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Autore: Sinead1370Kimaira    17/09/2012    3 recensioni
Kyubi non ha attaccato Konoha,ma è stato il demone decacoda Jubi.Il bello e tenebroso Uchiha nasconde un segreto,o meglio un demone.Naruto vive con la sua famiglia e il clan Uchiha non è mai stato sterminato ma vive in pace (sempre se per gli Uchiha esiste la pace)Orochimaru e tanti altri personaggi faranno parte della realtà di Sasuke,una Realtà da scoprire...
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sasuke Uchiha
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto prima serie
Capitoli:
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*Appare una nuvola di fumo e si sente una musica di suspance*
Coff..coff..scusate troppo fumo!
Salve a tutti!! Rieccomi qui!
Scommetto che non vi sono mancata neanche un po’!
Voi invece si!!
Innanzitutto buon anno scolastico  a tutti!!
Ho iniziato da poco il ginnasio e dopo 4 giorni di scuola vi presento questa schifezza!!
Ho superato in modo disastroso il blocco dello scrittore e sono pronta a riprendere!!

Ringrazio:
Student95
Vale_Hina

Per aver recensito lo scorso capitolo e Falsa dea molto adorata per avermi consigliata!
Bene….capitolo misto e confusa come gli altri del resto…
Spero colo che non siate assaliti da coniati di vomito durante la lettura…
enjoy!!
 
 
 
 
 
Kabuto lavora incessantemente nei laboratori del covo.
Sperimenta sempre nouvi farmaci per permettere al suo signore l’immortalità.
Le porte sono aperte e Orochimaru-sama è seduto su una poltrona alle sue spalle e si gode lo spettacolo del suo fedele suddito che si affaccenda tra le provette consultando vecchi libri ingialliti.
Un serpente intanto furtivo e sibilante entra nella stanza per poi andarsi ad arrampicare su per il corpo bianco del suo padrone.
Orochimaru gli accarezza la testa e lo lascia cadere in terra.
Rivolgendosi a Kabuto dice: “A quanto pare stiamo per avere visite.”
Kabuto si ferma e preoccupato dice: “Signore,vuole che chiami i ragazzi del quartetto?”
Orochimaru ride e si alza,compie alcuni passi verso il suo assistente e sfiorandogli il volto con le mani dice: “No, prepariamo ad accogliere i nostri ospiti.”
E con ciò torna a sedersi nella stessa posizione di prima.
Kabuto continua a lavorare,come se nulla fosse mai accaduto.
Lui forse ha una mezza idea su chi possano essere i visitatori.
 

*Flashback*
Al centro ospedaliero di Konoha quel giorno tutti i giovani medici avrebbero potuto presentare le loro scoperte all’hokage stesso per cercare di poter prendere parte ad un nuovo gruppo di avanzata ricerca medica che stava nascendo.
C’erano davvero tutti, da Shizune a Kabuto e perfino Obito Uchiha.
L’hokage sedeva su una piattaforma rialzata e accanto a lui c’era sua moglie,la bella Kushina Uzumaki.
Anche lei aveva voluto assistere a quell’ avvenimento così importante.
Il maestro Hokage aveva raccomandato a tutti una concorrenza leale e un rispetto profondo e reciproco.
Si….come no.
Tutti i giovani medici erano pronti a fare a cazzotti per quel posto,tranne uno Obito.
Lui non voleva fare a pugni con nessuno, voleva semplicemente presentare il suo progetto e starsene con l’anima in pace.
Shisui quel giorno aveva finito presto i suoi doveri da Anbu e così aveva deciso di prendere esempio da Itachi e comportarsi una volta tanto da fratello maggiore.
Così rinunciando a tutti i suoi filmini mentali nei quali si vedeva nella solita taverna in compagnia di amici e “amiche” si avviò verso l’ospedale.
Non ebbe bisogno di chiedere informazioni per trovare la sala,dato che ormai conosceva l’oscedale meglio delle sue tasche considerando i grande numero di volte che vi era finito.
Quando arrivò lo scenario che gli apparve davanti agli occhi lo sorprese non poco.Sembrava il giorno di promozione degli Anbu!Solo che da loro ci scappava sempre il ferito….ma questi sono dettagli.
Vide seduto tra le file suo fratello che stringeva titubante un pacco di fogli.
Eccolo lì il suo fratellino!
Con le mani in tasca lo raggiunge e si sedette accanto a lui.
Salutandolo gli disse: “Allora,pronto a farli saltare tutti in aria?”
Shisui lo guardò con sguardo critico e disse un secco: “No.”
Shisui gli tirò un pugno sul braccio e disse: “Ok,scartiamo la mia ipotesi,ma tu comunque sei pronto?”
Prima che la risposta potesse lasciare la bocca di Obito l’hokage pronunciò il suo nome: “Obito Uchiha”
Il ragazzo di alzò e raggiunse il tavolo dell’hokage poggiando leggermente e con grazia il plico di fronte al capo villaggio.
Il biondo gli disse: “Allora Obito,di cosa vuoi parlarci?
L’Uchiha iniziò: “La mia ricerca tratta dei modi di usare i vari tipi di chakra per creare farmaci…”
In quel momento Kabuto si alzò e disse: “Hokage,con tutto il rispetto questo progetto non mi sembra efficace, semplicemente perché il chakra di elementi diversi rispetto a quelli che una persona ha non possono essere usati.”
Obito ignorando completamente il commento continuò: “Certamente io intendevo creare dei farmaci per ogni tipo di chakra”
Kabuto continuò: “E quanta fatica costerebbe?”
Insomma l’argenteo con gli occhiali interruppe in continuazione il giovane Uchiha,creandogli uno stato di confusione pazzesco.
Il progetto di Obito fu scartato,mentre Kabuto riuscì a prendere il posto…….

