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Autore: AnatemaDelDrago    19/09/2012    3 recensioni
"Vuoi davvero ritornare da lei a qualsiasi costo?" chiese Odino curioso.
"Si padre, lo voglio" ero serio.
"Thor se è questo quello che vuoi io posso aiutarti ma come ben sai per dare un qualcosa bisogna ricevere una cosa che abbia lo stesso medesimo valore" disse.
"Cosa volete dire con questo padre?" non capivo bene cosa intendeva.
"Thor figlio di Odino tornerai su Midgard a patto che tu perda tutti i tuoi poteri e la tua memoria su tutto quello che rigurda e circonda Jane foster!"
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jane Foster, Loki, Thor, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ecco un nuovo capitolo, ho alcune cose da dire.
Ringrazio Kia85 per tutti i consigli che mi ha dato :)
Il capitolo è stato scritto seguendo i suoi consigli, spero di aver fatto un buon lavoro.
Quindi ho dedico di dedicargli questo capitolo, grazie ancora.
Ora vi lascio leggere :)

A Kia85

Capitolo 6

La pioggia che sbatteva contro la vetrata della finestra mi svegliò.
Avevo dormito benissimo, mi stiracchiai nel letto e nel farlo notai subito che qualcosa mancava.
Con gli occhi ancora chiusi cercai di trovarlo con la mano, che scivolava lentamente sul morbido lenzuolo, ma non c'era.
Aprii gli occhi e mi guardai intorno.
Era tutto buio sia fuori che dentro al laboratorio.
Mi voltai per prendere il cellulare dal comodino.
Controllai l'orario ed erano le due di notte.
Avevo dormito per tutto il giorno e Thor non c'era.

Non mi feci tanti problemi poichè, Thor poteva essere o in bagno o in cucina a mangiare qualcosa e io avevo sonno da recuperare.
La prima ipotesi però, dovevo confermarla.

"Thor sei in bagno?" chiesi guardando sulla sinistra dove c'era la porta del bagno.
Nessuna risposta, non sentivo nessun rumore provenire da lì.
Notai però che da sotto la fessura della porta fuoriusciva la luce.

Perfetto era in bagno, potevo ritornare tranquillamente a dormire.
Nello stesso momento la luce del bagno iniziò ad accendersi e spegnersi ad intermittenza.

Giocare con la luce del bagno alle due di notte?
Ok qualcosa non và.


"Thor puoi scoprire il meccanismo della luce domani mattina non a quest'ora della notte" dissi con voce petulante.
La luce si spense definitivamente ma Thor non apriva la porta ed usciva, era rimasto al buio.
Rimasi a guardare la porta per quasi un minuto e lui non era ancora uscito.
Decisi di alzarmi, presi una vestaglia che usai per coprirmi e con i piedi scalzi mi avvicinai alla porta.

"Thor non ti senti bene?" bussai con la mano per farmi sentire.
L'unica cosa che udirono le mie orecchie fu lo scarico del water.
Perfetto era ancora vivo ma questo l'avevo già capito.

"Thor posso entrare?" bussai di nuovo.
Ancora nessuna risposta, stavo iniziando a preoccuparmi.
"Thor guarda che sto per entrare"

Misi la mano sulla maniglia e buttai la porta in avanti rimanendo sul posto.
Era tutto buio e non si vedeva niente.
Accesi la luce e rimasi paralizzata da quello che i miei occhi stavano guardando.

Il bagno era un completo caos, era tutto sotto sopra.
Tovaglie buttate per terra, il box della doccia era praticamente smontato e lo specchio del lavabo era rotto.
E sopratutto lui non c'era.

"Oh mio dio" portai una mano verso la bocca spalancata dallo stupore.
Era passato un tornado e non ci avevo fatto caso.

"Se si è messo di nuovo a fare la scimmia in bagno giuro che mi sente questa volta" ero arrabbiata.
Un tuono si manifestò con un colpo secco, per un secondo sembrava giorno.
La luce si spense definitivamente, era morta.

Perfetto, ci mancava solo questa.
Chiusi la porta per non rivedere di nuovo quello scempio.

In bagno non c'era quindi restava la cucina.
Starà sicuramente mangiando qualcosa dal frigo.


Ritornai al letto e presi il cellulare.
Decisi di usare il flash del telefonino come torcia, così almeno potevo muovermi con più disinvoltura.

