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Autore: Im_a_sexy_potatoe    20/09/2012    9 recensioni
Dal capitolo tre.
I raggi del sole iniziavano a darmi fastidio, così aprii gli occhi. Mi trovavo in auto, nell'auto del Pakistano. Mi accorsi di essere nuda. Cazzo, non ditemi che.. O porca vacca! Mi vestii velocemente, e, girando lo sguardo, vidi Zayn poco lontano girato di spalle. Indossai le scarpe, e aprii lo sportello avvicinandomi pian piano.
'Ti sei svegliata finalmente' - mi disse, senza girarsi.
'Zayn, non dirmi che noi..' - appoggiai una mano sulla sua spalla.
'Occhei non te lo dico' - disse abbassando il capo.
'Non fare il coglione!' - imbestialii
'Sei tu che mi hai detto che non devo dirtelo' - ridacchiò.
'Io e te abbiamo... ' - balbettai.
'Che c'è? Ti fa schifo dire che abbiamo scopato?' - urlò girandosi verso di me.
'Torniamo a casa' - sospirai.
Non rispose, si incamminò verso l'auto, ed io lo seguii. Durante il tragitto nessuno dei due spiccò parola. Non potevo crederci, avevo fatto sesso con uno dei migliori amici di mio fratello. Che stronza. Mi ero ubriacata, cazzo. Perché nessuno mi ha fermata?
Genere: Comico, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Eccomi qui, fuori a questa dannata porta.
Non ho voglia di bussare a quel maledetto citofono.
Non voglio stare tre mesi con quattro montati e un coglione come mio fratello.
Che barba.
Preferirei partire e andare in Germania, in Africa, sul monte Everest, o in qualsiasi altro posto anche schifoso, tranne che qui.
Guardo ancora mio padre, fermo in auto, scocciato.
Gli fac
cio gli occhi dolci, ma lui non cede.
Maledizione.
Sbuffo, sto per suonare contro voglia il citofono, quando la porta si apre.
Eccolo lì, con il suo sorriso beffardo, alza una mano e saluta mio padre, che va via all'istante.
Ci guardiamo. Dio, che voglia di prenderlo e metterlo in un frullatore insieme a mille carote, così muore con il suo piu' grande amore. 
'Ciao sorellina' - allarga le braccia, intento ad abbracciarmi.
Sorrido amaramente, ed entro spostandolo con una spalla.
Mi fermo all'ingresso, poggiando la mia valigia a terra.
E' una casa grande, carina. Ma rovinata da presenze inadeguate. 
'Dove sono gli altri quattro?' - chiedo, salendo le scale insieme a mio fratello rompicoglioni Louis Tomlison.
'Arriveranno tra poco' - mi dice, mentre mi mostra la camera che sarà mia per tutta l'estate. 
'Spero che l'aereo si spezzi in due' - borbotto, poggiando la pesante valigia su un letto, stranamente in camera ce ne sono due.
Oh cazzo.
Presumo che debba condividerla.
Ed ho un brutto presentimento.
Mi giro verso di lui, incrociando le dita. 
'Harry, dormirà lui con te' - dice, per poi uscire dalla camera.
'Ma Louis! Ti prego. Potrebbe molestarmi, o peggio ancora uccidermi. Ed io ho solo diciottanni, non credi sia ancora giovane?' - imploro,seguendolo giù per le scale. 
'Dai Meredith, non ti farà nulla. Al massimo,ti dirà che sei bella e si metterà accanto a te mentre dormi- scherza, facendo il suo solito sorriso strafottente, che tapperei con chili di scotch. 
Sbuffo, buttandomi pesantemente sul divano.
Prendo il telecomando sul tavolino di fronte e accendo la TV.


