Anime & Manga > Inuyasha
Segui la storia  |       
Autore: fmi89    16/09/2012    2 recensioni
Il destino, a volte, attraverso strani meccanismi, che la maggior parte delle volte ci confondono, porta ad affrontare situazioni che rasentano l'assurdo ....... " perchè ancora non riesco a dimenticarlo ...... " ma il destino ha in serbo molte sorprese .... [modificato il primo capitolo]
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Miroku, Nuovo personaggio, Sango
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 
XIV ° Capitolo : Quiete dopo la tempesta! Quanto durerà?
 
 
Siamo quasi arrivate a casa per fortuna!
Stravolte è la parola più azzeccata per descrivere il nostro stato in questo momento.
Dopo aver dato indicazioni all’autista sul luogo che vogliamo raggiungere, è calato il silenzio. Né io, né Sango riusciamo a dire nulla.
Ho perso la mia occasione per essere felice. Di questo ne sono pienamente consapevole. Nonostante tutto, anche se so perfettamente che per Hayden sia stato meglio così, non riesco ancora ad assimilare tutto quello che è successo questa sera.
Ancora pochi isolati ci separano dal tempio.
Come sarà la mia vita d’ora in poi? Sarò in grado di ricominciare da capo, sola con un nuovo dolore a lacerare la mia debole anima? Ed Hayden, cosa starà facendo in questo momento? Mi amerà ancora, oppure il suo sentimento nei miei confronti si è già trasformato in odio?
Se penso a tutto quello che durante l’ultimo anno ha fatto per me, tutti i momenti felici trascorsi insieme … povero amore mio, sono stata la rovina della sua vita. Aveva già sofferto abbastanza ci mancavo solo io a infliggergli il colpo di grazia.
La pioggia ormai scende sempre più fitta. Sembra quasi che il cielo abbia capito tutto quello che è successo e pianga amaramente insieme a noi.
Eccoci arrivate.
“Sango aspetta un momento tu qui per favore, salgo a casa per prendere il denaro” scendo dall’auto quando un’ombra imponente mi sovrasta.
In un primo momento, non riconoscendo la persona, sono intimorita direi quasi terrorizzata, ma ci vuole pochissimo per capire di chi si tratta. A questo punto le parole escono sole.
“Amore mio …” non riesco a tenere a freno la lingua. Lo vedo irrigidirsi subito, afferra il mio polso e lo stringe senza troppi complimenti.
“Perché sei scappata?” cosa devo rispondergli? Passano i minuti ma la mia mente e completamente svuotata, non riesco a formulare alcun pensiero logico; intanto la pioggia ci inzuppa, il freddo arriva fin dentro le ossa. Oltre il bellissimo vestito che indossavo, non ho nulla e senza rendermene conto inizio a tremare vistosamente.
Senza avere il tempo di reagire in alcun modo, Hayden mi trascina verso di se e mi stringe forte al suo petto. Non riuscendo più a trattenere il mio dolore, comincio a piangere rumorosamente, stringendomi sempre più a lui.
“Perdonami” solo questo riesco a dire. D’un tratto le gambe cedono, sto quasi per cadere, se non fosse per Hayden che subito mi solleva prendendomi in braccio.
Non so come sono arrivata in casa, so solo che mi ritrovo seduta sul mio letto avvolta in una calda coperta.
Sento aprire la porta ed ecco che compare il mio angelo custode. Perché è qui con me a consolarmi dopo tutto quello che gli ho fatto?
“Tieni bevi, ti sentirai meglio dopo” mi passa una tazza fumante di the, il suo gesto è gentile ma il tono della sua voce è gelido.
La prendo e incomincio a bere lentamente … lui intanto si siede accanto a me sul letto, ma non mi sfiora minimante. Lo so che questa è una reazione normale dopo quello che è accaduto, ma il saperlo non allevia lo sconforto che provo.
Finisco di bere e il silenzio la fa da padrone. Non una parola esce dalle mie labbra. Lui imperterrito sta ritto senza neanche guardarmi in faccia.
Sto così male … ma questa storia va chiarita una volta per tutte.
Devo farlo per amor suo.
“Ti amo …” nessuna reazione da parte sua, almeno all’esterno.