Iniziai a camminare lentamente verso la cucina, il pavimento era freddo al contatto con le piante dei piedi.
Sentivo intorno a me un gelo che ti entrava nelle ossa.

"Thor?" dissi il suo nome lentamente mentre entravo in cucina.
Puntai la luce del telefonino verso il frigo, era chiuso.
Spostai la luce verso il tavolo, era tutto in ordine.
"Thor!" questa volta urlai di più, stavo iniziando a spaventarmi.
Nessuna risposta, l'unico rumore che percepivo era la pioggia che cadeva senza sosta.

Il panico stava iniziando a prendere il sopravvento, dovevo cercare di restare calma.

Continuai a guardare meglio in cucina quando vidi un'ombra sfrecciare davanti a me.
Mi fermai di colpo e con il telefonino puntai subito nella zona interessata, nulla.

"Thor sei tu? guarda che se è uno dei tuoi scherzi è il momento di finirla, mi stai spaventando" la mia voce tremava leggermente.
La luce che usciva dal telefono non era fissa ma vibrava.
Guardai la mia mano, stava tremando come il resto del mio corpo.
Non sapevo se era per il freddo o per la paura, forse per entrambi.

Puntai di nuovo la luce verso il tavolo e quello che vidi mi pietrificò completamente.
I bicchieri che erano poggiati fino a pochi secondi prima sul tavolo adesso stavano levitando.
Rimasi lì ferma a fissarli per quasi un minuto senza fare nulla.

Quando finalmente iniziai a muovermi i bicchieri caddero a terra.
Chiusi gli occhi mentre i bicchieri si frantumavano per terra.
Dalla mia gola partì un urlo strozzato dalla paura, persi la presa del telefonino che cascò al suolo.
Mi strinsi il petto con le braccia, ero terrorizzata.
Tutti i frammenti dei bicchieri erano sparsi intorno a me, ero in un campo minato.

"Se questo è un incubo vi prego svegliatemi, THOR MALEDIZIONE DOVE SEI!!" era un'affermazione non una domanda.
Ripresi il cellulare da terra e sospirai.

"Ok ora chiudo gli occhi, conto fino a tre e quando li riapro non sarò più qui"

Chiusi gli occhi e iniziai a contare..

"1.." Sentivo solo il rumore della pioggia e questo mi rassicurava.
"2.." intorno a me il gelo aumentava.
"3.." aprii gli occhi e davanti a me c'era di nuovo quella figura, questa volta però era solida e aveva sembianze umane.
"Bu!" disse sorridendo la figura.

Dalla mia gola partì un urlo spaventoso, scappai il più lontano possibile ma caddi a terra dolorante.
Pezzi di vetro si erano conficcatti nelle piante dei piedi.
Cercai di gattonare verso l'uscita di casa ma la figura si parò davanti.

"Dove scappi mia cara?" disse dolcemente la figura.

Mi voltai e subito strisciai verso la camera di Thor.

"THOR ti prego AIUTAMI!" urlai disperata, stavo piangendo e i piedi facevano troppo male per riuscire a camminare.
L'ombra sentendo quel nome scoppiò a ridere.
"Pensi che Thor venga a salvarti mia cara e dolce Jane?".
Mi fermai e mi voltai per guardarlo, conosceva il mio nome, chi era e cosa voleva da me?.
"Che ne sai tu e come conosci il mio nome!" urlai alla figura che si fermò ad un metro da me.

Avevo perso di nuovo il cellulare, maledizione.

"Io so tutto di te, tu sei Jane foster, la prostituta mortale che ha intrappolato l'attenzione lussuriosa di mio fratello, non è vero?" disse ridendo.

Le offese non mi spaventarano come la semplice parola che aveva pronunciato nel finale.. aveva detto fratello, oddio era lui... LOKI!

"Dal tuo silenzio penso che hai capito chi sono.. non è vero?"
"Tu sei.. Loki" dissi singhiozzando, in quel momento un fulmine illuminò il laboratorio, la figura e sopratutto il sorriso del malefico di Loki si rivelò.

Era di corporatura media e indossava un'armatura con diverse tonalità di verde.
In testa portava un elmo con corna ricurve e lungo la schiena cadeva un lungo mantello come quello di Thor.
Il suo viso era bianco e ben delineato, i suoi occhi erano di un verde scuro che incutevano paura.
Come arma utilizzava una specie di bastone che non avevo notato subito.

