Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Jonas_sister    19/09/2012    4 recensioni
Da Roma a New York.
Un viaggio come regalo di compleanno. Un viaggio che non sarà solo questo perché cambierà la vita di Selene,diciannovenne timida ma pazza,appassionata di moda e con un sogno:diventare una stilista.
Sarà grazie a questo sogno che incontrerà Blaze,ventiduenne,bello da morire,modello per Abercrombie e fidanzato di Gisèle sua collega.
I due ragazzi saranno legati da un profondo sentimento di amicizia ma non sarà sempre così.
Tra alti e bassi Selene scoprirà di provare qualcosa di più per il suo amico e collega Blaze, ma riuscirà a dichiarare i suoi sentimenti o preferirà reprimerli per paura di essere rifiutata?
Saranno i suoi amici a cercare di farle capire come fare per poter essere felice ma non sempre i consigli vengono ascoltati giusto?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Uploaded with ImageShack.us

Capitolo 12

-Che avete fatto?- gridò Giorgia dopo che finii di raccontarle tutto nei minimi dettagli.
Dovetti mettere le mani sulle orecchie per non diventare sorda.
Sapevo che avrebbe avuto una reazione del genere, la conoscevo troppo bene.
-Ci siamo baciati, te l’ho già detto. Ma è inutile festeggiare perché per lui non è stato importante - risposi abbassando lo sguardo. Purtroppo la realtà era quella e avrei dovuto abituarmi a considerarlo solo come un amico.
-No no, stop! Lui non ha detto che non è stato importante, ma non vuole farti soffrire perché non ha testa per una relazione seria e non vuole trattarti come se fossi una semplice “botta e via”, diciamo così- mi fermò.
In effetti aveva ragione, ma la situazione non sarebbe cambiata comunque.
-Si ma non cambia molto. Se non mi fossi “buttata” a quest’ora tutto questo casino non ci sarebbe. Dopo stamattina ho solo una certezza: Blaze non mi è indifferente, per niente- dissi consapevole.
Ormai non potevo più negare il fatto che provassi un’attrazione fortissima per lui, e forse non solo quella.
-Tesoro Blaze non ti è mai stato indifferente- sghignazzò Giorgia.
-In effetti- ammisi. Continuare a mentire non serviva a niente, soprattutto dopo quello che avevo combinato. Ormai anche Blaze era consapevole del fatto che non lo reputavo un semplice amico, ma preferiva far finta di niente piuttosto che respingermi.
-Senti cambiamo argomento per favore. Non voglio continuare a fare la depressa perché non ne ho nessuna voglia. Blaze non è l’unico ragazzo sulla terra- affermai stanca di continuare a discutere sempre della stessa cosa.
-Si, va bene. In effetti hai ragione. Allora, per stasera Alex mi ha detto che vengono loro a prenderci per andare al Luna Park. Blaze ti aveva avvisata?- mi domandò.
-Si si, lo sapevo. Comunque mangiamo che ho fame compagna- esclamai toccandomi la pancia.
-Subito baby- mi fece l’occhiolino Giorgia.
 
Mangiammo i meravigliosi spaghetti che la mia cara amica mi aveva preparato per farsi perdonare e, quando finimmo, ci sedemmo sul divano per terminare il pranzo con un po’ di gelato alla fragola.
-Non so cosa mettere stasera, non è che potresti aiutarmi?- sussurrò Giorgia guardandomi con gli occhi da cucciolo.
Sbuffai -Ma mi avete presa per una personal stylist? Almeno pagatemi!- esclamai ridendo.
-Oh grazie sei la migliore amica di questo mondo!- mi saltò addosso quella pazzoide.
Parlammo ancora per un po’ finché non mi ritirai in camera per riposarmi visto che avevo una notte in bianco alle spalle.
Presi l’iPod e cominciai ad ascoltare qualche canzone rilassante per addormentarmi, purtroppo però non servì a niente.
Non smettevo di pensare al bacio con Blaze.
Ero diventata un po’ monotona, ma non sapevo davvero come fare a continuare a comportarmi come se niente fosse successo tra di noi.
Odiavo comportarmi come una mozzarellina. Odiavo continuare a pensare a Blaze. Avevo paura di fare qualche altra cazzata e combinare un altro casino, così mi ripromisi che gli sarei saltata addosso solo se avessi avuto paura in quella stramaledettissima casa delle streghe.
Sbuffando e con tanti pensieri mi alzai dal letto.
Mi sedetti davanti la scrivania e accesi il computer. Aprii una pagina bianca e cominciai a scrivere una specie di sfogo/accusa.
 
