
-cazzo...- sussurro' Gaga tra i denti. Chiamo' a gran voce un'infermiera e accorse poco dopo. 
-e' solo aumentata la pressione.- le disse cercando di tranquillizzarla. 
Solo.
Per lei era "solo" un attacco di pressione alta eppure quei suoni che potevano perforarle le orecchie l'avrebbero tormentata per il resto della vita, ne era sicura.

Una volta uscita da quella stanza i suoi occhi verdi incontrarono quelli di Brittany, non avrebbe mai voluto che quel momento accadesse.
-che cazzo ci fai tu qui?- ringhio' furiosa la ragazza
-sono... Solo venuta a trovare un amico.- Gaga cerco' di sorridere e di rispondere al meglio ma la rabbia nello sguardo di Brittany non accennava a placarsi.
-un amico, certo. Vattene.- 
-perchè dovrei?- 
-perchè sei la causa per cui Taylor e' qui.- Gaga si sentì morire 
-che intendi dire?- le lacrime erano di nuovo pronte a esplodere in singhiozzi 
-mi hanno consegnato il suo cellulare. E' pieno di chiamate e messaggini romantici. Indovina chi e' la fortunata destinataria?- era ironica ma tagliente come una lama affilata. Aveva piantato i suoi occhi nocciola in quelli di Gaga e non accennava a distogliere lo sguardo.
La bionda cantante si rese conto solo in quel momento di non poter piu' negare. Aveva le prove, come poteva negare l'evidenza?
-ma non illuderti.- continuo' Brittany -non ti lascero' campo libero. Anzi ora che ho scoperto come stanno realmente le cose, farò tutto il possibile per tenermi l'uomo che amo.- aveva un raggio particolare di cattiveria negli occhi e Gaga lo noto'
-anche renderlo infelice?! Davvero faresti questo?-
-Io lo amo.-
-tu...- si avvicino' di piu' a lei -tu credi solo di amarlo.- aveva fatto finalmente cedere la muraglia protettiva che Brittany aveva costruito attorno a se. -se lo amassi sul serio... Lo lasceresti libero di scegliere cosa farne della sua vita.- detto questo le volto' le spalle. Al posto dei suoi occhi tutto quello che Brittany riusciva a vedere era la sua chioma bionda allontanarsi sempre di piu', fino a scomparire in una qualsiasi porta grigia di quel triste posto.

-amore...- una seconda persona durante quella giornata lo aveva chiamato in quel modo. 
Brittany. 
Gli si avvicino' lentamente proprio come aveva fatto Gaga poco prima. -come stai?- Taylor non rispose, annui' solamente sperando che potesse rispondersi da sola. Gli accarezzo' dolcemente il viso, passo' una mano tra i suoi copelli scuri.
-e' per colpa di quella troia che sei qui ora... Ma non preoccuparti, amore... Ti perdono.- sorrise
-come l'hai chiamata?- scandi' le parole con rabbia. Come osava chiamare così la donna che gli aveva fatto perdere la testa?! E soprattutto come poteva permettersi di darle la colpa di tutto quando sapeva benissimo che la colpa era sua e di quella stramaledetta notizia?!
-Taylor so benissimo che voi... Avevate una storia.- Brittany abbassò lo sguardo cercando di ricacciare indietro le lacrime.
-non osare mai più...- fu interrotto da un colpo di tosse -...parlare così di lei. Io...- stava per rivelarle i suoi veri sentimenti ma qualcosa lo blocco'. Era la sua testa. Pulsava, gli suggeriva di lasciar perdere ancora una volta. Quello non era né il modo, né il momento adatto per dirglielo.
-Taylor... Ormai siamo genitori...- Dio... Non poteva neppure immaginare quanto male gli potesse fare quella maledetta frase. Era una pugnalata in pieno petto.
-hai fatto il test?- 
-non ancora ma... I sintomi ci sono.- sorrise passandogli nuovamente una mano sul viso. Taylor strinse gli occhi, per cercare di custodire tutto il dolore che provava in una scatola microscopica che sarebbe andato a cacciare infondo al cuore, dove nessuno poteva trovarla.
-ti prego... Fa il test.- sussurro' trattenendo una lacrima
-perchè?- esclamo' Brittany distaccandosi improvvisamente -perchè vuoi a tutti i costi questo fottuto test?! Per tornartene da lei se il risultato sarà negativo? E' così vero?!- aveva iniziato a gridare.
-io la amo.- sussurro' con le poche forze che aveva.
Era stato tremendamente irresponsabile, non avrebbe mai dovuto lasciarsi trasportare dai sentimenti. Non in quel momento. Ma ormai il dado era tratto, le aveva detto tutta la veritá racchiusa in tre semplici parole.
Brittany non disse nulla. Sentiva le lacrime pronte a scendere, voleva piangere ma... Non davanti a lui. 
Non davanti all'uomo che era la causa di tutto.
-non merito questo Taylor...- riusci' a sussurrargli prima di uscire da quella stanza d'ospedale.
Era vero, non lo meritava affatto, e lui lo sapeva. Ma neppure lui meritava l'infelicità, non meritava di essere legato per sempre ad una persona per la quale non provava neppure piu' quel semplice affetto che c'era prima.
Un sorriso passo' sul suo volto.
E da dove poteva spuntare? Cio' che era appena successo era terribile, aveva lasciato la mamma del suo probabile erede, l'aveva lasciata correre via in lacrime! Eppure quel sorriso si era stampato sul suo viso d'angelo e non accennava a scomparire.

Note:
finalmente ho completato questo capitolo! ce l'avevo da un secolo, scritto a metà, salvato nel cellulare. Non riuscivo a trovare un modo per finirlo in modo adeguato... c'è da dire che non mi convince ancora del tutto ma spero che voi la pensiate diversamente ;) 
Ringrazio Elisa e Beth per pazientare sempre e per riuscire a sopportare i miei ritardi del cavolo (non oso immaginare come sarà la situazione ora che è ricominciata la scuola) D:
Love you guys xoxo (-cit. Tara LOL)

-A
   
 
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