"Sei perspicace, almeno questo te lo concedo" stava giocando con quel bastone, era uno scettro che iniziò ad emanare una forte luce, questo permetteva a lui di vedermi e viceversa.
"Che cosa vuoi da me Loki e che fine ha fatto Thor?" la mia voce era decisamente troppo alta ma sempre spaventata.
"Sono qui perchè volevo conoscere di persona colei che ha rovinato il mio grande piano" mi guardò disgustato.
"Hai visto già abbastanza e se stai cercando Thor qui non c'è" risposi.
"Questo lo sò già, stupida mortale, sono qui per parlare con te!" disse divertito.

Iniziai ad allontanarmi lentamente da lui in direzione del letto.
Avanzai all'indietro usando i gomiti, mentre con gli occhi non perdevo i suoi movimenti.

"Sono ritornato! e finalmente consumerò la mia vendetta!" rideva di gusto.
"Tu sei pazzo! dovresti marcire nel vuoto cosmico in questo momento" sputai fuori tutta la rabbia che avevo.
"Già è vero, però come ben sai tutto prima o poi finisce, siamo all'epilogo anzi, siamo solamente all'inizio" rispose con un sorriso.

Ero arrivata vicino al bordo del letto e mi fermai.

"Dov'è Thor? che cosa gli hai fatto?" chiesi preoccupata.
"Il mio fratellastro dici?" fece una faccia pensierosa.
"Beh l'ho semplicemente ucciso con questo" e fissò lo scettro.

Non avevo notato che la punta dello scettro era tinta di un rosso intenso, un rosso sangue.

"No.. non è vero!" una lacrima scese sul mio viso senza controllo.
"Mi sono divertito ad infilzarlo ripetutamente" disse sorridendo.
"E' stato più semplice del previsto visto che era solo uno stupido mortale" non smetteva di ridere.
"No non è possibile.. PERCHE PERCHE L'HAI FATTO!" mi alzai di scatto.

Non sentivo più male ai piedi perchè quel dolore era stato sostituito da uno più doloroso.
Si dice che un dolore maggiore sovrasti uno minore, era vero.

Corsi verso di lui, ero furiosa e sarei stata capace di ucciderlo all'istante.

Ma fui bloccata subito, mi prese per la gola e mi sollevò da terra con entrambe le mani, aveva buttato a terra lo scettro.
Portai le mani al collo per riuscire a liberarmi, non riuscivo a respirare.

"Sai cosa è stata l'ultima cosa che ha detto?" disse vicino al mio orecchio.
"Ha detto "Perdonami.. Jane" PATETICO!" e scoppiò in una fragorosa risata.

Le lacrime rigavano i miei occhi, cercavo di divincolarmi ma non ci riuscivo.

"La ciliegina sulla torta è stata quando ho conficcato la mano nel suo petto e quando ho visto la sua anima gli ho strappato il cuore!" mi fissò divertito.
"Brut..to bast..ar..do, ti.. ucci...de....rò" dissi a bocca chiusa.
"Credo che non ci riusciresti" mi gettò sul letto e finalmente ripresi a respirare.


"Jane.." cos'era questa voce? sembrava familiare, non ci feci conto più di tanto.


"Ti ucciderò come ho ucciso lui e poi getterò i vostri corpi in un burrone" raccolse lo scettro da terra mentre lo diceva.


"Jane.." questa volta la voce era più forte di prima.


"Preparati alla tua fine.. Jane Foster" si avvicinò con lo scettro in aria pronto a colpirmi.
Misi le braccia davanti al volto per difendermi e chiusi gli occhi, stavo per morire.


"JANE!" era la voce di.. THOR!


"Muori!!" iniziò il movimento che mi avrebbe ucciso, una lacrima salata era arrivata fino alle mie labbra.


"JANE SVEGLIATI!"


Urlai dalla paura, qualcuno teneva strette le mie braccia mentre mi dimenavo.
Aprii gli occhi e vidi il viso di Thor guardami preoccupato.
"Jane calmati sono io, era solo un'incubo" disse accarezzandomi il viso.
Ero completamente sudata e tremavo dalla paura, ero sconvolta.

Un incubo, era solo un incubo, scoppiai a piangere.

