Capitolo 27

Che giornata!! Mi sto abituando anche troppo in fretta a questa nuova situazione che si sta creando, quasi come se prendesse vita un qualche specie di rapporto tra noi indipendentemente dal bambino.. è davvero troppo semplice stare con lei tanto che ho faticato a rifiutare l’invito a cena.. anzi avrei accettato sicuramente se non fossero rientrate quelle.
Sto sicuramente andando fuori di testa. Io Vegeta Saya che mi sono sempre limitato a storie da una notte e via adesso mi ritrovo quasi pronto per ciò che non mi ero mai creduto capace.. decisamente tutta colpa o fortuna di quell’idiota del suo ex. Non so nemmeno io spiegare la paura di quel giorno ma una cosa è certa.. se mi ricapita sotto gli occhi lo ammazzo.


La sveglia suonò come tutte le mattine e subito l’abitudine mi costrinse a sollevarmi seduta sul letto.. stavo ancora cercando di individuare una delle ciabatte quando la voce di Chichi mi ridestò all’improvviso:
<< che cosa stai facendo!??! >> la sua figura davanti alla porta della mia camera. Rimango due secondi di troppo imbambolata a osservarla interrogativa per poi focalizzare la situazione: ero tornata solo ieri dall’ospedale e mi aspettava un mese di reclusione. Rassegnata, ho interrotto subito la ricerca delle ciabatte e mi sono lasciata ricadere tra le lenzuola.
<< sai bene Bulma che devi avere pazienza.. non vorrai mettere in rischio la gravidanza proprio ora? >>
<< assolutamente no ma.. che cosa faccio tutto il giorno?! >> replico imbronciata mentre Chichi si avvicina fino a sedersi accanto a me.. mi osserva pensierosa ed è come un libro aperto per me..
<< avanti sputa il  rospo!! Cosa vuoi dirmi? >> la sorprendo..
<< a dire il vero non sono sicura se ti farebbe piacere sentirlo ma.. bè Goku ieri.. si insomma lo ho chiamato ieri sera per sapere perché non era venuto lui a control.. mmm.. tenerti compagnia >> ma che diamine gli prendeva..
<< bè insomma mi ha detto che Vegeta era molto pensieroso quando è rientrato e questi giorni che sei stata in ospedale Goku lo ha trovato alquanto sconvolto.. spaventato.. e ti assicuro Bulma che non è assolutamente da lui.. e sai che non faccio il tifo per lui.. >> termina uscendo dalla camera per andare al lavoro.. nemmeno mi accorgo di non averla saluta e figuriamoci C18 che aveva anche rallentato passando per il corridoio.. non mi stava aiutando sapere queste cose, soprattutto visto la mia iniziale intenzione di crescere il bambino da sola.. e invece mi stava tutto sfuggendo di mano e Vegeta.. bè iniziava a piacermi veramente e sarebbe stato un vero problema se Chichi si sbagliava o anche se non si sbagliava.. magari erano stati loro a interpretare male i comportamenti di Vegeta e magari anche la giornata di ieri riguardava solo la sua decisione di prendersi come aveva dello lui “le sue responsabilità”.


