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Autore: Black_Yumi    17/09/2012    4 recensioni
Bonnie, stanca di soffrire a causa di Damon decide di farsi un'incantesimo per cancellarsi la memoria, così da dimenticarsi del vampiro e quello che prova per lui.
Ma come reagirà Damon quando scoprirà quello che ha fatto la ragazza e cosa farà?
Questa storia la volevo scrivere già da un bel po' di tempo e spero che vi piacerà, fatemi sapere cosa ne pensate!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Elena Gilbert, Nuovo personaggio, Quasi tutti, Stefan Salvatore | Coppie: Bonnie McCullough/Damon Salvatore
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prima di iniziare a leggere vi devo fare una piccola precisazione che mi sono scordata di farvi nel capitolo precedente.

Bonnie non si è scordata di tutte le avventure che ha vissuto in quegli' anni, e nemmeno dei suoi amici.

Ha solo dimenticato Damon e quello che provava per lui, in pratica tutto quello che lo riguarda è stato rimosso dalla mente della ragazza.

Dopo avervi detto queste due cosette vi auguro buona lettura!


 


 

Il giorno dopo Bonnie si svegliò, ma sotto di sé non sentì il suo morbido letto e il dolce tepore delle sue coperte, ma al contrario c'era qualcosa di freddo e duro.

All'inizio la ragazza non volle aprire gli occhi, avendo timore di quello che avrebbe potuto vedere, ma poi si decise che voleva capire.

Aprì un occhio e mettendo a fuoco vide qualcosa di bianco; aggrottò le sopracciglia confusa, non capendo cos'era quella cosa sotto di lei.

Aprendo anche l'altro occhio, cercò d'alzarsi ma un capogiro la colse, finendo per battere il mento su quel piano duro.

Aspettò qualche secondo, mentre si massaggiava la parte lesa e tentò di rialzarsi e questa volta ci riuscì.

Si guardò intorno, accorgendosi solo in quel momento di essere nel corridoio della sua casa, ma non capì come aveva fatto ad arrivarci!

Con passo malfermo raggiunse la sua stanza, e appena aprì la porta un odore dolce e deciso l'invase.

Andò dentro la camera e si fermò solo quando urtò qualcosa col piede, abbassò lo sguardo e vide una candela consumata rotolare fino ai piedi del letto, dove si fermò.

La raggiunse e la prese in mano, per poi riporla insieme alle altre che aveva sistemate all'interno di una scatola per scarpe abbastanza capiente.

Si guardò intorno guardando se c'era qualcos'altro fuori posto, e vide un cerchio tracciato con del gesso, lo cancellò; era ancora confusa e non capì perché aveva fatto un' incantesimo, non ne sentiva il bisogno e non era in ansia come le succedeva sempre dopo averne fatto uno.

Cercò di ricordarsi cosa fosse successo la sera prima, ma una fitta alle tempie le fece strizzare gli occhi, mentre boccheggiando si portò entrambe le mani alla testa, tentando di fermare quel dolore; cadde in ginocchio mentre sentiva le forze che l'abbandonavano pian piano.

Facendo un gran sforzo riuscì a raggiungere il letto e issandosi si sdraiò su di esso, aspettando che quel strazio finisse.

Chiuse gli occhi, sperando che quel tormento scemasse almeno un po', e facendo dei respiri profondi sentì che pian piano le stava passando.

Quando aprì gli occhi quelle fitte erano scomparse, ma ritornarono quando pensò al motivo che le venivano.

Si girò su un fianco, affondando la testa nel cuscino e mordendo la fodera per non urlare dal dolore, mentre alcune lacrime le salivano agli occhi a causa di tutta la sofferenza che stava provando.

Presto nuove lacrime le scesero, mentre dei singhiozzi le sfuggivano dalle labbra e poco dopo si trasformò in un vero e proprio pianto; non riuscì più a frenarli.

Sommerse ancora di più il viso nel cuscino, mentre si girava a pancia in giù e stringeva fra le mani la coperta, nel frattempo agonizzava a causa di quello che stava provando.

Presto il pianto divenne più silenzioso fino a che non si fermò del tutto.

Quando Bonnie si portò le mani al viso, asciugandosi le ultime traccie del pianto, rimase sdraiata a guardare il soffitto, ancora più confusa, ma al momento non voleva pensarci.

Restò immobile per tempo interminabile, poi decise di farsi una doccia per scacciare dalla sua pelle quel senso di stanchezza che aveva addosso da quando si era svegliata, e per eliminare le traccie delle lacrime che aveva versato.

Rimase per un bel po' di tempo sotto l'acqua calda, sentendosi subito meglio.

Uscì solo quando si ritrovò con le mani raggrinzite, a causa di tutto il tempo passato sotto la doccia.

Quando mise piede fuori da quel luogo, ebbe appena il tempo di mettersi un asciugamano intorno al corpo bagnato che sentì il campanello suonare.

Corse ad aprire, stando ben attenta a non scivolare a causa dei piedi ancora bagnati.

Quando aprì la porta si ritrovò davanti Meredith, Bonnie non ebbe il tempo di dire nulla che la sua amica la abbracciò stretta, come non faceva da tempo.

La rossa rimase un po' confusa per il comportamento della mora, visto che non succedeva spesso che dimostrasse così tanto affetto.

     - Bonnie, mi dispiace moltissimo per quello che è successo ieri! Elena non avrebbe mai dovuto comportarsi in quel modo, sia nei tuoi confronti che in quelli di Stefan e Damon.- disse Meredith preoccupata.

     - Meredith, chi è Damon? Io non conosco nessuno con questo nome!.- esclamò Bonnie sempre più confusa.

   
 
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