Blaze perché ti ho baciato? Ma, soprattutto, perché lo chiedo a te se in realtà dovresti essere proprio tu a domandarmelo? Sono impazzita forse, anzi togli il forse. Il problema è che non faccio altro che pensare al nostro bacio. Forse tu lo hai già dimenticato, ma io non ci riuscirò mai. Per me non è stato casuale, anzi. Tu mi piaci tanto, forse troppo e mi sento scema perché non riesco a dirti queste cose in faccia. Hai detto che non vuoi farmi soffrire e questo mi ha fatto capire che tra di noi c’è un legame speciale, che ci teniamo davvero l’uno all’altra.
Vorrei tanto che leggessi questo, ma non avrò mai il coraggio di mostrartelo perché ho paura. Paura che tu possa reagire male pensando che sono solo una povera illusa che si è creata inutili castelli in aria per uno stupido bacio.
So che non sei così, ma purtroppo è la mia mente che me lo fa pensare e mi dispiace. Vorrei che fossi qui in questo momento, vorrei tanto baciarti ancora e ancora…

Decisi di smetterla di scrivere, ma volli salvare comunque quella “cosa”. Forse sfogarmi in quel modo sarebbe stato utile.
Riprovai a stendermi sul letto e, finalmente, riuscii a cadere in un sonno profondo.

-Ehi tesoro sono le sei del pomeriggio, svegliati così scegliamo cosa mettere- mi sussurrò dolcemente Giorgia.
Mi stiracchiai e mi stropicciai gli occhi. Mi alzai dal letto e abbracciai la mia amica. Di solito quando mi svegliavo dopo un bel riposino ristoratore ero sempre dolce come un orsetto di gomma.
Quando sciogliemmo l’abbraccio andai verso l’armadio. Scelsi i vestiti per Giorgia, poi cominciai la ricerca per me.
Finalmente dopo dieci minuti trovai esattamente quello che cercavo.
Optai per degli abiti leggeri poiché l’aria era calda quella sera e poi volevo stare più comoda per fare decentemente tutte le giostre.
-Il bagno è miooooo- gridò Giorgia.
Chiusi gli occhi e sbuffai -Non avevo dubbi guarda. Sbrigati però!- esclamai appena si richiuse la porta alle spalle.
Scesi in salone per stare più fresca e per “ammazzare” il tempo. Odiavo aspettare. Odiavo tante cose, ero proprio una rincitrullita.