“Grazie a te la mia vita è cambiata, migliorata. La tua sola presenza è stata un balsamo curativo per la mia anima straziata. Lo starti accanto in questo periodo è stata la mia sola ancora di salvezza, mi hai ridato fiducia e per la prima volta in vita mia, mi sono sentita amata incondizionatamente. C’ero solo io e nessun’altra nel tuo cuore …” a questo punto ecco che lacrime pungono i miei occhi ma cerco in ogni modo di trattenerle e dopo alcuni tentavi di ricacciarle indietro ci riesco e continuo il mio discorso sempre col capo chino “Quando mi hai chiesto di diventare tua moglie però, qualcosa dentro di me è scattato … ho cominciato ad immaginare il nostro futuro insieme e mi sono chiesta se è la cosa migliore da fare” adesso lo guardo dritto negli occhi “Voglio essere completamente sincera con te. Non voglio trovare scuse inutili soltanto per allontanarti da me, inventando qualche storia del tipo: io non ti amo, oppure non era vero amore quello che sentivo per te. Tutto quello che ho fatto stasera, l’ho fatto perché non volevo che tu commettessi l’errore più grande della tua vita. Che razza di futuro potresti avere insieme a me? Una donna così intimorita dalla vita e dall’amore che non è capace neanche di combattere per l’uomo che più ama al mondo … ne hai già passate abbastanza non voglio importi una donna così debole, codarda, io voglio solo che tua sia fel …” non riesco neanche a terminare che mi ritrovo coinvolta in un bacio talmente appassionato da farmi dimenticare tutto quello che mi circonda. Riesco solo a percepire la passione e l’amore con cui il mio uomo mi bacia, mi accarezza e nient’altro; mi stende sul letto e continua a baciarmi: sulle labbra, sulle guancie, lungo il collo e ad ogni bacio mi sussurra “Ti amo, sei l’unica donna con cui voglio passare il resto della mia vita.”
E’ stata la notte più bella, romantica, passionale, intrigante della mia vita.
Adesso siamo stesi sul mio letto abbracciati, coperti solo da un misero lenzuolo.
Non avrei mai pensato che alla fine della serata potesse accadere una cosa del genere, non ne avevamo mai parlato sul serio ed alla fine è stato così naturale, che se ci ripenso mi vengono le lacrime agli occhi.
Fare l’amore con lui è stata l’esperienza più straordinaria della mia vita.
Lo amo così tanto … e mentre penso a tutto questo senza accorgermene lo stringo maggiormente a me.
Apre gli occhi e … la luce che vedo accendersi mi conferma una volta di più quanto sia stata sciocca a scappare da lui.
“Buongiorno” mi dice baciandomi una tempia.
“Buongiorno a te …” mi sporgo in avanti e lo bacio sul collo, il suo punto debole!
“Mmh! … se fai così però non è leale piccola. Come ti senti?”
“Bene, amore non preoccuparti …” e mi accoccolo meglio sul suo petto.
“Kagome … dobbiamo parlare!” mi stacco leggermente da lui per guardarlo in faccia … eh si, ha ragione dobbiamo proprio parlare.
“Si …”
“Ieri sera … dopo tutto quello che è successo tu mi hai spiegato chiaramente le tue ragioni e vista la tua sincerità io voglio seguire il tuo esempio ed essere altrettanto sincero nei tuoi confronti …” si interrompe per un momento ma io non dico nulla, ascolto soltanto come lui ha fatto con me, concedendomi così la possibilità di esprimere quello che sentivo.
“Sarei un ipocrita se ti dicessi che la tua fuga non mi ha sconvolto totalmente, non mi sarei mai aspettato una reazione del genere da parte tua; ero confuso, arrabbiato, mi sono sentito come se mi avessi preso in giro per tutto il tempo che avevamo trascorso insieme. La paura di averti, forse, persa per sempre ad un tratto però ha superato di gran lunga tutti gli altri sentimenti, così insieme a Michael abbiamo deciso di ritornare al tempio per vedere se foste tornate lì. Abbiamo tranquillizzato tutti, anche se devo dire erano piuttosto calmi, come se fossero consapevoli che la nostra situazione si sarebbe risolta in pochissimo tempo … comunque dopo aver detto loro di restare in albergo, siamo subito corsi qui. Non riuscivo a pensare razionalmente, non capivo il perché della tua reazione. Infondo stavamo bene insieme, il matrimonio mi sembrava il passo successivo vista la grande intesa che ci univa … ma forse mi sbagliavo” mi allontano da lui. Le sue ultime parole mi hanno ferita profondamente. Le lacrime che stavo trattenendo alla fine scendono senza riserve lungo il mio viso … ecco ben mi sta, cosa mi aspettavo dopo quello che ho fatto?!
