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Autore: Kebabbaro_Zecsi    16/09/2012    9 recensioni
C'è un momento, il momento in cui realizzi di aver dimenticato, di aver superato gli ostacoli più alti, quel momento in cui ogni lacuna sembra placata, ecco; in quel momento capisci che il tuo passato fa parte di te, non puoi dimenticarlo, non puoi cancellarlo. In questo caso, ti capita solo di riviverlo.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Cazzo Hel, svegliati!- urlò dalla cucina la scassa coglioni di turno.
-Eddai Gemma, solo 5 minuti- pregai la mia coinquilina affondando la testa nel cuscino.
Sentì dei passi avvicinarsi alla mia camera, segno che stava salendo. Inizio degli urli fra 3..2..1..
-Helen Caroline Smith se non ti alzi immediatamente ti tiro qualcosa- urlò la mia migliore amica entrando in camera.
-A proposito tesoro, mi metti la coperta? Ho freddo- dissi con voce dolce sperando di persuaderla, sentì che prese qualcosa in mano e me lo lanciò.
-Stronza mi hai tirato in telecomando in testa!- urlai incazzata.
-Alzati subito altrimenti… Altrimenti…- disse guardandosi intorno cercando di trovare un ricatto valido per farmi alzare dal letto. Prese in mano i CD dell’ amore della mia vita e mi guardò con fare altezzoso.
-Gemma Anne Styles posa subito quei CD altrimenti gli orecchini che indossi te li infilo in un’ altra parte-
-Altrimenti questi CD di Fibra Fabri finiscono dritti nel fuoco- finì la frase precedente con un sorrisino da stronza.
-Si chiama Fabri Fibra e va bene mi alzo, ma posa subito quei CD che costano più di te- dissi alzandomi e strattonandoglieli dalle mani. Li posai sul comodino e le passai davanti con l’intenzione di andare a fare colazione.
Mi diede una pacca sul sedere.
-Dai pigrona che stamattina hai da fare- Davvero? Dovevo fare qualcosa e non mi ricordo cosa? La guardai confusa e lei si schiaffeggiò la fronte capendo la mia MOMENTANEA AMNESIA, seh vabbè la verità era che non mi ricordavo mai un cazzo.
-Hai il colloquio di lavoro cervello di gallina- mi ricordò. Sbuffai sonoramente.
-Perché non ho dei genitori che mi mantengono come te e tuo fratello?- dissi con fare malinconico.
-A proposito di mio fratello…- disse lei con preoccupazione nella voce sapendo quanto io e suo fratello di odiassimo.
-Ecco… A lui e ai suoi amici si è allagata la casa e…- continuò titubante.
-Non provare a farli entrare in questa casa!- la interruppi alzando un pochino il tono di voce.
-Oh andiamo è solo per poco tempo! Ti assicuro che sarà con se non ci fossero-
-Gli hai già detto di venire, vero?- gli chiesi infastidita.
Lei abbassò lo sguardo.
*Dlin Dlon* Sì, glie lo aveva già detto.
‘Menomale che me ne vado’ pensai, mi squillò il cellulare che tenevo in mano proprio mentre Gemma andava ad aprire, mi avviai verso la mia stanza rispondendo.
-Pronto?-
-Signorina Smith?- disse una voce maschile e poco giovanile dall’ altra parte del telefono.
-Sì sono io, chi parla?-
-Salve, io sono il tuo datore di lavoro, oggi avremmo dovuto avere il colloquio ma è tornata la dipendente precedente e per convenienza abbiamo assunto lei, mi dispiace. Arrivederci- riattaccò senza nemmeno darmi tempo di rispondere, e fu meglio così altrimenti lo avrei insultato malamente, non tanto per non avermi fatto fare quel colloquio, ma perché mi aveva fatto rimanere in casa con quegli idioti.
Scesi le scale e li trovai sullo stipite della porta a parlare tranquillamente con Gemma.
-Salve- dissi scocciata.
-Ciao bellezza! Tu sei..?- mi chiese il beduino alias Harry avvicinandosi, insomma sapevo di essere cambiata dalle medie, non avevo più l’ apparecchio, sono molto più magra e i mie capelli lisci spaghetto si sono tramutati in boccoli perfetti che io amavo… Ma addirittura non riconoscermi era il colmo.