Stavo leggendo un dépliant quando suonarono alla porta. Erano le sette, quindi era da un’ora che Giorgia era rinchiusa là dentro. L’avrei uccisa.
Aprii e mi ritrovai davanti il centro dei miei pensieri insieme ad Alex.
Ci sistemammo tutti e tre in salone. Io ero sul divano da sola ed ero convinta che Blaze mi avrebbe raggiunta, invece si sedette sul bracciolo della poltrona di Alex. Mi innervosii anche perchè non mi aveva rivolto nemmeno un'occhiata, neanche per sbaglio.
Lo guardai interrogativa e in quel momento alzò la testa e mi sorprese a fissarlo. Decisi di non abbassare lo sguardo per vedere la sua reazione e per capire cosa aveva.
Probabilmente Alex si accorse dei nostri sguardi e se ne uscì dicendo -Beh io vado da Giorgia e le dico di sbrigarsi- Ottima scusa per lasciarci da soli.
Aspettai che il fidanzatino salisse le scale per rivolgermi a Blaze.
Rimanemmo completamente da soli, così gli chiesi delle spiegazioni -Che ti prende?-
Blaze non mi rispose subito, continuava solo a fissarmi. Dopo un po’ si alzò e si sedette accanto a me -Niente, è solo che sono un po’ pensieroso- mi tranquillizzò.
-E a che pensi?- domandai molto interessata. “Io penso sempre al nostro bacio. Mi sento un tantino rincoglionita” avrei voluto aggiungere, ma non lo feci per non peggiorare ulteriormente la situazione già parecchio incasinata.
Sospirò e, dopo aver chiuso gli occhi, mi rispose -A te-
Rimasi immobile, non sapevo neanche se stavo respirando o no. Riaprì gli occhi e mi ritrovò con gli occhi spalancati e la bocca aperta. Non sapevo cosa dirgli.
Metabolizzai per bene la notizia, poi decisi di aprire la bocca per parlare e non per fare il pesce -Che? Perché?- Mi sentivo un’idiota, forse avrei fatto più bella figura se avessi continuato a tacere.
-Perché so che sono stato un cretino stamattina. Io lo volevo quel bacio e mi sento un idiota perché l’ho interrotto e perché ti ho detto quelle cose-
Mi sentivo leggermente su di giri. Ero contentissima, non aveva detto niente di che, però sapere che avrebbe voluto approfondire il bacio mi fece rallegrare. Ero andata, ma la colpa era solo sua.

Purtroppo non potemmo terminare la discussione perché i due piccioncini ci raggiusero.
-Tempismo perfetto- sussurrò il mio bellissimo e confuso modello da strapazzo.
-Ehm, posso andare a prepararmi finalmente?- chiesi a Giorgia.
-Ma certo tesoruccio. Ti aspettiamo con ansia- ridacchiò. Era cretina ed era anche una guastafeste.
Mi vestii e mi truccai molto velocemente perché odiavo ritardare agli appuntamenti. Anche quando andavo a scuola ero molto precisa con gli orari perché non mi piaceva essere sgridata dai professori ed essere additata come “ritardataria”.
-Ma sei uno schianto! Se non fossi fidanzato ti salterei addosso- ridacchiò Alex.
Giorgia gli diede uno scappellotto mentre io gli dissi che era un idiota.
Mi girai e notai Blaze già vicino alla porta che mi fissava, o meglio mi faceva una radiografia. Mi sentivo leggermente a disagio. Per fortuna Giorgia interruppe quel momento esclamando -Sono le sette e mezza e non so se gli altri sono già lì, quindi diamoci una mossa su-
I ragazzi decisero di lasciare la macchina vicino casa nostra e di raggiungere il Luna Park a piedi poiché era poco distante.
Finalmente arrivammo e trovammo Maja, Lucas, Roxanne ed Elodie all’ingresso.
-Scusate il ritardo ma una certa ragazza è stata un’ora in bagno per prepararsi- dissi riferendomi a Giorgia che, sentitasi chiamata in causa, mi fece una linguaccia.

