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Autore: LyraB    16/09/2012    2 recensioni
Che non fosse bellissima lo sapeva, ma Mira era certa di avere così tante qualità da essere certa che non sarebbe rimasta sola per sempre.
Sì, forse era noiosa, timida, magari non molto spiritosa… ma era anche una persona gentile e premurosa, che si preoccupava tanto per gli altri. Poteva il suo aspetto non molto appariscente impedirle di trovare qualcuno che notasse il suo animo gentile?
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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capitolo 7, arcobaleno




- Mira? Ci sei? Sei silenziosa. - Disse Viridian.
Mira si scostò le ciocche brune dal viso e tirò più su il cappuccio della cappa bianca, cercando invano di evitare di inzupparsi ancora più di quanto già non fosse: la pioggia continuava a scrosciare violentemente e il suo rumore era tale da rendere difficile anche la conversazione.
Il mondo sembrava limitato a grigio, verde e marrone, attorno a loro: le nuvole basse avevano coperto il paesaggio e non si vedeva altro che il sentiero sassoso, il precipizio a sinistra e la parete di roccia stillante d'acqua a destra. All'improvviso Viridian parlò... e la sua voce irruppe tra i pensieri amareggiati della ragazza obbligandola a smettere di rimuginare.
- Sei silenziosa. - Disse Viridian.
- Sto pensando. - Rispose Mira, secca.
Viridian non disse altro, rimanendo nascosto tra le pieghe del suo cappuccio e tenendo il passo con il resto del gruppo per quello che la sua cecità gli permetteva.
Mira strinse le mani l'una dentro l'altra: era diventata superficiale e smorfiosa, era diventata esattamente quello che non sarebbe mai voluta diventare. Le lacrime le punsero gli occhi e scoppiò in un pianto silenzioso, mentre le lacrime scivolavano sulle sue guance bagnate di pioggia confondendosi con l'acqua che cadeva dalle nuvole basse.
Nonostante i suoi sforzi per non farsi sentire, un singhiozzo le sfuggì dalle labbra. Immediatamente si sentì riscaldare dal contatto di un braccio attorno alle spalle e un abbraccio affettuoso la strinse contro un mantello blu zuppo di pioggia, lasciandola andare un momento dopo: il contatto era stato così breve che Mira si chiese se fosse successo davvero.
Non sapeva cosa dire, così tacque. Adam corse in suo aiuto rompendo il silenzio con un grido:
- Ecco l'entrata della grotta! -
Sospirando di sollievo, la comitiva scivolò nella spaccatura della roccia, passando dal freddo umido della pioggia all'oscurità gelida della caverna. Non avevano fatto che pochi passi all'interno della grotta, quando l'antro buio si trasformò in un luogo che scintillava di ogni colore.
- Principesse, venite con me. - Disse Adam. - Soldati, rimanete all'ingresso. Se non ci vedete tornare entro il tramonto verrete a cercarci a coppie, una ogni mezz'ora. L'ultima attenderà due giorni: se nessuno sarà tornato indietro, dovrà tornare a Marinia a riferire l'accaduto. -
- Io vengo con voi. - Disse Viridian con convinzione, scrollando i capelli zuppi di pioggia e prendendo in mano il suo bastone.
- Dove va lady Mira vado io. - Disse Luke, schierandosi al fianco della ragazza.
Mira gli lanciò un sorriso incerto e Luke la prese sottobraccio con un sorriso affascinante.
- Non temere, andrà tutto bene. - Le disse.
Le tre ragazze si inoltrarono nella galleria colorata scortate dai tre giovani: il passaggio scintillava di rocce di ogni colore che spandevano schegge d'arcobaleno sui loro volti e i loro vestiti. Gli abiti si stavano asciugando loro addosso e il freddo era meno pungente, tanto che Mira dimenticò ogni cosa in favore della bellezza di quel luogo variopinto: il Picco Cristallo aveva preso il suo nome dalle rocce che lo componevano, che quando erano baciate dal sole scintillavano come pietre preziose e nelle notti di luna brillavano come fossero fatte di diamanti. Anche in quella giornata grigia di pioggia battente, però, le pareti brillavano come se fossero illuminate dal sole: per qualche inspiegabile motivo sembravano scintillare di luce propria.
Mira camminava accanto a Luke, in testa al gruppo; dietro di loro venivano Arianna e Olimpia, mentre Adam e Viridian chiudevano la comitiva.
- Accidenti, è un vicolo cieco! - Esclamò Luke ad un certo punto.
- Che stai dicendo? Non vedi che davanti a noi c'è un varco? - Rispose Mira, indicando l'ingresso buio che si apriva nella parete.