Anche lui era cambiato, i suoi capelli erano meno ricci e crescendo era diventato più carino, ma ero sicura che caratterialmente fosse lo sbruffone di sempre.
-Davvero non ti ricordi di me?- gli chiesi scioccata.
-Beh, se siamo andati a letto mentre ero ubriaco no- disse lui sorridente. Feci una smorfia di disgusto dopo che ebbi elaborato l’ abnorme cazzata che era uscita da quella bocca.
-Frena amico, non voglio vomitare prima di fare colazione-
-Allora, mi vuoi dire come ti chiami bocconcino?- disse mentre si portava alla bocca una bottiglietta d’ acqua e iniziando a bere, giuro che se non la smetteva di chiamarmi con nomi squallidi quella bottiglietta glie l’avrei fatta ingoiare.
-Denti di ferro e botte di carne ti ricorda qualcosa?- gli chiesi ricordando l’ inferno che quell’ energumeno mi aveva fatto passare alle medie prendendomi in giro per il mio aspetto.
Lui sputò per terra l’acqua che stava bevendo e iniziò a tossire. ‘Affoga! Affoga! Affoga!’ continuavo a ripetermi nella mente, ma purtroppo il mio desiderio non fu esaudito e dopo qualche secondo smise di tossire.
-Tu sei Helen?- mi chiese sbarrando gli occhi.
Annuì.
-La mia Hellis?- mi chiese sbarrando molto di più gli occhi e chiamandomi col nomignolo che mi aveva assegnato quando ancora eravamo migliori amici, prima che lui cambiasse completamente e iniziasse a rovinarmi la vita.
-Frena! Non sono ne tua, ne mi chiamo Hellis, ok?- ero cambiata, e non solo fisicamente ma anche caratterialmente, le lezioni di Hip-Hop che praticavo e insegnavo mi avevano dato la forza e l’ autostima necessaria per non farmi mettere mai più i piedi in testa, da nessuno.
-Sei cambiata- ammise dopo essersi ripreso dallo shock.
-Tu no- dissi liquidandolo in salotto e andando in cucina, presi un bicchiere di latte ed una merendina confezionata, uscì avviandomi verso le scale, con direzione camera mia e chiudermici dentro fino all’ ora di pranzo.
-Non vai più al colloquio?- mi chiese Gemma facendomi fermare ancora prima che imboccassi la rampa di scale.
-No- ammisi io.
-Licenziata senza nemmeno essere stata assunta Smith?- mi chiese il beduino.
-Almeno io un lavoro me lo cerco, Styles- sputai fra i denti il suo nome, pronunciandolo con disprezzo.
Salì le scale il più velocemente possibile, non solo perché non volevo più vedere quell’ ammasso di vomito che era la sua faccia, ma anche perché volevo fare un’ uscita di grande effetto.
Accesi lo stereo infilando il CD ‘Tradimento’ di Fabri Fibra a palla, l’ unica cosa che mi avrebbe calmato dal prendere a sprangate nelle gengive quella specie di rifiuto umano.





Hola bella gente, l' Elena è qui presente (?)
Sono tornata con una nuova FF, visto?
E' un po diversa dall' altra anche se comunque l'odio che nutre verso Styles è presente anche in questa :)
Volevo farla su altri personaggi ma non so perchè non riesco a scrivere trattando male gli altri, poi avevo in mente questa FF da un po' di tempo quindi ho provato a buttarla giù :)
Beh, che dire... Spero vi piaccia. E che magari mi lasciate qualche recensione giusto per dirmi se vi piace oppure no, darmi consigli, ecc. Sono a vostra completa disposizione ^^
Se ricevo abbastanza recensioni pubblico il prossimo capitolo o domani  o dopodomani :D
Un bacione grande.


-Elena.

PS: Questa è l'altra mia FF, in questi giorni dovrei pubblicare l' epilogo, se vi va di passare questo è il link: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1149887
 

  
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