Dopo aver pagato entrammo nel parco e le luci accecanti ci colpirono in piena faccia. Avevo sempre adorato quel posto, infatti ci passavo interi pomeriggi con mia madre. Era pieno di colori e il divertimento era assicurato.
Ad un tratto Blaze mi prese per mano e cominciò a correre verso i tori meccanici.
-Tesoro non so se te ne sei accorto ma ho la stessa agilità di un furetto imbalsamato e, quindi, non riesco a correre. Se non mi vuoi vedere spiaccicata a terra riduci la velocità per favore- pregai già col fiatone il modello da strapazzo che rallentò immediatamente.
-Dai però, almeno camminiamo velocemente. Gli altri sono già arrivati e io non voglio aspettare tanto- si lamentò come un bambino.
-Camminare velocemente per te vuol dire correre, quindi vai da solo e io vi raggiungo- dissi liberando la mia mano dalla sua.
-Non ti lascio da sola in mezzo a questo casino, quindi non ti lamentare per quello che farò- appena finì di parlare mi ritrovai stretta tra le sue braccia.
Cominciò a correre di nuovo ma con me in braccio. Mi aggrappai al suo collo per evitare la fine della sanguisuga/koala/dissennatore ma non riuscii a stare zitta -Molto delicato devo dire. Scemo stai attento, non voglio ritrovarmi col sederino per terra-
Scoppiò a ridere e poi si fermò.
-Eccoci qua rompi scatole- mi disse mettendomi giù.
I ragazzi cominciarono a fare la fila, mentre noi ragazze eravamo ansiose di vederli.
-Voglio vedere Lucas mentre si dimena come un pazzo su quel coso. Lo filmo- rise Maja prendendo il cellulare.
Finalmente il turno dei nostri baldi giovani arrivò.
Appena vidi Blaze salire sul toro meccanico cominciai a ridere. Si accorse di me e mi fece l’occhiolino. Ebbi un piccolo mancamento, poi osservai con attenzione la scena che mi si parò davanti.
Blaze aveva un braccio verso l’alto, mentre con l’altro si teneva alla maniglia che si trovava sul collo del toro. Appena l’”animale” cominciò a muoversi vidi il modello da strapazzo girare talmente forte che mi venne mal di testa per lui.
Cadde dopo circa dieci minuti.
Ovviamente Maja filmò tutto quanto e non la smetteva di ridere perché rivedere Lucas cadere rovinosamente sul tappeto dopo neanche trenta secondi era troppo divertente.
-Ho vinto, ho vinto- canticchiò quel cretino di Blaze.
-Capirai hai solo avuto tanta fortuna carino- gli rispose Alex. I ragazzi a volte erano peggio dei bambini.
-Quando andiamo nella casa delle streghe?- domandò Roxy. La fulminai con lo sguardo, mentre Blaze sghignazzò.
-Dai andiamo adesso!- esclamò Giorgia. Ma cosa avevo fatto di male per meritarmi quel supplizio?
-Non vedo l’ora- commentai per niente contenta.
-E dai non fare così, ci sarò io a proteggerti- mi sussurrò ridendo Blaze passandomi un braccio intorno alle spalle.
Camminai sbuffando nervosamente finché non mi immobilizzai appena vidi l’enorme castello lugubre. Strabuzzai gli occhi. In alto uno scheletro pescava e al suo amo c’era attaccato un braccio, poi c’era uno zombie che mangiava la testa di un uomo.
-No io non ci entro neanche morta!- urlai cominciando a scappare. La mia fuga non durò molto perché Blaze mi abbracciò da dietro e cominciò a parlarmi -Allora quando vuoi sai correre furbacchiona. Dai non fare la bimba scemina. Hai diciannove anni e poi sono pupazzi quei cosi morti. Si entra due alla volta, la macchina è un po’ stretta quindi staremo appiccicati e poi ci sono io. Se hai paura buttati addosso, fai quello che vuoi, ma, ti prego, non gridarmi nelle orecchie- rise.
Mi rilassai un pochino.
Appoggiai la testa sulla sua spalla e mi ritrovai il suo viso vicinissimo. Mi sorrise e il mio cuore cominciò a battere all’impazzata. Rischiai di morire quando mi baciò all’angolo della bocca -Sei più tranquilla adesso?- mi chiese con una voce dolcissima. Annuii, così mi prese per mano e ci sistemammo dietro la macchina di Alex e Giorgia.
-Il giro dura trenta minuti perché il castello è molto grande- ci informò il giostraio.
Ero terrorizzata, così strinsi la mano di Blaze che mi rassicurò -Dai stai tranquilla-
Giorgia ed Alex entrarono, quindi la mia fina era vicina.