Mi alzo dal letto e cerco di rivestirmi in qualche modo, ma una mano mi blocca e mi ristende sul letto. Giro il volto verso il cuscino ma lui lo prende fra le mani e lo giro di nuovo verso di lui “Non piangere tesoro …” ma come fa a chiedermi una cosa del genere? Dopo quello che mi ha detto è normale, infondo ha tutte le ragioni del mondo per non volermi sposare più e poi … era il mio scopo quello di allontanarlo. Ma allora perché ha fatto l’amore con me?
“Io ti amo Kagome … ti chiedo scusa per tutto. Avrei dovuto immaginare le tue remore e le tue paure ma io scioccamente ho dato tutto per scontato. Le tue parole di ieri mi hanno fatto riflettere, pensavo fossimo pronti ad affrontare il * grande passo * ma forse non è ancora il momento … anche se io a dir la verità ti sposerei in questo preciso istante. Questa notte è stata la più terribile ma allo stesso tempo la più incredibile di tutta la mia vita! Quello che abbiamo è così speciale, non voglio assolutamente perderlo quindi se tu non sei pronta per il matrimonio io ti aspetterò per tutto il tempo necessario, con l’unica promessa di restare insieme … non voglio perderti e questo è quanto!” io … lo voglio.
Lo bacio appassionatamente ancora, ancora ed ancora fino a quando nella mia mente finalmente è chiara la risposta a tutti i miei dubbi.
“Io … voglio diventare tua moglie. E’ la cosa che desidero più al mondo!” non si aspettava un risposta del genere, lo capisco subito dalla sua faccia; ma lo stupore dura pochi istanti, infatti subito ritrova il controllo e mi si lancia addosso baciandomi con impeto “Amore mio … sono l’uomo più felice della terra!” e con queste parole ci rituffiamo nel mare immenso e profondo della passione e dell’amore.
Trascorriamo il resto della giornata assieme e dopo qualche coccola finalmente ci rivestiamo e decidiamo di uscire per fare un giretto.
Siamo così felici che sembra quasi impossibile, surreale ed invece … siamo qui insieme.
 
 
Dopo quella strana e fantastica notte di tre mesi fa tutto sembra essersi risolto. Il nostro rapporto si è evoluto e continua a farlo giorno dopo giorno.
Abbiamo cominciato i preparativi per le nozze o forse sarebbe meglio dire per le doppie nozze. Alla fine sono riusciti a farci capitolare entrambe , infatti, insieme a Sango in questo momento ci troviamo all’interno di un atelier per abiti da sposa!
Sono stanchissima però, è tutto il giorno che siamo in giro e adesso anche il prova e riprova degli abiti mi strema totalmente. Devo ammettere, ad onor del vero, che ultimamente mi stanco rapidamente anche facendo sciocchezze, ormai la stanchezza è onnipresente nella mia vita quotidiana e poi questo continuo senso di nausea è il colpo di grazia che mi ci voleva proprio …
“Signorina si sente bene?” mi chiede una delle commesse.
“Si, non si preoccupi sono soltanto un po’ stordita” cerco di non dare troppo peso ai miei malesseri e continuo con la prova, ma all’improvviso la testa comincia a vorticare freneticamente, le gambe non riescono più a sorreggermi e così senza neanche rendermene conto mi ritrovo per terra.
“Oh! Signorina …” la ragazza si fionda subito a chiamare Sango e una volta avvertita corre al telefono per chiamare un’ ambulanza.
“Kagome respira e stai tranquilla” mi dice Sango con dolcezza ma la nota terrorizzata nella sua voce mi arriva comunque. Non riesco a dire nulla, non ne ho la forza.
In pochi minuti arriva l’ambulanza e in men che non si dica mi ritrovo all’ospedale attorniata da medici. Mi visitano, mi sottopongono a mille esami e dopo un tempo infinito finalmente sono sola e allora ne approfitto per riposare.
 
 
 
Sono ancora scioccato. Dopo quell’assurda telefonata di Sango che mi avvertiva dell’accaduto sono subito corso qui in ospedale ma non è ancora venuto nessuno ad informarmi sul suo stato di salute. Sango è al bar a prendere qualcosa per calmare i nervi e invece io sono qui, solo, davanti alla porta chiusa della stanza in cui è stata portata Kagome. Quando sto per ricominciare a fare avanti e indietro nell’immenso corridoio ecco che la porta si apre …
“Signore lei è qui per la signorina Higurashi?”