*fine flashback*

Ecco perché Shisui si voleva vendicare.
In fondo ci teneva a suo fratello….o forse voleva salvaguardare i suoi neuroni,dato che dopo il fallimento Obito era entrato in una profonda crisi depressiva.
E non è che il giovane Uchiha si sfogasse bevendo o prendendo a cazzotti qualcuno,no.
Lui andava dal fratello e li iniziava con tutte le sue lamentele da adolescente-in-piena-crisi-d’identità.
 
 
 
 
Pov Sas’ke

Sul paese delle onde il velo nero delle tenebre è ormai calato da un pezzo.
Tutti dormono mentre gli animali notturni si prendono i pezzi della loro vita e pianificano vendetta contro gli abitanti del giorno.
Kakashi-sensei e Naruto dormono ormai da circa due ore e io sono disteso mentre cerco di prendere sonno.
Impresa impossibile.
Sono totalmente madido di sudore e le piccole gocce che mi imperlano il volto,lentamente si raffreddano a contatto con il leggero venticello che entra dalla finestra.
La stessa finestra che ero tremendamente sicuro di aver chiuso.
E’ possibile che quando vuoi qualcuno con cui parlare non ci sia mai nessuno?
Di solito quando sono a casa e non riesco a dormire vado a svegliare Itachi.Ma ora non mi sembra il caso di farsi due giorni di cammino per andare dal mio Nii-san.
Anche se a dirla tutta per rivedere Itachi sarei disposto a fare ben più di due giorni di cammino.
Mi tiro a sedere e stringo le ginocchia al petto.
Guardo la stanza scura e poi mi decido ad alzarmi.Facendo attenzione a dove metto i piedi faccio ciò che so fare meglio: evadere.
Esco dalla finestra,cercando un posto decente per allenarmi.
 

Konoha-covo di Orochimaru.

Kabuto è chino sul tavolo degli esperimenti,con il gli occhiali appannati per il vapore dei liquidi in distillazione e due ciuffi argentati che gli pendono dalla coda bassa in cui ha raccolto i capelli.
Alle sue spalle Orochimaru lo guarda mentre accarezza la testa di un serpente.
Il ninja medico allunga la mano per prendere una provetta,ma questa si sposta.
Da sola.
Ripete il gesto con un cipiglio di fastidio.
Lui allunga la mano e la provetta si allontana.
Ripetono questa sequenza di azioni per un numero smisuratamente alto di volte,finchè il piccolo contenitore di vetro non si schianta al suolo.
Orochimaru mentre continua ad accarezzare il serpente sposta lo sguardo sui pezzi di vetro e gli dice: “Vedi di stare più attento,Kabuto.”
Il ninja medico borbotta della scuse e dopo aver raccolto i cocci,si rimette al lovoro.
Dopo essersi ripetuto mentalmente che quella provetta “non” si è mossa da sola,continua a spulciare tra i suoi libri.
Intanto mentre il suo sguardo vaga tra le righe il leggero strusciare sul tavolo lo fa distrarre.
Alzando lo sguardo trova tutto in ordine.
Continuando a leggere e rammendandosi mentalmente di non testare più su di lui le sostanza di laboratorio si rimette al lavoro.
Mentre sta per girare pagina il rumore di qualcosa di vetro che si schianta al suolo lo fa sobbalzare.
Orochimaru da dietro gli dice: “Kabuto,c’è qualcosa che non va? Ti vedo particolarmente disattento stasera.”
Il ninja medico,mentre innervosito inizia a raccogliere i cocci di vetro,dice al sannin: “Orochimaru-sama….non ha fatto cadere io la provetta.” 
Da dietro di lui una risata quasi collerica dice: “ Vorresti farmi credere che le boccette di vetro si muovono da sole? Rimettiti al lavoro e fa attenzione.Non voglio ripetertelo più.Mi hai capito?”
Con voce nervosa Kabuto risponde: “ Certo Orochimatu-sama.Mi scusi.”
Il sannin alzandosi esce dal laboratorio,seguito dal suo serpente.
Kabuto una volta rimasto solo si aggiusta gli occhiali e con tanta calma inizia a fissare un punto indefinito della stanza.
Dopo un po’ di tempo inizia a gridare: “ Ehi chiunque tu sia,ti conviene uscire immediatamente allo scoperto! Non ho molta pazienza!”
Non ottenendo nessuna risposta e felicemente convinto di aver intimorito il nemico alza una mano per prendere un libro ma…….

