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Autore: livelifelove    19/09/2012    1 recensioni
LEGGETE QUESTA STORIA E FATEMI SAPERE! :)) Nisia xoxo
Genere: Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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The day I first meet you
You told me you never fall in love
But now that I get you
I know fear is what it really was

Ricordo la volta in cui ti  incontrai per la prima volta, avevo accompagnato la mia amica ad un appuntamento con quel ragazzo conosciuto la mattina prima all’università. La prima cosa che notai quando entrai furono i tuoi occhi celesti, mi ci persi dentro. L’appuntamento non doveva essere  nostro, ma alla fine ci scambiammo i numeri telefonici e quando tornai a casa non facevo altro che guardare quel bigliettino tra le mie mani e rigirarlo continuando a fissare la tua perfetta calligrafia. Proprio mentre prendevo il mio cellulare per memorizzare il tuo numero, comparve un messaggio da un numero sconosciuto, era il tuo. In quel messaggio mi invitavi ad uscire con te, non mi era mai capitato, era la prima volta che il mio cuore battesse così forte per una persona a me completamente sconosciuta.  Ricordo molto bene  quello che fu il nostro primo appuntamento, nel parco riscaldato dai raggi del sole Settembrino. Ricordo l’imbarazzo che c’era tra noi, ricordo ogni tuo singolo sorriso di quella meravigliosa giornata trascorsa assieme. I giorni passavano veloci e io ero ogni giorno che passava sempre più persa di te. Poi ci fu quel bacio. Era un sabato sera, faceva freddo, molto freddo, eravamo sul ponte di Londra e per la prima volta le tue labbra si posarono su le mie. Erano perfettamente sovrapponibili, le tue sottili, ma ben disegnate e leggermente pallide, le mie carnose e rosee. Quel bacio dal sapore dolce, di fragola. Ti staccasti solamente per prendere fiato e fu uno dei momenti più belli della mia vita, poi mi strinsi tra le tue braccia e per la prima volta mi sentivo protetta e al sicuro. Ma ricordo anche le tue paure. Avevi paura che l’amore giocasse un brutto scherzo con te, non credevi nell’amore, anche se sentivi un forte sentimento che ci univa. E io nonostante le tue paure, ci stavo, ci stavo perché ero pazzamente innamorata di te. Ero innamorata di tutte le volte che pronunciavi il mio nome, ogni volta che sorridevi, ogni volta che giocavi con la mia ciocca di capelli mossa e dorata, ogni volta che delineavi con le tue dita sottili le mie labbra, ogni volta che mi guardavi e poi mi baciavi fino a non respirare più.
Don’t wanna break your heart
I wanna give your heart a break
I know you’re scared it’s wrong
Like you might make a mistake
Theres’ just one life to live
And there’s no time to wait, to wait

