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Autore: londra555    17/09/2012    10 recensioni
-Hummel, Lopez. Partite tra tre giorni! Buon divertimento!
-Partiamo? - domandò confusa Santana.
-Certo! Abbiamo bisogno di riprese sul campo! Non sapete come si fanno i documentari?
-Veramente no! - provò di nuovo Kurt.
-Bene, avete tre giorni per impararlo! Poi salperete sulla nave oceanografica Nuove Direzioni!
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Blaine Anderson, Brittany Pierce, Kurt Hummel, Sam Evans, Santana Lopez | Coppie: Brittany/Santana
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Nuove Direzioni.

 

Santana scese dal furgoncino che Sue Sylvester aveva gentilmente offerto a lei ed a Kurt con uno sbuffo. Si guardò intorno respirando l'aria del porto e maledicendo la sua sfortuna.

D'accordo, dare la colpa alla sfortuna non era proprio una soluzione matura, visto che lei sapeva benissimo di esserselo meritata, in fondo. Ma non ci poteva fare niente.

-Kurt! Vai a chiamare i mozzi della nave, digli che vengano a recuperare le mie valige!

-Perché non ci vai tu? Sto portando giù l'attrezzatura - disse prendendo una piccola valigia con il necessario per mantenere la pelle idratata durante quell'esilio.

Puck dietro di lui sbuffò mentre cercava di portar giù dal furgone una gigantesca valigia lilla.

-Santana questa cosa pesa il doppio di me!

-Quella è mia Puck, e anche le altre due abbinate!

-Le mie sono quelle nere! Cerca di non sbatterle troppo!

-Ehi! Io dovevo solo accompagnarvi! Non sono un facchino!

Santana gli aveva già voltato le spalle, ignorandolo.

Devo pensare a tutto io. Pensò mentre si avvicinava alla banchina numero otto da dove sarebbero dovuti salpare. La sua bocca si spalancò con espressione di disgusto mentre si avvicinava alla nave.

E quella cosa sarebbe una nave oceanografica?

Non riusciva a crederci! Si era aspettata qualcosa di imponente e moderno ed invece si era trovata davanti una barchetta bianca e sporca. Probabilmente sarebbe affondata prima di uscire dal porto. Vide un giovane basso che stava salendo dalla scaletta.

-Buon uomo! - gridò per attirare la sua attenzione.

Lui si voltò guardandola con le sopracciglia, aggrottate.

Quelle sopracciglia non possono essere legali.

-Dici a me?

-Certo! Sono Santana Lopez! Quella cosa è davvero la nave Nuove Direzioni?

Il giovane sorrise mentre scendeva tenendosi stretto al corrimano.

Dio quella cosa che sta toccando deve essere sporca di olio e grasso di motore.

-E' un piacere conoscerti! Ti stavamo aspettando! Io sono... - iniziò allungando la mano.

Santana sollevò la sua per bloccarlo.

-Sono allergica alla reazione chimica che produce la frizione della pelle quando si stringono le mani.

-Eh? - chiese l'uomo guardandola stranito ma abbassando la mano.

-Bene, mozzo! Seguimi! Devi portare le mie valige!

-Ma io veramente....

Era troppo tardi, Santana gli aveva già dato le spalle e si dirigeva a passo di marcia verso i suoi colleghi. Il ragazzo la seguì ancora stranito.

-Bene, queste sono le nostre cose! - disse una volta raggiunto il furgone con un amplissimo gesto della mano.

-Aspetta! Tutte queste sono tue?

-Certo che no! - esclamò Kurt facendo un passo avanti – Quelle più grandi sono le mie! Kurt Hummel, piacere.

Il giovane lo guardò a bocca aperta prima di stringergli la mano.

-Dottor Anderson, ma potete chiamarmi Blaine.

-Strano titolo per un mozzo – disse pensierosa Santana.

-Perché non sono un mozzo! Sono uno dei biologi marini che comandano la spedizione. E scordatevi di portare quella roba! Fatevi bastare una sola valigia! Le cabine della nave sono piccole!

Santana e Kurt iniziarono a protestare allo stesso tempo. Puck sollevò gli occhi al cielo mentre si avvicinava a Blaine.

-Buona fortuna dottor Anderson. Ne avrai bisogno.