“KABUTOOOOOOOOOOOOO!!!!”
L’urlo disumano di Orochimaru lo fa sobbalzare e come un fulmine,sbattendo contro il tavolo e contro lo stipite della porta il fedele servitore del Sannin si precipita nella stanza del suo padrone.
La scena che gli si presenta davanti lo lascia attonito.
Orochimaru è appeso al lampadario della stanza con una corda che gli lega le mani,mentre tutti gli oggetti presenti nella stanza volano a destra e a manca,come d'altronde sta facendo il fedele serpente di Orochimaru,che di certo passerà alla storia come il primo serpente volante.
Infuriato il Sannin cerca di liberarsi e con una decina di vene pulsanti sulla fronte urla a Kabuto: “Razza di Idiota! Vieni a liberarmi!!”
Intanto attirati da tutto quel trambusto insolito il quartetto del suono è arrivato sulla scena del crimine.
Vedendo Kabuto intento a evitare mobili, Orochimaru penzolare dal soffitto e il serpente che accompagna solitamente il Sannin volare come un’aquila, non possono fare a meno di gettarsi all’aiuto del loro padrone.
Intanto Kabuto dopo essere stato colpito da: un armadio,la testiera del letto,una sedia,una scrivania,un quadro dipinto da Orochimaru in piena infanzia,una statuetta a forma di serpente,l’intera collezione di Kimoni perfettamente identici di Orochimaru e dal serpente che gli si era spiaccicato in faccia,era riuscito a salvare il suo padrone e a riportarlo quasi perfettamente integro fuori dalla stanza.
Intanto i fantastici quattro del suono erano ancora alle prese con vari complementi d’arredo.
Il sannin spingendo lontano Kabuto urlo’ ai ragazzi: “ Branco di Incapaci! Uscite di lì!”
E girando i tacchi uscì fuori dal covo.Arrivato nello spiazzo davanti all’ingresso si fermò a contemplare la notte.
Muovendo alcuni passi verso il bosco disse: “ Davvero mossa poco prudente.Ricorda Itachi-kun,da vendetta nasce vendetta.”
E con una risata sadica tornò all’interno.
 
*Pov Itachi*
Ci ha riconosciuti.
Lo sapevo e volevo che fosse così.
La prossima volta sarò io a fargli quei lividi e non i mobili.
Shisui non ha perso nemmeno un briciolo della sua bravura nell’inventare scherzi e mentre ritorniamo al quartiere Uchiha si vanta del suo meraviglioso successo.
Una mossa azzardata.
Da vendetta nasce vendetta….non avrà mica intenzione di….no,non potrebbe torcere un capello a Sasuke senza che io lo venissi a sapere.
Sicuro Itachi-kun?
Come una lama tagliente questa domanda si insinua nella mia mente.
Sas’ke non ti ha raccontato proprio tutto… basta così.
Parlerò a Sas’ke quando tornerà dalla missione.
Per ora concentriamoci solo a cercare una scusa per mio padre….
 
 
*Pov Sasuke*
Cercare un posto decente per allenarsi.
Certo.
Dovessi fare così tutte le volte rischierei di non allenarmi più.
Non conosco la zona e non so dove andare.Il sole sta già sorgendo in lontananza e io sono stato tutta la notte a zonzo.
Perfetto.
Per fortuna il ponte sarà ultimato a breve e così potremo tornare a casa.
Rientrando dal signor Tazuna trovo già tutti svegli e in cucina per la colazione.
Devo avere una faccia da zombie visto che Kakashi-sensei mi guarda come un alieno.
Rifiuto cortesemente quello che Tsunami mi offre e una volta che tutti sono pronti iniziamo ad incamminarci verso il cantiere.
Non c’è nessuno.
Operai,ingegneri,architetti…tutti spariti.
Kakashi-sensei chiede al signor Tazuna: “ Mi scusi,ma è sicuro che i suoi operai sapevano di doversi presentare oggi?”
“Eccome…”
Una voce proveniente da un punto non identificato ci fa trasalire.
Sfodero un kunai e mi metto in posizione di difesa,imitato da Naruto e Hinata.
“E devo ammettere che è stato piuttosto difficile convincerli a non venire…..”
La nebbia davanti a noi sembra diradarsi per lasciare spazio ad uno scenario mostruoso.
Appesi ai piloni del ponte,come tante piccole e macabre decorazioni ci sono i cadaveri di tutti i lavoratori.
Saranno più di cento morti.
E tutti in una volta.
Hinata singhiozza mentre Naruto gli grida contro: “ Sei un mostro! Zabuza Momochi io ti…”
Lo zittisco con un gesto.
Quello non è Zabuza.
La sua arma è diversa,la corporatura non coincide.
E soprattutto il corpo di Zabuza penzola con il torace squartato davanti a noi.
Quando la nebbia quasi scompare distinguiamo due figure avvolte in abiti neri e rosse….

Non può essere…….




 
 
 
Non commento…mi limito a sparire per evitare pomodori e altri ortaggi marci….
Vi chiedo scusa se vi ho proposto questo indecente capitolo.....brutto in tutte le forme...scusate...
Al prox cap!! Se sopravvivo!!!
  
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