Saint
Seiya Chapter One: :”Cerchiamo dei cavalieri forti”
furono le ultime parole famose
Dopo
un felice periodo di serenità, la terra piombò di
nuovo
nell’oscurità, quando, il cavaliere
d’oro Gemini, rubò segretamente
l’identità
del sommo sacerdote di Atene, Arles, abbracciando la parte oscura della
sua
identità, ma, l’unica persona che potrà
salvare il mondo è…una piccola bambina
rompicoglioni di nome Lady Elizabhet, una bambina dai lunghi capelli
viola e
gli occhi azzurri, nient’altro che la reincarnazione della
dea Atena.
Arles,
o meglio Gemini, venuto a sapere di questa stupenda, si
fa per dire, bambina, decide che deve essere eliminata, a tutti i
costi, così
chiamò uno dei cavalieri al suo comando, i cavalieri
d’oro, Micene, cavaliere
del sagittario
:”Sommo
sacerdote Arles, mio signore cosa posso fare per lei?”
chiese un ragazzo dai folti capelli marroni arruffati e gli occhi blu
:”Caro
Micene, tu dovrai uccidere Lady Elizabeth, perché la
sua esistenza è un problema per me, perciò
cercala e uccidila” disse il sommo
sacerdote al suo cavaliere prediletto.
Micene
ci mise poco a trovare quella bambina definita da tutti
un vero tesoro una vera peste,
stava antipatica a tutto il paese,
non voleva far altro che giocare al cavalluccio, fosse stata una
bambina minuta
non ci sarebbero stati problemi, ma “minuta” non
era l’aggettivo adatto a
quella bimba che era un vero bue,
:”Sto
cercando Lady Elizabeth, è questa la sua casa?”
chiese
Micene quando, dopo aver bussato ad una porta, venne fatto accomodare
da una
vecchietta
:”Si,
chi la cerca?” disse l’anziana donna dai corti
capelli
grigi
:”il
sommo sacerdote Arles, sono venuto a portarla via” disse
Micene sedendosi nel divano, a quelle parole l’anziana
sgranò gli occhi e
iniziò a disperarsi saltare per tutta la
stanza dalla gioia, chiamando
anche il resto della famiglia, che, saputa la notizia della partenza
della
bimba, iniziarono a fare festa, prepararono dolci e torte per
ringraziare quel
santo cavaliere che si sarebbe portato via il demone
la bimba, così il
giorno dopo, salutato tutti il cavaliere si portò via quel
sacco di patate
quella dolcissima bambina.
Durante
il lungo viaggio però, il ragazzo dall’animo
sensibile
prevalicò il cavaliere che esegue alla lettera gli ordini
del suo padrone, e si
affezionò a quella bambina rompicoglioni, così
arrivati ad Atene, andò da un
suo vecchio amico Alman di Toole, un anziano signore che soffriva di
disturbi
di personalità, così dopo aver girovagato per la
città senza meta si ricordò
dove abitava il suo vecchio amico, dopo aver bussato gli
aprì un signore dalla
grossa corporatura, con i capelli e la barba grigia
:”Ohibò!
Ma guarda un po’ chi si vede! Micene! E chi è quel
frugoletto?” chiese Alman de Toole indicando la bimba
rompicoglioni
:”Questa
bestia stupenda bimba si chiama Lady
Elizabeth, devi sapere che è la reincarnazione della Dea
Atena, ed è l’unica
persona che ci può salvare dal tremendo Arles, badala e
trova dei cavalieri
forti per difenderla, è molto importante, io molto
probabilmente morirò, ma non
farla mai, mai, cadere nelle mani di Arles o per noi sarà la
fine! Addio
Atena,” disse il cavaliere baciando la fronte della bimba per
poi lasciarla
alle cure paterne di Alman De Toole.
Tornato
al tempio, Micene si presentò da Arles senza la
rompicoglioni,
il che può sembrare una cosa stupenda, però
pensando che avrebbe potuto morire,
e quindi smettere per sempre di rompere, sarebbe molto meglio,
perciò Arles
fulminò con un potentissimo colpo Micene, che,
morì.
:”Io
non riuscirò da solo a salvaguardare una bimba, è
deciso
organizzerò un torneo per trovare i cavalieri più
forti del mondo, quelli che
rimarranno
Vinceranno!”
si disse entusiasta Alman de Toole.
Così
dopo vari combattimenti, quattro giovani e forti
cavalieri uscirono vincitori da questo torneo: Pegaso, Sirio, Cristal e
Andromeda.
