Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: Saphira_chan    20/09/2012    9 recensioni
Kagome prende qualche giorno di ferie per scoprire la verità sulla morte di una persona a lei cara e si imbatte in un grazioso cottage in cui vive un'anziana vecchia con due misteriosi figli...
...
" Kagome sorrise di fronte alla cordialità della donna, pensando di essere veramente fortunata ad essere capitata lì. Ma qualcun'altro invece, era di tutt’altra opinione... "
...
Una storia di magia e inganno, ma anche ricca di speranza e di amore... fra una bella e giovane ragazza di città e un hanyou imprigionato dalle catene invisibili della foresta millenaria in cui vive.
Buona lettura!! :)
Genere: Mistero, Romantico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, izayoi, Kagome, Kikyo, Sango | Coppie: Inuyasha/Kagome
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'The Timeless Forest - Il luogo senza tempo'
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Scese in cantina, credendo di trovarla lì, a fabbricare chissà quale incantesimo, ma trovò il seminterrato vuoto.
Provò in cucina e in salotto, ma niente…
‘ Dove diavolo si è cacciata? ’ pensò scocciato il mezzo demone, che voleva parlare al più presto con lei, prima che tutto il suo coraggio venisse a meno.
Debole com’era, non si sarebbe aspettato che riuscisse perfino a uscire di casa!
‘ Deve essere davvero furiosa… ’ rimuginò lui, con un gocciolone sulla testa.
Andò in giardino e, grazie al suo sensibile naso, seguì la scia del suo odore, la quale lo portò nel luogo in cui sarebbe stata sacrificata Kagome.
Non senza una buona dose di sforzo, Izayoi stava allestendo il tutto, ignorando il dolore fisico, come se fare ciò, ne valesse della sua vita… e in realtà, era cosi.
 
