Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |      
Autore: itsphede    18/09/2012    4 recensioni
«Quanto tempo abbiamo desiderato tutto questo?» Chiese retoricamente, baciandomi sulla fronte.
«Anche troppo.» Gli risposi cercando di abbracciarlo più forte. Come se più forte fosse stato possibile.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
"I wanna be with you,
I wanna feel your love, 
I wanna lay beside you,
I cannot hide this 
even though I try."
Ogni singola parte del mio corpo stava tremando.
Tremava per il freddo e  tremava per la paura.
Harry era andato a cercare della lagna per accendere un fuoco ed io ero rimasta ad aspettarlo all’interno della tenda che avevamo impiegato un’ora per montare.
C’era un freddo da far rabbrividire, all’incirca tre o quattro gradi, ma dovevamo farlo, dovevamo andare via.
Non c’avevamo pensato su più di tanto, avevamo solo voglia di prenderci un po’ di tempo per noi, così avevamo preparato tutto su due piedi e c’eravamo rifugiati tra i boschi, lì dove nessuno c’avrebbe impedito di stare insieme.
Harry mancava già da un po’ e cominciavo a preoccuparmi, i tentativi di chiamarlo al cellulare erano inutili perché c’era totale assenza di campo, e le mie ansie tendevano gradualmente a salire.
Decisi di andarlo a cercare, anche se non avevo idea di dove mettere piede e i sentieri mi sembravano tutti uguali tra loro.
Tirai su al massimo la zip del giubbotto e uscì dalla tenda. Cominciai a chiamarlo, a gridare il suo nome, ma non vedevo ne sentivo segni di vita, così mi incamminai per cercarlo. Non mi ci volle molto, fortunatamente.
«Ma sei impazzita? Ti avevo detto di aspettarmi dentro la tenda.»  Disse preoccupato appena mi ebbe davanti agli occhi.
«Ero preoccupata, ci stavi impiegando troppo e avevo paura ti fosse successo qualcosa.» Spiegai.
Mi guardò negli occhi, quasi a voler sorridere, perché in fondo era contento che io mi fossi preoccupata per lui ed era contento che fossi andata a cercarlo.
«Ok ma adesso hai visto che sono vivo e vegeto, quindi torniamo indietro o ti ammalerai.» Disse con dolcezza, mentre teneva tra le braccia la montagna di legna che era riuscito a raccogliere.
Tornammo alla tenda e cercò di obbligarmi a restarcene dentro fino a quando non avrebbe acceso il fuoco e mi avrebbe raggiunta.
Ma non feci come diceva, non ubbidì ai suoi ‘ordini’.
Sedetti all’interno della tenda, ma con la porta totalmente aperta, così da far lui compagnia mentre si impegnava ad accendere il fuoco.
O forse no. Forse era soltanto un gesto puramente egoistico.
Mi piaceva guardarlo mentre agiva indisturbato, mentre si muoveva sicuro di se mostrandosi altamente cosciente di ciò che stava facendo.
Era ben concentrato su ciò che faceva, ma leggevo nei suoi occhi la voglia di finire il prima possibile e ripararsi da quel fastidioso gelo.
Era bello, bello da morire, bello quasi da farmi del male.
Il cappello di lana che aveva in testa nascondeva i suoi dolcissimi ricci castani, dei quali si riusciva a vedere soltanto qualche ciuffetto che sbucava qua e la, ma ciò che nel suo viso era scoperto era sufficiente a mozzare il fiato.
I suoi grandi occhi cangianti tendevano al grigio in quella cupa sera invernale, le sue carnose labbra erano più scarlatte del solito a causa del freddo pungente, per il quale anche le sue guance avevano preso un colorito roseo.
Non aveva nulla di sbagliato, era tutto al posto giusto. E io mi sentivo ogni secondo più follemente ed egoisticamente innamorata di lui.
«Sei testarda.»  Mi accusò. «Non voglio che ti prenda un accidente, me ne sentirei in colpa a vita.» Spiegò. Mentre si avvicinava a me.
«Volevo guardarti mentre accendevi il fuoco. Sei così sexy quando sei sicuro di te.» Dissi, provocandolo un po’ anche con lo sguardo.
«Ah si? Dovrò accendere fuochi più spesso allora.» Scherzò, prendendo poi il mio viso tra le sue gelide mani e portando le sue labbra sulle mie, lasciandone un bacio deciso.
Lo afferrai dal giubbotto e lo tirai a me con forza, mostrando di essere stanca di aspettarlo e di aver voglia di stare con lui ed essere stretta dalle sue braccia.
Entrò, finalmente, e sigillò l’apertura per non far entrare nessuno spiffero di vento.
