Aprì una porta che dava su una camera da letto. Pensai fosse la camera della madre visto che il letto era matrimoniale, ma non ero convinta.
Richiuse la porta alle sue spalle e mi guardò.
Si avvicinò verso di me e mi abbracciò. Iniziò a baciarmi e a sollevarmi il vestito fino a togliermelo del tutto.
“Ecco ci siamo” pensai tra me e me.
Io feci lo stesso sfilandogli la maglietta e poi slacciandogli i pantaloni.
Non avevo paura, nonostante fosse la mia prima volta.
Ora eravamo coperti solo dal nostro intimo.
Mi spinse verso il letto mentre la sua bocca era ancora attaccata alla mia e la sua lingua si faceva spazio tra le mie labbra.
Ci accasciammo sulle coperte e il suo profumo mi entrava dentro come vento primaverile.
Me lo ritrovai sopra e con un gesto deciso mi tolse le mutande.
Avevo il cuore che batteva all’impazzata. Ero felice e non riuscivo a pensare ad altro che a noi, lì, uno sopra all’altro.
Mi baciò la pancia fino ad arrivare ad altezza collo.
Le posizioni si capovolsero e l’occasione fu buona per togliermi anche il reggiseno.