Dopo circa un quarto d’ora la nostra macchina cominciò ad avanzare.
-Cazzo- sussultai. Blaze mi strinse ancora più forte la mano e mi lasciò un bacio sulla guancia.
-Ci sono io, calmati- mi sussurrò. Se faceva così però altro che calma, mi sarei agitata e non solo per la paura.
La macchina camminò di nuovo ma non si fermò più, infatti poco dopo ci ritrovammo in una stanza buia che si illuminò all’improvviso. Saltai e mi ritrovai una serie di zombie e scheletri che mi penzolavano sulla testa. Gridai come una pazza quando cominciò a riecheggiare una risata malefica.
Blaze mi schiacciò contro il suo petto -Shhh, dai non gridare che poi ti viene mal di gola- rise.
-Come cazzo fai ad essere così tranquillo?- domandai isterica.
Entrammo in un’altra stanza. Era enorme e illuminata. Non succedeva niente, così un po’ mi tranquillizzai. Mi staccai dal modello da strapazzo e lo guardai negli occhi.
-Perché sto pensando ad altro- divenne improvvisamente serio -A proposito, abbiamo un discorso lasciato a metà. Se vuoi parliamo così ti distrai dai mostri- ridacchiò.
-Si ti prego parla per mezz’ora così penso ad altro- lo pregai.
Rise e poi cominciò -D’accordo. Ti parlavo del fatto che avrei voluto continuare a baciarti stamattina e ti giuro che è vero. Non so perché poi ho tirato fuori quel discorso idiota e senza senso-
Lo bloccai -No, non era né idiota né senza senso. L’idiota sei tu- ridacchiai, poi ripresi -Hai detto delle cose bellissime. Secondo te dirmi che non vuoi farmi soffrire non mi ha fatto un immenso piacere?- chiesi.
Prima che Blaze potesse rispondere però si parò davanti a noi un tizio con la bocca cucita e con una motosega in mano.
Mi aggrappai al mio salvatore cercando di trattenere le urla. Forse avevo esagerato perché mi ritrovai con una gamba sulle sue. Improvvisamente di quel pupazzo non me ne importava più niente.
-Vedi? In questo momento non puoi capire cosa sto provando. Io sono terribilmente attratto da te, mi piace tutto di te ma non riesco ancora a buttarmi in una nuova relazione. Perdonami- sussurrò abbassando la testa.
Se io non potevo capire lui, lui non poteva capire me. Sentivo il cuore che batteva come un pazzo e le mani tremavano.
Presi il suo viso tra le mani e puntai il mio sguardo nel suo.
-Anche tu non puoi immaginare quello che sto provando io adesso. Mi piaci tanto. Devi capire che io adesso non voglio nessuno se non te e posso aspettarti anche all’infinito. Però se non ci provi neanche come pretendi di sapere se non ce la fai neanche ad avere un’”amicizia particolare”? Non dico di metterci insieme, ma almeno potremmo provare a frequentarci e vedere come sarebbe- affermai ricomponendomi e sedendomi come le persone normali.
La macchina camminò ancora e salì.
Mi guardai intorno sconcertata e scoprii che eravamo sospesi in aria. Ad un certo punto un rumore di tuoni fortissimo mi fece tremare. Avevo il terrore dei temporali e, anche se era finto, avevo paura.
Blaze mi prese per i fianchi e mi mise a cavalcioni su di lui.
-Ma ch….- non terminai di parlare perché la mia bocca era impegnata a fare altro.
In mezzo al finto temporale Blaze mi baciò. Almeno era stato lui a prendere l’iniziativa.
Quando la sua lingua cominciò ad esplorare la mia bocca non sentii più nessun rumore e la paura era l’ultimo dei miei pensieri.
Cominciò ad accarezzarmi una guancia, così mi strinsi di più a lui.
