-Mi chiamo Hel, ho 19 anni e sono morta.
Almeno lo sono per i miei genitori, per le mie vecchie amicizie, per i medici e per la società visto che il mio legame con la droga viene considerato come l’anticamera di una morte certa.
Se mi dovessero chiedere ora perché ho incominciato a spingere quella merda nelle mie vene non sono sicura che sarei in grado di spiegarlo fino in fondo… ma ho deciso che con lei dottoressa stamattina farò un tentativo.
Drogarsi è una scelta, uno stile di vita…un mezzo semplice ma efficace per evadere da una realtà che va stretta e che non ti soddisfa più di tanto.
Quando arrivi ad avere la sensazione di gridare a squarcia gola una muta richiesta d’aiuto che viene ignorata, la tua mente diventa così fragile da volersi far del male pur di sentirsi ancora viva. Io ho sempre avuto una teoria: quando diventi un drogato, non finisci mai di esserlo. Ci sono vari stadi: inizi con le sigarette, poi con le canne e con l’alcool, poi cominci a sniffare e alla fine ti buchi. Quando e se riesci a salvarti e ti tiri indietro da un mondo che ti sta uccidendo ormai hai una tua logica di sopravvivenza, quella del tossico: impari che per sopravvivere devi dipendere da qualcosa, quindi inizi ad aggrapparti alle persone avendo perso la droga.
Per quanto mi riguarda, l’eroina mi ha cambiato la vita: ho vissuto un anno in un sogno, in una vita parallela dove sentivo di poter essere davvero apprezzata per quello che ero. La mia tossicodipendenza è stata un viaggio, non ancora finito, che mi sta portando alla scoperta di parti di me che non credevo esistessero anche se il prezzo da pagare è piùttosto alto.
Ora mi sto disintossicando: sono fiera di poter dire che ce la sto facendo, che ne sto uscendo pulita.-

-Sono colpita dalla maturità che dimostri, dico davvero.
Ma perché una ragazza bella e intelligente come te, con una famiglia alle spalle e amici, dovrebbe entrare nel tunnel della droga?”

-E’ mai stata tanto innamorata di qualcuno da infischiarsene di sé stessa, dottoressa?-

-Non capisco che legame abbia tutto ciò con la droga…”

-Vuoi solo quella persona: quando ti guarda il tuo cuore perde un battito, quando senti il suo respiro sulla pelle ti fa male... Ha mai desiderato così tanto una persona al punto da smettere di esistere?-

-No.-

-Beh, io sì.-

-Stai cercando di dirmi che hai provato tutto questo per l’eroina?-

-Vuole sentire la mia storia, dottoressa? Sono sicura che alla fine riuscirà a capire cosa sto cercando di dirle.-

-Ma certo, siamo qui per questo. Io sono qui per ascoltarti.-

-Quando ripenso all’ultimo anno e mezzo, mi rendo conto che ci sono stati due grandi incidenti nella mia vita che sono fatalmente connessi: l’eroina e Dave.-

Buon pomeriggio a tutti, cari lettori :)
E' la prima volta che scrivo una storia originale, e spero di avervi stuzzicati con questa breve prefazione. Ho scelto di parlare del tema della droga perchè mi ha sempre affascinata nei film e nei libri.
Quindi ho deciso di raccontare questa storia, tratta da un'esperienza che non ho vissuto direttamente e che ho molto romanzato. La mia protagonista è Hel, ragazza di 18 anni che vive a Milano e sta frequentando il suo ultimo anno di scuola: la sua vita è apparentemente un perfetto susseguirsi di scuola, amici, famiglia e feste.
Ma nessuno sa della sua "doppia vita": tutti gli anni, infatti, lei sta per tutto il mese d'Agosto a Sassuolo, un paese nella provincia di Modena, dove il concetto di divertimento è ben lontano da quello propostole dai suoi giri milanesi.
Per tutto il tempo, quindi, Hel porta avanti due identità diverse è ben distinte: cosa succederà però quando sarà costretta a mischiarle? Spero di avervu incuriosito, posterò presto il primo vero capitolo.
Vi auguro una buona giornata e buona lettura :)