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Autore: kikisash    19/09/2012    1 recensioni
-In medias res:
Harry aveva le lacrime agli occhi. Prese un piatto poggiato sul tavolo dietro di se e lo buttò per terra,frantumandolo in mille pezzi.
< Perché a me? > chiese singhiozzando
< Che le ho fatto? Perché mi odia? >
Si appoggiò con la schiena alla parete,nascose il volto nelle sue mani e iniziò a piangere 
Niall si sentiva inutile: voleva aiutare il suo amico,ma non sapeva che dirgli,non l'aveva mai visto così
Harry alzò la testa e guardò Niall con gli occhi rossi e pieni di lacrime
< Niall..io la amo! > 
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Quanto mi era mancato svegliarmi accanto a lui,sentire il suo profumo,la sua presenza,tutto di lui che mi faceva impazzire. Certe volte avevo bisogno di uno stacco per capire di quanto lo amassi realmente,e di quanto fosse perfetto.

Domenica mattina. Nessun pensiero,nessun problema.

Passai le dita sul suo bicipite muscoloso,ogni singolo contatto mi faceva rabbrividire.

Era sdraiato accanto a me,sotto il piumone,al calduccio nel nostro letto.

Un braccio sotto la testa,l'altro appoggiato sul fianco. I capelli scompigliati. Quando lo vedevo non potevo far altro che sorridere. Era perfetto. Era mio.

Aprì gli occhi e due iridi azzurre come l'oceano mi fecero prigioniera,mi catturarono con la loro bellezza e mi fecero affogare in quel mare di blu.

< Buongiorno > disse

Mi accarezzò i capelli

< 'Giorno >

Si chinò su di me e mi baciò dolcemente.

Quanto mi erano mancati quei baci.

 

Entrammo in cucina,lui in boxer io in mutande con la sua maglia che mi arrivava appena sotto il sedere.

Harry e Niall erano seduti al tavolo,mangiando due ciotole gigantesche di cereali

< Cosa ti faccio? >

Chiese Louis dolcemente,cingendomi i fianchi e stringendomi a sè

Appoggiai le mie mani sulle sue

< Quel che prendi tu > risposi

Lo baciai sul collo,poi mi staccai e mi sedetti accanto a Niall che mi sorrise ammiccato

Gli lanciai uno sguardo stranito,poi presi il giornalino dell'altra sera che era ancora li e iniziai nuovamente a sfogliarlo. C'era un vestito che aveva catturato la mia attenzione.

Il biondo si chinò sul giornalino,girando la testa in modo da potermi guardare in faccia 

< È ritornato Louis e già non mi consideri più? >

Lo disse in modo così sincero,così serio che di colpo mi vennero i rimorsi,anche se sapevo di non aver fatto nulla di male.

Chiusi la rivista.

Lo guardai dritto in quegli occhi azzurri,passai una mano nei suoi capelli e gli stampò un bacio lungo e sonoro sulla guancia 

< Meglio? > chiesi

Niall appoggiò un dito sulle sue labbra,in senso che voleva un bacio li. 

Guardai Louis che era girato di schiena davanti al frigorifero a cercare il latte

Misi due dita sotto il mento del ragazzo e lo condussi verso la mia bocca

Gli lasciai un bacio soffice sulle labbra

Lui sorrise soddisfatto

Mi rigirai per prendere il giornalino quando vidi Harry davanti a noi che ci guardò sconcertato 

Aveva ancora i cerali in bocca ma aveva smesso di masticare e ci guardava con occhi enormi. Occhi stupendi.

* No Amberli! Concentrati! * 

Cercai di scacciare quella vocina nella mia testa che continuava a infatuare di Harry Styles,di quanto fosse bello,di quanto fossero perfetti i suoi riccioli e che quelli fossero gli occhi più belli che avevo mai visto.

< Tieni,Principessina >

Louis appoggiò la ciotola piena di cerali sul tavolo davanti a me,ma io non riuscii a distogliere gli occhi da quel ragazzo e rimasi a fissarlo come una mummia.

Non so se lo inquietavo col mio sguardo,oppure se semplicemente aveva deciso di voler rimanere in quella posizione per il resto della sua vita. Fatto sta che pure Harry rimase impietrito a guardarmi 

< Amberli? >

Lou passò una mano davanti alla mia faccia e mi svegliò dalla trance 

< Tutto bene? > chiese preoccupato

< Sisi > risposi e mi dedicai alla mia colazione

Anche Harry aveva iniziato a muoversi normalmente e continuava a masticare i suoi cereali.

 

 

Entrai in bagno,presi lo spazzolino e il dentifricio e iniziai a lavarmi i denti.