- Non vedo niente! Solo queste stupide rocce scintillanti! - Disse Luke stizzito.
Mira lo guardò senza capire e ricevette in risposta lo stesso sguardo incredulo, così la ragazza si avvicinò all'ingresso buio e vi appoggiò una mano: le sue dita svanirono nelle tenebre che regnavano al di là dell'arco di pietra scintillante, mentre Luke la guardava con occhi sbarrati.
- La tua mano è passata attraverso la parete! - Gridò il cavaliere.
- Ti dico che c'è un passaggio! - Sbottò Mira, innervosita dall'incredulità del ragazzo.
- Anche io lo vedo. - Disse Viridian.
- Anche noi. - Dissero Arianna e Olimpia.
Adam invece si strinse nelle spalle, dicendo:
- Io non vedo niente. Probabilmente è perché solo loro quattro possono passare. -
- Questo significa che anche lui deve entrare? - Disse Luke con disprezzo, indicando Viridian.
- Non ho detto che deve, ma che può. Tuttavia, se mi permettete, sir Luke, mi sentirei più tranquillo se andasse con loro: non è male come combattente. - Disse Adam.
Luke, accigliato, acconsentì. Viridian si avvicinò alla parete, ma quando passò vicino a Luke il giovane lo afferrò per un braccio.
- Se succede qualcosa a Mira, verrò a cercarti personalmente. - Sibilò.
Viridian sembrò non sentire nemmeno le parole del giovane e si avvicinò all'arco buio assieme alle tre ragazze. Mira era davanti a tutti, raccolse tutto il suo coraggio e fece qualche passo al di là del varco, camminando per qualche momento in un buio completo. Quando la luce tornò, la ragazza si ritrovò in una immensa sala ricoperta di rocce trasparenti come diamanti. Anche il soffitto a cupola era trasparente e rifletteva il cielo grigio e basso che avevano lasciato fuori dalla Grotta. In lontananza una fonte zampillava dalla roccia per andare ad alimentare un cristallino laghetto rotondo.
Mira si accorse di essere scalza, con i capelli castani sciolti sulle spalle e con indosso un semplice abito bianco. Si voltò terrorizzata, ma con suo grande sollievo alle sue spalle vide anche Arianna e Olimpia, anche loro scalze e spettinate, ma illese. Alle loro spalle, Viridian portava una casacca e un paio di calzoni bianchi e camminava piano, con le mani tese davanti a lui per cercare di orientarsi nel buio che per lui non poteva finire.
- La Fonte d'Essenza! - Gridò Olimpia felice, vedendo la sorgente e la polla d'acqua davanti a lei.
Lei e Arianna superarono Mira e si precipitarono sul bordo del laghetto specchiandosi nelle sue acque limpidissime. Quando si guardarono, scoppiarono in una risata felice.
- Sei bellissima! -
- Anche tu! -
Mira era rimasta qualche metro più in là: aveva deciso che non si sarebbe specchiata e sarebbe rimasta bellissima.
Aveva maledetto tante volte quel dono che aveva ricevuto, ma adesso che si trovava nella possibilità di rinunciarci, non ne aveva il coraggio: dopo aver sperimentato cosa vuol dire essere notati, chi vorrebbe tornare ad essere invisibile? Viridian invece si incamminò verso l'acqua, barcollando. Si scontrò con Mira e lei lo trattenne, impedendogli di cadere.
- Che vuoi fare? -
- Voglio specchiarmi nel lago. Voglio vedere se cambierà qualcosa. -
- Perché? -
Viridian la guardò e parlò con la voce colma di tristezza e di rabbia insieme.
- Perché non voglio essere brutto. Non voglio che la gente rinunci a me solo perché non sono affascinante. Ho molte qualità, accidenti, e non sopporto che la gente non le veda solo perché non sono alto, biondo e bellissimo come il tuo Luke! -
Mira si sentì stringere il cuore: aveva detto esattamente quello che lei aveva pensato quella sera al ballo. Lei e Viridian condividevano qualcosa che Luke non avrebbe mai capito, e quel pensiero fece sorridere Mira: prese le mani del ragazzo tra le sue e le strinse forte.
- Non devi per forza essere bello, a me tu piaci anche così. -
- E perché? - Chiese Viridian con tono polemico.
Mira si ricordava la risposta che aveva dato a quella domanda quando si trattava di Luke e disse:
-  Perché sai tante cose ma non sei noioso quando le racconti, perché sei spiritoso ma non ridi mai degli altri. Mi piaci perché conosci i nomi di tutte le stelle e sai dove sono anche se non le vedi, mi piaci perché con te posso parlare di qualunque cosa, mi piaci perché sei coraggioso e umile... Posso andare avanti, se vuoi. -
- Ma non perché sono bello... e per questo tu hai scelto Luke. - Disse Viridian con amarezza.