11:30.. la noia mi stava uccidendo.. stavo stesa sul divano, l’ennesimo libro che avevo provato a leggere scartato, il cellulare era stato spendo alla prima telefonata di Yancho a cui non avevo minimamente pensato di rispondere.. mi ero alzata solo nei sempre più frequenti momenti di voglie e per mia sfortuna Chichi teneva la cucina super fornita.. sarei diventata una balena.
Il campanello inatteso mi lascia titubante.. e se Yancho avesse deciso di venire qui?! Mi alzo piano e scalza mi avvicino alla porta per osservare il mio probabile ospite senza rivelare la mia presenza.. smetto pure di respirare per un secondo quando riconosco il ragazzo fuori dalla porta, l’espressione indecifrabile e per una volto a Goku dovevo riconoscerglielo, aveva ragione Vegeta aveva qualcosa di strano. Spalancai la porta di colpo e nonostante non se lo aspettasse si accigliò appena mi inquadrò.
<< perché sei venuta tu ad aprire? Non devi stancarti lo vuoi capire o no! >> era furioso
<< lo sto facendo.. sono stata tutta la mattina stesa sul divano!! >> replico ancora sconcertata per quella reazione improvvisa e inattesa, si guarda intorno evitando il mio sguardo, è chiaramente agitato e imbarazzato.. Goku aveva pienamente ragione.. per qualche strano motivo Vegeta doveva aver metabolizzato l’incidente della palestra in ritardo e ora trasudava rabbia e preoccupazione..
<< Vegeta calmati.. >> gli prendo il viso tra le mani costringendolo a mostrarmi i suoi occhi << non capisco cosa ti fa preoccupare così tanto.. il bambino sta bene e noi ci conosciamo da così poco che .. >> mi blocco, il suo sguardo si sta facendo troppo pesante, adesso sono io che tento il distacco ma me lo impedisce, le sue mani stringono i miei polsi, poi mi avvicina e se, lo sguardo serio. Mi bacia, mi sorprendo nel rendermi conto con quanta facilità ricambio quel bacio e sento che lo voglio, ci trasciniamo a vicenda sul divano e quando finalmente mi metto a cavalcioni sulle sue gambe mi blocca costringendomi a riaprire gli occhi.. sorpresa riconosco la sua solita espressione seria e indifferente.. si era tranquillizzato.. ma allora perché si era fermato? Lo sentivo.. era eccitato almeno quanto me..
<< il dottore.. >> inizia come a rispondere ai miei pensieri << .. un mese di riposo >>
<< ohh!! Andiamo non credo che intendesse.. >> mi azzittisco da sola consapevole che come al solito sto facendo i capricci e mi sposto al suo fianco. Tutta questa situazione mi stava confondendo o magari iniziavo a vedere solo meglio.. una strana idea mi stava iniziando a balenare per la mente e non pensai nemmeno alle conseguente quando la pronunciai:
<< e se proviamo una convivenza? >> sputai così in fretta che fui assalita da un panico atroce subito dopo e mi girai quasi come un automa per ridurre i danni della mia affermazione
<< cioè .. no scusa.. non volevo.. insomma è un’idea assurda lo so.. scusami.. non ci pensare.. non so che mi è preso, anche tu hai una casa e bè.. >> mi zittii di colpo e non cercai più nemmeno il suo sguardo, volevo mettere la testa sotto terra per la vergogna.



Non mi rendo conto se sono più sorpreso per quello che mi ha appena detto o del fatto che la sto prendendo seriamente in considerazione.. d'altronde ormai è ovvio che non siamo indifferenti tra di noi e in fatto di tempistica.. bè anche qui eravamo favorevoli.. meglio vedere subito se poteva realmente funzionare e non quando ci sarebbe già stata la presenza di un bambino.
È veramente bellissima, le guancie rosse di vergogna..
<< dovrai farmi spazio nel tuo guardaroba >> spezzo il suo silenzio.


Sconvolta, ecco cosa sono, non posso crederci e che rabbia quel suo sorrisetto diabolico.. poi eccolo di nuovo serio, mi sposta una ciocca dietro l’orecchio..
<< entro la fine della settimana avrò sicuramente finito di portare le mie cose.. >> silenzio.








Salve a tutti!!
Mi scuso da morire per il ritardo e per la probabile delusione per questo aggiornamento.. ho come l’impressione che dopo due anni che non scrivevo mi sia uscito un po’ troppo smielato rispetto alla linea generale della storia. Accetto volentieri le critiche.
Ringrazio di cuori tutti coloro che seguono la mia storia!!!
Spero di non farvi aspettare altri due anni per il prossimo capitolo..
Luisa87