E' da tutto il giorno che aspettavo la risposta del tribunale, ormai il danno era fatto.

Meglio passare 40 anni in prigione o la pena di morte?

Per la mia mentalità meglio la seconda, la mia presenza non mancherà a nessuno.

Tranne a lei forse... ma ormai le sarà già passata.

Non mi pento del gesto che ho fatto, non sopportavo il fatto di vederla piangere ogni giorno e vederle nuovi lividi provocati da quel bastardo.

Era da un tre che stavo dentro questa prigione, solo adesso è venuto in mente a quei bastardi di farmi fuori con la condanna a morte.

Mi odiano tutti, perchè sono povero.

Ho una famiglia con 4 sorelle e 2 fratelli, mio padre è morto e mia mamma fa quel che può, dormivo in mezzo alla polvere e mi rompevo il culo da solo.

Non ho mai fatto torti a nessuno, l'unico casino che avevo combinato è stato quello di essermi innamorato di una ragazza ricca.
Mi ricordo ancora quella volta che la vidi, i miei occhi si illuminarono come se avessi visto una stella cadente, mi resi conto subito che era una storia impossibile. Invece anche lei si innamorò di me, iniziammo una storia segreta, la vedevo poco ma mi bastava.

L'unica cosa che mi importava è che stesse bene.

Il problema arrivò quando una donna ci scoprì, il padre di Diana lo venne a sapere e iniziò a picchiarla, non voleva più vedermi ma sentivo che nel suo cuore mi amava ancora.

Infatti non ci sentimmo per qualche mese ma appena la rividi la passione si riaccese, il padre non aveva ancora smessa di picchiarla, la vedevo ogni giorno con lividi differenti.

Provavo un odio per quell'uomo senza fondo, ma non potevo fare niente per aiutarla.

Ma un giorno mi decisi di agire.

-FlashBack-

Ero davanti a casa sua in una delle vie più costose di Londra, ogni persona che mi vedeva mi guardava male.

Lo so che sono diverso e sono felice di esserlo.

Arrivai a casa di Diana, la porta del cancello era spalancata, brutto segno.

Volevo provare a parlare con suo padre, fargli capire quanto amavo sua figlia e che non l'avrei mai fatta soffrire.

Quando arrivai in casa bussai ma non mi aprì nessuno, in compenso sentii delle urla provenire da dentro la casa.

"Papà ti prego basta!" urlava una ragazza, era la sua voce.

Iniziai a prendere a pugni la porta, presi una piccola statua che c'era in giardino e la lanciai contro la finestra, entrai nella casa. Mi trovai davanti una scena orribile, il Padre di Diana ubriaco fradicio che picchiava lei con una mazza da Baseball.

Il mio cuore si ruppe a vedere Diana in quelle condizioni, indifesa. Presi suo padre e lo lanciai contro il muro iniziando a picchiarlo.

"ZAYN!" sentivo le urla della mia ragazza doloranti.

In quel momento non pensavo ad altro, volevo vedere quel bastardo morto. Lui mi colpi sul fianco con la mazza da Baseball, mi rialzai subito. Lo buttai per terra e gli tirai infiniti calci nello stomaco, lo vedevo piangere e provavo gioia nel mio orribile gesto. In un momento di pazzia vidi una bottiglia di Whisky vuota sul tavolino e la ruppi.

Diana osservava la scena piangendo incapace di alzarsi dal dolore che quell'uomo le aveva provocato.

Presi la bottiglia rotta e gliela tirai in testa, il sangue iniziò a sgorgare e l'uomo non dava più segni di vita.

Ripresi la lucidità e mi resi conto di quello che avevo fatto.

Avevo ucciso una persona, ero un assassino.

L'allarme era scattato e in neanche 5 minuti la casa era circondata da poliziotti, uno mi prese e mi mise la manette alle mani buttandomi contro il muro.

Ero un uomo morto.

L'ultima scena che vidi fu Diana soccorsa da un numero indefinito di persone.

L'importante è che lei stia bene fu il mio ultimo pensiero prima di salire sull'auto della polizia.

-Fine FlashBack-

La decisione era stata presa, sarei stato condannato a morte.

La mia vita ormai era finita ma dovevo fare un ultima cosa prima di morire.

"Ti prego consegnala a lei." dico con la voce strozzata e do la lettere al mio avvocato.

Lui annuisce.