Il periodo più bello della mia vita lo trascorsi con te. Le estati trascorse assieme al mare o nella baita in montagna, le risate con gli amici, le litigate che finivano sempre con un tenero bacio da parte tua; perché sapevi che ero orgogliosa e testarda. Furono tante le volte in cui mi consolasti, perché piangevo. Piangevo per l’esame andato non come volevo, per le litigate con i miei, per la morte di una delle persone più importanti per me, perché non mi piaceva il mio corpo. Ma nonostante tutto tu eri sempre lì, accanto a me ad accarezzarmi mentre mi dicevi che ero bellissima. I nostri pomeriggi sul divano a guardare vecchi film e mangiare pop-corn, a farci le coccole ad ascoltare la musica e cantare a squarciagola. Ricordo la nostra prima volta. L’imbarazzo che c’era tra noi, i nostri respiri affannati, le nostre mani che si stringevano forte, il tuo corpo caldo e sudato sul mio, le tue lunghe scie di baci. Era stato meraviglioso. Ma ricordo anche la mattina quando mi svegliai e tu non c’eri più. Le lenzuola bianche e stropicciate erano fredde al mio lato sinistro, i tuoi panni non erano più sul pavimento, il bagno era vuoto, la casa era vuota. Poi scostai le tendine bianche, guardai il giardino, la tua auto non c’era più. Mi avevi lasciata sola, ma io non ci potevo credere. Potevo ancora sentire il tuo profumo sul mio corpo. Iniziai a piangere, mentre disperata mi aggiravo per casa, la nostra casa, la quinta sulla terza strada. Quella con la facciata in mattoncini e il comignolo sempre fumante, quella dalle luci gialle e le tendine bianche, quella dal grande giardino sempre curato, quella che ti aspettava assieme alla tua ragazza ogni sera. E proprio mentre giravo per casa che mi accorsi della lettera lasciata all’entrata sulla mensola in vetro. Me la ricorda ancora, recitava queste parole. Cara Zaida, so di ferirti e non sai quanto questo mi faccia stare male, ma devo farlo. Sei la persona più buona e dolce che io abbia incontrato su questo mondo, ricordo tutto del nostro primo incontro, del primo bacio, ricordo tutto e questi ricordi rimarranno sempre con me. Ma non riesco a continuare la nostra storia, non mi sento pronto, non mi sento in grado di poterti dare ciò che ti meriti. Perché tu Zaida, meriti di più. Non meriti certo una persona che non crede nell’amore. Questa notte, mi dispiace dirlo, ma non ho provato nulla, nonostante i tanti e bei momenti trascorsi durante questo periodo con te. Non sono ancora uscito da quella brutta delusione presa due anni fa. Non pensare che io ti abbia mentito per tutto questo tempo, semplicemente non sono pronto di iniziare una nuova storia seria come stavamo facendo. Non ti amo Zaida, ti prego non cercarmi. Louis.
Now he we are, so close
Yet so fare, I haven’t passed  the test
When will you realized
Baby, I not like the rest

Louis non capiva, io non ero come le altre, io ero diversa. Io lo amavo. Ero pronta ad una vita con lui, ad aspettarlo per tutta la vita se ce n’era bisogno, lo avrei fatto perché davvero lo amavo. Poteva parlarmene e invece è fuggito, è andato via questa domenica mattina senza nessuna spiegazione. Nonostante le sue parole, nonostante il suo “non ti amo”, io sapevo di potercela fare. Lui sarebbe stato mio a tutti i costi e i suoi scheletri nell’armadio sarebbero scomparsi con il mio aiuto. Giorno per giorno, assieme noi potevamo crescere. Lo chiamai più volte, ma il suo telefono non squillava. Doveva smettere di avere paura, io ero lì con lui, ce l’avremmo fatta. Non chiedevo nulla, solamente il suo amore. Non mi potevo arrendere, non così, se non mi amava più doveva dirmelo guardandomi negli occhi. Diceva di non aver provato nulla quella notte, ma io so che non era vero. Avevo sentito le sue mani scorrere sul mio corpo, avevo sentito il suo “ti amo” strozzato nelle mie orecchie, avevo sentito le nostre labbra rincorrersi. Così mi feci coraggio e venni da te, sapevo dove ti avrei trovato.
A Sunday, you went home alone
There were tears in your eyes
I called your cell phone, my love
But you did not replay
The world is our, if you want it
We can take it, if you just take my hand
There’s no turning back now
Baby, try to understand.

Presi  una bomboletta a spray nera, la osservai. Poi alzai lo sguardo verso l’attico con le vetrate grandi, le luci erano accese. Tu eri in casa. Iniziai a scrivere sull’asfalto, proprio sotto il tuo palazzo, stesi a terra un lenzuolo con una nostra grande foto stampata. Bloccai la strada, lo feci per te. Le macchine suonavano i loro clacson e la polizia mi intimava di andarmene, ma non lo feci. Poi tu ti affacciasti e quando mi vidi corsi subito giù. Avevi le lacrime agli occhi e  continuavi a ripetere “sei pazza, sei solo una pazza”. Io sorrisi e ti abbracciai, avevo voglia di te, dei tuoi baci e dei tuoi abbracci. Poi ti dissi: allora? A terra c’era scritto –vuoi sposarmi?-. Tu mi guardasti, mi baciasti e poi mi dissi: si, si lo voglio. Scusami sono stato uno scemo. Il mio cuore batteva all’impazzata, questa volta eri mio per sempre. 

VI PREGO LASCIATE UNA PICCOLA RECENSIONINA, MI FARESTE FELICE. <3 BACI NISIA
  
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