Dopo un po’ lo sentii sorridere sulle mie labbra, così mi staccai -Perché sorridi?- sussurrai. Dovevo ancora riprendermi. Nel frattempo una voce annunciò che tra quindici minuti il giro sarebbe finito.
-Vedo che ho trovato il rimedio per farti passare la paura- rise.
-Direi proprio di si- scoppiai a ridere.
Mi strinse ancora di più i fianchi -Almeno un ringraziamento me lo merito- disse con il labbruccio.
Lo presi per il colletto della camicia e cominciai a baciarlo lentamente. Gli morsi il labbro inferiore e gli passai una mano tra i capelli.
Dopo poco la sua mano scese sulla mia gamba, così il bacio si fece più passionale. Con una mano mi accarezzava la coscia mentre con l’altra mi teneva per la nuca.
Purtroppo il nostro momento fu interrotto dall’ennesimo zombie che mi cadde in testa.
Mi strinsi fortissimo a Blaze e misi la testa nell’incavo del suo collo. Mi ero spaventata perché mi era piombato addosso all’improvviso e nel momento sbagliato.
-Ma perché tutti questi maledetti cosi devono rompere le palle- sbraitò il modello da strapazzo.
-Se provi a trascinarmi di nuovo qua dentro giuro che ti castro- esclamai con voce stridula.
-Peggio per te- ridacchiò.
Lo guardai con gli occhi spalancati. Gli tirai uno schiaffo sul braccio -Cretino e questo che significa- urlai isterica. Quella cavolo di giostra era un calvario per me e per i miei poveri nervi.
-Significa che hai ragione. Voglio provarci con te perché sei diversa da Gisèle, perché per me sei diversa da tutte le altre. Mi piaci e lo sai, quindi vorrei cominciare a frequentarti come si deve- mi sorrise.
Nella mia mente ci fu il black out più totale, poi quando ritornai alla realtà gli sorrisi felicissima e gli diedi un ultimo bacio a stampo.
Tutto il coraggio che avevo tirato fuori quel giorno era stato ripagato alla grande.
Quel maledetto giro finalmente terminò. Scappai letteralmente fuori da lì, infatti mi ritrovai vicino al tizio dello zucchero a velo.
-Beh Sel ti è piaciuto il giro?- mi prese in giro Elodie.
-Ah ah ah ora soffoco dalle risate. Non mi proponete mai più una cosa del genere- gridai puntando un dito verso tutti.
Blaze mi prese il polso -Ma dai che almeno ti ho fatta distrarre- e mi diede un bacio a stampo.
Le reazioni dei nostri amici furono tutte diverse ma divertenti: Maja lasciò cadere la coca cola a terra e bagnò le scarpe di Lucas, Giorgia dovette aggrapparsi ad Alex che era troppo occupato a tenere la bocca aperta. Le uniche reazioni normali furono quelle di Roxy ed Elodie che sorrisero contente.
-E.. questo.. che significa?- balbettò Giorgia.
-Abbiamo deciso di frequentarci- le rispose sorridendo Blaze.
 Sentirglielo dire era un qualcosa di spettacolare e mi rendeva talmente felice che lo abbracciai.
Finalmente avevo avuto il coraggio di combattere per ottenere quello che volevo ed ero riuscita a lasciarmi la mia “storia” precedente alle spalle.
-Bisogna festeggiare!- esclamò Alex.
Sarebbe stata una serata lunga e allegra.



Salve gente!
Scusate per il ritardo ma purtroppo con la scuola scrivere diventa un po' difficile :( Per esempio anche adesso devo correre e non posso dilungarmi troppo!
Ringrazio come sempre tutti e auguro un buon viaggio alla mia carissima Foldr *-* 
Un bacio e alla prossima :D
 

 
 
  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Jonas_sister