Quando lo vide, digrignò fra i denti frasi che non avevano nulla di cordiale..
- Oh! Eccolo lì! Il figlioletto buono della strega cattiva! E dimmi… come sta la nostra carissima ospite?? Le hai rimboccato le coperte?? –
- Madre.. –
- Ah no, fammi pensare… magari sei venuto qui per dirmi a quanto è brava e bella la nostra Kago… -
- Madre! Non sono venuto qui per questo! Quello che avrò da dirti non ti piacerà, ma tu devi ascoltarmi comunque!! –
Izayoi smise di pulire la lastra di pietra e si girò in sua direzione, con il volto contratto.
- Lo sai che non mi è mai piaciuto fare questi sacrifici… e… lo so che lo fai per me, per non farmi stare solo… ma io ho bisogno di un’altra vita, madre! E desidero passarla con Kagome… nel suo mondo… nel VERO mondo! – mentre lui parlava, vedeva gli occhi della vecchia caricarsi sempre più d’odio, ma non riusciva a capire se era solo per Kagome, o era anche per lui.. – Questa foresta maledetta, non mi potrà mai fare vivere pienamente! Conosco ogni angolo del bosco… ogni singola pianta, ogni singola foglia… non ce la faccio più! E se la mia aspettativa di vita, deve essere quella di aspettare ogni secolo l’arrivo di una fanciulla, per farti continuare a vivere, io preferisco morire! –
Ci fu un attimo di silenzio e poi, con tono più calmo concluse.
- Se davvero mi vuoi bene madre, lasciami andare… fammi vivere una vita vera… insieme a Kagome –
La vecchia fremeva di rabbia.
Aveva sempre temuto questo giorno, ma ostinatamente, pensava che sarebbe sempre riuscita  tenere sotto scacco suo figlio… sfortunatamente non era stato cosi.
Picchiettava le dita ossute sulle lastra, mentre cercava di trattenersi e trovare una soluzione.
Avrebbe avuto la vita di quella ragazza, con o senza il suo consenso, di questa ne era certa. Il problema era che aveva bisogno di una terza persona per il rito… e se lui si rifiutava di collaborare… Un brivido la percorse, scuotendola.
Non poteva perdere.
Curvò un angolo della bocca, come per sorridere e poi lo trucidò con lo sguardo.
- Lo sai cosa mi stai chiedendo, vero?? –
Inuyasha perse un battito, ma ormai era tardi per tirarsi indietro.
- Si –
- E lo sai… che se non sacrifico quella ragazza io morirò… -
- Anche Kagome morirà, se concluderai il rito… e non è giusto rubare la vita ad altre persone per i propri scopi! –
- Figlio disgraziato! Se ho le mani sporche è solo per colpa tua! La mia vita è molto più breve della tua! Se non avessi preso la giovinezza delle ragazze, a quest’ora saresti solo come un cane! E invece io sono sempre qui, con te! Ho ucciso per te… e tu mi ricambi cosi?? Scappando con quella sgualdrina e lasciandomi qui da sola a morire?? – lo incolpò lei, alzando la voce sulle ultime parole.
Il ragazzo abbassò il capo. Sapeva che quello era il prezzo da pagare, ma ormai aveva giurato a se stesso che avrebbe salvato Kagome a qualunque costo!
- Mi dispiace madre… non voglio più rubare le vite di altre persone… o meglio, non voglio più aiutare te a farlo! –
- Ah… figlio mio… non mi dire che stai ricadendo nella trappola dell’amore… Anche con quella sacerdotessa mi sembra avevi detto la stessa cosa… come si chiamava? Koto… no, Kyoto… -
- Kikyo… - ammise lui con la gola secca.
- Giusto! Kikyo… bella ragazza non c’era che dire… peccato che ti abbia fregato bene bene! E dimmi… perché questa Kagome non dovrebbe fare lo stesso?? –
Il giovane scattò in avanti. Kikyo e Kagome erano completamente diverse.
Come lo era il sentimento che provava e aveva provato per ciascuna delle due.
- No! Kagome è completamente diversa da lei! E’ dolce, gentile e… e… mi sono innamorata di lei! E anche lei lo è di me! – affermò alzando la testa, smontando così tutte le ingiustizie che per tutta la vita, sua madre gli aveva detto
– L’amore che provo per lei, non è l’infatuazione che provavo per quella sacerdotessa! –
La donna inarcò un sopracciglio.
- … Semplice… infatuazione?? Hai idea di cosa ho perso, per questa “semplice infatuazione”?? Chi mi dice che tra qualche giorno tu non ti accorga che anche per Kagome tu provas… -
- Madre!! Mi dispiace per quello che successe quel giorno! Ma ti assicuro che io amo Kagome! So quello che faccio! –
Izayoi si appoggiò alla lastra, più nervosa che mai. Lei lo sapeva infondo… fin dalla prima volta che si erano scambiati gli sguardi.
Non poteva essere una semplice infatuazione… sapeva che si stava arrampicando sugli specchi.
- Lo sapevi anche su Kikyo immagino! Per colpa tua e della tua stupida infatuazione ho perso tutte le mie creature! Quindi mi sembra il minimo che tu mi procuri una giovane fanciulla adesso! –
Era stato imbrogliato, è vero, ma non avrebbe mai previsto che la sacerdotessa lo avrebbe usato per arrivare a sua madre… in cuor suo, sapeva che anche lei provava qualcosa per lui, ma il desiderio di uccidere sua madre e salvare il villaggio, lo metteva al secondo posto…
La vecchia si avvicinò ad Inuyasha e le girò attorno, con aria furiosa, perché il solo ricordo la faceva tremare.
- Tesoro, ti ricordi, no? Eravamo tranquilli, secoli fa, in questa casa… quando diventavo troppo vecchia, facevo rapire una giovane del villaggio qua vicino e nessuno scopriva mai nulla… Poi arrivò quella Kikyo… - disse con aria sprezzante - … che ti fece cadere ai suoi piedi… -
- Non è vero! –
- Ah no? Allora perché ogni volta che lei andava a raccogliere erbe nel bosco, tu l’andavi sempre a vedere di nascosto?? –
Non rispose alla domanda. Infondo era molto giovane… era la prima volta che prendeva una cotta per qualcuno…
- Bene… te lo dico io, perché a te piaceva quella fanciulla, e quando decisi di rubare la giovinezza di quella ragazza tu mi pregasti di non farlo e io, buona e avendo fiducia in te, feci catturare dalle mie fedeli creature un'altra ragazza …  Io ero di nuovo giovane e tu eri felice, che cosa mai una madre potrebbe chiedere?? –
Si fermò davanti al mezzo demone, scrutandolo attentamente.
- Te lo dico subito, che il figlio non facesse le scelte sbagliate! – affermò, ritornando verso la lastra.
- Ma io non sapevo che era… -
- Una sacerdotessa?? Ovviamente! E non sapevi nemmeno che mi stava dando la caccia?? Perché a pagarne il prezzo sono state le mie bestioline! – sbottò ritornando a puntare il dito contro di lui. – No, di sicuro eri talmente invaghito di quella giovane, che le hai parlato di me e quando è venuta a sapere del luogo in cui dormivano le mie creature, non ci ha pensato due volte a convincere tutto il villaggio a realizzare una rivolta e distruggerle tutte! Se non me ne fossi accorta in tempo, saremmo entrambi morti! Per fortuna ce l’ho fatta a svegliare in tempo il Minotauro! Altrimenti anche lui sarebbe diventato un mucchietto di polvere e marmo rotto come tutte le altre creature! Quei volgari paesani hanno pagato con la vita, il loro gesto! Compresa la tua cara sacerdotessa! –
Inuyasha contrasse il volto.
Gli dispiaceva che tutte quelle persone fossero morte, ma di certo non era un buon motivo che sua madre, ogni volta glielo doveva ricordare!
- Quindi mi spetterebbe almeno un grazie, per aver eretto una barriera che impedisce agli stranieri di entrare nel nostro bosco … ad eccezione delle giovani… -
- Ma questa barriera è una gabbia! Non possiamo nemmeno uscire noi! Anche provando ad attraversare il lago, ci ritroveremo al punto di partenza! –
La barriera oltre che impedire di fare entrare e uscire le persone, aveva anche un effetto illusorio… nessuno poteva allontanarsi, se la strega non eliminava il sortilegio… lo sventurato che ci provava, poteva camminar per giorni e poi, magicamente, ritrovarsi davanti al cottage, o dovunque la vecchia voleva che si ritrovasse.
Inuyasha aveva imparato a tenersi lontano dalla barriera, anche perché, non essendo visibile ai suoi occhi, percepiva di esservi entrato e di vedere un ambiente illusorio, poiché i suoi sensi di orientamento venivano a meno e la testa gli doleva terribilmente.
Non valeva la pena sentirci uno straccio, per poi rispuntare davanti casa sua.
L’unica via di fuga era un portale che sua madre poteva aprire, proprio sopra il livello d’acqua del lago.
- Purtroppo ci sono dei pro e dei contro… e il fatto che nessuno possa uscire è uno di quelli… Ma il fatto non è questo! Stavamo parlando del fatto che tu preferisci che io muoia, piuttosto che quella ragazza! –
- Tu hai vissuto abbastanza! Non ti bastano tutti i secoli che hai vissuto, madre? Nessun umano può vivere per l’eternità! Nemmeno un mezzo demone! Quindi adesso basta! Ognuno deve vivere la propria vita e non quella degli altri! –
- Ed è per questo che ti sei lasciata sfuggire Sango?? –
Lui si irrigidì.
Già Sango… prima o poi la verità sarebbe venuta a galla… e Kagome… sicuramente non l’avrebbe presa bene…
- Se il sacrificio fosse stata lei.. – esclamò Izayoi – a quest’ora la tua amata ragazza non rischierebbe la vita, caro! Se fossi stato più attento, tutto questo non sarebbe successo! –
Inuyasha osservò la lastra dove qualche anno fa c’era distesa la povera Sango.
 
