Guardo l'orologio e sbuffo per l'ennesima cavolo di volta.

Cosa gli costa arrivare in orario almeno una volta?!

Ok, non pretendo che si presenti in anticipo, ma vorrei che ogni tanto provasse ad uscire di casa giusto cinque minuti prima.

Mi siedo sul bordo del letto ed incrocio le braccia, guardandomi intorno. Credo di essere una delle poche persone al mondo dalla camera perfettamente ordinata e non solo grazie a mia madre.

Insomma, mi piace stare nel pulito e nell'ampio, cosa impossibile quando si hanno vestiti, scarpe ed oggetti vari sul pavimento.

Un sassolino sbatte contro il vetro della finestra, facendomi prendere un mezzo infarto. Subito dopo di esso ne seguono altri due.

Ecco, è arrivato il cretino.

Prima di conoscere Louis William Tomlinson ho sempre creduto a quelli che sostenevano che 'l'amicizia tra uomo e donna non può esistere'.

Insomma, alla fine uno dei due si innamora sempre -o nella maggior parte dei casi- dell'altro.

Poi è saltato fuori Louis. Letteralmente, visto che mi ha investito con un carrello della spesa, mentre sbucava dalla corsia dei surgelati al supermercato.

Siamo diventati amici, non si sa bene come, e adesso lui sta cercando di arrampicarsi sulla canala di casa per arrivare alla mia finestra. Evito di affacciarmi, per non distrarlo e farlo cadere di sotto, e attendo che sia sul davanzale a bussarmi come ogni giorno.

Mi fa cenno di farlo entrare, perciò mi tocca alzarmi dal mio comodo letto.

Lo saluto con un bacio sulla guancia e inizio ad illustrargli il piano, facendo avanti e indietro per la camera, assorta. Lui se ne sta seduto bello bello sul pavimento, smacchinettando con il suo nuovo cellulare da chi sa quante sterline.

« Allora .. pensavo che per il compleanno di Nialler potevamo ordinare da Nandos, sai quanto vada matto per quel posto » prendo dei fogli dalla scrivania, in modo da annotarmi tutto mentre continuo a camminare imperterrita.

Non ricevo risposta da Toms, ma non importa -per adesso-.

« Però finirà di cenare presto, conoscendo i suoi tempi record, quindi .. cosa facciamo dopo? »

« Ah-ah » mi blocco nel centro della stanza, sul tappeto fucsia in simil-persiano e lentamente mi volto verso Louis. Mi sta puntando contro il cellulare, premendo con insistenza non so che bottone sullo schermo.

« Lou? Ti droghi?! » ammetto di essere spaventata, visto che ho davanti un iphone 5 puntato contro e un tipo che mi guarda con disappunto.

« Dannazione, non funziona » borbotta tra sé, avvicinandosi quel coso al volto e poi puntandolo di nuovo verso di me. Oddio, ho appena perso il mio migliore amico.

« Louis cosa minchia stai facendo?! » oddio, ho detto minchia. Minchia, l'ho detto di nuovo. Oh, poco importa.

Prendo un grosso respiro e mi avvicino, titubante.

« Sto premendo 'mute' ma a quanto pare non funziona. » devo avere un'aria alquanto sconvolta, perchè continua a parlare « Dicono che l'Iphone 5 sia così potente che se clicchi mute verso qualcuno questo perde la voce. »

Non so se sono più sconvolta del fatto che creda a queste stronzate o del fatto che tenti -inutilmente- di azzittirmi.

« Ma sei coglione o soltanto geneticamente anormale?! » scuoto la testa e continuo a scrivere sul blocco di fogli, tralasciando le cazzate che spara Louis. « Comunque stavamo parlando della festa di compleanno di Niall, ricordi? Il biondo irlandese.. » mi mordo le labbra e impreco mentalmente.

Ma con chi ho a che fare?

Lancio un'occhiata a Louis e lo vedo ancora intento a confondersi con il cellulare.

« Pepp? » sospiro e mi avvicino a lui nuovamente, sedendomi al suo fianco.

« Dimmi Lou » deglutisco e chiudo gli occhi, già pronta al peggio. Perché so che adesso sparerà una stronzata.

« Mi hanno fregato .. » punta le sue pozze blu nei miei occhi e arriccia le labbra in una smorfia dispiaciuta.

Ok, calma Pepper, calma. Non tirargli, per alcun motivo, un calcio nel culo.

« E cioè? » mi fingo interessata a questo suo dramma da soap opera, mentre si rigira il telefono tra le mani.

« Dicevano che l'Iphone5 è così potente che se clicchi 'home' ovunque tu ti trovi, ti riporta a casa tua » mi mordo una guancia per non scoppiargli a ridere in faccia. Solo perché sono sua amica e a quanto pare c'è rimasto veramente male.

Gli do una pacca sulla spalla e faccio finta di essere dispiaciuta anche io, stringendolo in un abbraccio.

« Mi dispiace Tommo, ma non credo funzioni » lui scuote il capo e sospira.

« Dicevano anche che se clicchi su safari, finisci nella giungla. Ieri sera ci ho provato » sospira nuovamente, passandosi una mano sul volto.

« E..? » lo incalzo a parlare anche se so già la risposta.

« E niente .. quando ho aperto gli occhi ero ancora lì nella mia stanza, abbracciato alla bambola gonfiabile di Harry. » rabbrividisco alla sola immagine di cosa ci faccia con quella bambola. « Volevo portarlo a fare una vacanza romantica. Solo io, lui e la natura. » finisce di parlare amareggiato. Io mi lascio scappare uno sbuffo e alla sua occhiataccia provo a rimediare.

« Che brutta cosa Lou, mi dispiace »

E non ce la faccio, quindi scoppio a ridere.

Lui guarda per qualche istante il telefono, prima di rimetterlo in tasca ed alzarsi.

« Sai una cosa? Pensa tu alla festa di Niall, o fatti aiutare da Liam. Vado a comprare il telefono nuovo .. ho sentito che se fai le foto da vicino, con il nuovo modello della Blackberry, fai anche le radiografie » e mi saluta con uno dei suoi soliti sorrisoni, scendendo sempre dalla grondaia, come se io non avessi delle porte in casa.



hooooolas.
mi sono imbattuta nel tag di twitter #iphone5ècosipotente e non ho resistito a scriverci su una OS. Perciò inauguro l'account con questa minchiata, perchè solo Tomlinson potrebbe essere talmente coglione ( <3 ) da credere a quelle battute ..