My immortal
 

A Julia,non smettere mai di lottare perchè
un giorno tutto passerà.
 

CONSIGLIO:mentre leggete ascoltate "My immortal" degli Evanescence. Quando ho scritto la stavo ascoltanto e rende sicuramente migliore la lettura

Sono in piedi su un ponte,guardando l’ acqua scorrere tranquilla sotto i miei piedi con un’ inspiegabile voglia di fare un tuffo giù,cercando di mettere fine a tutte le preoccupazioni,ai pensieri,alle parole inutili della gente. Perché questa non è vita:alzarsi ogni mattina e vedere il posto vuoto nel letto accanto a me,non è vita fare colazione senza il caffè che mi preparavi ogni mattina,non è vita andare al lavoro senza sentire la tua voce dall’ altra parte della cornetta quando mi chiamavi a pranzo,non è vita essere senza l’ amore della propria vita a vent’ anni. C’ è un momento nella vita di ogni essere umano in cui ogni cosa procede bene ma è tutto precario,pronto a cadere come castelli di sabbia distrutti dalle onde o da qualche bambino dispettoso che ci salta sopra e tutto il tuo lavoro,la fatica che hai fatto per arrivare a quel punto si è rivelata inutile. Ed è questa che è successo tra noi:te ne sei andato in un giorno di sole primaverile; solitamente questa stagione rappresenta la rinascita,i fiori sbocciano e gli animali escono dal letargo ma tu sei morto accompagnato dal cinguettio degli uccelli e dal profumo dei fiori di pesco che fioriscono,te ne sei andato senza un perché. La vita spesso è ingiusta,ti allontana da amicizie  d’ infanzia magari a causa di una piccola incomprensione;nei casi più sfortunati invece ti porta via le persone che ami:alcune muoiono,altre se ne vanno lontano da te. E io non riesco a trovare la forza per andare avanti perché tutto quello che mi circonda mi ricorda te:la nostra foto insieme da ragazzini. Sorridevi felice esibendo i tuoi denti dritti e bianchi come la neve mentre io mi limitavo a fissare l’ obbiettivo,infastidita dal fatto di dover fare una foto. Se potessi tornare indietro farei altri mille scatti insieme a te così da poterti vedere in ogni tuo gesto quotidiano. La bandiera irlandese appesa appena sopra il letto mi ricorda quanto amassi la tua terra d’ origine. Mi ricordo quando,a diciotto anni,mi ci portasti per farmi visitare la tua città:Mullingar. Ci divertimmo tanto in quella vacanza tra passeggiate e corse tra i boschi verdi. Fu li che facemmo l’ amore per la prima volta e fu bellissimo. E poi ancora quando andammo a pesca insieme,ero negata. Ma tu non hai mai perso la pazienza e come un bravo maestro mi hai insegnato come tenere la canna e lanciare il filo bianco nell’ acqua. Sono così tanti i ricordi che ho di noi due insieme e il dolore che provo nel sapere che tu non sei qui al mio fianco mi divora. E allora perché vivere? Perché rimanere qui quando potrei raggiungerti in cielo per stare insieme per l’ eternità? Adesso salto,l’ acqua è bassa e le probabilità di morire subito sono alte. Ma all’ improvviso due braccia forti mi afferrano per il bacino e mi impediscono di compiere il mio gesto. Due occhi verdi bottiglia mi fissano con compassione. Volgo lo sguardo al cielo e una stella cadente è la protagonista in questo cielo d’ agosto,la notte di San Lorenzo. Quella stella sei tu,amore mio. Sei tu che hai inviato questo ragazzo dai capelli ricci e gli occhi lucenti a salvarmi perché tu sai cosa è meglio per me. Tutti mi hanno detto che devo ricominciare da capo ma fino ad ora ho sempre pensato che questo mi avrebbe portato man mano a dimenticarmi di te ma innamorarsi di nuovo,a vent’ anni,è la cosa giusta da fare. Perché tu,angelo irlandese dagli occhi azzurro cielo,rimarrai impresso nel mio cuore per l’ eternità.