L'unica cosa che spero è che il mio gesto sia servito a qualcosa, che lei ora sia felice veramente.

Con un uomo che la ami e con una famiglia.

Lei merita di essere amata.

Sentii il campanello suonare, chi poteva essere a quest'ora di domenica mattina?

"Amore vado io." dico baciando a stampo Niall.

Mi alzai dal letto e mi misi una vestaglia velocemente, scesi velocemente a aprii la porta. Mi trovai davanti un uomo in giacca e cravatta che mi fissava, aveva un aspetto familiare.

"Le devo consegnare una lettera dal Signor.Malik." disse l'uomo in maniera informale.

Quel cognome mi riportò in mente mille ricordi.

"C-c-come sta?" fu l'unica frase che riuscii a dire.

"E' stato condannato a morte una settimana fa. Il processo è già stato eseguito, solo adesso sono potuto passare. Mi dispiace." disse porgendomi la lettera.

La presi di scatto e chiusi la porta, andai in bagno e chiusi la porta a chiave.
Non volevo essere disturbata da nessuno.

La aprii e già a leggere il mio nome scritto da lui il mio cuore perse un battito.

Amavo la sua scrittura.

Ciao amore,

So che potrai essere perplessa da questa lettera e che non te la immaginavi assolutamente. Ma appena mi hanno detto che me la concedevano ho iniziato subito a scrivere.

Sarebbe scontato dire che mi manchi, ma io sono scontato.

E' uno dei miei tanti difetti vero?

Scontato, testardo, permaloso e un assassino.

Ti ricordi quando io volevo a tutti costi dire al mondo che stavamo insieme mentre tu volevi tenere la relazione segreta?

Ecco ora ho subito le conseguenze delle mie azioni, me lo merito.

In questi tre anni ho pregato tutti i giorni per te, l'unica cosa che chiedevo a Dio era che tu stessi bene.

Perchè tu meriti tutto quello che la vita ha da offrire, un amore vero e una famiglia. Tutte queste sono le cose che io non potevo darti, forse è meglio che sia andata così.

Tu stai bene vero? Se no giuro che scendo dal Paradiso e spacco tutte le facce che osano farti soffrire.

Penso che quando leggerai questa lettera io sia già deceduto, ora hai un nuovo angelo custode.

Amore mio, vivi questa vita anche per me.

Per l'uomo che ti ama di più di ogni altra cosa, la morte non spezzerà quello che provo per te.

Di all'uomo con cui stai che è davvero fortunato.
Come sono sdolcinato vero? Ma non smetterò mai di riperterlo.

Ti Amo.

Zayn

Stavo già piangendo da un po' di tempo.

Il mio cuore stava rivivendo emozioni che avrei voluto dimenticare, l'emozioni che mi ha fatto provare lui con il suo amore.

E' da 3 anni che cerco di nascondere quanto mi manca e ora se n'è andato per sempre.

Rimarrà sempre nel mio cuore, non me ne frega se abbia ucciso mio padre, lui è l'unica persona che mi abbia mai amato veramente.

"Grazie Zayn." dissi, avrei tenuto quella lettera nel luogo più sicuro al mondo, il mio cuore.

Ajfceofjursodkwpeowq eeeeeeeeeeeeee macarena.

OK, scusate.

Allora il titolo è preso palesemente da una canzone di Emis Killa.
Quella si che è una bella canzone, altro che Parole di Ghiaccio. (Scusate lo sfogo)

Cooomunque non chiedetemi perchè, dove, quando mi sia venuto in mente di scrivere sta FF e di pubblicarla.
Solo che mi piaceva l'idea *.*

Dai capitemi poi boh, la lettera ho voluta farla così.

All'inizio volevo farla che raccontasse un po' della prigione e del dolore ma poi ho preferito farla semplice e dolce. Perchè Zayn voleva ricordare a Dian che l'amava e non farle venire in mente brutti ricordi :')

Se vi è piaciuta mi piacerebbe leggere qualche recensione soprattutto perchè è la prima volta che pubblico una One-Shot così seria.

Potete trovare altre mie storie qui:

'Who's that girl? It's Maggie!" (una long) :http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1151978&i=1

'Abercrombie & fitch' (One-Shot anche questa) :http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1224673&i=1

e il mio account di Twitter :https://twitter.com/Bomboclat_MP

Dai ciao belle.

Peace.