'Ma che faccino carino'- esclamano, mentre dormo, beh gli occhi sono chiusi, ma le orecchie ben attente alla conversazione.
'Non credetelo davvero. E' una peste quando sarà sveglia' - riconosco la voce di Louis.
'Ti ammazzerei se potessi, in modo da metterti nel forno con un contorno di carote crude' - grugnisco, girandomi dall'altra parte del divano. 
'Vedete? Sogna anche di uccidermi' - mugugna, mentre una risata generale rimbomba nel salotto. 
Apro lentamente gli occhi, in modo da far finta di essermi appena svegliata, e di non aver sentito nulla.
D'un tratto c'è un grande silenzio.
Ah, che bella sensazione.
Mi siedo sul divano, e mi ritrovo quattro idioti che mi circondano. 
'Dov'è quell'idiota di mio fratello?' - domando, strofinandomi gli occhi.
'Che amarezza' - borbotta ciuffo perfetto.
'E' in cucina, è andato a prendere da mangiare' - esclama il biondino dai capelli alla Goku. 
'ok' - sussurro, alzandomi e facendomi spazio.
Salgo su in camera, apro la valigia e inizio a sistemare i miei vestiti nell'armadio. 
'E così dovremmo condividere la stanza' - mi giro e vedo capelli di paglia sullo stipite della porta che mi osserva con fare malizioso.
Mi guardo e vedo che ho indosso solo un pantaloncino che a malapena mi copra il sedere, e una canotta bianca. 
'che guardi?' - chiedo scocciata, posando un vestito nell'armadio.
'sei più carina di quanto Louis ci abbia detto' - dice, sorridendo. 
'Senti mettiamo in chiaro delle cose' - dico fermandomi davanti a lui, a pochi centimetri dal suo naso.
'Dovremmo condividere la stanza per tre lunghiissimi mesi. Quindi devono esserci delle regole, se non vuoi che ti butti dalla finestra mentre dormi. Allora. punto uno: io la notte dormo solo in mutande e canottiera, per favore niente stupro. secondo punto: non guardarmi così, che ti faccio una faccia di schiaffi che non puoi immaginare. terzo punto: non rivolgermi la parola quando non sono in vena. quar..'
'Stai calma, piccola. Non darò fastidio a nessuno. Ti fidi di me?' - mi interrompe, avvicinandosi ancor di più.
'Già il fatto che mi hai interrotto nel bel mezzo di un discorso che merita l'Oscar, sei entrato nella lista nera.' - sbuffo,andando a posare la valigia sotto il letto. 
'Cosa sarebbe questa lista nera?' - chiede corrugando la fronte.
'Che sei sulla lista di chi rompe le palle' sorrido amaramente, per poi spingerlo con la spalla, e sorpassarlo. 
'E ora dove vai?' mi chiede seguendo il mio passo.
'Nel cesso!' dico, sbattendogli la porta in faccia. 


'Se lei è la sorellina adorabile, allora io mi sono sposato con una carota marcia' - dice Harry sospirando, buttandosi pesantemente sul divano, in mezzo a Zayn e Liam. 
'Già. E pensare che dovremmo sopportarla per tutta l'estate. Ah' - sospira Zayn, mettendosi comodo. 
'E ma che palla! State zitti, che mi fate strafogare con i pop-corn!' - urla Niall, alzando il volume del televisore. 
'Ragazzii, la cena è pronta!' - urla Louis. 
'Sì, e mo chi la va a chiamare a Meredith?' - chiede Liam preoccupato.
Harry, Zayn e Niall corrono in cucina, in modo da farlo rimanere da solo. 

 


'Meredith, la cena è pronta' - sento dire dall'altra parte della porta.

 

'Adesso scendo' - sbuffo togliendomi le cuffie dalle orecchie. 
'Scusami , posso entrare?' - Liam si affaccia appena alla porta.
'Ti serve qualcosa?' - gli chiedo alzandomi dal letto. 
'Nono. E' che non voglio che tu sia così scontrosa con tuo fratello, in fondo ti vuole bene!' - mi dice, con una voce tranquilla. 
Mi avvicino a lui, e gli do una pacca sulle spalle, ridendo.
Liam è forte con le sue battute, perché era una battuta vero?
Insomma un fratello che ti ammazza il pesce rosso quando hai appena cinque anni, non può volerti bene.
Vuole solo farti prendere uno shock.
Insieme a Liam, raggiungiamo la cucina, dove tutti si stanno già strafocando con il loro piatto di pasta.
Bene, ora invece di cinque idioti, ho quattro maiali e uno psicopatico che mi dice che mio fratello mi vuole bene.
Credo che sarà una luunga estate !

 
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Salve Mondo,
vi piace questo primo capitolo?
Spero che seguiate anche gli altri quando li caricherò.
Potreste recensire?
Mi fareste un grandissimo favore :)
  
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