19/09/2012
2 recensioni♥My love is real~
Neanche mezz’ora prima, Nagumo aveva ricevuto una chiamata dall’ospedale più famoso di Inazuma-cho.
Un dottore aveva risposto in modo angosciato, dicendogli che il suo migliore amico –nonché amore segreto– fosse ricoverato di urgenza in sala operatoria, e che fosse finito in coma.
Inutile dire che il ragazzo dagli occhi dorati non aveva perso tempo a prepararsi e, con il cuore che batteva all’impazzata, si era diretto verso l’ospedale.
Ora aspettava frenetico davanti alla segreteria, mentre un via vai di dottori ed infermieri gli passavano davanti come se fosse invisibile, e la cosa lo faceva imbestialire.
Finalmente, dopo quasi dieci minuti di estenuante attesa, un uomo sulla cinquantina gli si presentò davanti, con un sorriso comprensivo sul volto.
“Ho bisogno di vedere Fuusuke Suzuno, adesso” gli disse in modo pungente, con gli occhi che sembravano quasi lanciare saette.
“Aspetta, ragazzo” sussurrò in modo paterno l’infermiere, posandogli entrambe le mani sulle spalle.
“Il tuo amico sta davvero male, è stato investito da un’auto in corsa ed è in coma, probabilmente sono anche gli ultimi attimi della sua vita, potrebbe morire da un momento all’altro… se adesso vuoi dirgli le ultime cose, è nella stanza 13”.
Ad Haruya sembrava come se il mondo gli fosse caduto addosso in un nanosecondo.
Non poteva essere, proprio il giorno in cui avrebbe dovuto confidargli tutto, lui era stato mandato in coma da un figlio di puttana che non sapeva neanche guidare.
Strinse gli occhi con forza, non doveva piangere, doveva continuare a tenersi dentro i propri sentimenti come aveva sempre fatto.
Con passo strascicato si diresse verso la sala 13, che trovò difficilmente, per niente aiutato dagli occhi dai quali stava per sgorgare un fiume di lacrime.
Aprì la porta con forza, tanto che la maniglia di essa sbattè con molta forza contro il muro dietro, ammaccandolo appena.
Davanti a se scorse l’immagine del suo migliore amico, steso in un letto e con gli occhi chiusi, la pelle se possibile ancora più chiara del solito e diversi fili attaccati al corpo.
Il freddo Fuusuke Suzuno, non avrebbe mai voluto essere così debole e indifeso, non avrebbe mai voluto mostrarsi in quelle condizioni, ne era sicuro.
Lui aveva la sua dignità, il suo orgoglio.
Quella di Nagumo, invece, si stava per sbriciolare completamente, aveva preso la sua decisione, glielo avrebbe detto una volta per tutte, sarebbe stata l’ultima volta e la sua ultima occasione.
Si sedette su uno sgabello accanto al letto rialzato e prese la mano del ragazzo steso nella sua.
Aveva spesso sentito che anche le persone in coma sentono quello che dici, e voleva sperimentare se fossero solo cazzate o se dicevano davvero.
“Fuusuke, sono io. Sono Haruya” iniziò, sentendo già gli occhi pizzicare.
Lanciò uno sguardo ad uno dei tanti macchinari ai quali era attaccato l’attaccante di ghiaccio, notando quanto il suo battito cardiaco fosse accellerato.
“Era da tanto che te lo volevo dire e… non ho mai trovato il coraggio” sospirò, mentre le lacrime iniziavano a scendere, ora incessantemente, dai suoi occhi dorati.
“Fuusuke, io… Mi fa malissimo vederti in questo stato” iniziò a singhiozzare, avvicinando la mano dell’altro alle sue labbra, dandogli un bacio e inumidendola con le sue lacrime.
“Quello che in realtà volevo dirti è che…” ma non fece in tempo a finire la frase che, sollevando lo sguardo sull’elettrocardiogramma, fece in tempo a scorgere il suo ultimo battito, seguito da un’interminabile linea orizzontale, ed un leggero brusio.
“C-Cosa? Noo!” urlò a voce altissima, prendendo a singhiozzare interminabilmente, e tirando calci a qualunque cosa trovasse vicino a sè.
“Brutto figlio di puttana!” urlò ancora, con foce rotta dal pianto, accasciandosi a terra fra le innumerevoli lacrime.
“Che cazzo ho fatto di male nella mia vita?” si lamentò ancora, spostando gli occhi dorati sulla linea orizzontale, immutata.
Poi si alzò miracolosamente, dirigendosi vicino al suo letto, mentre già sentiva i passi dei dottori venire di corsa verso di loro.
“Fuusuke, io ti amo, ti amo da morire” sussurrò, posandogli un bacio sulle labbra, poco prima che due dottori lo prendessero per le braccia, trascinandolo fuori dalla stanza.
Il mondo è pieno di persone che amano per finta, che stanno insieme solo per sfruttarsi a vicenda o fare bella impressione sugli altri.
Sono poche le persone che amano veramente, e sono queste che alla fine pagano sempre.
Che pagano per aver amato davvero.
♥Angolo dell’Autrice~
Ciuiao :D
Come forse avrete capito, ho deciso di utilizzare questo account per focalizzarmi sulle One Shot dedicate a delle persone speciali per me.
Questa volta è per Summy (Summer38), che da quando ha iniziato non ha mai smesso di leggere e recensire le mie fic, quindi mi sentivo come in dovere di ricambiarle il favore.
Navigando (?) un po’ nel suo account alla ricerca delle sue OTP ho scoperto la BanGaze e Dio ha voluto che fosse anche una delle MIE OTP, quindi prendiamo due piccioni con una fava.
Ho messo rating giallo per alcune parole… anche secondo me era verde .-.
In più ringrazio Reby, che l’ha letta per prima e mi ha spinto a pubblicarla <3
Allora, so che è deprimente e fluffosa un po’ insieme (ma più deprimente), ma oggi comunque sono di buon umore quindi non sono stata influenzata :D
Ti voglio bene Summy <3
Meli C: