Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: nande no ai    20/09/2012    1 recensioni
una storia romantica e drammatica.shoichiro odagiri. 17 anni, studente. il giorno in cui incontra shin, nuovo studente della scuola, percepisce subito il legame possessivo, quasi morboso, che li lega; shin è schivo, non si fa toccare da nessuno è non parla con nessuno. cosa succedera però quando i due comiciano ad avere dei flash che gli ricordano traumi passati che sono inspiegabilmente connessi? è la mia prima storia, nata come passatempo, e adesso vorrei dei commenti, visto che non sono molto esperta... grazie
Genere: Malinconico, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi
Note: Lime | Avvertimenti: Incest, Violenza | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
POV SOICHIRO

Sono tre giorni che io e Shin non pranziamo insieme, e mi manca. Pranzare come prima con i miei amici è divertente, si, ma  io voglio vicino il mio angelo. Non poterlo avere vicino ultimamente mi rende inquieto.
- Soichiro –
Sento una voce chiamarmi, e mi volto. Il mio Shin è arrivato.
Mi alzo dalla panchina e mi avvicino a lui, stringendolo per la vita.
- Buon giorno, angelo – gli sussurro sulle labbra, prima di baciarlo piano.
- Andiamo ? – mi chiede leggermente rosso in viso.
Ci avviciniamo all’edificio davanti a noi. Entriamo. Saliamo le scale, e ci fermiamo davanti alla sua classe.
Mi metto con le spalle al muro e lo attiro a me.
– Oggi posso pranzare con te? – gli chiedo.
Si, perché è lui che continua a ordinarmi di pranzare con i miei amici, nonostante io non lo voglia lasciare solo. Non vorrei trascurare i miei amici, soprattutto Chiaki che non se lo merita proprio, ma senti che ho bisogno di lui. Voglio che i sui occhi guardino solo me in ogni momento. Voglio essere tutto il suo mondo. Il mio attaccamento a lui cresce ogni giorno senza che io me ne accorga, rendondo i miei sentimenti instabili, e morbosi nei suoi confronti.
Mi sorride piano, e per un momento credo la risposta sia positiva. Ma scuotendo la testa poco dopo, distrugge tutte le mie speranze.
- Ma perché, insomma … li vedo tutti i giorni –
Alza il dito e si indica.
- Ma che vuol dire, anche se ti vedo tutti i giorni … non è mai abbastanza –
Sussurro l’ultima frase, direttamente nel suo orecchio, facendolo arrossire.

DRIIIIIIIIN

Sbuffo piano. Passerei tutto il giorno con lui, se solo potessi.
Si alza in punta di piedi e appoggia delicatamente le labbra sul mio orecchio.
- Ci vediamo dopo –
I brividi mi percorrono la schiena a quel contatto. Il suo alito caldo mi fa ribollire il sangue. Lo vedo allontanarsi ed entrare nella sua classe, ma non prima di essersi voltato per regalarmi un sorrisetto furbo.


Entro in classe e mi siedo al mio posto, con un sorriso stampato in faccia.
Dopo qualche minuto il professore entra in classe.
- Buon giorno – dice serio.
- Buon giorno, Sensei – rispondiamo in coro.
L’uomo, dopo aver appoggia sulla cattedra la valigetta, si posiziona davanti ad essa.
- Da oggi in poi avrete un nuovo compagno di classe… - anticipa, mentre i bisbigli si alzano dalla classe.
- … Silenzio. Vieni avanti – esclama, rivolgendosi a qualcuno che entra in classe poco dopo.
Nel momento in cui il ragazzo fa la sua comparsa, la classe si ammutolisce.

Takagi Oda.

Il ragazzo entra piano in classe. Non passano nemmeno due minuti che tutti cominciano a bisbigliare tra di loro.
Non ci posso credere, le voci che giravano per la scuola erano vere! Takagi Oda, l’artista, avrebbe frequentato la nostra scuola.
Si mise di fianco al professore e dopo aver fatto un leggero in chino cominciò a presentarsi.
- Mi chiamo Takagi Oda, ho 17 anni e spero potremo andare d’accordo –
Lo guardo stupito. E' davvero bello. Alto e snello, lineamenti morbidi ma virili, piccoli occhi allungati di color grigio chiaro, labbra morbide e piene e la carnagione leggermente abbronzata che fa risaltare gli spettinati capelli castani con una ciocca blu scuro.
Aveva un espressione tranquilla e socievole in volto.
E’ ancora più bello di quando lo facevano vedere in televisione. Il professore lo invita a sedersi nel banco dietro al mio. Si avvicina, sotto lo sguardo ammaliato di tutti, per poi sedersi.
- Bene, possiamo cominciare – dice il professore, prima di cominciare con la lezione di oggi.
Neanche a dirlo, durante le ore di lezione che anticipavano il pranzo, Takagi, dimostra di essere un ottimo studente. Non c'è domanda di cui non sappia la risposta, o esercitazione che non sappia risolvere.
La campanella suona, volevo avvicinarmi a lui e parlargli, ma il mio angelo mi aspetta. Prendo il bento e mi appresto ad uscire dalla classe.
- Soichiro ? – mi sento chiamare. Mi volto per vedere chi fosse. - Ta- Takagi-san ? – sussurro.
- Mi hanno detto che sei un’artista, Odagiri – mi dice gentile.
- Cosa? Io ? bhe non proprio, sono alle prime armi – rispondo grattandomi la nuca.
- Il preside mi ha detto di stare lontano da te però … a quanto pare sei un casinista di natura –
- Cosa? Ma cosa diav… -
- Scherzavo Soichiro-kun … -
Mi si avvicina piano, e prendendomi il mento tra due dita mi alza il viso verso di lui.
- … E anche se fosse, questo non ci impedirà di conoscerci meglio, giusto ? –
Ma cosa diavolo stà facendo questo ? Ci prova con me per caso?
Mi avvicino piano a lui, che mi sorride seducente. Gli rispondo di rimando e avvicinandomi al suo orecchio.
- Certo Takagi-kun ... nei tuoi sogni – gli dico prima di andarmene.
E io che lo stimavo anche, ma da dove è uscito questo?

In giro non ce nessuno. Entro nella classe di fianco alla mia. Dentro ci sono Hirobumi, Hirofumi e Shin.
I due fratelli, se stanno su una sedia, uno sopra l’altro a dirsi chissà cosa all’orecchio, mentre Shin è al suo posto, che guarda fuori dalla finestra.
- Soichiro-kun sei arrivato! – sento dire Hirofumi.
- Finalmente, possiamo andare ? – ribatte l’altro.
Non li sto ascoltando. Mi avvicino a Shin che si è voltato verso di me, regalandomi un sorriso. Rapito, lo faccio alzare, e senza perdermi ogni suo singolo movimento lo faccio sedere sulle mie gambe.
- Ciao angelo – gli sussurro piano all’orecchio prima di catturare le sue labbra. Ci scambiammo un bacio lento e pieno di sentimento. Finalmente potevamo stare di nuovo da soli.
- Hey voi due ! Smettetela di fare i piccioncini e andiamo – Si lamenta il gemello più grande.
Di malavoglia mi stacco dalle labbra del mio angelo.
- Resto qui oggi –
- Cosa ? perché ? – dicono i due.
- Perché voglio stare qui –
- Dai soichiro … -
- Ci vengo la prossima volta … - comincio facendo alzare Shin e imitandolo subito dopo.
– … Noi avremmo altre cose da fare dissi prima di uscire dalla porta diretto sul tetto.

POV SHIN

Ce ne stiamo sul tetto della scuola, uno di fianco all’ altro. Lo osservo di sfuggita, mentre mangia veloce il suo bento.
Mi mancava tutta questa tranquillità. Poter stare da solo con lui, senza nessun altro. Farmi abbracciare e baciare, con così tanta tenerezza che a volte, quelle carezze, non sembrano provenire da un ragazzo come lui.

Soichiro è energia pura, in tutto quello che fa. Ha sempre un bellissimo sorriso sulla faccia, solare, raggiante. È alto, snello, ma muscolo. I capelli biondi, naturali, con qualche ciuffo arancio ( sicuramente qualche sperimento di Chiaki, a cui lui non ha saputo dire di no) calzano a pennello con la sua carnagione abbronzata. L’abbigliamento, il portamento e i diversi piercing sull’orecchio, gli danno un aria sbarazzina, quasi da “delinquente” , come insiste a chiamarlo il professore di matematica. Quello che toglie il fiato di lui però sono gli occhi azzurri. Talmente profondi da sembrare due pezzi di cielo vivo e limpidi come quelli di un bambino.
Il mio sguardo è perso. Non posso fare a meno di guardare lo splendido ragazzo che mi sta’ a fianco e sentirmi fortunato.
- Ne vuoi un po’ ? – mi sento chiedere da lui, indicando il bento.
– No –
- Ok – finisce velocemente tutto, si prende un sorso di acqua , richiude il tutto e avvicinandosi a me sorride. Gattono tra le sue gambe e mi ci siedo in mezzo, facendomi stringere da dietro.
- Ti sono mancato ? – mi sussurra all’orecchio, baciandomi poi la base del collo.
- Neanche un po’ –
- Cattivo –
Riprende a baciarmi il collo piano, facendo lo fusa. E questo dovrebbe essere un “ragazzaccio”, a me sembra solo un gattino troppo cresciuto.
Mi volto e gli lascio un bacio sulla guancia, su un occhio, sul naso e poi sulle labbra.
Gli dò un bacio lento, che lui non perde tempo ad approfondire, facendomi voltare e mettendomi a gambe aperte sulle sue. Mi cinge la vita forte, avvicinandomi a lui approfondendo maggiormente il contatto e cominciando a giocare con la mia lingua.

