C’è un solo pastore che rinuncia al proprio formaggio per aiutare il suo gregge?
Innumerevoli pastori ingordi litigiosi, incapaci avevano ridotto il paese alla miseria e alla vergogna di grossi debiti.
Pascoli sempre più piccoli e stenti per greggi e armenti.
Ma questi pastori erano sicuri che con ulteriori tosature e mungiture si risolveva la situazione.
Così con gran parole e voci discordanti furono d’accordo tutti quanti a dar sull’aia con bastoni e rastrelli sollevando nell’aria gran polvere, paglia e fuscelli, non veder più niente e a greggi e armenti mostrarsi laboriosi e innocenti.
Nella ricerca del meglio non ci fu un pastore che rinuncia al formaggio che gli spettava, alle ricchezze che aveva messo da parte per pagare qualche debito del paese.
Forse gli altri pastori l’avrebbero picchiato ed espulso. Così per proseguire si chiedevano se era meglio fare debiti più grossi per pagare qualche spreco dei precedenti oppure vendere parte del paese al ricco pastore giallo.
E i debiti?
Mah, nel futuro ci saranno altri pastori che faranno il meglio per guadagnarsi il proprio formaggio e tener buoni gli armenti.
Viene sempre nominata ma non esiste materialmente. Chi? La Venezia Giulia. Non esiste nel gran quadrato Friuli. Potrebbe cominciare a Monfalcone, e come appendice del Friuli proseguire nello smilzo Carso Triestino girare fino a Muggia affogare al Lazzaretto. Abbracciata dal Golfo bagnarsi sulla strada costiera destinando nel ex porto Franco a Trieste, bianca bella con palazzi e case a schiera, fino sull’altipiano.
Ma la regione Venezia Giulia non c’è dall’Isonzo all’Istria, è solo un nome.