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Autore: franceskik    19/09/2012    1 recensioni
Hai preferito negare tutto, nasconderti, dire "Basta" a tutto questo. Hai scelto la strada più facile, non aspettarti applausi o ricordi pieni di gloria.
Ci rinuncio, non posso restare a contare i secondi che mi separano da te, non posso continuare a contare fino alla fine dei miei giorni.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La pioggia cade costante, con un rumore sordo contro le tegole di questa casa, la nostra casa.
Nasce per bagnare il vetro, irrigare qualche campo e scomparire, per lasciare spazio ad un esplosione di colori che da vita all'arcobaleno.
Sai, è così differente la pioggia da te.
Sei arrivato con gliocchi pieni d'un' esplosione di colori, i tuoi baci hanno picchiato con un rumore sordo contro il mio cuore e infine te ne sei andato, lasciando le mie guance arrossate dalle lacrime che sanno solo di te.

Nudo, sul nostro letto, vuoto di tutto quello che mi manca.
Conto i secondi che ci separano, mi manca aria, mi mancano sorrisi, mi manchi, amore.

Uno, due, tre..

Sento le goccie di pioggia scrosciare sulla finestra, mi sdraio, con gli occhi puntati al soffitto. Mi rifletto sullo specchio, che proprio tu hai voluto mettere.
"Deve vederci fare l'amore, devo vedere la mia espressione mentre mi fai un pompino, stronzetto." Mi dicesti, baciandomi il collo, sussurrandomi "Ti amo" poco dopo.
Chi è quel ragazzo?
Non riconosco la mia immagine. Non posso essere io: capelli in disordine, macchie nere sotto gli occhi, zigomi pronunciati, pancia decisamente troppo magra.
E forse è ciò che odio più di te, del nostro rapporto: mi hai cambiato, mi hai reso una persona peggiore, Louis.
Ero il classico ragazzo che dopo la caduta si rialzava col sorriso, pronto a prendersi in giro, a pulirsi i pantaloni e continuare a correre.
Mi hai cambiato, stronzo. Adesso il cuore si spezza, il respiro manca solo all'udire quel nome così pericoloso per me.. "Louis.."

Quattro, cinque, sei..

Odio questo silenzio.
Silenzio di dolore, troppe frasi lasciate volare via al vento, troppe lacrime che scendono incondizionate.
"Odio il silenzio...è così piatto!" Dicevi giocando con i miei ricci, dopo aver riempito le mura della stanza dei tuoi gemiti.
"Shh... Harry, goditi questo silenzio." Ti contraddicevi subito dopo, baciandomi la tempia, socchiudendo gli occhi.

Sei sempre stato una di quelle persone che non sanno cosa sostenere.
Non sai cosa vuoi dalla vita, hai paura, sei solo un piccolo adolescente intimorito dalla società.
Se così non fosse, saresti qui, a promettermi che un giorno ce l'avremmo fatta.

Eppure me lo hai sempre detto: "Io non faccio promesse che non posso mantenere."
Sono io l'idiota che si illudeva che tu potessi cambiare.

Sette, otto, nove..

Socchiudo le palpebre, almeno così non vedrò l'immagine di un povero ragazzo irriconoscibile riflessa ad uno stupido specchio, di uno stupido soffito, di una stupida casa che abbiamo deciso di comprare solo per noi.
"Queste mura conosceranno ogni sapore, ma non quello del dolore, te lo prometto." Mi dicesti, baciandomi una guancia, firmando il contratto.

Dimmi un po' Louis, dove cazzo è finita la tua regola, quella cazzata sul non fare promesse che poi, non si possono mantenere?
Sei solo un bugiardo, sei solo un bambino che si illude che tutto il mondo possa adattarsi ai suoi capricci.
Non funziona così, non è tutto così semplice.
Nessuno si adatta al diverso, viene solo giudicato, offeso, emarginato, ucciso.
Dovevi solo aspettare, sapevi di avermi affianco a te, sapevi di poter contare sulla mia spalla per piangere, ma tu hai solo voluto tapparti gli occhi e fare il bambino.
Hai preferito negare tutto, nasconderti, dire "Basta" a tutto questo. Hai scelto la strada più facile, non aspettarti applausi o ricordi pieni di gloria.

Dieci, undici, dodici..

Chiudo gli occhi, girandomi sul lato sinistro, allungo una mano e non posso non singhiozzare, con un rumore morto, come quello bagnato della pioggia.
Non c'è il tuo corpo, sembra stupido, ma ancora devo farci l'abitudine.
Era così bello svegliarsi con l'odore di caffè, il tuo profumo nel naso.. "Nuovo giorno, nuovo bacio." Sorridevi, accarezzando le mie labbra con le tue.
Adesso la mattina apro gli occhi, col rumore della sirena di qualche camion che svuota il cassonetto di fronte casa.
Ogni singolo dettaglio, ogni singolo momento di quella vita passata con te, tra sussurri e notti d'amore, mi sembra un ricordo troppo lontano.

Tredici, quattordici, quindici...

Ultimo singhiozzo quando il tuo profumo ancora sul cuscino, inonda il mio cuore.
Mi abbandono ad un altro sonno.
Ci rinuncio, non posso restare a contare i secondi che mi separano da te, non posso continuare a contare fino alla fine dei miei giorni.

Inizio a contare i secondi che mi separano dalla libertà.
Quando sorridendo sarò uscito da quella dipendenza che mi lega al ricordo del tuo sorriso.

Uno, due, tre...




Non mi chiedete cosa sia, non lo so.
Ho il libro di Diritto che mi sta guardando, e beh dovrei andare a studiare.. ma avevo questa idea, ho aperto la pagina e come succede sempre ho iniziato a scrivere, senza pensare.. Non so cosa ne sia venuto fuori.
Spero vi sia piaciuta, personalmente mi stavo uccidendo dentro mentre la scrivevo. Ma okay.
Se volete lasciatemi un piccolo commento, mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate!

Grazie per la lettura,
Fra.

  
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