Bussarono alla porta che avevo lasciato socchiusa

< Avanti >

La porta si aprì ed entrò Harry

Quando mi vide si immobilizzò

< Scusa non volevo disturbarti >

tolsi lo spazzolino dalla bocca

< Ho detto avanti,non mi disturbi >

*Ma cosa sto dicendo?*

Il ricciolo sorrise,entrò e chiuse la porta dietro di sé 

Prese il suo spazzolino e si sedette sul coperchio del WC dietro di me,aspettando che finissi

Sapevo che in quel modo avrebbe avuto libera vista sul mio fondoschiena,visto che la maglia di Louis si alzava con ogni mossa che facevo. Una parte di me mi urlava di coprirmi,di scostarmi,di fare qualcosa! Ma un'altra parte,a me sconosciuta fino a quella mattina,aveva preso possesso del mio cervello scoprendo come funzionavo gambe e braccia e non mi fece muovere di un centimetro.

Mi chinai per sputare il dentifricio,pur sapendo che così mi sarei abbassata allo stesso livello di Abigale e delle sue amiche troie,mandando a puttane tutti i miei principi.

Mi rialzai e mi guardai allo specchio. Dovetti chiudere gli occhi perché non riuscii a guardarmi in faccia

* Cosa cazzo ho fatto?! *

Non mi riconoscevo più. Quella parte nuova di me mi faceva paura. Finora avevo sempre odiato Harry Styles… FINORA. Cosa m'era preso? Cosa mi succedeva? Piantai le unghie nel marmo del lavandino. Stavo delirando internamente.

< Tutto bene? >

La voce profonda del ragazzo mi fece sussultare.

Aprii gli occhi e lo vidi in piedi dietro di me 

< S-si > balbettai

Dovetti appoggiarmi a qualcosa. Il ricciolo aveva sorpassato le distanze di sicurezza causando un vortice di ormoni impazziti nella mia pancia. Eravamo vicini. Troppo. Quel bagno era troppo piccolo e stretto per due persone. Avevo sempre odiato le stanze piccole e buie sin dall'infanzia: soffrivo di claustrofobia. Stare in posti troppo piccoli e chiusi o tra grandi masse di persone aveva provocato in me ansia,mi ero messa ad urlare,vedevo soffitti precipitare sulla mia testa,muri schiacciarmi e nelle peggiori delle volte ero anche svenuta,ma questa non era più semplice claustrofobia. Quel ragazzo dava vita a tutta una nuova dimensione di emozioni e paure che non avevo mai provato.

< Sei sicura di stare bene? > chiese,questa volta preoccupato 

Feci di si con la testa perché la mia lingua non mi obbediva più 

Poi vidi nero.

 

 

< Principessina… Amberli! >

< Ti prego… >

< Amberli,ti prego! >

Sentii una mano sfiorarmi il braccio e quando aprii gli occhi ero sorpresa di trovarmi li.

Muri bianchi,letti bianchi,mobili bianchi. Ero in paradiso? 

No.

Vidi le facce di cinque ragazzi sopra di me

< Si è svegliata! >

< Ssh! >

< Zitto! >

< Amberli mi senti? >

< Oh mio dio.. >

Le voci erano ancora indistinte e la mia vista era offuscata,mia piano piano riuscivo a capire tutto.

Lentamente alzai la testa e riconobbi Louis,Harry,Niall,Liam e Zayn che mi guardavano preoccupati

< Come stai? >

Mi guardai attorno. Come temevo mi trovavo all'ospedale,in un letto,attaccata ad uno strano marchingegno che emanava dei fastidiosi suoni acuti di continuo

< Cos'è successo? > chiesi leggermente disorientata 

< Eri in bagno quando,di punto in bianco,sei svenuta > spiegò Louis

< Per fortuna c'era Harry che ti ha tenuta,senno rischiavi di cadere e si spaccarti qualcosa > Continuò Niall

 

Harry.

Improvvisamente mi ricordai tutto.

 

< I dottori dicono che hai mancanza di ferro nel sangue > Aggiunse Liam

No. Quella non era mancanza di ferro. Quella era la reazione del mio corpo su di Harry Styles.

Guardai il ricciolo. I suoi occhi verdi mi scrutavano preoccupati. Com'era possibile tanta bellezza in una persona sola? E,più che altro,era legale?

*Amberli,rinvieniti!*

Ma il mio corpo non mi ubbidiva. Quel ragazzo mi aveva mandato in tilt tutto il sistema nervoso,offuscando tutti i miei sensi e rendendomi impossibile di pensare chiaramente.

*Ma cosa mi sta succedendo?*

Mi rilasciai cadere sul cuscino con un gemito

< Amberli?! > chiese Louis,subito allarmato

< Sto bene > risposi dibattuta,nascondendo la mia faccia tra le mani.