Il
giorno dopo, questi quattro baldi giovani, fecero le
valigie e si trasferirono nella super mega villa di Alman de Toole,
dove si
tenevano gli allenamenti…BOOM…
:”Cosa
è successo?” disse Cristal guardando verso la
porta,
iniziò a correre verso la porta ma sbattè contro
un palo, che evidentemente non
aveva visto, mentre lui continuava ad andare avanti e a sbattere
ripetutamente
contro quel palo, Alman de Toole si stava sgolando per chiamare Pegaso,
:”PEGASOOOOO!!”
, ma dopo un po’ si accorse che il ragazzo dai folti capelli
marroni era
totalmente sordo, come il suo amico che continuava ripetutamente a
sbattere
contro il palo, Cristal, era totalmente cieco, così preso
dallo sconforto andò
a vedere cosa fosse quel botto che aveva sentito prima, e si
ritrovò davanti
gli occhi una scena terribile, Andromeda steso a terra e Sirio
attorniato da una
ventina di bottiglie di vino, era totalmente sbronzo,
:”Andromeda
come stai???” chiese preoccupato Alman de Toole
:”Non
mi sento più le gambe!” rispose il ragazzo
dolorante.
Alla
fine il povero Alman de Toole si ritrovò con quattro
catorci, non cavalieri: Sirio, un povero alcolizzato, l’unica
cosa che sapeva
fare era bere, Pegaso oltre ad essere sordo, si era scoperto
successivamente,
era anche muto, Cristal era cieco, Andromeda, l’unico che
all’inizio sembrava
forte, era rimasto sulla sedia a rotelle.
PEGASO:
il carismatico ragazzo sordo-muto dai folti capelli
marroni era rimasto ad allenarsi nel’isola di Atene
:”Allora
Pegaso, il tuo colpo più forte sono “le comete di
pegaso”…” Alman de Toole si era
totalmente scordato che il ragazzo non sentisse
alcun suono, e mentre lui si sgolava per spiegargli i colpi e le varie
mosse,
il castano annuiva senza capirci un accidenti. Dopo mesi di duro lavoro
(per
Alman de Toole), Alman de Toole si stufò e, per
pietà, gli regalò diede
la sua armatura, che, lui felicissimo, indossò.
SIRIO:
lo sbronzone dai capelli lunghi era finito ad allenarsi
nei monti dei “cinque picchi” insieme,
sfortunatamente per tutti, al cavaliere
d’oro della Bilancia, un anziano che un tempo era il
più forte cavaliere che la
terra avesse mai visto, e, che
ora era
un famosissimo alcolizzato, perciò tutti i mesi di
allenamento (si fa per
dire), i due li passarono a sbronzarsi allegramente, alla fine di
questo pseudo
allenamento (di bevute!) Sirio ebbe la sua ricompensa,
l’armatura.
CRISTAL:
il biondino ciecato era stato assegnato al Maestro
dei ghiacci, nella terra del ghiaccio, ma, dato che era cieco, dopo
aver molto
vagato si ritrovò in un immerso deserto, ed invece di
distruggere le montagne
di ghiaccio iniziò a distruggere, (con i suoi colpi sparati
alla cazzo!) le oasi,
le preziose oasi dei beduini, che, si incazzarono molto e, per
cacciarlo via,
gli rifilarono una finta armatura di merda legno,
(tanto era cieco
peggio di una talpa!), e lui contentissimo tornò (dopo due
mesi) ad Atene.
ANDROMEDA:del
ragazzo mezzo affemminato dai fluenti capelli
rosa (?), si può dire che nella sfortuna generale
è stato il più fortunato, lui
è finito nella regione dei vulcani della Regina Nera, la
quale, avendo avuto
compassione, oltre a regalagli l’armatura, fa venire un
famosissimo meccanico,
Oreste della Ferrari 999, che gli fa un impianto a motore nella sedia a
rotelle, inoltre gli regala due catene, così per combattere
non avrebbe avuto
bisogno di alzarsi.
Alla
fine tutti i cavalieri aveva raggiunto, in vari modi, il
loro obbiettivo:L’armatura di bronzo.
Ringraziamenti:
i ringraziamenti (se così si possono chiamare) per questa assurda e demenziale storia vanno a quel demente di Roberto, alias mio padre, che con la sua mente malata inventa queste storielle per dementi, con ciò vi lascio adiosss *Si dilegua velocemente incolpando il padre*