Si ricordò di quando la vecchia, dopo aver avvelenato la giovane con il maleficio, la lasciò da sola in casa, mentre si accingeva a preparare il luogo del culto.
Ordinò al figlio di sorvegliarla, dagli alberi vicini casa e cosi lui fece.
Tuttavia Sango, non seppe come, probabilmente immaginò che si fosse alzata dal letto e fosse scesa in cantina, scoprì che Izayoi era una specie di strega.
L’unica cosa che vide Inuyasha, fu Sango, correre nel bosco, in una direzione imprecisa.
Quando però cadde rovinosamente in terra, scese dagli alberi e l’aiutò a rialzarsi, dopo l’iniziale stupore della giovane.
Era sconvolta e non voleva che lui la toccasse, nemmeno per aiutarla.
Tuttavia, dopo vari minuti, il mezzo demone la convinse che non le avrebbe fatto del male e che l’avrebbe aiutata a fuggire.
In realtà non seppe nemmeno il motivo per cui lo fece… con lei aveva scambiato si e no due parole, ma il buon senso gli diceva di disubbidire a sua madre e per una buona volta di fare di testa sua.
Le disse di correre al villaggio lì vicino, perché avrebbe aperto un portale sul lago, nonostante nemmeno lui sapesse come fare.
Sango si fidò di lui e dopo averlo ringraziato, corse in direzione del villaggio, ormai disabitato da anni.
Anche Inuyasha si precipitò al cottage, sperando di non incrociare sua madre, perché se avesse scoperto ciò che stava per fare, l’avrebbe ucciso.
Arrivato in cantina, non senza molte difficoltà, prese una delle due fiale azzurre che sua madre nascondeva sotto una mattonella e , seguendo le istruzioni del libro, che Izayoi utilizzava sempre per i suoi incantesimi, aprì il portale.
O meglio, pensò di aprirlo.
Perché Sango non vi arrivò mai e lui non scoprì il perché.
Si ricordò solo che alla fine di tutto questo, sua madre aveva scoperto Sango girovagare nel bosco e l’aveva catturata e lui era stato incenerito con lo sguardo dalla vecchia.
Senza contare che aveva sprecato una delle due fiale magiche che gli avrebbero consentito di fuggire…
Sempre che fosse riuscito a farlo funzionare quel maledetto portale…
Forse aveva pronunciato male qualche formula, oppure aveva mischiato male gli ingredienti… non lo seppe mai…
Ciò che però, non si seppe mai spiegare era perché al momento in cui sua madre trafisse il petto della giovane con il suo coltello d’argento, il suo aspetto non cambiò.
Rimase vecchia.
La gioventù di Sango, nonostante fosse morta, non scorse mai nelle vene di Izayoi.
Il sacrificio fu nullo e Inuyasha, al quale la vecchia addossò tutte le colpe, si sentì il vero colpevole di tutto ciò. Non confessò mai di aver cercato di farla sfuggire… nemmeno di aver rubato una delle fiale… mentì e basta, dicendo che era andato nel bosco a fare i cavoli sua, perché si annoiava a fissare il piccolo cottage.
Aveva fatto morire un innocente per nulla.
Ma sarebbe stata l’ultima volta… Kagome non avrebbe fatto la stessa fine…
 