 

 

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-Le cabine non sono piccole! Sono minuscole! - esclamò indignato Kurt.

Santana sbuffò mentre cercava di far passare la valigia attraverso la porta della sua cuccetta.

-E non c'è nemmeno una piccola piscina! - continuò Kurt.

Santana rinunciò aprendo la valigia nel corridoio ed iniziando a lanciare le pochissime cose che era riuscita a salvare dagli ordini di quel dittatore, direttamente sul suo letto.

-E non mi ha fatto portare la mia sciarpa Burberry! Voglio dire... come si fa a salire su una nave senza?

Santana sbuffò.

-Kurt! Vuoi stare zitto!

-Bene, vedo che vi siete sistemati. Stiamo salpando. Tutto il materiale per le riprese è stato portato in una stanzetta al lato della zona di controllo del robot di profondità! Ci vediamo sul ponte di comando appena potete!

Esclamò un entusiasta Blaine mentre passava schivando i vestiti che Santana continuava a lanciare. Quando si fu allontanato Santana sbuffò di nuovo. Avrebbe sicuramente battuto qualche record se avesse continuato così.

-Ma di cosa sta parlando? Robot di profondità?

-Non lo so, San. Ho passato gli ultimi tre giorni immerso in tutte le riviste di moda che ho trovato! Sai, per cercare di superare questi tre mesi d'astinenza!

-Ma ti avevo detto di cercare di capire di cosa dovevamo occuparci! - esclamò indignata lei.

-Oh andiamo! Questa è una farsa! Lo sappiamo tutti, Sue ci ha punito! Non le importa niente di questo stupido documentario!

Santana sbuffò. Incapace di trattenersi.

Poi il suolo iniziò a tremare con più vigore.

-Fantastico! Siamo partiti davvero! Tre mesi in questa prigione galleggiante senza... Kurt? Kurt stai bene?

Il giovane era sbiancato pericolosamente, poi aveva assunto una strana colorazione verde e si era portato la mano alla bocca.

-Oddio! Soffri di mal di mare? - quasi urlò Santana.

Il ragazzo negò con la testa, poi si voltò e saltò la valigia correndo verso il piccolo bagno della cabina.

Santana si riprese quel tanto che bastava per sbuffare. Poi fece una faccia schifata sentendo i rumori che provenivano dal bagno.

-Forse siamo ancora abbastanza vicini per tornare a terra a nuoto.

Disse speranzosa mentre si dirigeva verso il ponte abbandonando valigia e Kurt.

Ignorò un paio di persone in tuta da meccanico che la guardavano abbastanza stupiti, si mantenne in equilibrio sulle strette scale masticando un paio d'insulti in spagnolo e, finalmente, arrivò sul ponte.

Una folata di vento quasi la fece volare fuoribordo, si afferrò alla parete. Si staccò un attimo dopo perché era appiccicosa. Stava per perdere l'equilibrio quando due braccia l'afferrarono.

Si voltò trovandosi davanti una sorridente giovane bionda che indossava comodi pantaloni idrorepellenti ed una larga felpa rossa.

-Dove vai? - le chiese.

-Devo raggiungere il ponte di comando – rispose infastidita.

-Allora stai sbagliando strada! Devi ritornare in coperta, prendere il corridoio, girare a destra... - si fermò pensierosa – O sinistra, non ricordo. Poi sali le scale e sei arrivata!

-Bene – disse solo a mezza bocca.

-Oh aspetta! Devo andarci anche io! Puoi venire con me!

Santana la guardò con fastidio. Non poteva dirlo prima.

-Bene – disse di nuovo.

La giovane le sorrise allungando la mano.

-Io sono Brittany!

-Santana Lopez e scusa non posso stringerti la mano perché sono allergica alla reazione chimica che produce la frizione della pelle quando si stringono le mani.

Brittany si fece subito seria.

-Oh, mi dispiace tanto! Spero davvero che trovino una cura! - disse sinceramente dispiaciuta.

-Eh? - chiese Santana stranita.

-Andiamo! Sono già in ritardo!

Poi si voltò facendole strada.

-Vuoi che passiamo prima per la tua cabina? - le chiese improvvisamente come se le fosse appena passato per la testa un pensiero.

-Cosa? Perché mai?