Thor mi prese la testa e la portò sul suo petto e mi strinse a se.
"Va tutto bene è passato, ora ci sono io qui con te" mi dondolova per farmi rilassare.
Restammo così per diversi minuti fino a quando non mi ripresi.
"Sta tornando.. Thor" dissi con voce tremante.
"Chi sta tornando?" non capiva di chi stessi parlando.
"Tuo fratello.. Loki sta tornando.." dissi guardandolo negli occhi.
Quello che vidi nei suoi occhi era.. la paura.


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Il risveglio non fu dei migliori, sentivo un dolore tremendo al viso.
Qualcosa mi aveva colpito, sembrava avessi preso uno schiaffo.
Aprii gli occhi e scattai subito a sedere, Jane si dimenava nel letto come una pazza.
Aveva gli occhi chiusi ed era completamente sudata.
Dalla sua bocca uscivano lamenti e qualche volta piccole parole incomprensibili.

Non sapevo cosa fare, aveva un volto sofferente.
Jane era in preda ad un incubo, e sembrava anche piuttosto grave.
Cercai di prendergli le mani, senza farle del male, volevo svegliarla e rassicurarla.

"Hey Jane calmati sono io Thor" non smetteva di fermarsi, era ingestibile.

Poggiai le mani sulle sue spalle e iniziai a scuoterla lentamente ripetendo il suo nome, niente.
"Jane!" continuavo a chiamarla ma non rispondeva, sembrava come bloccata in qualche incantesimo.
Il corpo di Jane si fermò, finalmente.
Con la mano alzai il suo mento per guardarla meglio.
"Ti ucciderò" disse Jane questa volta si sentì perfettamente, aveva gli occhi spalancati e persi nel vuoto.

Ok basta la mia preoccupazione è a livelli critici.

"JANE SVEGLIATI!" urlai in maniera inaudita.
Dalla sua gola partì un urlo di paura, si era risvegliata finalmente, iniziò a piangere.
La rassicurai prendendola fra le mie braccia.

Dopo un paio di minuti si calmò e iniziò a parlare di qualcuno che stava tornando.
Poi disse il nome di mio fratello e in quel momento il mio corpo si irrigidì.

Mio fratello sapeva bene come spaventarmi.

Ci rivestimmo e ci sedemmo a tavola per parlare dell'incubo.
"Jane cosa hai sognato?" chiesi.
"Preferirei non dirtelo" disse mordendosi il labbro inferiore.
"Perchè che cosa è cuccesso? devi dirmelo ho bisogno di sapere" ero calmo non volevo spaventarla.
Mi fissò per un paio di secondi e infine sospirò.
"Mi sono svegliata nel cuore della notte da sola e tu non c'eri" stava tremando di nuovo mentre parlava.
"Continua" gli porsi una tazza di thè.

"Ho iniziato a cercati pensavo che mi stessi facendo uno scherzo ma poi ho visto un'ombra" la sua voce era tremante.
"Era Loki quell'ombra?" chiesi preoccupato.
"Si..poi..poi.." stava singhiozzando, il bicchiere nelle sue mani tremava e un pò di thè cadde sul tavolino.
"Ehi tranquilla era solo un incubo, cosa è successo dopo?" con una mano gli accarezzai il viso per togliergli le lacrime cadute e con l'altra gli tenni la mano.
"Poi ha detto che ti aveva ucciso e strappato il cuore dal petto" era spaventata.

"Tipico di mio fratello, molto tragico"

"Io volevo colpirlo ma lui mi aveva afferrato e gettato sul letto, stava per uccidermi quando mi hai svegliata dall'incubo" concluse la frase con un sospiro e bevve un sorso di thè.

Mi alzai dalla sedia e iniziai a camminare avanti e indietro.
Jane mi fissava senza dire niente.
Passai una mano fra i capelli per sistemarli poi mi fermai e la guardai.

"Jane mio fratello stava giocando con la tua mente" dissi serio.
"Ha detto che sono stata la rovina dei suoi piani e che ritornerà per vendicarsi" aggiunse Jane.
"Devo riavere i miei poteri" dissi in maniera secca.
"Ma non li hai più, tuo padre te li ha tolti per un qualche motivo" mi guardava preoccupata.
"Ho bisogno dei miei poteri altrimenti non potrò proteggerti e fermarlo"

Jane si alzò e venne da me.

