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Autore: Silviuz    04/04/2007    13 recensioni
Una oneshot breve, che descrive un momento romantico tra Bella ed Edward. Righe che parlano dei sentimenti che prova il vampiro nei confronti della mortale. Righe che ci descrivono come Edward vede Bella. Righe d'amore, righe di dolcezza.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dimmelo...

Considerando il fatto che non sono ancora riuscita a leggere Twilight, ma che ho passato giorni a raccattare informazioni ed immagini, non vi lamentate se non ho rappresentato al meglio i due personaggi. Il punto è che mi sono innamorata della trama e non ho resistito dal cimentarmi in questa one-shot.

PS: Lo ammetto, è breve. Però dovevo descrivere solo una scena, non mi sembrava il caso di scrivere un poema o_o". Spero vi piaccia. Mi raccomando, commentate...accetto ovviamente con molto gioia le recensioni negative, nella loro cattiveria sono senza ombra di dubbio le migliori. 

 

**

Se avesse continuato con quella straziante tortura sarei morto. Lo sapevo perfettamente. Era così bella, così perfetta. I capelli castani, lunghi fino alle spalle, ricadevano liscissimi ai lati del suo viso a dir poco perfetto. Sembrava una bambola, ecco. Una di quelle di porcellana. Il colore della sua pelle era chiaro, vicino al bianco, e in quel volto spiccavano i suoi occhi scuri, profondi, pronti a studiarti, spaventarti...a dirti tutto o niente. Era più bassa di me, mi arrivava alle spalle, e potevo vederla dall'alto in basso, osservandola in ogni suo minimo dettaglio, senza riuscire a scorgere neanche una imperfezione.

Il suo nome era Isabella Swan, ma lei ottusa, odiava farsi chiamare in quel modo. Così la chiamavo 'Bella'. Quello era uno di quei casi in cui il nome faceva veramente la persona. Bella. Lei non era solo bella, lei era stupenda. Uno spettacolo di giovane donna. Forse non si rendeva conto di come riuscisse a stregarlo con quei suoi angelici sguardi, quasi da bambina. Ogni qual volta che metteva su il broncio era capace di farlo sciogliere, come un iceberg all'equatore. Un effetto micidiale. Un effetto che poteva fare soltanto qualcosa di sublime. Bella.

Alzò lo sguardo, che si scontrò con il mio e posò una sua candida e calda mano sul mio viso gelato, privo di imperfezioni. Ah quanto odiavo il mio essere! Perché proprio il suo sangue mi doveva fare impazzire? Perché proprio quello della prima persona di cui mi ero veramente innamorato?

Portai una mano sulla sua, stringendola piano, portandola poi alle mie labbra, posandole delicate sulla sua pelle liscia, giovane.

Poi finalmente si decise, lei, il mio angelo, mi disse le parole che volevo sentire più di tutte le altre. Si alzò sulle punte, baciandomi. Sorrisi per quel contatto con le sue sottili ed invitanti labbra, che ogni volta sembravano dirmi 'Ancora, voglio ancora sentire il tuo sapore..'

"Edward... " sussurrò sulle mie labbra, baciandole ancora e ancora, facendomi salire i brividi lungo tutta la schiena. Era odiosa quando mi faceva attendere quelle due parole.

"Mmm?" non riuscii a dire nulla di sensato, nulla di... umano almeno. Il mio cervello in quei momenti spesso non riusciva più a formulare frasi di senso compiuto..tanto era grande l'attesa di sentire la sua voce così soave.

"Ti amo." L'attesa terminò in quel modo fantastico. Il mio cuore fece un tuffo, mentre portavo l'altra mano su un suo fianco. Si rendeva minimamente conto di come mi facesse sentire?

"Me lo vorrei sentire ripetere per altre mille notti, diverse fra loro solo per la pienezza della dolce luna. Che con il suo chiarore, pallido e malinconico, illuminerà quel che resta di noi. Me lo vorrei sentir ripetere ancora e ancora, quando il tuo cuore ti salirà in gola e il tuo respiro aumenterà a dismisura. Quando i tuoi occhi si incontreranno con i miei ogni volta come se fosse la prima, rendendosi conto che sono perfetti per specchiarsi fra loro.
Dimmi che mi ami. Dimmelo ancora. Dimmelo come se il cielo stesse per crollare, per dividere questo nostro amore. Per dividere me, il paradiso corrotto, da te, la perfezione divina. Dimmelo, dimmelo con foga, con sentimento. Non m'importa come me lo dici. Dimmelo e basta. Perché non ne posso fare a meno." Vidi i suoi occhi diventare lucidi, chissà perché. Per la gioia di quelle parole? Cosa avevo detto di così speciale? Ad un tratto si liberò da quella sottospecie di abbraccio, sorridendo allegra. Che bel sorriso che aveva. Perfetto. Ogni cosa di lei era perfetta.
"Dimmelo prima tu. Io l'ho già detto." Ecco, in quei momenti potevo essere capace di odiarla. NO, impossibile. Non l'avrei mai potuta odiare, anche se mi avesse trafitto il cuore, anche se mi avesse tradito. No, escludiamo l'ultima frase. Meglio non dire certe cose.
"Ti amo, Bella." Le sue labbra sorrisero, come sorrise anche il mio cuore, mentre i battiti di entrambi aumentavano.
"Ti amo."

 

The end.

 

fanfiction written by silviuz. contact me: black_rose_italy@hotmail.it .

  
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