Non
te lo dirò mai questo segreto, Potter.
Non
ti farò mai capire fino a che punto ci tengo a questo piccolo oggetto che ho
tra le mani.
Quello
che penso…
Quello
che provo…
Tu
non lo saprai mai.
Il
più delle volte faccio finta di non saperlo neanche
io. Spesso me ne riesco a convincere.
Sono
bravo in questo, a convincermi che nulla di te m’importi, che non è vero che mi
rallegro e mi sembra di vedere la luce se tu, per sbaglio o per volontà, mi
rivolgi la parola o un gesto di saluto.
Sono
bravo a sorridere, o meglio ghignare, come sempre, rispondendo alle tue battute
cedendoti almeno il divertimento di un sano battibecco che ormai è l’unica cosa
che ci unisce.
Sono
bravo a guardarti e distogliere gli occhi poco prima
che tu te ne accorga, poco prima che tu ti renda conto dei miei occhi velati di
un sentimento a cui mi rifiuto di dare un nome.
Mi
rifiuto categoricamente di svelarti questa cosa che sento nel mio cuore.
Mai
e poi mai lo saprai.
Non
m’importa se fa male, se mi si stringe il petto a vederti con altri o se guardi
qualcuno che non sono io.
La
mia non è gelosia.
La
mia non è una muta richiesta d’attenzioni.
Il
mio non è amore.
Cos’è
l’amore poi?
Star
bene con una persona che ti rende felice, condividere gioie, dolori,
situazioni, avventure…
Tutto
ciò che noi non abbiamo mai fatto né faremo mai.
Quindi
questo non potrà mai chiamarsi “amore”.
Ossessione,
forse. Ma non amore.
Eppure
stringo questo oggetto con forza e al contempo con
delicatezza.
Con
forza perchè questa cosa che sento è intensa e dolorosa.
Con
delicatezza perché a ciò che impugno tengo forse più della mia stessa vita e
non permetterei mai si rovinasse.
No,
questo non è amore. E’ troppo dilaniante per esserlo.
E
poi…amore! Io non posso provare amore! L’amore è una sciocchezza, non esiste, è
un’invenzione degli uomini che non vogliono concepire che si è soli nella vita,
che per quanto ci si unisce a qualcuno, si resta solamente una persona con
propri sentimenti, gioie e dolori, che la compagna, o il compagno, non
comprenderanno mai totalmente.
Si
è sempre soli, sempre unici.
E non
conta nulla il fatto che sei il mio mondo, che dentro di te batte un cuore che
vorrei mi appartenesse totalmente.
No,
un simile sentimento non può chiamarsi amore.
Se
l’amore esistesse sul serio, intendo quello vero, non
quello dei film o quello delle ragazzette svampite che ormai pensano solo
all’approccio fisico scambiandolo per amore, se l’amore esistesse sul serio…
Non
potrebbe mai riscontrarsi in questa spirale di dolore e tormento che provo. Non
potrebbe mai identificarsi in questa ossessione pura e
semplice.
No,
questo non è amore.
Io
non ti amo Harry Potter.
Io
non ti amo, né lo farò mai.
Eppure,
perché tengo stretto questo oggetto tra le mani,
sempre, costantemente quasi a temere che si sciolga attraverso il calore che ne
scaturisce?
Un
altro punto a favore della mia tesi: le mani scottanti!
Si dice, infatti, che chi ami abbia le dita fredde ed io le ho bollenti.
Vedi?
Non è amore!
Questo
oggetto piccolo e stupido tu non saprai nemmeno che ce
l’ho io. Del resto come posso sperarlo? Come posso
sperare che tu ti renda anche solo minimamente conto di quanto questo piccolo
oggetto significhi per me?
Perchè
poi?
Perché
lo hai stretto, afferrato, me lo hai rubato sotto al naso,
così tante volte da renderlo tuo.
E’
tuo.
Solamente
tuo.
E per
questo che l’ho preso io, per me.
Un
piccolo souvenir della scuola, unico posto dove potevo vederti regolarmente e
fronteggiarti con uno scopo.
Oh
no, questo non è amore!
….E anche se fosse…?
Ammettiamo
anche solo minimamente che questo sia vagamente amore…
Comunque
tu non lo saprai mai. Mai e poi mai!
Perché?
Perché
si, perché io sono io e tu sei tu, perché non mi vorrai mai, nemmeno come
amico, figuriamoci per altro.
E poi
si….ho paura, lo ammetto.
Del
resto come puoi biasimarmi? Sono un maschio e lo sei anche tu.
Lo
so, è scontata come scusa, ma è la più concreta.
Mi
rifiuteresti categoricamente dicendo che è una cosa
orribile e schifosa o forse saresti gentile, da buon griffondoro, dicendomi
sono un “sono lusingato, ma sono etero”.
Chissà…
Ma tanto
non lo saprai mai, non te lo dirò mai. Resterà sempre questo segreto celato nel
mio cuore che mai ammetterò nemmeno a me stesso.
