Fanfic su artisti musicali > Jonas Brothers
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Autore: loveisaverb    19/09/2012    0 recensioni
E più lo guardo e più mi rendo conto di essere una stupida. Perché proprio lui? Tra milioni e milioni di ragazzi, dovevo proprio scegliere uno sbruffone simile? mi piace il modo in cui riesce sempre a farmi ridere, mi rende felice, okay, lo amo. No, non amo lui, amo che riesca a farmi ridere. E forse anche lui, ma non ne sono sicura, devo ancora capirlo.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Nick Jonas
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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saaaalve!
come prima cosa: grazie per le recensioni.
come seconda cosa: si, non aggiorno da secoli, ma mi era passata l'ispirazione... colpa della matematica.
quindi, mi scuso per tutto questo tempo.

 

Sta per finire tutto: quando imparerò a non pensare di essere in un mondo meraviglioso in cui la sofferenza non esiste? Nicholas se ne va e mi lascia qui, tra due settimane e il tempo sembra troppo poco. Perché non posso partire con loro? Ah già, i miei genitori che me lo vietano. Non so perché continuo a pensare al momento in cui ci lasceremo, ma sento già un vuoto dentro di me e non so se riuscirò a sopportare la lontananza. Potrei sopportare un mese o due senza di lui, ma non un anno e mezzo, non ce la farò mai.
Chiudo gli occhi, impedendo alle lacrime di uscire e mi dedico di nuovo alla valigia: partiamo domani per le Bahamas, dopo aver rinviato la partenza di qualche settimana per organizzare il tour dei Jonas Brothers. Fare la valigia è sempre un dramma e come sempre ho quella paura assurda di dimenticarmi qualcosa di fondamentale a casa e spero che questa volta non succeda.
Sento bussare alla porta e capisco subito che è lui: abbiamo deciso di stare entrambi a casa mia per stasera, così domani andiamo via insieme e non dobbiamo trovarci da nessuna parte e sono grata per questa decisione visto che è da giorni che non dormo più la notte, magari con lui ci riuscirò.
'Ehi' mi bacia velocemente stringendomi e tenendomi stretta tra le sue braccia 'Pronta per domani?' perché deve avere il sorriso più bello del mondo? È l'ottava meraviglia, è speciale, stupendo, perfetto, oserei dire. Annuisco ricambiando il sorriso, 'hai finito la valigia?' mi chiede lasciandomi andare e salendo su in camera mia 'credo di si, devo solo chiuderla' rispondo seguendolo. 'bene' sorride e chiude la mia valigia, 'cosa stai facendo?' mi guarda alzando le spalle 'la chiudo e la metto in macchina, ovvio', lo lascio fare buttandomi sul letto, stanca per via di questi pensieri. Nicholas cambia molto quando si tratta di partire: diventa quasi autoritario ed è abbastanza irritante, visto che odio essere comandata. Non ho idea del perché si comporti così, forse è perché è stato abituato a viaggiare fin da piccolo... non saprei, è un mistero. Richiudo gli occhi, cacciando via ogni pensiero negativo dalla mia mente: questa settimana alle Bahamas mi farà bene, ho bisogno di stare lontano da tutto e da tutti per un po', ho bisogno di stare con lui.