Era una tenda fatta per ospitare cinque/sei persone, ma eravamo riusciti a trovare solo quella nel mio ripostiglio e poi ci saremmo soltanto stati più comodi in due.
Togliemmo i giubbotti e ci rifugiammo sotto il doppio piumone che avevo preparato mentre Harry era via.
Strinsi il mio gelido corpo al suo, poggiando la testa sul suo petto mentre mi cingeva le spalle con un braccio.
«Quanto tempo abbiamo desiderato tutto questo?»  Chiese retoricamente, baciandomi sulla fronte.
«Anche troppo.» Gli risposi cercando di abbracciarlo più forte. Come se più forte fosse stato possibile.
«Ti amo, Isabel  Jay Stevens.» Sbottò, senza giri di parole.
Mi  ci volle qualche secondo prima di realizzare ciò che era appena uscito dalla sua bocca.
“Ti. Amo. Isabel. Jay. Stevens.” Continuavo a scandire nella mia mente, come se fossero le cinque parole più strane che le mie orecchie avessero mai udito, come se in realtà suonavano talmente bene messe insieme, che avrei voluto risentirle all’infinito.
Quando tornai in me, mi accorsi che mi stava fissando in attesa di ricevere una risposta, preoccupato che non fosse quella che voleva.
«Ti amo, Harry Edward Styles.» Mi affrettai a concludere, suscitando una sua risata quasi isterica.
Lo baciai di nuovo, ma con dolcezza. Sfiorai le sue morbide labbra come se fossero un bene prezioso e delicato da non sciupare.
Con la stessa delicatezza, mi accarezzò una guancia e spostò dietro l’orecchio, la ciocca di capelli che la copriva.
L’intensità di quel bacio stava gradualmente modificandosi, diventando qualcosa di più passionale carezza dopo carezza, tocco dopo tocco, tanto che senza rendercene conto, avevamo alzato le spalle mettendoci seduti una sull’altro.
Seduta stante, cinsi con le gambe i suoi fianchi e con la braccia le sue spalle, mentre lui mi teneva il viso tra le mani e continuava ad assaporare con gusto le mie labbra.
Ero già da un po’ non curante del battito del mio cuore che tendeva ad accelerare e rallentare con irregolarità, avevo la testa completamente priva di ogni pensiero ed era una sensazione inspiegabile.
Un brivido mi percorse la schiena quando sentì le sue fredde mani sulla pelle, mani che mi accarezzavano mentre distrattamente cercavano di sfilarmi la maglietta, mani a cui non opposi alcuna resistenza.
In pochi attimi confusi ci togliemmo a vicenda i vestiti di dosso, in maniera rapida e irrazionale per non perderci nemmeno un attimo dell’amore che ci stavamo reciprocamente dando.
Il contatto con la sua pelle non mi fece più tremare per il freddo, ma tremavo ancora per il piacere che stavo provando.
Senza timidezza esplorò il mio corpo come se fosse stata la cosa più bella che avesse mai fatto. E per me lo era.
Sentire il suo respiro affannoso sulla pelle, il suo profumo inondarmi le narici, le sue mani toccarmi ogni parte del corpo, i nostri corpi incastrarsi in una cosa sola così come i nostri cuori.
Ogni parte di me si stava arrendendo alla sua perfezione.
Amavo Harry Styles,  ci stavo facendo l’amore e mi sentivo al settimo cielo. Nient’altro.
Il suo petto mi fece da cuscino e le sue braccia da coperta, quella notte.
Sarei potuta restare lì per sempre e dimenticare tutto ciò che c’era all’infuori di quella tenda, non avevo bisogno di nient’altro, avevo tutto.
Mi svegliò con un leggero bacio sulla fronte, mentre con le dita mi disegnava dei cerchi irregolari su un braccio.
«Per sempre.» Esordì con dolcezza.
«Per sempre.» Risposi con la voce ancora impastata dal sonno.
E quel “Per sempre” era l’unica prerogativa che non mi faceva paura.
 
 
 
Angolo autrice:
Salve gente,
è con onore che vi presento la mia prima OS, ci tengo a sottolineare che è la prima con la speranza che non siate cattivi se non vi piace!
Ma non sarebbe giusto pensandoci, perchè delle critiche mi aiuterebbero a migliorare, quindi siate soltanto sinceri.
Chi mi conosce probabilmente non si aspettava di vedere Harry come protagonista, ma è una cosa che tengo un pò nascosta dentro.
Per me, Harry rappresenta il prototipo della perfezione, è bello e così.. inglese.
Ma bando alle ciance, ditemi cosa ne pensate con una recensione, ci tengo.
Baci, Fede. 
  
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: itsphede