Continuerò
a raccontarmi che tengo quest’oggetto tra le mani fin
quasi a togliermi la circolazione per nulla, per un motivo qualsiasi, ma non
perché sia tuo.
Mi
viene da sorridere sai?
Pensarti
in questa luce.
Mi
fa male, è vero, immaginarti anche solo sorridermi teneramente, magari dopo
aver fatto l’amore, ma non posso farci nulla.
Mi
sveglio spesso dopo un sogno che non voglio ricordare, con una sensazione di
soffocamento che m’impedisce di ignorarlo, con un brivido lungo la schiena che
non posso ignorare.
Ma non lo
ammetterò mai a me stesso, né a te.
E mi va
bene così.
Mi
va benissimo così.
E quindi
sono qui, sulla torre più alta del mio maniero a cacciar via dalla tasca quest’oggetto per me tanto caro.
Finalmente
lo guardo lucente e lucido dibattersi nelle mie mani.
Quest’oggetto
rappresenta esattamente tutto ciò che sei per me.
Quest’oggetto,
questa piccola minuscola sfera, rasenta la mia ossessione, ciò a cui più anelavo e anelo tuttora.
Non
riuscivo a raggiungerti. Ci provavo, ma non ci riuscivo.
E’
come quando giocavamo a Quidditch: tu eri sempre più
veloce di me. Per quanto io provassi, mi allenassi, tu eri sempre un metro
avanti a me.
Tu
questo non lo sai…io non volevo il boccino. Non volevo
questo boccino che è ormai come me, stremato e arreso
alla mia stretta.
Io
volevo prendere la tua folgorante luce nascosta dietro quel manto rosso-oro.
Era
verso di te che tendevo la mano. Era te che cercavo di
afferrare, perché non riuscivo a vederlo, il boccino, troppo piccolo e
insignificante come luce rispetto alla tua.
Tu
eri una specie di mio personale boccino, ma proprio come quello reale eri una vera utopia per me.
E volavo.
Volavo
più forte, più veloce, ma mai abbastanza.
Volevo
raggiungerti, afferrarti, vincere la mia personale battaglia.
Ma ora
vedo in faccia la realtà…
Non
importa quanto mi affanni a cercare di afferrarti e a
raggiungerti. Non accadrà mai.
Non
posso raggiungerti. Non posso prenderti.
Sono
stanco.
Stanco
di amare, perché sì, questo sentimento è amore, puro e semplice amore.
Stanco
di soffrire in silenzio.
Tale
sogno è un veleno che mi logora, che mi uccide, che mi consuma.
Per
quanto io urli, tu non mi udirai.
Per
quanto io pianga, non verrai a consolarmi.
Per
quanto tremi, non verrai ad abbracciarmi.
Tu
sei il mio boccino, splendente e dispettoso, che vola beffandosi dei miei
sforzi.
Il
mio boccino lucente e giocoso, che mi ruota attorno, sfidandomi e spingendomi
ad un limite che ho valicato da tempo.
Il
mio boccino dalle ali dorate, che fa sembrare le mie ali grigie, spente nuvole di
pioggia.
Il
mio boccino…il mio Harry….
Apro
le mie mani e il boccino, quello vero, finalmente è libero di scappare. Non
appena avverte la libertà, le piccole ali dorate si risvegliano come per
incanto e sento il distacco e il gelo sul palmo ormai vuoto.
Vola
via l’unica cosa che mi legava a te.
Vola
via l’unica cosa tua che mi apparteneva…
Quindi
questo è un Addio.
Osservo
il luccichio svanire nel cielo notturno.
No,
tu non saprai mai il mio segreto, Harry.
-
Non riesci a prendere il boccino neanche quando lo hai
già in mano eh, Malfoy? -
-
Potter? – Draco lo fissò incredulo restare sospeso in aria con la sua scopa e
il boccino serrato tra le dita, nuovamente arreso. – Che diavolo ci fai qui? –
-
Prendo il boccino…-
Draco
osservò la pallina dorata e poi Harry. Questi portò la sua scopa fin dentro la
stanza e scese accanto a Malfoy.
Si
guardarono per lunghi secondi studiandosi attentamente.
-
E’ caldo… - costatò il moro rigirandolo tra le dita.
La
gola di Draco si seccò improvvisamente – Perché sei
qui? - ripeté la domanda.
Harry
distolse gli occhi e sospirò leggermente, poi improvvisamente si sbilanciò su
Draco e lo baciò dolcemente.
-
Te l’ho detto: volevo prendere il mio boccino.- ammise sorridente sulle sue
labbra e accarezzando i suoi capelli dorati.
Bhè…forse
può darsi che un giorno lo saprai…
Note:
Salve a tutti gli affezionati! (ma
chi ti pensa proprio!-.-nd tutti) ecco qui un'altra cosuccia
scritta per diletto! Spero vi piaccia, ma grazie lo stesso di
averla letta!>_<