 

I dottori avevano insistito per tenermi li una notte,per sicurezza. 

Louis doveva andare a lavoro.Voleva disdirlo ma in quel modo avrebbe perso il posto e io lo costrinsi ad andarci.

Con me restarono Niall e Harry.

Avrei preferito che Harry se ne andasse,ma di quel che avevo capito si sentiva come 'responsabile' di quello che era successo,anche se gli avevo assicurato che lui non aveva nessuna colpa. Cazzate.

Non so come e non so perché ma qualcosa di quel ragazzo mi faceva impazzire. Non riuscivo più a controllare il mio corpo,era come se lui ne fosse entrato in possesso potendoci giocare come e quanto gli pareva. E questa era un fatto per odiarlo ancora di più. 

Trascorremmo il resto della giornata cazzeggiando al computer,guardando la tv e sfogliando delle riviste. Tutto questo sul mio letto gigante all'ospedale di Londra.

Alle undici in punto Niall si addormentò sulla mia spalla mentre stavamo guardando 'Friends with Benefits' . Ammesso,non era il film più adatto da guardare in quella situazione,ma non c'era niente di meglio in tv.

Piano piano però iniziai a dubitare se avremmo dovuto continuare a guardare il film,oppure se era meglio prendere il telecomando e spegnere: 

Le scene si facevano sempre più azzardate e sensuali e Harry,accanto a me,iniziava a muoversi in modo sospetto,cosa che non mi piaceva per nulla.

Lo guardai.

I suoi riccioli gli cadevano in faccia,i suoi occhi verdi sembravano illuminare l'intera stanza. Volevo toccarlo,scompigliargli quei capelli morbidi così perfetti,sentire la sua pelle,il suo profumo.Poter far scorrere le dita su quei lineamenti perfetti…

*NO!*

*AMBERLI NO!*

*Cosa mi succede?! VOGLIO SAPERE COSA CAZZO MI STA SUCCEDENDO!!*

Non stavo bene,dovevo essere malata o qualcosa. Probabilmente qualcosa di grave,tipo tumore al cervello… 

*Forse i dottori hanno ragione: forse è davvero stato un calo di ferro nel sangue e per questo non riesco più a pensare chiaramente.*

Per una frazione di secondo questa spiegazione mi sembrò abbastanza logica e riuscì a calmarmi.

*O forse sono pazza… *

Quel pensiero mi venne così,di colpo.Senza nessun avvertimento. 

Forse ero davvero pazza. 

A me le persone pazze hanno sempre fatto paura. Non per le cose che erano capaci di fare,ma per il fatto che loro dicevano sempre la verità. Non erano così false come le persone 'normali'. 

Almeno nella maggior parte dei casi.

 

< Amberli tutto bene? >

Vidi la faccia di Harry pochi centimetri dalla mia e dovetti opprimere l'impulso di prenderlo e stringerlo a me

< Si si > dissi imbarazzata e abbassai lo sguardo

Probabilmente l'avevo fissato come un coniglio paralizzato davanti ad un cobra

< Sicura? >

Mi mise l'indice sotto il mento e me lo alzò per potermi guardare in faccia

Due occhi verdi smeraldo mi squadrarono preoccupati 

Ripercorsi il suo viso: 

quei lineamenti assolutamente perfetti,la curva delle sue labbra,le guance sulle quali apparivano quelle adorabili fossette quando sorrideva…

Un brivido percorse il mio corpo,percepii un leggero giramento di testa impossessarsi di me e mi iniziarono a tremare le mani

Harry sgranò gli occhi allarmato quando se ne accorse,pensando che potessi svenire nuovamente

< Vado a chiamare i dottori >

mormorò spaventato e si alzò di scatto

< No! >

Ci mancava poco che avrei urlato 

< No > dissi,stavolta più calma

< Sto bene >

Scandii lentamente ogni singola parola,come se dovessi convincere me stessa che era davvero così 

Harry si fermò,mi guardò preoccupato. Indeciso su quel che fare

< Sto bene.. >

Ripetei. Dicendo più a me che a lui

< Ma..ma se… >

< Harry! Sto bene! >

Il ricciolo abbassò lo sguardo mordendosi il labbro

Solo li mi accorsi che gli avevo appena urlato contro

Improvvisamente mi presero i sensi di colpa e mi avrei potuto picchiare per essere stata così scorbutica 

< Dai,vieni qui >

Misi la mano sul posto libero accanto a me,dov'era sdraiato lui prima,per fargli capire che volevo che venisse li

Alzò la testa e mi sorrise

Quel fottuto sorriso perfetto,con quelle fossette perfette,in quella faccia perfetta di un ragazzo perfetto.

  
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