Mira accarezzò il viso deforme del ragazzo e parlò prima di rendersi conto di quello che stava dicendo.
- Tra te e Luke, non potrei mai scegliere lui. -
Olimpia sgranò occhi e bocca e Arianna sussultò stupita.
- Lo dici in questo momento, in questo luogo... ma quando usciremo da qui sarà tutto diverso. Una donna della tua bellezza non può amare un mostro. -
- Io non sono bella. -
- Non dire sciocchezze. -
- Non sono bella per davvero. Questo è solo un incantesimo, una magia. Olimpia e Arianna sono belle, belle per davvero, e ora che l'incantesimo che le rendeva brutte si è spezzato lo potrai constatare tu stesso. Io non sono mai stata bella e so cosa si prova nell'essere giudicati solo per l'aspetto fisico. Ti giuro che sarò fiera di andare in giro con te. -
- Anche se sono un mostro? -
Mira tremò per un attimo. Stava per prendere una decisione da cui non sarebbe mai potuta tornare indietro. Se gli diceva di sì, non avrebbe mai avuto il cuore di lasciarlo per un ragazzo più bello, perché avrebbe mancato alla sua parola e l'avrebbe gettato nella disperazione... Ma se diceva di no sarebbe andata contro tutto quello in cui lei credeva.
- Sì. - Disse, con la sensazione di stare dicendo il sì più importante della sua vita.
Viridian ricambiò la stretta delle mani di Mira e un sorriso deforme si disegnò sul suo volto.
- Lasciami provare ugualmente, Mira. -
I due si avvicinarono al laghetto, il ragazzo si sporse sulle acque cristalline e poi alzò gli occhi verso Mira, speranzoso. Quando non sentì nessuna parola da parte di lei, il giovane si rabbuiò.
- Non è cambiato niente, vero? -
- No. -
Viridian si sedette sul margine della polla e si prese la testa tra le mani, passandosi più volte le mani sul viso come per togliersi di dosso quella maschera orrenda.
Quel gesto fece venire a Mira un'idea.
- Aspetta! - Esclamò.
Stando bene attenta a non specchiarsi, la ragazza affondò le mani nell'acqua, che scivolò fresca e setosa tra le sue dita. Poi posò le proprie mani bagnate sul viso di Viridian: la pelle sotto le sue dita iniziò a tendersi e ad accartocciarsi, la cicatrice perse la sua sfumatura viola e iniziò a scomparire.
- Funziona! - Gridò Mira felice.
Senza pensarci due volte, affondò le mani a coppa nell'acqua e fece scivolare il contenuto sul viso di Viridian, che a ogni goccia diventava sempre meno deforme.
Riprese un'altra volta l'acqua nelle mani a coppa e il suo sguardo cadde nel lago. In un attimo si rese conto che la ragazza che ricambiava il suo sguardo la conosceva bene: l'aveva vista nello specchio negli ultimi sedici anni. Fece scivolare l'acqua sul viso di Viridian mentre cercava di arginare la delusione: presa dall'entusiasmo per la guarigione di Viridian non aveva evitato di guardarsi nel laghetto e l'incantesimo si era spezzato anche per lei. Adesso era di nuovo come era sempre stata: del tutto insignificante.
Tolse le mani dal viso di Viridian e se le asciugò in fretta nell'abito bianco, alzandosi e avviandosi più veloce che poteva all'arco buio che l'avrebbe riportata alla realtà.
Quando varcò l'arco buio si rese conto di essere di nuovo vestita e pettinata come prima, umida di pioggia e con i vestiti strappati e rovinati dal lungo viaggio.
Luke la vide arrivare e si precipitò verso di lei, bloccandosi a un passo dall'abbracciarla per fissarla con un sopracciglio sollevato.
- Che è successo? - domandò ad alta voce.
In quel momento alle spalle di Mira apparvero Viridian, Arianna e Olimpia, e la faccia di Luke passò da scioccata a completamente esterrefatta.
Mira sapeva che si stava rendendo conto che era tutto tornato come prima: Olimpia bionda e perfetta e lei la solita ragazzina insipida.
- Andiamocene. - Disse bruscamente, superando Luke ed Adam e avviandosi verso l'uscita della grotta.
Non voleva vedere nessuno, non voleva parlare con nessuno. Voleva solo tornare a casa più veloce che poteva e dimenticarsi tutto quello che era successo.
Sentì la gente dietro di lei iniziare a raccontare e a parlare concitatamente e Mira si tappò le orecchie con le mani, iniziando a correre e lasciando che tutto il suo dispiacere scivolasse fuori sotto forma di lacrime.
   
 
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