“Si, sono Hayden Hayama il fidanzato, mi dica dottore come sta?”
“Adesso sta riposando, ho visitato personalmente la paziente e non ho riscontrato qualcosa di preoccupante, abbiamo eseguito diversi tipi di analisi e fra un poco avremo i risultati” Queste parole mi tranquillizzano un pochino.
“La ringrazio dottore. Adesso potrei vederla?”
“Certo, mi raccomando non la stanchi e stia tranquillo” detto questo si allontana ed io entro nella stanza.
Dorme, profondamente; guardandola provo il forte impulso di proteggerla da tutto. E’ così bella e delicata, ma forte e combattiva al tempo stesso …
Mi siedo accanto al letto e l’osservo. Non so bene quanto tempo sia trascorso, quando comincia a svegliarsi.
“Kagome, tesoro come ti senti?” le prendo la mano e mi siedo accanto a lei sul letto.
“Meglio, ancora un po’ intontita ma nulla di serio, stai tranquillo Hayden” si avvicina e mi bacia. Ci stacchiamo e l’abbraccio forte “Appena Sango mi ha chiamato non riuscivo quasi a respirare per la paura …” la stringo ancora di più.
All’improvviso qualcuno bussa alla porta “Avanti” dice Kagome.
“Signorina Higurashi mi hanno appena consegnato i risultati delle sue analisi ed è un bene che sia presente anche il suo fidanzato …”
“Cosa è successo dottore, dica non ci tenga sulle spine” non riesco a nascondere minimamente la mia preoccupazione.
“Stia calmo signor Hayama non è nulla di particolarmente preoccupante, possiamo anche definirla una bella notizia, dipende da come si guarda la cosa …” se esita ancora giuro che lo strozzo … non si rende conto che anche Kagome è tesa come una corda di violino.
“Bene signori fra pochi mesi diventerete genitori, signorina Kagome lei è incinta” non credo di aver capito bene … è incinta? porta in grembo il mio bambino? il nostro bambino? Sono senza parole, cosa devo dire?!, cosa devo fare?! … resto inebetito ad osservare Kagome: ha la schiena ritta e gli occhi sgranati. Resta immobile per qualche secondo e poi dai suoi occhi cominciano a sgorgare piccole perle lucenti. Lacrime.
“Hayden …” mi chiama e stringe più forte la mia mano “Hai sentito?! Diventeremo genitori, non ci posso credere …” e ricomincia a piangere.
“Non fare così tesoro, ci sono io accanto a te non avere paura, affronteremo insieme questa situazione” amore mio cosa ho combinato, ti ho stravolto ancora una volta la vita, però … sono felice, diventerò padre …
“Hayden io non ho paura, non piango per quello … piango per la gioia che mi ha dato questa notizia. Ma ti rendi conto che fra poco tempo nascerà nostro figlio?! Ma forse tu non lo vuoi …” non la lascio neanche finire la frase
“Ma cosa stai dicendo, io sono felicissimo, ho sempre voluto una famiglia mia, con tanti bambini a comporla ma pensavo che questo mio desiderio sarebbe rimasto sempre inesaudito, ed invece tu hai realizzato in un sol colpo tutti i miei sogni” la stringo forte a me.
In tutto questo trambusto non ci siamo neanche resi conto che il dottore ha lasciato la stanza per permetterci di metabolizzare meglio la bellissima novità!
Adesso che ci siamo tranquillizzati, io e Kagome parliamo del  futuro insieme a nostro figlio, facendo mille congetture, molte delle quali davvero stravaganti, ma durante tutti i nostri discorsi c’è sempre la solita costante: l’amore. Cresceremo questo piccolo miracolo con tutto l’amore che potremmo donargli, restandogli sempre accanto sostenendolo ed incoraggiandolo.
“Signori …” dice il medico per attirare la nostra attenzione. Eravamo talmente presi dai nostri discorsi che non ci siamo neanche resi conto della sua presenza nella stanza.
“Si dottore?! Ci scusi non ci eravamo accorti del suo ritorno …” dico un po’ imbarazzato.
“Non si preoccupi, poco fa vi ho lasciati per darvi l’opportunità di chiarire tutto con calma … ma adesso è arrivato il momento di parlare seriamente della situazione” pronuncia queste parole con un’espressione talmente seria da mettere i brividi.
“Ci sono problemi dottore?! Il bimbo sta … male?!” gli chiede Kagome alquanto terrorizzata.