- Lo so, se fossi stato di guardia tutto questo non sarebbe successo, ma ora non sono venuto per questo! Io non voglio che Kagome muoia! Sono serio… preferisco morire, piuttosto che vederla morire! – affermò lui, con lo sguardo serio, di chi non ammette discussioni.
 
Lei lo guardò di sottecchi, arrivando alla sola e possibile conclusione.
L’intenzione della vecchia era quella di convincere Kagome ad attraversare il lago assieme al figlio, per poi, una volta arrivati a riva, farli giungere nel luogo dove doveva avvenire il rito. Non le sarebbe costato il minimo sforzo: mentre la giovane si avviava verso quella che lei credeva l’altra sponda del lago, sarebbe andata ad attenderla nel luogo del rito in gloria…
Ma tutto il suo piano era svanito con la decisione del mezzo demone.
Lui non l’avrebbe aiutata…
Avrebbe dovuto fare tutto da sola.
‘ E cosi sia ’
 
Con passo stanco si sedette su un blocco di pietra e si passò una mano fra i capelli grigi.
Tirò un sospiro e guardò il figlio:
- Tu la ami veramente? –
- Si, farei di tutto per lei.. –
- Allora… non ho altro da fare… il rito non posso mica compierlo da sola… - sul volto del giovane comparve un sorriso. Finalmente sua madre aveva capito.
– Lo sai che se io aprirò un varco, tu non potrai più tornare indietro… -
- Ne sono consapevole… -
Izayoi guardò il pavimento di pietra, abbattuta.
- D’accordo… allora domani a mezzo giorno porta quella ragazza nel mio giardino botanico, vicino alle stalle… cosi potrò levarle il maleficio definitivamente… -
- Grazie madre! – le disse abbracciandola – speravo che avresti capito… -
La donna non ricambiò l’abbraccio, ma infondo Inuyasha poteva capirla… stava per andarsene, e lei ovviamente non ne era felice… ma Kagome si sarebbe salvata…
Si avviò verso il cottage, regalando un ultimo sorriso alla madre e pensando a cosa dire alla ragazza l’indomani, quando si sarebbe svegliata.
 
Izayoi fissò il punto in cui era scomparso il figlio.
‘ Mi dispiace… ‘
Sapeva, in cuor suo, che per colpa sua Inuyasha aveva sofferto parecchio.
‘ Mi dispiace tesoro… ‘
Continuava a pensare, mentre rifletteva alla supplica che le aveva appena riferito.
‘ … ma io ottengo sempre quello che voglio… ‘
Sorrise.
‘ … Sempre! ‘
  
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