Ume era tornata a casa ormai da 6 mesi,di Shuu aveva dimenticato tutto,anche se non volendo,lo aveva fatto per togliersi quel dolore di dosso.
Arrivata alla porta di casa vide un ragazzo per terra dai capelli bianchi e azzurri,legati da una coda,aveva circa la sua età.
"Ehm,tu chi saresti?" chiese la ragazza cercando di svegliarlo,visto che si era appisolato.
Il giovane si prese un colpo e dopo poco si rialzò e la guardò un attimo.
"Tu sei Ume?" chiese guardando il pacchetto che aveva in mano.
"Si,ma come conosci il mio nome"
"Io mi chiamo Hakuryuu,sono un amico di Shuu"
"Di chi?" Ume,non si ricordava per niente di lui.
"Ahia,speravo che non lo avessi scordato,ma va bhe" Il ragazzo le toccò la fronte,in quel momento alla nera (si,Ume ha i capelli neri e rosa) tornarono alla mente tutti i bei momenti passati con Shuu e delle calde laccrime uscirono dai suoi occhi.
Dopo averle asciugate fissò il pacchetto.
"Che cos'è?"
"Non lo so,scoprilo te" detto ciò il bianco se ne andò.
La ragazza lo scartò e trovò un libro giallo e rosso,con un cuore disegnato sopra a matita.
Il suo diario?!
Ume lo sfogliò,c'erano le 4 pagine scritte da lei,poi dopo aver voltato l'ultima ne trovò un altra. Era una calligrafia diversa dalla sua,quindi cominciò a leggere.
- Cara Ume...
Scusa per non averti nemmeno salutata,non avercela con te
La colpa è mia e sappi che non sono uno spettro ahah
è solo che ci tengo troppo a quest'isola per andarmene,ho la stupida illusione
che un giorno mia sorella tornerà e ritroverà il suo fratellone qui...
Ma da quando ti ho conosciuta,è cambiato tutto
Ho incontrato Hakuryuu mentre passava di qui a salutarmi
e gli ho chiesto di consegnarti questo,il tuo diario.
Piccola stupida,non capisci la cosa più importante...
Shuu pag 5-
Alla ragazza venne da piangere,poi i suoi occhi vennero coperti da due mani e una voce gli disse: "Non capisci la cosa più importante,che anchio ti amo"
Ume si girò e incrociò gli occhi di Shuu.
Gli saltò addosso e lo abbracciò stretto a se baciandolo.
"Idiota"
Il ragazzo,a terra, le passò una mano sul viso e le asciugò le laccrime e scoppiò a ridere.
"Lo so"
E' inutile che scappi,tanto io ti correrò dietro.
E' inutile che ti nascondi,tanto ti troverò.
E' inutile che piangi,tanto ci sarò io a farti sorridere.