"Thor ascoltami, è vero che stanno accadendo cose strane ma questo non vuol dire che ritornerà veramente" mi prese le mani.
"Jane l'hai detto poco fa che sta per ritornare e lo penso anche io" assunsi un tono da rimprovero.
"Non parlarmi come se fossi una stupida, so cosa ho detto" mi guardò con faccia seria.
"Tu affermi cose pensando che non accadranno quando sicuramente succederanno!" avevo urlato un pò troppo.

Jane mi guardò perplessa, forse l'avevo ferita.
"Adesso è colpa mia se il tuo fratellastro schizzato si diverte con la mia mente?" rispose a tono.
"Jane mio fratello non è uno schizzato come dici tu" la guardai strano.

Jane mi fissò arrabbiata e mi puntò il dito contro.

"Ti rendi conto di quello che dici?" mi colpiva il petto con il dito.
"Stai difendendo una persona che ha promesso di ucciderci! e tu cosa fai? pensi a difenderlo" la sua voce era esasperato.
"Jane non ho detto questo" non sapevo cosa dire.
"E cosa avresti detto? Thor smettila di difenderlo non puoi salvarlo, rassegnati! disse urlando.
"Io.. posso salvarlo" guardavo per terra, non riuscivo a guardarla così arrabbiata.

Jane sentendo quelle parole spalancò la bocca incredula, poi ripartì alla carica.

"Sei assurdo! sai che ti dico? fai l'eroe, salva il tuo caro fratello e fallo redimere" ormai era fuori di sè.
"Lui ti accontenterà e poi appena ne avrà l'occasione ti pugnalerà alle spalle come ha sempre fatto!" si era voltata e allontanata di qualche metro.
"Jane ascoltami.." la guardai, non volevo che si arrabbiasse.
"Non ti ascolto più Thor, perchè sei così maledettamente ottuso da non capire!" si rigirò ora stava piangendo.

Quelle parole mi ferirono, non me l'aspettavo, rimasi paralizzato.

Jane mi fissò rendendosi subito conto di quello che aveva detto.
"Scusami non volevo offenderti" disse subito correndo verso di me.

Non ce la feci più, scoppiai.

"Questa persona maledettamente ottusa sta cercando di salvare le persone che ama! compreso mio fratello!" gli urlai contro, non lo facevo da quando ero ritornato sulla Terra.

Jane mi guardò spaventata, non mi aveva mai guardato così prima d'ora.

Non sapendo come comportarmi presi il giubbotto di pelle e me ne andai.

Sbattei la porta sentendo Jane piangere.
Questo aveva veramente strappato il mio cuore dal petto.


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La Sera Prima

Mi avvicinai alla porta d'ingresso per aprirla ma era chiusa.

"Ma che scortesi non vengono nemmeno a darmi il bentornato, Non si fa" stavo ridendo.

Trapassai il vetro della porta, grazie ai miei poteri,  e senza alcun problema ero dentro al laboratorio.
L'ambiente era tipico da laboratorio, solo scrivanie, fogli volanti e sedie dappertutto.
Con passo praticamente impercettibile iniziai a muovermi.
Li trovai facilmente, stavano dormendo insieme in un letto nella stanza affianco, disgustosi.

"Ti sei dato subito da fare a quanto vedo mio caro fratello"

Thor rispose al mio pensiero con un ronfo da maiale.
"Patetico" dissi a bassa voce.

Potevo ucciderli in quel preciso istante e la mia vendetta sarebbe stata compiuta.
Ma era troppo facile, io volevo divertirmi.
Avevo aspettato da troppo questo momento.
Mi avvicinai a Jane e decisi di entrare nei suoi dolci sogni per trasformarli in incubi.
Puntai il bastone sulla sua fronte e la luce della pietrà si illuminò per pochi secondi.

"Ecco fatto, ti auguro incubi d'oro" la guardai con aria soddisfatta.

E scomparii nel nulla con una delle mie migliori risate.

Continua..

C'era un indizio che poteva subito far capire che era un incubo, quando Loki dice a Jane che era stato più semplice uccidere Thor essendo un mortale.
Ma lui non lo sapeva ancora :D
Spero di aver fatto qualche passo in avanti :)
Fatemi sapere :D
I prossimi capitoli li rilascerò con un pò più di ritardo, causa studio.
Grazie a tutti  

Anatema D.D
  
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