Prologo

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Una firma. È incredibile come una sola, semplice, insignificante firma su un pezzo di carta possa cambiarti la vita. Una semplice firma, due parole o meglio uno scarabocchio, può farti iniziare una nuova vita.
Probabilmente  è esagerato pensare questo per una firma messa su un foglio di una pratica bancaria, eppure è così.

Pratica bancaria. Quanto possono essere suggestive queste due parole vicine? Ed è strano perché prese singolarmente, sono semplicemente due parole che fanno parte del vocabolario italiano. Tuttavia sono due parole che se messe l’uno accanto all’altra potrebbero cambiare la vita di una famiglia intera. È strano pensare come una persona , un semplice impiegato della banca,  possa farti fare cambiamenti radicali. Eppure quando te lo trovi davanti, con il suo computer e le sue scartoffie, con quel sorriso, quasi inquietante, mentre ti porge la penna puoi solo dire, pensare una cosa “è fatta!”.
A volte lo pensi perché hai semplicemente aperto un semplice conto corrente, altre volte perché ne chiudi uno. Altre volte ancora per casi più gravi come per esempio un’ipoteca su una proprietà. Io faccio parte delle prime categorie, ma dover firmare per la chiusura di un conto corrente, non è stato semplice. Certo nel mio caso è servita per liberare definitivamente mio padre dagli intrecci burocratici che lo stato italiano prevede nella propria burocrazia.
Infondo nel posto dove si trova ora, non avrà bisogno di ritirare soldi.
Solo che vedere tagliare quegli assegni, quei bancomat e dover firmare quelle maledette carte, mi hanno fatto capire che il mondo reale, non è quello che viene descritto nei libri, o quello rappresentato dai film, ma è molto diverso. Il mondo reale non è tutto rosa e fiori.
Nel  mondo reale, a volte, rischi di sentirti il peso del mondo sulle spalle a soli 18 anni.
A soli 18 anni, nel mondo reale sei costretta a mettere una firma.

Una sola firma che ti distrugge il cuore.