“No signora, il bambino sta bene non si preoccupi, però … ecco, la sua gravidanza potrebbe essere a rischio. Dalle analisi che abbiamo effettuato risultano alcuni valori irregolari che mi portano a dirle di non esagerare. Non si sottoponga ad emozioni troppo forti, a situazione che la possano stressare in qualche modo, non si affatichi fisicamente, cerchi di riguardarsi il più possibile. Con questo non voglio dire che lei non debba condurre una vita normale, ma cerchi di farlo con attenzione, va bene?!”
“Certo!” esclamiamo all’unisono.
Parliamo ancora per diversi minuti, durante i quali ci fa un decalogo completo di regole comportamentali che dobbiamo adottare d’ora in poi.
Prima che esca dalla stanza Kagome lo ferma “Dottore di quante settimane è la mia gravidanza?”
“12” e così dicendo esce.
12 settimane non ci posso credere, la nostra prima volta.
Visto che abbiamo avuto il permesso del medico di ritornare a casa, raduniamo tutte le cosa di Kagome e dopo aver recuperato un’euforica Sango, che non appena ricevuta la lieta notizia ha cominciato a fare i salti di gioia, ci rechiamo all’ufficio di mio fratello, lasciamo Sango lì e riprendiamo il tragitto per arrivare al tempio Higurashi.
Restiamo in silenzio per quasi tutto il tragitto, ma non è una situazione pesante, al contrario la serenità aleggia su di noi infondendoci un senso di pace. Qualche istante prima di arrivare accosto ed incomincio a parlare:
“Kagome lo so che d’ora in poi le cose cambieranno radicalmente, dovrai stare maggiormente a riposo, lo stress dovrà restare fuori dalla porta della nostra casa … per questo motivo e per tanti altri che poi pian piano scopriremo vorrei trasferirmi al tempio prima del nostro matrimonio, se fosse possibile anche stasera stessa così da poterti aiutare e poi vorrei stare insieme a voi – e gli poso una mano sul ventre – il più possibile.”
“Sei sicuro?! Voglio dire … non fraintendermi io sarei felicissima se vivessimo insieme e solo che …  non so come reagirà la mia famiglia alla notizia della mia gravidanza. Sono un po’ agitata per questo!”
“Devi stare tranquilla, vedrai che saranno felici quanto noi e poi il nostro matrimonio è già stato deciso da tempo quindi non vedo il motivo di preoccuparsi. A dir la verità io vorrei già poter andare nella nostra casa, ma come ben sai i lavori di ristrutturazione sono ancora in atto e poi adesso dovremmo anche cominciare a pensare alla stanza per il bimbo quindi ci vorrà ancora altro tempo per terminare il tutto”
“Hai ragione tesoro” e così dicendo appoggia la testa sulla mia spalla.
Ci facciamo un po’ di coccole e poi ripartiamo alla volta dell’ignoto. Con Kagome mi sono dimostrato ottimista ma che cosa diranno i suoi parenti di questa situazione?! Spero proprio che tutto vada bene soprattutto per Kagome.
Una volta arrivati a destinazione il tutto si svolge molto velocemente, contrariamente alle mie previsioni: una volta entrati raduniamo tutta la famiglia in sala e dopo aver esposto la situazione le grida di gioia si espandono per tutto il tempio.
“Miei cari siamo così contenti, non ci posso credere, presto sarò nonna … ma tu tesoro devi riguardarti d’ora in avanti!”
“A questo proposito signora vorrei farle una richiesta … avrei pensato di trasferirmi qui da voi per poter stare più vicino a Kagome e al piccolo per aiutarli, quindi le chiedo il permesso per poterlo fare …” prima di darmi la sua risposta, c’è un attimo di silenzio, durante il quale sudo le proverbiali sette camicie.
“Ma certo Hayden, hai avuto una splendida idea, e poi capisco perfettamente i vostri sentimenti! Andrò subito a prepararvi una stanza … che notizia elettrizzante!” e così dicendo si allontana, sembra quasi che cammini sulle nuvole.
La serata continua allegramente fra chiacchiere e risate, il tutto accompagnato da una cena prelibata, che con mia grande gioia Kagome sembra gradire moltissimo, soprattutto dopo una giornata alquanto impegnativa per così dire. Dopo la cena ci intratteniamo ancora qualche minuto insieme agli altri e poi dopo aver salutato tutti ci ritiriamo in camera nostra … finalmente un po’ d’intimità.
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inuyasha / Vai alla pagina dell'autore: fmi89