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Autore: NonnaPapera    16/09/2012    1 recensioni
Un asino laborioso e un bue sfaccendato
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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In una fattoria vivevano felici e be pasciuti un bove e un asino, entrambi erano stati presi dal contadino per svolgere i lavori più pesanti e faticosi.
Però, nonostante entrambi fossero trattati molto bene la loro gratitudine nei confronti del padrone non era per nulla paragonabile.
L’asino spostava grosse fascine di grano, sollevava sacchi e sacchi di farina senza lamentarsi, si trascinava dietro carretti pesantissimi di legname insomma faceva presto e bene il suo lavoro e alla sera, sfinito ma soddisfatto, si addormentava sereno.
Il bue invece era tutt’altro che laborioso, ogni giorno trascorreva la sua giornata senza muovere una zappa, sempre steso all’ombra a sonnecchiare svogliatamente perciò, quando arrivava la notte il bue non riusciva a dormire e continuava a muggire per la noia svegliando continuamente il fattore.
“Dovresti darti da fare” disse un giorno l’asino al bue “Ormai sono trascorsi molti giorni da quando il fattore ti ha ordinato di arare il campo e tu non ha neppure cominciato”
“Non mi infastidire” sbuffò infastidito il bove “Non sono affari tuoi, quando avrò voglia di arare lo farò!” concluse in tono sgarbato.
Passarono altri giorni in cui il bue continuò con la sua routine sfaticata mentre l’asino lavorò più intensamente del solito perché voleva finire le sue incombenze prima che il tempo peggiorasse. Infatti un bel giorno iniziò a piovere violentemente e incessantemente. L’acqua continuò a scendere per tre giorni di fila e rese impossibile ogni lavoro all’aperto.
Quando il quarto giorno il contadino andò a controllare il lavoro dei due animali trovò tutta la legna impilata, tutte le balle di fieno ordinate e tutta la farina coperta per bene e asciutta. Molto soddisfatto premiò l’asino con una doppia razione di cibo e poi andò dal bue per controllare se aveva svolto i suoi compiti.
Quello che vide lo lasciò esterrefatto: il bove non aveva arato i campi, così tutto il grano del raccolto si era bagnato sotto la pioggia e era marcito.
“Ingrato di un animale!” tuonò il contadino furioso, “per colpa della tua pigrizia il mio grano è andato completamente distrutto. Questo inverno non potrò sfamare la mia famiglia”
A nulla servirono le scuse del bue, il fattore prese una corda e lo trascinò fuori dalla stalla sentenziando: “Benissimo allora, visto che per colpa tua non ho più grano, vorrà dire che io e la mia famiglia mangeremo te!”
L’asino rimase da solo nella stalla con la sua doppia razione di biada e del bue non ebbe più notizie.

   
 
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