Tremano. Sempre.
Non riesco a fermarle.
Stringo i pugni per cercare di nasconderlo, indosso un'infinità di bracciali tintinnanti per tentare di celarlo.
Sorrido, parlo, solo per mantenere l'attenzione della gente sul mio viso, per non far scendere lo sguardo su quella parte di me che inesorabile mostra al mondo tutto quello che per pudore mi piacerebbe dire, ma in realtà per orgoglio, ho deciso di tenermi dentro.
Le mie mani.
Quelle che hanno accarezzato capelli morbidissimi, che hanno stretto loro simili così forte da non far neanche passare aria tra le dita.
Adesso, tremano.
Ed è colpa tua.
Di te, che sei andato via, senza un addio, senza un motivo, senza darmi la possibilità di vomitarti in faccia il mio rancore e la mia rabbia.
Rancore e rabbia che appestano me, il mio corpo, i miei pensieri, le mie parole.
La cosa peggiore?
Quel'incessante tremolio che costantemente mi ricorda che loro rivogliono quelle mani che un tempo stringevano e di cui adesso si sono ridotte a sentire la mancanza.
Le mie mani tremano, ed è solo colpa mia.