Il suo odore mi offusca la mente. Mi accarezza la schiena e la base del collo facendomi venire i brividi. Mi sento delle vampate di calore e facendomi trasportare, gli porto le mani nei capelli e lo bacio passionale.
Ci stacchiamo per prendere aria. Abbiamo entrambi il fiato spezzato e il viso rosso. Tengo la mia fronte appoggiata alla sua.
- Non ti facevo così focoso anche a scuola angelo – mi dice ironico.
- Scemo – dico, prima di baciarlo ancora. Muovo il bacino, inconsciamente, in movimenti chiari e inconfondibili. Lo sento mugugnare nel bacio per poi staccarsi di poco, anche se bruscamente.
- Fermo … - mi dice, prendendo aria.
- Ho fatto qualcosa che non va’ ? –
Gli chiedo, timoroso.
- No tranquillo … - dice mentre mi toglie dalle sue gambe - … è solo che, ecco … - si avvicina al mio orecchio - … non è facile resistere se ti muovi così in certi momenti – dice imbarazzatissimo.
Divento rosso per la vergogna è abbasso lo sguardo. – M-mi dispiace –
Lui mi fissa per un po’, poi sorridendomi mi accarezza i capelli.
- Non ti devi scusare angelo, sei solo, innocentemente eccitante –
- Scemo – gli dico, dandogli un bacio a stampo.
Improvvisamente il telefono di Soichiro comincia a vibrare. Lo prende e legge il messaggio.
- è Chiaky … dice che devo scendere subito … mh? –
- Ok –
- No, aspetta resto qui con … - lo guardo male e lo vedo tremare leggermente.
- ok ok , aspettami qui però … torno subito – dice prima di aprire la porta e scendere le scale correndo .

Sorrido piano e appoggiandomi bene al muro socchiudo gli occhi rivolgendoli al cieli. Il vento leggero mi fa ondeggiare i capelli. Odora di primavera, di ciliegi ancorano non sbocciati e di …
- Guarda guarda chi abbiamo qui –
Mi volto di scatto spaventato. Sulla soglia della porta c'è un ragazzo che riconosco al volo.
Takagi? Allora le voci erano vere. Takagi Oda avrebbe frequentato la nostra scuola.
Non parlo, mi limito a fissarlo, cercando di capire cosa voglia. Il suo sguardo è gelido, vuoto con una nota di qualcosa che non riesco bene a comprendere. Non si muove, in mobile mi fissa, centimetro per centimetro studiandomi, facendo affiorare un ghigno sadico sulle labbra.
La paura comincia ad assalirmi.
Calmati Shin. Soichiro tra poco sarà qui, ti ha detto che sarebbe arrivato subito.
- Ciao ! Come ti chiami ? – mi chiede, non smettendo di fissarmi intensamente.
- Che ce ? perché non parli … sei timido? – continua avvicinandosi.
Continuo a stare zitto e immobile, finché non si avvicina troppo allora mi alzo velocemente in piedi indietreggiando.
- Non ho mai visto uno come te … -
Continua ad avanzare. Indietreggio ancora di un passo e subito mi accorgo della ringhiera. Sono in trappola.
Lui continua ad avanzare fino a trovarsi a pochissimi centimetri da me, allunga un braccio. Stringendo la ringhiera tra le dita, prendo coraggio e corro via, ma subito lui mi riprende e mi sbatte conto un muro vicino.
- Soichiro – urlo mentalmente.
- Dove credi di andare? … abbiamo appena iniziato a giocare – dice sorridendo divertito mentre mi prende il mento fra due dita.




ecco un'altro capitolo che spero piaccia ... purtroppo e possibile che da domani io non abbia più internet per un pò, di conseguenza mi sarà difficile pubblicare i prossimi capitoli, quindi mentre trovo una soluzione ne carico subito un'altro per scusarmi ^\\\\\\^... alla prossima e commentate, per farmi sapere i vostri pareri ... CIAOO!!!!
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: nande no ai