'disturbo?' dice sussurrandolo al mio orecchio e non capisco come io abbia fatto a non sentirlo entrare o avvicinarsi, ma forse ero solo presa dai miei pensieri. 'no, ovvio' riapro gli occhi per vedere la mia ottava meraviglia personale; si china su di me e mi bacia lentamente, facendomi assaporare ogni frazione di secondo di quel bacio che mi fa dimenticare di tutti i problemi, infatti per ora, esistiamo solo io, lui... e il mio letto. Continua a baciarmi, staccandosi solo per riprendere fiato e io lo spingo verso di me tirandolo per la camicia: sento il suo corpo sul mio e non riesco a non volere di più in questo momento. Si stacca e mi bacia in ogni punto fino ad arrivare al collo, lasciando quasi una scia umida e d'istinto lo attiro sempre più verso di me, mettendogli una mano tra i capelli che sono cresciuti abbastanza da passarci le dita. Sale del tutto sul letto, mettendosi sopra di me e senza smettere di baciarmi il collo, per poi tornare alla bocca e riprendere: faccio scivolare la mano sulla sua schiena, sentendo tutti i muscoli muoversi sotto le mie dita. La mia mente quasi si offusca e riesco solo a pensare che lo voglio, qui, ora, in questo momento, in camera mia e si, sul mio letto. All'improvviso mi morde il lobo dell'orecchio mandando quasi una scarica elettrica per tutto il mio corpo e affannando riesco a dire solo il suo nome, il suo bellissimo nome; lo sento sorridere 'ti amo' sussurra al mio orecchio, facendo sorridere anche me 'anche io ti amo' rispondo con un filo di voce sapendo che riesce a sentirmi 'ma... questo non succederà oggi' e si stacca da me, alzandosi anche dal letto e lasciandomi di sasso. Stronzo.
Mi metto seduta sul letto a bracca conserte e guardandolo male, davvero male, lo sto praticamente fulminando con lo sguardo e tutto ciò lo diverte molto a quanto pare: 'hai davvero intenzione di mettermi il broncio?' ride 'sei uno stronzo, Nicholas.' rispondo con freddezza 'perché mai, Rachel?' continua a ridere senza smettere; 'non puoi fare quello che hai fatto e poi alzarti e ridermi in faccia!!' gli urlo contro sperando di farlo sentire in colpa, ma continua a trovare la scena molto divertente. 'uhm, e cosa avrei fatto?' chiede prendendomi in giro, così gli tiro un cuscino 'lo sai bene, stronzo!' urlo di nuovo; 'okay, la smetto' ride ancora e lo guardo male 'va bene, basta. Comunque... ho smesso perché non voglio che sia così in camera tua... lo trovo un po' squallido'. Il mio Nicholas che pensa sempre a tutto perché vuole che tutto sia perfettamente perfetto: è un pignolo, ecco tutto.

Sospiro, 'va bene' dico e mi rendo conto che la mia voce suona un po' delusa, ma non posso fare altro che aspettare... e aspettare.
Continua a guardarmi con un sorrisino stampato in faccia, 'che c'è ancora?' chiedo io quasi esasperata 'beh, posso sdraiarmi anche io sul letto o hai intenzione di saltarmi addosso ancora?' gli tiro il secondo cuscino, 'non ti sono saltata addosso!! c'eri tu sopra, ricordi?' si avvicina chinandosi per baciarmi 'si, ma sei tu ad avermi tirato sul letto' dice e poi riprende a baciarmi, staccandosi poco dopo al contrario di com'era andata prima. 'beh, posso allora?' lo guardo e annuisco, ma lui non si muove, 'Nick? Perché stai li fermo?' mi guarda come se avessi detto una stronzata 'se non ti sposti un po', io dove mi sdraio? Sopra di te?' un sorriso malizioso spunta sul mio viso 'non sarebbe una brutta idea...' rispondo senza nessun ritegno, da quando sono diventata cosi? Forse da quando ho un ragazzo perfetto che fa di tutto per far notare la sua perfezione perfetta. 'non se ne parla, spostati' dice ridendo, sembrando davvero poco serio e così mi sposto, per farlo sdraiare di fianco a me.
Mi riprende tra le sue braccia dove è giusto che io sia e rimaniamo così sul letto per minuti, senza parlare e ascoltando solo il nostro respiro.
'Ti ho detto che ti amo?' sussurra all'improvviso 'si' sorrido anche se non sono sicura che possa vedermi, 'oh, okay...' dice lasciandomi un po' delusa: okay, lo ammetto, speravo che me lo dicesse ancora e invece, no. Ritorniamo al nostro silenzio che sembra infinito e rimaniamo così fin quando non ci stiamo per addormentare, ormai stanchi.

'Ti amo, Rachel. Grazie di tutto' dice al mio orecchio, facendomi sciogliere, 'Ti amo anche io, Nick'.

  
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