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Autore: ClaWilde    17/09/2012    0 recensioni
-Posso dire l'ultima cosa sdolcinata della serata? Lo giuro, poi la smetto.
Un cenno d'assenso. Che poi gliel'avrebbe detto lo stesso, era una domanda retorica.
-Mi mancherai.-
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- E poi io so come va a finire.. Uno inizia a chiedersi dov'è l'altra, cosa fa, se ha detto la verità.. E non voglio che finisca così.
-Posso dire l'ultima cosa sdolcinata della serata? Lo giuro, poi la smetto.
Un cenno d'assenso. Che poi gliel'avrebbe detto lo stesso, era una domanda retorica.
-Mi mancherai.-

Non le erano uscite bene queste ultime due parole. Si era immaginata di dirle a bassa voce ma comunque con chiarezza. Invece erano uscite tutte sbiascicate, con un tono insolitamente acuto, dato probabilmente dalle lacrime che più lei si sforzava di trattenere più sembravano scendere copiose lungo le sue guance. E forse avrebbe dovuro bere meno Rum.
Sapeva che era quella la fine, l'aveva sempre saputo, e mille volte si era detta che non si sarebbe lasciata trasportare troppo dagli eventi. Si era illusa di poter controllare i propri sentimenti, e mai si fa errore più grande.
E la cosa più frustrante era sapere qual'era la cosa razionalmente giusta da fare. Che poi era proporzionalmente opposta a quella giusta secondo lei, a ciò che lei avrebbe voluto.
Un sacco di parole dette che per lei valevano come promesse.

E poi c'era lui, con la solita espressione impassibile che non lasciava intravedere nulla di più di ciò che desiderava mostrare lui stesso. Ma per un attimo lei giurerebbe di aver visto i suoi occhi, per un solo, brevissimo millesimo di secondo, appannati da un lieve strato di dolore e.. Lacrime?
Avrebbe tanto desiderato sapere la verità senza filtri per una volta.
Ma sapeva che lui non gliel'avrebbe concesso facilmente. Poche erano le volte in cui era riuscita a vedergli dentro, si potevano contare sulla punta delle dita delle mani le volte in cui lui l'aveva lasciata scavare nel profondo, in cui le aveva lasciato vedere cosa succedeva sotto la corazza che aveva intorno. E lei le ricordava tutte, e ne aveva fatto tesoro.

Un ultimo bacio e quello che probabilmente sarà un addio.
Una portiera chiusa e i primi albori dell'alba che cominciano a rischiarare il cielo.
Un treno da prendere, una valigia da chiudere e un'altra da iniziare.

Ed ora chiedersi comunque dove sei e se, ogni tanto, ci pensi. Se ascoltando quella canzone ti viene in mente quella sera a casa tua passata a parlare tra pacchetti di sigarette, Bombay e canali idioti in tv. Se ti vengono ogni tanto in mente le serate passate sul terrazzo al quinto piano, a guardare alle tre di notte strade semi deserte e a pensare a quanto in fretta possano cambiare le nostre vite. A parlare dei nostri sogni, dei grandi piani e del presente che ci andava più che bene, facendo discorsi filosofici.

E riprenderei indietro mille volte tutte le nostre litigate, i giorni nei quali scomparivi in chissà quale pease europeo con qualche amico, le ore in cui non rispondevi al telefono e le volte in cui mi sconvolgevi tutti i programmi del giorno e della notte con richieste improvvise, pur di riavere anche solo una manciata di quegli attimi in cui mi facevi sentire così maledettamente giusta.

Però è solo una questione di tempo giusto? Entrambi andremo avanti, e forse tu l'hai già fatto.
Io ci metto un po' con queste cose, sai come sono; ma ce la farò.
"Un taglio netto sarebbe la cosa migliore, credimi"
Sapere che, per l'ennesima volta, hai ragione tu; ma non volerlo ammettere.
E forse un giorno ci rincontreremo, magari tra tre anni, magari tra tre mesi, chissà; d'altronde tu sei imprevedibile giusto? Lo sei sempre stato.
Volevo solo farti sapere che avevo ragione io stavolta. Avevo detto che mi saresti mancato ed avevo ragione: mi manchi.
E vorrei sapere se anche io, un pochino, in fondo ti manco.

"We. Sono tornata a probabilmente a te nemmeno importa ma.. Sono ubriaca e avevo voglia di scriverti. Mi manchi"
Sono le tre di notte, non c'è mezza persona sana nel locale e tutti ridono, anche se hanno già dimenticato il perchè delle loro risa. Anche lei ride, ma forse il suo sorriso nasconde un pochino di amarezza in più del solito.

Il pollice è fermo nel limbo tra il tasto "invia" e quello "cancella".
Quale è giusto premere?
Quale vuoi premere?
  
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