-Immagino tu voglia cambiare scarpe.

-Le mie scarpe vanno benissimo! - disse indignata Santana.

-Non ne avevo mai visto di così alte! Se hai dimenticato le altre potrei prestarti io un paio delle mie! - aggiunse con entusiasmo Brittany.

-Non credo che sarà necessario!

-Oh ma hanno la suola antiscivolo! Potrebbero servirti!

-Ascoltami... Brittany... non metterò mai quelle cose orrende! Non rovinerò il mio stile solo perché sono in mezzo all'oceano.

Brittany la guardò per un attimo. Poi sollevò le spalle e le sorrise ancora.

-Cambierai idea! - disse solo con un entusiasmo che, a Santana, sembrò decisamente fuori luogo.

Ma poco importava. Sarebbero arrivate al ponte di comando e avrebbe potuto avere a che fare solo con i dannati biologi. E quella Brittany avrebbe potuto continuare a fare quello che faceva li dentro. Qualunque cosa fosse.

Naturalmente arrivarono al ponte di comando e trovarono Baline con una mappa nautica che discuteva con un altro giovane. Sollevarono gli occhi entrambi.

-Oh bene! Eccovi! Santana, lui è il dottor Evans. Specialista in mappatura dei fondali. E vedo che hai già conosciuto Brittany. - iniziò Blaine.

-Si, ma non è necessario che conosca tutto l'equipaggio! - disse stizzita Santana.

-Beh la dottoressa Pierce fa parte della squadra da un paio d'anni ormai! E' lei che guida il robot quando scende in profondità! Comunque puoi chiamarmi Sam, dottor Evans mi fa sembrare vecchio! - spiegò Sam allungando la mano per stringere quella della nuova arrivata.

Brittany si interpose immediatamente.

-Non può! E' allergica alla reazione chimica che produce la frizione della pelle quando si stringono le mani! - spiegò.

-Eh? - disse Sam.

-Quindi voi siete i responsabili di questa barca? - chiese Santana.

-Si, i responsabili scientifici! E non è una barca! E' una delle navi oceanografiche più moderne che esistano! - disse con orgoglio Blaine.

-Immagino le altre! - sbuffò sarcasticamente Santana.

-Dov'è Kurt? - chiese Blaine per cambiare argomento.

-Mal di mare – rispose brevemente.

I tre davanti a lei spalancarono gli occhi.

-Ma non siamo nemmeno ancora usciti dal porto!

Santana si strinse nelle spalle.

-Va bene. Ci metteremo una giornata intera prima che le operazioni inizino ad entrare nel vivo. Perché non scendi in cabina e stai con lui? Immagino tu sia preoccupata! - disse Blaine poco convinto.

-Certo! Preoccupatissima! - si affrettò a rispondere Santana mentre tornava indietro.

Naturalmente non era per niente interessata a Kurt, ma aveva solo voglia di buttarsi su quello scomodissimo letto. E, soprattutto, aveva tanta voglia di levarsi quei dannatissimi tacchi.

-E' meravigliosa! - esclamò Brittany con sguardo sognante quando fu abbastanza distante.

-Di cosa parli? Della regina dei ghiacci? - chiese curioso Sam.

-Si, non è adorabile?

-No! - risposero in coro i due.

-E poi è bellissima!

-D'accordo questo è vero, anche se non è il mio tipo! - sorrise Blaine.

-Si, ma Brittany, quella è l'equivalente umano di Barbie demone! - aggiunse Sam – Non solo è etero è anche la figlia di Satana in persona!

Ma Brittany manteneva lo sguardo sognante dove, sino a pochi minuti prima c'era Santana. Come se fosse ancora li.

-Tre mesi! Staremo insieme su questa nave per tre mesi! Le farò amare questo posto!

Blaine e Sam si scambiarono un'occhiata preoccupata e poi scossero la testa. Per loro era evidente che c'erano più possibilità che un calamaro gigante attaccasse la loro imbarcazione piuttosto che a Santana piacesse quel posto.

 

 

 

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Eccoci di nuovo. Spero di non avervi fatto attendere troppo!

Vi ringrazio tantissimo per le recensioni e, in generale, per leggere!

Un enorme abbraccio a tutti!

 

 

 

  
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