Caro diario,

questa è la pagina di diario più brutta che io abbia mai scritto. Manderei tutto a fanculo, bhè se ci riuscissi ne sarei grata a me stessa.

Comunque sia, parlo con un diario, quanto sono sfigata. Non ho amici, perchè ormai hanno tutti la doppia faccia.

La scuola va uno schifo. I professori continuano a rompere i coglioni.

I miei compagni sono i soliti presuntuosi: le ragazze sono tutte troie, e i ragazzi sono tutti puttanieri.

Una persona normale e civile con un po' di buon senso - come me - non c'è?

A casa, invece, è sempre la stessa merda. Hai presente l'inferno? Quello schifo di posto è casa mia.

Quel tale - mio padre - mi tratta come uno straccio, a lui importa solo lo studio. Non gli importa se la figlia ha un dannato problema.

Mia madre, per così dire, è sempre fuori città proprio come mio padre. Lei non sa nemmeno che esisto, a mio parere.

Mia sorella è la solita puttana leccaculo, che fa di tutto per umiliarmi. Lei sa troppo. Lei sa cose che nessuno - oltre me - dovrebbe sapere.

E sto qui, alle 11:29 di notte, con un fottuto diario tra le mani. Con una sigaretta in bocca e le lacrime che scorrono via come se nulla fosse.

Ormai non sento nemmeno le guance, gli occhi di natura blu, adesso sono rossi.

Sto dimagrendo parecchio, ma nessuno sembra accorgersi di nulla. 

Nessuno si accorge di quel problema.
Piango perchè voglio liberarmi da tutti loro, e non so se avrò il coraggio.

L'unica volta che i miei genitori hanno parlato di me è stato quando hanno trovato le sigarette in camera mia una settimana fa.

Mi avevano definito la loro 'piccola' e poi hanno finito per parlare di soldi. Ma chi li conosce a questi qui?

La loro 'piccola' dunque, stava preparando da un pezzo le valigie.

Sì, questa notte parto, e non so se ti porterò con me, d'altro canto tu sei parte di questa vita. Ma come posso lasciarti qui, amico mio?

Mi sono vista allo specchio...proprio..adesso.

I miei capelli, di solito, biondo vivo avevano perso la loro lucentezza, i miei occhi erano cerchiati da occhiaie violacee.

Le braccia che mi ritrovavo sembravano quelle di una bambina, a me sconosciuta.

Nella valigia ho messo il necessario. Sono assurda, lo so. Ma voglio sorridere.

Sorridere, uh. Non so nemmeno cosa sia.

Ho cambiato numero, dovrebbe attirvarsi stanotte. Ho fatto anche la scorta di sigarette, e di biglietti per il pullman.

So già dove andrò, abbiamo affittato un appartamento molto economico e spazioso. Servirà per due...o per tre.

Mi dimenticherò di tutto. A partire dall'uomo e dalla donna che mi hanno cresciuta. Poi dimenticherò quella troia di sorella che mi ritrovo.

Il pullman parte all'una, e sai cosa? Non vedo l'ora di prenderlo.

Destinazione: londra centrale.  Sono felice che tra meno di tre ore, scomparirò da questa casa e farò la mia tanto attesa vita. 

La stanza è pulita e sembra che nessuno ci abbia mai abitato. E non si accorgerà nessuno della mia assenza, per sempre.

Ma non capisco perchè piango, dovrei tremare di felicità..ma non so cosa mi succeda.

Ho già i miei progetti in mente, e non mi sto illudendo, so che grazie alla mia nuova vita li potrò fare.

Il sorriso amaro è sempre qui.

La pancia è cresciuta rispetto a tutto il corpo, ma nessuno se n'è mai accorto.

E' una femmina. Una bellissima femmina che mi assomiglierà. 

E, Logan ha promesso di sposarmi. Io ho solo 18 anni! Ma ne vale la pena..

Lui è l'unico di cui mi fido.

Abbiamo deciso di scappare. Lui non ha famiglia, e io ce l'ho ma non quella giusta.

Noi saremo i protagonisti della nostra bellissima storia, e piango, piango di felicità.

Lo amo, capisci? L'unico che ho amato in vita mia.

Questo è il mio segreto, questo è per quello in cui conto, questo è per quello in cui temo, questo è il mio futuro. 

Sono incinta.

                                                                                                                                                                                                                                -Diana.